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Secondo oracolo. Il giusto vivrà per la sua fedeltà

Mi metterò di sentinella,
in piedi sulla fortezza,
a spiare, per vedere che cosa mi dirà,
che cosa risponderà ai miei lamenti.
Il Signore rispose e mi disse:
«Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette
perchè la si legga speditamente.
E' una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perchè certo verrà e non tarderà».
Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede.

II. LE MALEDIZIONI CONTRO L'OPPRESSORE

Preludio

La ricchezza rende malvagi; il superbo non sussisterà;
spalanca come gli inferi le sue fauci
e, come la morte, non si sazia,
attira a sé tutti i popoli,
raduna per sé tutte le genti.
Forse che tutti non lo canzoneranno,
non faranno motteggi per lui?
Diranno:

Le cinque imprecazioni

I

Guai a chi accumula ciò che non è suo,
- e fino a quando? -
e si carica di pegni!
Forse che non sorgeranno a un tratto i tuoi creditori,
non si sveglieranno i tuoi esattori
e tu diverrai loro preda?
Poiché tu hai spogliato molte genti,
gli altri popoli spoglieranno te,
a causa del sangue umano versato,
della violenza fatta alla regione,
alla città e ai suoi abitanti.

II

Guai a chi è avido di lucro, sventura per la sua casa,
per mettere il nido in luogo alto,
e sfuggire alla stretta della sventura.
10 Hai decretato il disonore alla tua casa;
hai soppresso popoli numerosi,
hai fatto del male contro te stesso.
11 La pietra infatti griderà dalla parete
e dal tavolato risponderà la trave.

III

12 Guai a chi costruisce una città sul sangue
e fonda un castello sull'iniquità.
13 Non è forse volere del Signore degli eserciti
che i popoli fatichino per il fuoco
e le nazioni si stanchino per un nulla?
14 Poiché, come le acque colmano il mare,
così la terra dovrà riempirsi
di conoscenza della gloria del Signore.

IV

15 Guai a chi fa bere i suoi vicini
versando veleno per ubriacarli
e scoprire le loro nudità.
16 Ti sei saziato di vergogna, non di gloria.
Bevi, e ti colga il capogiro.
Si riverserà su di te il calice della destra del Signore
e la vergogna sopra il tuo onore,
17 poiché lo scempio fatto al Libano ricadrà su di te
e il massacro degli animali ti colmerà di spavento,
a causa del sangue umano versato,
della violenza fatta alla regione,
alla città e a tutti i suoi abitanti.
18 A che giova un idolo
perchè l'artista si dia pena di scolpirlo?
O una statua fusa o un oracolo falso,
perchè l'artista confidi in essi,
scolpendo idoli muti?

V

19 Guai a chi dice al legno: «Svegliati»,
e alla pietra muta: «Alzati».
Ecco, è ricoperta d'oro e d'argento
ma dentro non c'è soffio vitale.
20 Il Signore risiede nel suo santo tempio.
Taccia, davanti a lui, tutta la terra!

La fede di Abacuc

(A)Io starò al mio posto di guardia, mi metterò sopra una torre e starò attento a quello che il Signore mi dirà, e a quello che dovrò rispondere circa la rimostranza che ho fatta.

Il Signore mi rispose e disse: «Scrivi la visione, incidila su tavole, perché si possa leggere con facilità;

perché è una visione per un tempo già fissato. Essa si affretta verso il suo termine e non mentirà; se tarda, aspettala, poiché certamente verrà, e non tarderà».

Ecco, egli si è inorgoglito, non agisce rettamente; ma il giusto per la sua fede vivrà[a].

Cause del giudizio contro l’oppressore

(B)«Certo, il vino è traditore; l’uomo arrogante non può starsene tranquillo, egli allarga la sua bocca come il soggiorno dei morti; come la morte, non si può saziare, ma raduna presso di sé tutte le nazioni, raccoglie intorno a sé tutti i popoli.

E tutti questi non lo canzoneranno con proverbi, sarcasmi, enigmi? Diranno: “Guai a chi accumula ciò che non è suo! Fino a quando? Guai a chi si carica di pegni!”

I tuoi creditori non spunteranno forse all’improvviso? I tuoi oppressori non si desteranno? Allora tu diventerai loro preda.

Poiché tu hai saccheggiato molte nazioni, tutto il resto dei popoli ti saccheggerà a causa del sangue umano sparso, della violenza fatta ai paesi, alle città e a tutti i loro abitanti.

Guai a colui che è avido d’illecito guadagno per la sua casa, per mettere il suo nido in alto e scampare alla mano della sventura!

10 Tu hai designato la vergogna per la tua casa, sterminando molti popoli, e hai peccato contro te stesso.

11 Poiché la pietra grida dalla parete e la trave risponde dall’armatura di legno.

12 Guai a colui che costruisce la città con il sangue e fonda una città sull’iniquità!

13 Non è forse volere del Signore che i popoli si affatichino per il fuoco e le nazioni si stanchino per nulla?

14 Poiché la conoscenza della gloria del Signore riempirà la terra, come le acque coprono il fondo del mare.

15 Guai a colui che dà da bere al prossimo, a te che gli versi il veleno fino a ubriacarlo, per guardarlo nella sua nudità!

16 Tu sarai saziato d’infamia anziché di gloria; bevi anche tu, ed esibisci la tua nudità! La coppa della destra del Signore si riverserà su di te e l’infamia coprirà la tua gloria.

17 Poiché la violenza fatta al Libano e la devastazione che spaventava le bestie ricadranno su di te, a causa del sangue umano sparso, della violenza fatta ai paesi, alle città e a tutti i loro abitanti.

18 A che serve l’immagine scolpita perché l’artefice la scolpisca? A che serve l’immagine fusa, che insegna la menzogna, perché l’artefice confidi nel suo lavoro e fabbrichi idoli muti?

19 Guai a chi dice al legno: “Svègliati!” e alla pietra muta: “Àlzati!” Può questa istruire? Ecco, è ricoperta d’oro e d’argento, ma non c’è in lei nessuno spirito.

20 Ma il Signore è nel suo tempio santo; tutta la terra faccia silenzio in sua presenza!»

Footnotes

  1. Abacuc 2:4 +Ro 1:17; Ga 3:11; Eb 10:38.