2 Samuele 13
La Nuova Diodati
13 In seguito avvenne che Absalom figlio di Davide, aveva una sorella molto bella chiamata Tamar; or Amnon, figlio di Davide, si innamorò di lei.
2 Amnon fu preso da tale passione per sua sorella Tamar da cadere malato, perché essa era vergine; e pareva difficile ad Amnon di poterle fare qualcosa.
3 Or Amnon aveva un amico, chiamato Jonadab, figlio di Scimeah, fratello di Davide; Jonadab era un uomo molto astuto.
4 Questi gli disse: «Perché mai, o figlio del re, continui a dimagrire ogni giorno che passa? Non me lo vuoi dire?». Amnon gli rispose: «Sono innamorato di Tamar, sorella di mio fratello Absalom».
5 Allora Jonadab gli disse: «Mettiti a letto e fingiti malato; quando poi tuo padre verrà a vederti, digli: "Fa
6 Cosí Amnon si mise a letto e si finse ammalato; quando poi il re lo venne a vedere, Amnon gli disse: «Lascia, ti prego, che mia sorella Tamar venga e faccia un paio di focacce in mia presenza; cosí prenderò cibo dalle sue mani».
7 Allora Davide mandò a casa di Tamar a dirle: «Va' a casa di tuo fratello Amnon e preparagli qualcosa da mangiare».
8 Tamar andò a casa di suo fratello Amnon, che si trovava a letto. Prese quindi un po' di farina la impastò, ne fece delle focacce sotto i suoi occhi e le fece cuocere.
9 Poi prese la padella e versò le focacce davanti a lui; ma Amnon rifiutò di mangiare e disse: «Fate uscire di qui tutta la gente». Tutti quanti uscirono.
10 Allora Amnon disse a Tamar: «Portami il cibo in camera e lo prenderò dalle tue mani». Cosí Tamar prese le focacce che aveva fatto e le portò in camera a Amnon suo fratello.
11 Mentre gliele dava da mangiare, egli l'afferrò e le disse: «Vieni, coricati con me, sorella mia».
12 Lei gli rispose: «No, fratello mio, non umiliarmi cosí; questo non si fa in Israele; non commettere una tale infamia!
13 Io dove andrei a portare la mia vergogna? Tu invece saresti considerato uno scellerato in Israele. Ora, ti prego, parlane piuttosto al re, ed egli non mi rifiuterà a te».
14 Egli però non volle ascoltarla ma essendo piú forte di lei, la violentò e si coricò con lei.
15 Poi Amnon prese a odiarla di un odio grandissimo, cosicché l'odio che aveva per lei era piú grande dell'amore con cui prima l'aveva amata. Cosí Amnon le disse: «Lèvati, vattene!».
16 Ma ella rispose: «Oh no! Il danno che mi faresti scacciandomi sarebbe maggiore di quello che mi hai già fatto». Egli però non volle ascoltarla.
17 Chiamato quindi il servo che lo assisteva, gli disse: «Scaccia costei lontano da me e chiudi la porta dietro di lei».
18 Ella indossava una tunica con le maniche perché cosí vestivano le figlie del re ancora vergini. Il servo di Amnon dunque la mise fuori e chiuse la porta dietro di lei.
19 Tamar allora si cosparse la testa di cenere, si stracciò di dosso la tunica con le maniche, si mise la mano sul capo e se ne andò gridando.
20 Absalom, suo fratello, le disse: «Forse tuo fratello Amnon è stato con te? Per ora taci, sorella mia; egli è tuo fratello non avvilirti per questo». Cosí Tamar se ne rimase desolata in casa di Absalom suo fratello.
21 Quando il re Davide venne a sapere di tutte queste cose, ne fu fortemente adirato.
22 Ma Absalom non rivolse ad Amnon alcuna parola, né in bene né in male perché odiava Amnon per aver umiliato sua sorella Tamar.
23 Due anni dopo, avendo Absalom i tosatori a Baal-Hatsor presso Efraim, invitò tutti i figli del re.
24 Absalom andò a trovare il re e gli disse: «Ecco, il tuo servo ha i tosatori, ti prego, venga anche il re con i suoi servi a casa del tuo servo!».
25 Ma il re disse ad Absalom: «No, figlio mio, non veniamo tutti ora, per non esserti di peso». Benché egli insistesse, il re non volle andare, ma gli diede la sua benedizione.
26 Absalom allora disse: «Se non vuoi venire tu, ti prego, permetti ad Amnon mio fratello di venire con noi». Il re gli rispose: «Perché dovrebbe venire con te?».
27 Ma Absalom tanto insistè, che Davide lasciò andare con lui Amnon e tutti i figli del re.
28 Or Absalom aveva dato quest'ordine ai suoi servi, dicendo: «Fate attenzione, quando Amnon sarà brillo per il vino e io vi dirò: "Colpite Amnon!", voi uccidetelo e non abbiate paura. Non sono io che ve lo comando? Siate coraggiosi e mostratevi forti!».
29 Cosí i servi di Absalom fecero ad Amnon come Absalom aveva comandato. Allora tutti i figli del re si levarono, montarono ciascuno sul suo mulo e fuggirono.
30 Mentre essi erano ancora per strada, giunse a Davide questa notizia: «Absalom ha ucciso tutti i figli del re e non ne è scampato neppure uno».
31 Allora il re si levò, si strappò le vesti e si gettò per terra, e tutti i suoi servi gli stavano attorno, con le vesti stracciate.
32 Ma Jonadab, figlio di Scimeah, fratello di Davide, prese a dire: «Non pensi il mio signore che tutti i giovani, i figli del re, sono stati uccisi; il solo Amnon è morto. Per comando di Absalom la cosa era stata decisa fin dal giorno che Amnon umiliò sua sorella Tamar.
33 Ora perciò il re mio signore non si addolori, pensando che tutti i figli del re siano morti; il solo Amnon è morto
34 e Absalom è fuggito». Intanto il giovane che era di sentinella alzò gli occhi, guardo, ed ecco che una gran moltitudine di gente veniva sulla strada alle sue spalle, dal lato del monte.
35 Jonadab disse al re: «Ecco i figli del re che arrivano! La cosa sta come il tuo servo ha detto».
36 Come ebbe finito di parlare ecco giungere i figli del re, i quali alzarono la voce e piansero; anche il re e tutti i suoi servi piansero dirottamente.
37 Absalom invece era fuggito ed era andato da Talmai, figlio di Ammihud re di Gheshur. Davide faceva cordoglio per suo figlio ogni giorno.
38 Cosí Absalom fuggí e andò a Gheshur dove rimase tre anni.
39 Il re Davide desiderava andare da Absalom, perché Davide si era ormai consolato della morte di Amnon.
2 Samuele 13
Conferenza Episcopale Italiana
C. Storia di Assalonne
Amnòn oltraggia sua sorella Tamàr
13 Dopo queste cose, accadde che, avendo Assalonne figlio di Davide, una sorella molto bella, chiamata Tamàr, Amnòn figlio di Davide si innamorò di lei. 2 Amnòn ne ebbe una tal passione, da cadere malato a causa di Tamàr sua sorella; poiché essa era vergine pareva impossibile ad Amnòn di poterle fare qualcosa. 3 Ora Amnòn aveva un amico, chiamato Ionadàb figlio di Simeà, fratello di Davide e Ionadàb era un uomo molto astuto. 4 Egli disse: «Perché, figlio del re, tu diventi sempre più magro di giorno in giorno? Non me lo vuoi dire?». Amnòn gli rispose: «Sono innamorato di Tamàr, sorella di mio fratello Assalonne». 5 Ionadàb gli disse: «Mettiti a letto e fingiti malato; quando tuo padre verrà a vederti, gli dirai: Permetti che mia sorella Tamàr venga a darmi da mangiare e a preparare la vivanda sotto i miei occhi, così che io veda; allora prenderò il cibo dalle sue mani».
6 Amnòn si mise a letto e si finse malato; quando il re lo venne a vedere, Amnòn gli disse: «Permetti che mia sorella Tamàr venga e faccia un paio di frittelle sotto i miei occhi e allora prenderò il cibo dalle sue mani». 7 Allora Davide mandò a dire a Tamàr, in casa: «Và a casa di Amnòn tuo fratello e prepara una vivanda per lui». 8 Tamàr andò a casa di Amnòn suo fratello, che giaceva a letto. Essa prese farina stemperata, la impastò, ne fece frittelle sotto i suoi occhi e le fece cuocere. 9 Poi prese la padella e versò le frittelle davanti a lui; ma egli rifiutò di mangiare e disse: «Allontanate tutti dalla mia presenza». Tutti uscirono. 10 Allora Amnòn disse a Tamàr: «Portami la vivanda in camera e prenderò il cibo dalle tue mani». Tamàr prese le frittelle che aveva fatte e le portò in camera ad Amnòn suo fratello. 11 Ma mentre gliele dava da mangiare, egli l'afferrò e le disse: «Vieni, unisciti a me, sorella mia». 12 Essa gli rispose: «No, fratello mio, non farmi violenza; questo non si fa in Israele; non commettere questa infamia! 13 Io dove andrei a portare il mio disonore? Quanto a te, tu diverresti come un malfamato in Israele. Parlane piuttosto al re, egli non mi rifiuterà a te». 14 Ma egli non volle ascoltarla: fu più forte di lei e la violentò unendosi a lei. 15 Poi Amnòn concepì verso di lei un odio grandissimo: l'odio verso di lei fu più grande dell'amore con cui l'aveva prima amata. Le disse: 16 «Alzati, vattene!». Gli rispose: «O no! Questo torto che mi fai cacciandomi è peggiore dell'altro che mi hai gia fatto». Ma egli non volle ascoltarla. 17 Anzi, chiamato il giovane che lo serviva, gli disse: «Cacciami fuori costei e sprangale dietro il battente». 18 Essa indossava una tunica con le maniche, perché così vestivano, da molto tempo, le figlie del re ancora vergini. Il servo di Amnòn dunque la mise fuori e le sprangò il battente dietro. 19 Tamàr si sparse polvere sulla testa, si stracciò la tunica dalle lunghe maniche che aveva indosso, si mise le mani sulla testa e se ne andò camminando e gridando. 20 Assalonne suo fratello le disse: «Forse Amnòn tuo fratello è stato con te? Per ora taci, sorella mia; è tuo fratello; non disperarti per questa cosa». Tamàr desolata rimase in casa di Assalonne, suo fratello. 21 Il re Davide seppe tutte queste cose e ne fu molto irritato, ma non volle urtare il figlio Amnòn, perché aveva per lui molto affetto; era infatti il suo primogenito. 22 Assalonne non disse una parola ad Amnòn né in bene né in male; odiava Amnòn perché aveva violato Tamàr sua sorella.
Assalonne fa assassinare Amnòn e fugge
23 Due anni dopo Assalonne, avendo i tosatori a Baal-Cazòr, presso Efraim, invitò tutti i figli del re. 24 Andò dunque Assalonne dal re e disse: «Ecco il tuo servo ha i tosatori presso di sé. Venga dunque anche il re con i suoi ministri a casa del tuo servo!». 25 Ma il re disse ad Assalonne: «No, figlio mio, non si venga noi tutti, perché non ti siamo di peso». Sebbene insistesse, il re non volle andare; ma gli diede la sua benedizione. 26 Allora Assalonne disse: «Se non vuoi venire tu, permetti ad Amnòn mio fratello di venire con noi». Il re gli rispose: «Perché dovrebbe venire con te?». 27 Ma Assalonne tanto insistè che Davide lasciò andare con lui Amnòn e tutti i figli del re. Assalonne fece un banchetto come un banchetto da re. 28 Ma Assalonne diede quest'ordine ai servi: «Badate, quando Amnòn avrà il cuore riscaldato dal vino e io vi dirò: Colpite Amnòn!, voi allora uccidetelo e non abbiate paura. Non ve lo comando io? Fatevi coraggio e comportatevi da forti!». 29 I servi di Assalonne fecero ad Amnòn come Assalonne aveva comandato. Allora tutti i figli del re si alzarono, montarono ciascuno sul suo mulo e fuggirono. 30 Mentre essi erano ancora per strada, giunse a Davide questa notizia: «Assalonne ha ucciso tutti i figli del re e neppure uno è scampato». 31 Allora il re si alzò, si stracciò le vesti e si gettò per terra; tutti i suoi ministri che gli stavano intorno, stracciarono le loro vesti. 32 Ma Ionadàb figlio di Simeà, fratello di Davide, disse: «Non dica il mio signore che tutti i giovani, figli del re, sono stati uccisi; il solo Amnòn è morto; per Assalonne era cosa decisa fin da quando Amnòn aveva fatto violenza a sua sorella Tamàr. 33 Ora non si metta in cuore il mio signore una tal cosa, come se tutti i figli del re fossero morti; il solo Amnòn è morto 34 e Assalonne è fuggito». Il giovane che stava di sentinella alzò gli occhi, guardò ed ecco una gran turba di gente veniva per la strada di Bacurìm, dal lato del monte, sulla discesa. La sentinella venne ad avvertire il re e disse: «Ho visto uomini scendere per la strada di Bacurìm, dal lato del monte». 35 Allora Ionadàb disse al re: «Ecco i figli del re arrivano; la cosa sta come il tuo servo ha detto». 36 Come ebbe finito di parlare, ecco giungere i figli del re, i quali alzarono grida e piansero; anche il re e tutti i suoi ministri fecero un gran pianto. 37 Quanto ad Assalonne, era fuggito ed era andato da Talmài, figlio di Ammiùd, re di Ghesùr. Il re fece il lutto per il suo figlio per lungo tempo.
Ioab tratta il ritorno di Assalonne
38 Assalonne rimase tre anni a Ghesùr, dove era andato dopo aver preso la fuga. 39 Poi lo spirito del re Davide cessò di sfogarsi contro Assalonne, perché si era placato il dolore per la morte di Amnòn.
2 Samuel 13
Reina-Valera 1995
Amnón y Tamar
13 Aconteció después de esto que, teniendo Absalón hijo de David una hermana muy hermosa, llamada Tamar, Amnón hijo de David se enamoró de ella. 2 Estaba Amnón tan angustiado que se enfermó a causa de su hermana Tamar, pues, por ser ella virgen, le parecía a Amnón que sería difícil hacerle cosa alguna. 3 Y tenía Amnón un amigo llamado Jonadab, hijo de Simea, hermano de David. Jonadab era un hombre muy astuto, 4 y le dijo:
—Hijo del rey, ¿por qué de día en día vas enflaqueciendo así? ¿No me lo revelarás a mí?
Amnón le respondió:
—Amo a Tamar, la hermana de mi hermano Absalón.
5 Jonadab le dijo:
—Acuéstate en tu cama y finge que estás enfermo; cuando tu padre venga a visitarte, dile: “Te ruego que Tamar, mi hermana, venga a darme de comer; que prepare alguna vianda en mi presencia para que yo la vea y ella misma me la sirva.”
6 Se acostó, pues, Amnón, y fingió que estaba enfermo. El rey vino a visitarlo, y Amnón le dijo:
—Te ruego que venga mi hermana Tamar a preparar delante de mí dos hojuelas, y me las sirva con sus propias manos.
7 Entonces David envió a decir a Tamar a su casa:
—Ve ahora a casa de Amnón, tu hermano, y hazle de comer.
8 Tamar fue a casa de su hermano Amnón, que estaba acostado, tomó harina, la amasó, hizo hojuelas delante de él y las coció. 9 Tomó luego la sartén y las sacó delante de él; pero él no quiso comer, sino que dijo: “Echad fuera de aquí a todos.” Y todos salieron de allí. 10 Entonces Amnón dijo a Tamar:
«Trae la comida a la alcoba y dame de comer con tus manos.»
Tamar tomó las hojuelas que había preparado y las llevó a su hermano Amnón a la alcoba. 11 Cuando se las puso delante para que comiera, él la sujetó y le dijo:
—Ven, hermana mía, acuéstate conmigo.
12 Ella entonces le respondió:
—No, hermano mío, no me fuerces, pues no se debe hacer así en Israel. No cometas tal infamia. 13 Porque ¿adónde iría yo con mi deshonra? Y aun tú serías estimado como un perverso en Israel. Te ruego pues, ahora, que hables al rey; él no se negará a entregarme a ti.
14 Pero él no la quiso oír y, como podía más que ella, la violentó y se acostó con ella.
15 Después Amnón la aborreció tan terriblemente, que el odio con que la aborreció fue mayor que el amor con que la había amado. Y le dijo Amnón:
—Levántate y vete.
16 Ella le respondió:
—No hay razón; mayor mal es éste de arrojarme, que el que me has hecho.
Pero él no la quiso oír, 17 sino que llamando al criado que le servía, le dijo:
—Échame a ésta fuera de aquí, y cierra tras ella la puerta.
18 Llevaba ella un vestido de diversos colores, traje que vestían las hijas vírgenes de los reyes. Su criado, pues, la echó fuera, y cerró la puerta tras ella. 19 Entonces Tamar tomó ceniza y la esparció sobre su cabeza, rasgó el vestido de diversos colores que tenía puesto, y con las manos sobre la cabeza, se fue gritando.
20 Su hermano Absalón le dijo:
—¿Ha estado contigo tu hermano Amnón? Pues calla ahora, hermana mía; es tu hermano. Que no se angustie tu corazón por esto.
Tamar se quedó desconsolada en casa de su hermano Absalón. 21 Cuando el rey David oyó todo esto, se enojó mucho. 22 Pero Absalón no dijo a Amnón ni malo ni bueno, aunque Absalón aborrecía a Amnón porque había forzado a su hermana Tamar.
Venganza y huida de Absalón
23 Pasados dos años, Absalón, que tenía esquiladores en Baal-hazor, junto a Efraín, convidó a todos los hijos del rey. 24 Se presentó Absalón al rey, y le dijo:
—Tu siervo tiene ahora esquiladores; ruego que vengan el rey y sus siervos con tu siervo.
25 El rey respondió a Absalón:
—No, hijo mío, no vamos todos, para que no te seamos gravosos.
Aunque porfió con él, el rey no quiso ir, pero lo bendijo. 26 Entonces dijo Absalón:
—Pues si no, te ruego que venga con nosotros Amnón, mi hermano.
—¿Para qué ha de ir contigo? —le respondió el rey.
27 Pero como Absalón insistía, dejó ir con él a Amnón y a todos los hijos del rey.
28 Absalón había dado orden a sus criados diciendo: «Os ruego que miréis cuando el corazón de Amnón esté alegre por el vino; y al decir yo: “Herid a Amnón”, entonces matadlo. No temáis, pues yo os lo he mandado. Esforzaos, pues, y sed valientes.»
29 Los criados de Absalón hicieron con Amnón como Absalón les había mandado. Entonces se levantaron todos los hijos del rey, y montando cada uno en su mula, huyeron.
30 Aún estaban en camino cuando llegó a David un rumor que decía: «Absalón ha dado muerte a todos los hijos del rey; ninguno de ellos ha quedado.» 31 Levantándose entonces David, rasgó sus vestidos y se echó en tierra; todos los criados que estaban junto a él, también se rasgaron los vestidos. 32 Pero Jonadab, hijo de Simea, hermano de David, habló y dijo:
—No diga mi señor que han dado muerte a todos los jóvenes hijos del rey, pues sólo Amnón ha muerto; porque por mandato de Absalón había sido esto determinado desde el día en que Amnón forzó a su hermana Tamar. 33 Por tanto, ahora no haga caso mi señor, el rey, de ese rumor que dice: “Todos los hijos del rey han muerto”, pues sólo Amnón ha muerto, 34 y Absalón ha huido.
Entre tanto, alzando sus ojos el joven que estaba de atalaya, miró y vio a mucha gente que venía por el camino que estaba a sus espaldas, del lado del monte. 35 Entonces dijo Jonadab al rey:
—Son los hijos del rey, que vienen; tal como tu siervo había dicho.
36 Cuando acabó de hablar, llegaron los hijos del rey, y alzando su voz lloraron. También el mismo rey y todos sus siervos lloraron con muy grandes lamentos. 37 Pero Absalón huyó y fue a refugiarse junto a Talmai hijo de Amiud, rey de Gesur. Y David lloraba por su hijo todos los días. 38 Así huyó Absalón, se fue junto a Gesur y estuvo allá tres años. 39 Y el rey David deseaba ver a Absalón, pues ya se había consolado de la muerte de Amnón.
2 Samuel 13
New International Version
Amnon and Tamar
13 In the course of time, Amnon(A) son of David fell in love with Tamar,(B) the beautiful sister of Absalom(C) son of David.
2 Amnon became so obsessed with his sister Tamar that he made himself ill. She was a virgin, and it seemed impossible for him to do anything to her.
3 Now Amnon had an adviser named Jonadab son of Shimeah,(D) David’s brother. Jonadab was a very shrewd man. 4 He asked Amnon, “Why do you, the king’s son, look so haggard morning after morning? Won’t you tell me?”
Amnon said to him, “I’m in love with Tamar, my brother Absalom’s sister.”
5 “Go to bed and pretend to be ill,” Jonadab said. “When your father comes to see you, say to him, ‘I would like my sister Tamar to come and give me something to eat. Let her prepare the food in my sight so I may watch her and then eat it from her hand.’”
6 So Amnon lay down and pretended to be ill. When the king came to see him, Amnon said to him, “I would like my sister Tamar to come and make some special bread in my sight, so I may eat from her hand.”
7 David sent word to Tamar at the palace: “Go to the house of your brother Amnon and prepare some food for him.” 8 So Tamar went to the house of her brother Amnon, who was lying down. She took some dough, kneaded it, made the bread in his sight and baked it. 9 Then she took the pan and served him the bread, but he refused to eat.
“Send everyone out of here,”(E) Amnon said. So everyone left him. 10 Then Amnon said to Tamar, “Bring the food here into my bedroom so I may eat from your hand.” And Tamar took the bread she had prepared and brought it to her brother Amnon in his bedroom. 11 But when she took it to him to eat, he grabbed(F) her and said, “Come to bed with me, my sister.”(G)
12 “No, my brother!” she said to him. “Don’t force me! Such a thing should not be done in Israel!(H) Don’t do this wicked thing.(I) 13 What about me?(J) Where could I get rid of my disgrace? And what about you? You would be like one of the wicked fools in Israel. Please speak to the king; he will not keep me from being married to you.” 14 But he refused to listen to her, and since he was stronger than she, he raped her.(K)
15 Then Amnon hated her with intense hatred. In fact, he hated her more than he had loved her. Amnon said to her, “Get up and get out!”
16 “No!” she said to him. “Sending me away would be a greater wrong than what you have already done to me.”
But he refused to listen to her. 17 He called his personal servant and said, “Get this woman out of my sight and bolt the door after her.” 18 So his servant put her out and bolted the door after her. She was wearing an ornate[a] robe,(L) for this was the kind of garment the virgin daughters of the king wore. 19 Tamar put ashes(M) on her head and tore the ornate robe she was wearing. She put her hands on her head and went away, weeping aloud as she went.
20 Her brother Absalom said to her, “Has that Amnon, your brother, been with you? Be quiet for now, my sister; he is your brother. Don’t take this thing to heart.” And Tamar lived in her brother Absalom’s house, a desolate woman.
21 When King David heard all this, he was furious.(N) 22 And Absalom never said a word to Amnon, either good or bad;(O) he hated(P) Amnon because he had disgraced his sister Tamar.
Absalom Kills Amnon
23 Two years later, when Absalom’s sheepshearers(Q) were at Baal Hazor near the border of Ephraim, he invited all the king’s sons to come there. 24 Absalom went to the king and said, “Your servant has had shearers come. Will the king and his attendants please join me?”
25 “No, my son,” the king replied. “All of us should not go; we would only be a burden to you.” Although Absalom urged him, he still refused to go but gave him his blessing.
26 Then Absalom said, “If not, please let my brother Amnon come with us.”
The king asked him, “Why should he go with you?” 27 But Absalom urged him, so he sent with him Amnon and the rest of the king’s sons.
28 Absalom(R) ordered his men, “Listen! When Amnon is in high(S) spirits from drinking wine and I say to you, ‘Strike Amnon down,’ then kill him. Don’t be afraid. Haven’t I given you this order? Be strong and brave.(T)” 29 So Absalom’s men did to Amnon what Absalom had ordered. Then all the king’s sons got up, mounted their mules and fled.
30 While they were on their way, the report came to David: “Absalom has struck down all the king’s sons; not one of them is left.” 31 The king stood up, tore(U) his clothes and lay down on the ground; and all his attendants stood by with their clothes torn.
32 But Jonadab son of Shimeah, David’s brother, said, “My lord should not think that they killed all the princes; only Amnon is dead. This has been Absalom’s express intention ever since the day Amnon raped his sister Tamar. 33 My lord the king should not be concerned about the report that all the king’s sons are dead. Only Amnon is dead.”
34 Meanwhile, Absalom had fled.
Now the man standing watch looked up and saw many people on the road west of him, coming down the side of the hill. The watchman went and told the king, “I see men in the direction of Horonaim, on the side of the hill.”[b]
35 Jonadab said to the king, “See, the king’s sons have come; it has happened just as your servant said.”
36 As he finished speaking, the king’s sons came in, wailing loudly. The king, too, and all his attendants wept very bitterly.
37 Absalom fled and went to Talmai(V) son of Ammihud, the king of Geshur. But King David mourned many days for his son.
38 After Absalom fled and went to Geshur, he stayed there three years. 39 And King David longed to go to Absalom,(W) for he was consoled(X) concerning Amnon’s death.
Footnotes
- 2 Samuel 13:18 The meaning of the Hebrew for this word is uncertain; also in verse 19.
- 2 Samuel 13:34 Septuagint; Hebrew does not have this sentence.
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