Atti 16:22-23
Nuova Riveduta 1994
22 La folla insorse allora contro di loro; e i pretori, strappate loro le vesti, comandarono che fossero battuti con le verghe. 23 E, dopo aver dato loro molte vergate, li cacciarono in prigione, comandando al carceriere di sorvegliarli attentamente.
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Atti 16:35-39
Nuova Riveduta 1994
Paolo e Sila vengono rilasciati
35 (A)Fattosi giorno, i pretori mandarono i littori a dire: «Libera quegli uomini». 36 Il carceriere riferí a Paolo queste parole, dicendo: «I pretori hanno mandato a dire che siate rimessi in libertà; or dunque uscite, e andate in pace». 37 Ma Paolo disse loro: «Dopo averci battuti in pubblico senza che fossimo stati condannati, noi che siamo cittadini romani[a], ci hanno gettati in prigione; e ora vogliono rilasciarci di nascosto? No davvero! Anzi, vengano loro stessi a condurci fuori». 38 I littori riferirono queste parole ai pretori; e questi ebbero paura quando seppero che erano Romani; 39 essi vennero e li pregarono di scusarli; e, accompagnandoli fuori, chiesero loro di andarsene dalla città.
Read full chapterFootnotes
- Atti 16:37 Noi che siamo cittadini romani: Paolo era cittadino romano per filiazione; aveva questo diritto dai suoi antenati; At 22:28; le leggi romane proibivano di frustare un cittadino romano.
Atti 25:16
Nuova Riveduta 1994
16 Risposi loro che non è abitudine dei Romani consegnare un accusato, prima che abbia avuto gli accusatori di fronte e gli sia stato dato modo di difendersi dall'accusa.
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