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28 E Mosè rimase lí con il Signore quaranta giorni e quaranta notti; non mangiò pane e non bevve acqua. E il Signore scrisse sulle tavole le parole del patto, i dieci comandamenti.

Le nuove tavole della legge

29 (A)Poi Mosè scese dal monte Sinai. Egli aveva in mano le due tavole della testimonianza quando scese dal monte. Mosè non sapeva che la pelle del suo viso era diventata tutta raggiante mentre egli parlava con il Signore. 30 *Aaronne e tutti i figli d'Israele guardarono Mosè, e videro che la pelle del suo viso era tutta raggiante. Perciò ebbero paura di avvicinarsi a lui. 31 Ma Mosè li chiamò, e Aaronne e tutti i capi della comunità tornarono a lui, e Mosè parlò loro. 32 Dopo questo, tutti i figli d'Israele si avvicinarono, ed egli impose loro tutto quello che il Signore gli aveva detto sul monte Sinai. 33 Quando Mosè ebbe finito di parlare con loro, si mise un velo sulla faccia. 34 Ma quando Mosè entrava alla presenza del Signore per parlare con lui, si toglieva il velo, finché non tornava fuori; poi tornava fuori e diceva ai figli d'Israele quello che gli era stato comandato. 35 I figli d'Israele, guardando la faccia di Mosè, vedevano la sua pelle tutta raggiante; Mosè si rimetteva il velo sulla faccia, finché non entrava a parlare con il Signore.

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17 Poiché la legge è stata data per mezzo di *Mosè; la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesú Cristo. 18 Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito[a] Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere.

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Footnotes

  1. Giovanni 1:18 L'unigenito Dio, altri manoscritti riportano l'unigenito Figlio.

14 E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.

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La Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato gli stranieri per fede, preannunziò ad Abraamo questa buona notizia: «In te saranno benedette tutte le nazioni»[a]. In tal modo, coloro che hanno la fede sono benedetti con il credente Abraamo. 10 Infatti tutti quelli che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione; perché è scritto: «Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica[b]». 11 E che nessuno mediante la legge sia giustificato davanti a Dio è evidente, perché il giusto vivrà per fede[c]. 12 Ma la legge non si basa sulla fede; anzi essa dice: «Chi avrà messo in pratica queste cose, vivrà per mezzo di esse[d]». 13 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»[e]), 14 affinché la benedizione di Abraamo venisse sugli stranieri in Cristo Gesú, e ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso.

La legge e la promessa

15 (A)Fratelli, io parlo secondo le usanze degli uomini: quando un testamento è stato validamente concluso, pur essendo soltanto un atto umano, nessuno lo annulla o vi aggiunge qualcosa. 16 Le promesse furono fatte ad Abraamo e alla sua progenie. Non dice: «E alle progenie», come se si trattasse di molte; ma, come parlando di una sola, dice: «E alla tua progenie», che è Cristo. 17 Ecco quello che voglio dire: un testamento che Dio ha stabilito anteriormente, non può essere annullato, in modo da render vana la promessa, dalla legge sopraggiunta quattrocentotrent'anni piú tardi. 18 Perché se l'eredità viene dalla legge, essa non viene piú dalla promessa; Dio, invece, concesse questa grazia ad Abraamo, mediante la promessa.

19 Perché dunque la legge? Essa fu aggiunta a causa delle *trasgressioni, finché venisse la progenie alla quale era stata fatta la promessa; e fu promulgata per mezzo di angeli, per mano di un mediatore. 20 Ora, un mediatore non è mediatore di uno solo; Dio invece è uno solo.

21 La legge è dunque contraria alle promesse di Dio? No di certo; perché se fosse stata data una legge capace di produrre la vita, allora sí, la giustizia sarebbe venuta dalla legge; 22 ma la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto peccato, affinché i beni promessi sulla base della fede in Gesú Cristo fossero dati ai credenti. 23 Ma prima che venisse la fede eravamo tenuti rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. 24 Cosí la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede. 25 Ma ora che la fede è venuta, non siamo piú sotto precettore; 26 perché siete tutti *figli di Dio per la fede in Cristo Gesú. 27 Infatti voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. 28 Non c'è qui né Giudeo né Greco; non c'è né schiavo né libero; non c'è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesú. 29 Se siete di Cristo, siete dunque discendenza d'Abraamo, eredi secondo la promessa.

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Footnotes

  1. Galati 3:8 +Ge 12:3.
  2. Galati 3:10 +De 27:26.
  3. Galati 3:11 +Ac 2:4.
  4. Galati 3:12 +Le 18:5.
  5. Galati 3:13 +De 21:23.

18 Cosí, qui vi è l'abrogazione del comandamento precedente a motivo della sua debolezza e inutilità 19 (infatti la legge non ha portato nulla alla perfezione); ma vi è altresí l'introduzione di una migliore speranza, mediante la quale ci accostiamo a Dio.

20 Questo non è avvenuto senza giuramento. Quelli sono stati fatti sacerdoti senza giuramento, 21 ma egli lo è con giuramento, da parte di colui che gli ha detto:
«Il Signore ha giurato e non si pentirà:
“Tu sei sacerdote in eterno”»[a].

22 Ne consegue che Gesú è divenuto garante di un patto migliore del primo.

23 Inoltre, quelli sono stati fatti sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare; 24 egli invece, poiché rimane in eterno, ha un sacerdozio che non si trasmette. 25 Perciò egli può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro.

26 Infatti a noi era necessario un sommo sacerdote come quello, santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli; 27 il quale non ha ogni giorno bisogno di offrire sacrifici, come gli altri sommi sacerdoti, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo; poiché egli ha fatto questo una volta per sempre quando ha offerto sé stesso. 28 La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento fatto dopo la legge, costituisce il Figlio, che è stato reso perfetto in eterno.

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Footnotes

  1. Ebrei 7:21 Il suo nome: Melchisedec è formato da due parole ebr. che significano re di giustizia.

Ora però egli ha ottenuto un ministero tanto superiore quanto migliore è il patto fondato su migliori promesse, del quale egli è mediatore.

(A)Perché se quel primo patto fosse stato senza difetto, non vi sarebbe stato bisogno di sostituirlo con un secondo. Infatti Dio, biasimando il popolo, dice:
«Ecco i giorni vengono, dice il Signore,
che io concluderò con la casa d'*Israele e con la casa di *Giuda,
un patto nuovo;

non come il patto che feci con i loro padri
nel giorno in cui li presi per mano
per farli uscire dal paese d'Egitto;
perché essi non hanno perseverato nel mio patto,
e io, a mia volta, non mi sono curato di loro, dice il Signore.

10 Questo è il patto che farò con la casa d'Israele
dopo quei giorni, dice il Signore:
io metterò le mie leggi nelle loro menti,
le scriverò sui loro cuori;
e sarò il loro Dio,
ed essi saranno il mio popolo.

11 Nessuno istruirà piú il proprio concittadino
e nessuno il proprio fratello, dicendo:
“Conosci il Signore!”
Perché tutti mi conosceranno,
dal piú piccolo al piú grande di loro.

12 Perché avrò misericordia delle loro *iniquità
e non mi ricorderò piú dei loro peccati»[a].

13 Dicendo: «Un nuovo patto», egli ha dichiarato antico il primo. Ora, quel che diventa antico e invecchia è prossimo a scomparire.

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Footnotes

  1. Ebrei 8:12 +Gr 31:31-34.

18 (A)Voi non vi siete avvicinati al monte che si poteva toccar con mano, e che era avvolto nel fuoco, né all'oscurità, né alle tenebre, né alla tempesta, 19 né allo squillo di tromba, né al suono di parole, tale che quanti l'udirono supplicarono che piú non fosse loro rivolta altra parola; 20 perché non potevano sopportare quest'ordine: «Se anche una bestia tocca il monte sia lapidata»[a]. 21 Tanto spaventevole era lo spettacolo, che *Mosè disse: «Sono spaventato e tremo». 22 Voi vi siete invece avvicinati al monte *Sion, alla città del Dio vivente, la *Gerusalemme celeste, alla festante riunione delle miriadi angeliche, 23 all'assemblea dei primogeniti[b] che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti, 24 a Gesú, il mediatore del nuovo patto e al sangue dell'aspersione che parla meglio del sangue d'*Abele.

25 Badate di non rifiutarvi d'ascoltare colui che parla; perché se non scamparono quelli, quando rifiutarono d'ascoltare colui che promulgava oracoli sulla terra, molto meno scamperemo noi, se voltiamo le spalle a colui che parla dal cielo; 26 la cui voce scosse allora la terra e che adesso ha fatto questa promessa: «Ancora una volta farò tremare non solo la terra, ma anche il cielo»[c]. 27 Or questo «ancora una volta» sta a indicare la rimozione delle cose scosse come di cose fatte perché sussistano quelle che non sono scosse. 28 Perciò, ricevendo un regno che non può essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo[d] a Dio un culto gradito, con riverenza e timore! 29 Perché il nostro Dio è anche un fuoco consumante.[e]

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Footnotes

  1. Ebrei 12:20 +Es 19:12, 13.
  2. Ebrei 12:23 Alla festante riunione… dei primogeniti…, altri traducono: e alle miriadi degli angeli, alla festante assemblea e chiesa…; ovvero: e alle miriadi degli angeli, festante assemblea e chiesa…
  3. Ebrei 12:26 +Ag 2:6.
  4. Ebrei 12:28 Siamo riconoscenti, e offriamo…, altri traducono: riteniamo la grazia mediante la quale offriamo, ecc.
  5. Ebrei 12:29 +De 4:24.