Apocalisse 16:12-21
La Bibbia della Gioia
12 Il sesto angelo versò il suo calice sul grande fiume Eufrate, che si prosciugò, perché servisse da strada agli eserciti dei re che dovevano venire da Oriente. 13 Poi, dalla bocca del drago, dalla bocca del mostro e dalla bocca del falso profeta vidi guizzare fuori tre spiriti malvagi simili a rane. 14 Sono spiriti di demòni che compiono miracoli e vanno da tutti i governanti della terra con lo scopo di riunirli per la battaglia contro il Signore, nel grande giorno del giudizio del Dio Onnipotente. 15 Ma il Signore dice: «Ecco, io verrò inaspettatamente, come un ladro! Beato chi mi sta aspettando e tiene i vestiti a portata di mano, per non fuggire nudo e pieno di vergogna sotto lo sguardo di tutti!»
16 E i tre spiriti malvagi riunirono tutti gli eserciti della terra in un posto che in ebraico si chiama Harmaghedòn, ossia la montagna di Meghiddo.
17 Allora il settimo angelo versò la sua coppa nellʼaria. E dal santuario, presso il trono, una voce potente gridò: «È fatto». 18 Allora seguirono lampi, grida e tuoni, e ci fu un terremoto di tale violenza come mai cʼera stato nella storia dellʼumanità. 19 La grande città si spaccò in tre parti e le città di tutto il mondo crollarono.
Dio si ricordò di tutti i peccati della grande Babilonia, che fu punita: le fece bere fino allʼultima goccia il calice di vino della sua collera. 20 Tutte le isole si spostarono e i monti scomparvero. 21 Allora dal cielo cadde sugli uomini una terribile grandine con i chicchi del peso di circa quaranta chili ognuno; e gli uomini bestemmiarono Dio per quella tremenda catastrofe.
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Luca 13:18-30
La Bibbia della Gioia
18 Di nuovo Gesù incominciò a parlare del Regno di Dio: «A che cosa rassomiglia il Regno?» diceva. «Come posso illustrarvelo? 19 È come un piccolo granello di senape seminato in un orto: ben presto diventa un albero tanto alto, che gli uccelli vanno a vivere fra i suoi rami». 20-21 Poi disse ancora: «Il Regno di Dio è come il lievito nella farina, che lavora di nascosto finché non ha reso la pasta gonfia e leggera».
22 Gesù andava di città in città, di villaggio in villaggio, e strada facendo insegnava alla gente. Intanto sʼavvicinava sempre più a Gerusalemme.
23 Un tale gli chiese: «Saranno soltanto pochi i salvati?»
Ed egli rispose: 24-25 «La porta per il cielo è stretta. Datevi da fare per entrarvi, perché sono tanti davvero quelli che cercano di entrare, ma quando il capo di casa avrà chiuso la porta, allora sarà troppo tardi! E se allora vi troverete fuori a bussare e a pregare: “Signore, aprici la porta!” egli vi risponderà: “Io non vi conosco!”
26 Allora voi direte: “Ma noi abbiamo mangiato e bevuto con te e tu hai insegnato per le nostre strade…”
27 Ed egli replicherà: “Ve lo ripeto, non vi conosco. Non potete entrare qui, colpevoli come siete. Andatevene!”
28 Allora piangerete, digrignando i denti, perché vedrete Abramo, Isacco, Giacobbe e tutti i profeti nel Regno di Dio, mentre voi ve ne starete fuori. 29 Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel Regno di Dio. 30 Tenete in mente questo: alcuni che sono disprezzati ora, saranno molto onorati dopo; ed alcuni che adesso sono tenuti in grande considerazione, in seguito saranno i meno importanti».
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