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L'unità nella fede

(A)Io dunque, il prigioniero del Signore, vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta,

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Io dunque, che sono in prigione per servire il Signore, vi raccomando di vivere e dʼagire in modo degno di chi è stato scelto per ricevere tali benedizioni!

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11 Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia.

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11 Beati voi, quando sarete oltraggiati e perseguitati e diranno ogni sorta di menzogne sul vostro conto, per causa mia!

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16 Cosí risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.

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15-16 Come non si nasconde una lampada accesa, così non nascondete la vostra luce! Lasciate che risplenda per tutti, affinché tutti vedano le vostre buone opere e possano lodare vostro Padre che è nei cieli.

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La sottomissione alle autorità

13 (A)Ogni persona stia sottomessa alle autorità superiori; perché non vi è autorità se non da Dio; e le autorità che esistono, sono stabilite da Dio. Perciò chi resiste all'autorità si oppone all'ordine di Dio; quelli che vi si oppongono si attireranno addosso una condanna; infatti i magistrati non sono da temere per le opere buone, ma per le cattive. Tu, non vuoi temere l'autorità? Fa' il bene e avrai la sua approvazione, perché il magistrato è un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; infatti è un ministro di Dio per infliggere una giusta punizione a chi fa il male. Perciò è necessario stare sottomessi, non soltanto per timore della punizione, ma anche per motivo di coscienza.

È anche per questa ragione che voi pagate le imposte, perché essi, che sono costantemente dediti a questa funzione, sono ministri di Dio. Rendete a ciascuno quel che gli è dovuto: l'imposta a chi è dovuta l'imposta, la tassa a chi la tassa; il timore a chi il timore; l'onore a chi l'onore.

Amore del prossimo

(B)Non abbiate altro debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri; perché chi ama il prossimo ha adempiuto la legge.

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I cristiani devono essere onesti cittadini

13 Ubbidite alle autorità, perché è Dio che le ha stabilite; non cʼè governo che Dio stesso non abbia messo al potere. Perciò, quelli che si rifiutano di osservare le leggi del proprio paese, rifiutano obbedienza a Dio, e saranno puniti. Perché quelli che agiscono bene non hanno niente da temere; sono quelli che fanno del male che devono aver paura delle autorità. Volete vivere senza temere le autorità? Comportatevi bene e tutto filerà liscio, anzi, i vostri superiori vi loderanno. Le autorità sono state istituite da Dio per il vostro bene; se però non siete in regola con la giustizia, avete ragione di stare in ansia, perché prima o poi vi arriverà la giusta punizione. Il magistrato è mandato da Dio proprio a questo scopo. Ecco perché dovete stare sottomessi alle leggi: non soltanto per evitare la punizione, ma anche perché sapete che tale è il vostro dovere.

Sempre per le stesse due ragioni, dovete anche pagare le tasse. Perché il governo ha bisogno di mantenere i propri organi per continuare lʼopera di Dio al vostro servizio. Date a ciascuno ciò che gli spetta, pagate tasse e imposte con animo sereno, e onorate e rispettate quelli a cui dovete onore e rispetto. Regolate tutti i vostri debiti, eccetto quello dellʼamore, debito che avete verso tutti, e che non finirete mai di pagare! Amando, ubbidirete a tutte le leggi di Dio. Infatti, se amate il vostro prossimo quanto amate voi stessi, non avrete mai voglia di fargli del male, dʼimbrogliarlo, di derubarlo o di ucciderlo. E neanche di rubargli la moglie o di desiderare quello che è suo, né di commettere contro di lui qualsiasi altra cosa che i comandamenti vietano.

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