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12 Allora il Signore disse a Mosè: «Stendi la tua mano sul paese d'Egitto per farvi venire le cavallette; ed esse salgano sul paese d'Egitto e divorino tutta l'erba del paese, tutto quello che la grandine ha lasciato». 13 Mosè protese il suo bastone sul paese d'Egitto e il Signore fece levare un vento orientale sul paese, tutto quel giorno e tutta la notte. Quando venne il mattino, il vento orientale aveva portato le cavallette. 14 Le cavallette salirono su tutto il paese d'Egitto e si posarono su tutta l'estensione dell'Egitto. Erano numerosissime: prima non ce n'erano mai state tante, né mai piú tante ce ne saranno. 15 Esse coprirono la superficie di tutto il paese, che ne rimase oscurato, e divorarono tutta l'erba del paese e tutti i frutti degli alberi, che la grandine aveva lasciato. Nulla di verde rimase sugli alberi né sulle erbe della campagna, in tutto il paese d'Egitto.

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(A)Sonate la tromba a *Sion!
Date l'allarme sul mio monte santo!
Tremino tutti gli abitanti del paese,
perché il *giorno del Signore viene, è vicino,

giorno di tenebre, di densa oscurità,
giorno di nubi e di fitta nebbia!
Come l'aurora, si sparge sui monti
un popolo numeroso e potente,
quale non se n'è mai visto prima,
e non se ne vedrà mai piú in appresso negli anni delle generazioni future.

Davanti a lui un fuoco divora,
dietro divampa una fiamma;
prima di lui, il paese era come il giardino dell'*Eden;
dopo di lui, è un deserto desolato;
nulla gli sfugge.

A vederli, sembrano cavalli,
corrono come dei cavalieri.

Sembra un fragore di carri,
quando saltano sulle vette dei monti;
crepitano come la fiamma
che brucia la stoppia;
sono come un popolo poderoso,
schierato in battaglia.

Davanti a loro tremano i popoli,
ogni volto impallidisce.

Corrono come prodi,
danno la scalata alle mura come guerrieri;
ognuno va diritto davanti a sé
e non devia dal proprio sentiero;

nessuno spinge il suo vicino,
ognuno avanza per la sua strada;
si slanciano in mezzo alle frecce,
non rompono le file.

Invadono la città,
corrono sulle mura;
salgono sulle case,
entrano per le finestre come ladri.

10 Davanti a loro la terra trema,
i cieli sono scossi,
il sole e la luna si oscurano,
le stelle perdono il loro splendore.

11 Il Signore fa sentire la sua voce davanti al suo esercito,
perché le sue schiere sono innumerevoli,
perché l'esecutore della sua parola è potente,
perché il giorno del Signore è grande, davvero terribile!
Chi potr sopportarlo?

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10 Poi il quinto angelo versò la sua coppa sul trono della bestia. Il suo regno fu avvolto dalle tenebre. Gli uomini si mordevano la lingua per il dolore, 11 e bestemmiarono il Dio del cielo a causa dei loro dolori e delle loro ulcere, ma non si ravvidero dalle loro opere.

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