ΠΡΟΣ ΕΒΡΑΙΟΥΣ 9
1881 Westcott-Hort New Testament
9 ειχεν μεν ουν [και] η πρωτη δικαιωματα λατρειας το τε αγιον κοσμικον
2 σκηνη γαρ κατεσκευασθη η πρωτη εν η η τε λυχνια και η τραπεζα και η προθεσις των αρτων ητις λεγεται αγια
3 μετα δε το δευτερον καταπετασμα σκηνη η λεγομενη αγια αγιων
4 χρυσουν εχουσα θυμιατηριον και την κιβωτον της διαθηκης περικεκαλυμμενην παντοθεν χρυσιω εν η σταμνος χρυση εχουσα το μαννα και η ραβδος ααρων η βλαστησασα και αι πλακες της διαθηκης
5 υπερανω δε αυτης χερουβιν δοξης κατασκιαζοντα το ιλαστηριον περι ων ουκ εστιν νυν λεγειν κατα μερος
6 τουτων δε ουτως κατεσκευασμενων εις μεν την πρωτην σκηνην δια παντος εισιασιν οι ιερεις τας λατρειας επιτελουντες
7 εις δε την δευτεραν απαξ του ενιαυτου μονος ο αρχιερευς ου χωρις αιματος ο προσφερει υπερ εαυτου και των του λαου αγνοηματων
8 τουτο δηλουντος του πνευματος του αγιου μηπω πεφανερωσθαι την των αγιων οδον ετι της πρωτης σκηνης εχουσης στασιν
9 ητις παραβολη εις τον καιρον τον ενεστηκοτα καθ ην δωρα τε και θυσιαι προσφερονται μη δυναμεναι κατα συνειδησιν τελειωσαι τον λατρευοντα
10 μονον επι βρωμασιν και πομασιν και διαφοροις βαπτισμοις δικαιωματα σαρκος μεχρι καιρου διορθωσεως επικειμενα
11 χριστος δε παραγενομενος αρχιερευς των γενομενων αγαθων δια της μειζονος και τελειοτερας σκηνης ου χειροποιητου τουτ εστιν ου ταυτης της κτισεως
12 ουδε δι αιματος τραγων και μοσχων δια δε του ιδιου αιματος εισηλθεν εφαπαξ εις τα αγια αιωνιαν λυτρωσιν ευραμενος
13 ει γαρ το αιμα τραγων και ταυρων και σποδος δαμαλεως ραντιζουσα τους κεκοινωμενους αγιαζει προς την της σαρκος καθαροτητα
14 ποσω μαλλον το αιμα του χριστου ος δια πνευματος αιωνιου εαυτον προσηνεγκεν αμωμον τω θεω καθαριει την συνειδησιν ημων απο νεκρων εργων εις το λατρευειν θεω ζωντι
15 και δια τουτο διαθηκης καινης μεσιτης εστιν οπως θανατου γενομενου εις απολυτρωσιν των επι τη πρωτη διαθηκη παραβασεων την επαγγελιαν λαβωσιν οι κεκλημενοι της αιωνιου κληρονομιας
16 οπου γαρ διαθηκη θανατον αναγκη φερεσθαι του διαθεμενου
17 διαθηκη γαρ επι νεκροις βεβαια επει μη τοτε ισχυει οτε ζη ο διαθεμενος
18 οθεν ουδε η πρωτη χωρις αιματος εγκεκαινισται
19 λαληθεισης γαρ πασης εντολης κατα τον νομον υπο μωυσεως παντι τω λαω λαβων το αιμα των μοσχων και των τραγων μετα υδατος και εριου κοκκινου και υσσωπου αυτο τε το βιβλιον και παντα τον λαον ερραντισεν
20 λεγων τουτο το αιμα της διαθηκης ης ενετειλατο προς υμας ο θεος
21 και την σκηνην δε και παντα τα σκευη της λειτουργιας τω αιματι ομοιως ερραντισεν
22 και σχεδον εν αιματι παντα καθαριζεται κατα τον νομον και χωρις αιματεκχυσιας ου γινεται αφεσις
23 αναγκη ουν τα μεν υποδειγματα των εν τοις ουρανοις τουτοις καθαριζεσθαι αυτα δε τα επουρανια κρειττοσιν θυσιαις παρα ταυτας
24 ου γαρ εις χειροποιητα εισηλθεν αγια χριστος αντιτυπα των αληθινων αλλ εις αυτον τον ουρανον νυν εμφανισθηναι τω προσωπω του θεου υπερ ημων
25 ουδ ινα πολλακις προσφερη εαυτον ωσπερ ο αρχιερευς εισερχεται εις τα αγια κατ ενιαυτον εν αιματι αλλοτριω
26 επει εδει αυτον πολλακις παθειν απο καταβολης κοσμου νυνι δε απαξ επι συντελεια των αιωνων εις αθετησιν της αμαρτιας δια της θυσιας αυτου πεφανερωται
27 και καθ οσον αποκειται τοις ανθρωποις απαξ αποθανειν μετα δε τουτο κρισις
28 ουτως και ο χριστος απαξ προσενεχθεις εις το πολλων ανενεγκειν αμαρτιας εκ δευτερου χωρις αμαρτιας οφθησεται τοις αυτον απεκδεχομενοις εις σωτηριαν
Ebrei 9
La Bibbia della Gioia
9 Quel primo patto fra Dio e il suo popolo aveva delle norme per il culto e un santuario qui sulla terra. 2 In questo luogo di culto cʼerano due stanze. Nella prima si trovavano il candelabro dʼoro e la tavola sulla quale venivano messi dei pani speciali santificati. Questa parte si chiamava il «Luogo Santo». 3 Poi, dietro una cortina, cʼera unʼaltra stanza chiamata il «Luogo Santissimo», 4 dove si trovavano lʼaltare dʼoro per lʼincenso e una cassa tutta ricoperta dʼoro: «lʼArca del patto». In questa cassa cʼerano: unʼurna dʼoro, che conteneva la manna, il bastone dʼAronne, che Dio aveva fatto fiorire, e le tavole di pietra su cui erano scritti i comandamenti del patto. 5 Sopra lʼarca dʼoro cʼerano le statue di angeli chiamati cherubini, i guardiani della gloria di Dio, con le ali aperte sul coperchio dellʼarca detto il «Propiziatorio» su cui si offriva il sangue per avere il perdono dei peccati. Ma ora non è il caso di entrare nei dettagli.
6 Ebbene, dopo aver disposto così tutte queste cose, i sacerdoti entrano regolarmente nella prima stanza per svolgere il loro servizio.
7 Nella seconda stanza, invece, può entrare soltanto il sommo sacerdote, e una sola volta allʼanno. E quando vi entra, deve sempre portare del sangue di animali che offre a Dio per la purificazione dei propri peccati e di quelli del popolo.
8 Con questo lo Spirito Santo ci fa capire che, secondo lʼantico sistema, la gente comune non può entrare nel Luogo Santissimo. Ciò avviene finché sussiste la prima stanza con lʼintero sistema che essa rappresenta.
9 Questa è unʼimportante lezione per i giorni nostri. Infatti, secondo lʼantico sistema, si offrono doni e sacrifici che non riescono però a cambiare il cuore di chi li offre. 10 Perché lʼantico sistema si limita a seguire certi rituali, come ad esempio: che cosa mangiare o bere, come procedere alle diverse abluzioni, ed altre regole che sono state valide, finché non è venuto Cristo a cambiare tutto in meglio.
11 Cristo invece è venuto come sommo sacerdote, di questo sistema migliore: quello che abbiamo noi adesso. Egli è entrato nel tabernacolo più grande e più perfetto, quello del cielo, un tabernacolo non costruito dagli uomini, vale a dire, che non fa parte di questo mondo. 12 Una volta per tutte Cristo è entrato in quella stanza più interna, il Luogo Santissimo. Là non ha portato sangue di capre o di tori, ma il proprio sangue, per mezzo del quale ci ha assicurato la salvezza eterna.
Il Nuovo Patto
13 Se, in base allʼantico sistema, il sangue delle capre e dei tori e la cenere di una vitella bruciata potevano purificare il corpo dellʼuomo dal peccato, 14 quanto più il sangue di Cristo purificherà la nostra coscienza dalle opere morte (i peccati che abbiamo commesso), per servire il Dio Vivente. Questo significa che non dobbiamo sentirci colpevoli per i nostri peccati. Perché, con lʼaiuto dello Spirito Santo eterno, Cristo, di sua spontanea volontà, ha offerto se stesso a Dio come vittima immacolata per i nostri peccati. 15 Quindi, Cristo è il mediatore di un nuovo patto tra Dio e gli uomini, affinché tutti quelli che sono chiamati da Dio possano ricevere quelle cose meravigliose ed eterne che Dio ha loro promesso. Questo è possibile perché Cristo è morto per liberare gli uomini dalla pena dei peccati commessi, mentre dipendevano ancora dal vecchio patto.
16 Ora, se qualcuno muore e lascia un testamento, nessuno avrà lʼeredità, finché non sarà stata accertata la morte di chi ha scritto quel testamento. 17 Infatti, un testamento è valido soltanto in caso di morte di chi lʼha scritto; non ha valore, invece, se chi lo ha fatto è ancora vivo.
18 Per questa ragione il primo patto dovette essere inaugurato con uno spargimento di sangue. 19 Infatti, dopo che Mosè ebbe dato al popolo tutte le leggi di Dio, prese il sangue di capre e vitelli, lo mischiò con acqua, poi, servendosi di rami dʼissopo e di lana scarlatta, lo spruzzò sopra il libro delle leggi di Dio e su tutto il popolo, dicendo:
20 «Questo è il sangue che segna lʼinizio del patto fra voi e Dio, il patto che Dio mi ha ordinato di fare con voi».
21 E nello stesso modo, spruzzò di sangue il tabernacolo e tutti gli oggetti che servivano per il culto. 22 Così possiamo dire che, secondo il vecchio patto basato sulle leggi di Mosè, quasi ogni cosa veniva purificata col sangue, perché senza spargimento di sangue non cʼè perdono dei peccati.
23 Questa è la ragione per cui il tabernacolo qui in terra e tutto ciò che conteneva, cose che sono soltanto una immagine della realtà del cielo, dovettero essere purificate da Mosè in quel modo, per mezzo del sangue di animali. Ma era necessario che anche le stesse realtà del cielo fossero purificate con sacrifici molto più preziosi. 24 Infatti, Cristo non è entrato in un santuario terreno, che è solo una immagine del vero tempio in cielo. Egli è entrato proprio nel cielo, per essere ora il nostro avvocato davanti a Dio. 25 Non vi è entrato per offrire se stesso più volte, come fa il sommo sacerdote qui sulla terra, che ogni anno offre il sangue di animali nel Luogo Santissimo. 26 In tal caso, sarebbe dovuto morire più volte, dalla creazione del mondo in poi. Invece no! Cristo è venuto una volta per tutte, ora che siamo alla fine dei tempi, per eliminare il peccato per sempre, morendo per noi.
27 E, come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta e dopo la morte siano giudicati da Dio, 28 così anche Cristo fu offerto in sacrificio una sola volta per cancellare i peccati di molte persone; e tornerà di nuovo, non per i nostri peccati stavolta, ma per portare la salvezza a tutti quelli che lʼaspettano.
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