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Cristo tornerà!

Cari fratelli, questa è già la seconda lettera che vi scrivo. In tutte e due ho cercato di tener desta la vostra mente pura, riportando alla vostra memoria fatti che già conoscete. Ripensate alle parole già dette dai santi profeti e da noi apostoli, da noi che vi abbiamo portato il comandamento del nostro Signore e Salvatore!

3-4 Per prima cosa, voglio ricordarvi che negli ultimi tempi si faranno avanti degli individui cinici e beffardi, uomini che vivono secondo i loro desideri malvagi e diranno: «Dovʼè dunque questo Gesù che, secondo voi, aveva promesso di ritornare? Non verrà mai, perché, a memoria dʼuomo, tutte le cose sono rimaste esattamente comʼerano fin dai primi giorni della creazione!»

5-6 Costoro, di proposito, dimenticano questo fatto e cioè che, molto tempo fa, per mezzo della sua parola, Dio creò i cieli e la terra. Il Signore separò la terra dallʼacqua da cui rimase circondata. Ma, causa lʼincredulità degli uomini, il mondo da allora finì sommerso. Anche i cieli e la terra di adesso sono conservati per mezzo della parola di Dio, ma sono riservati al fuoco del giorno del giudizio, giorno in cui saranno distrutti gli uomini malvagi.

Non dimenticate, miei cari fratelli, che per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un solo giorno. Non è vero, come pensano certuni, che il Signore tardi a ritornare, come ha promesso. Piuttosto, egli è paziente con voi e aspetta, perché non vuole che nessuno si perda, perciò concede a tutti i peccatori il tempo di pentirsi. 10 Il giorno del Signore, però, è in arrivo, inaspettato come un ladro. Allora i cieli, stridendo, spariranno; gli astri del cielo si dissolveranno nel fuoco; e la terra, con tutto ciò che contiene, sarà bruciata. 11 Dato che tutte le cose che ci circondano devono scomparire, pensate un poʼ in che modo santo e pio dovreste vivere! 12 Dovete aspettare con impazienza quel giorno e fare in modo che venga presto. Quel giorno, i cieli si consumeranno nel fuoco e gli astri del cielo si fonderanno nel calore! 13 Ma, secondo la promessa di Dio, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, dove non ci sarà che giustizia.

14 Perciò, carissimi fratelli, mentre siamo in attesa di questi fatti e del ritorno di Cristo, fate di tutto per vivere in pace e senza peccare, affinché, al suo ritorno, egli sia contento di voi.

15-16 E tenete sempre presente il motivo per cui Dio sta aspettando: per darci il tempo di comunicare il suo messaggio di salvezza a tutti gli altri. Anche il nostro caro fratello Paolo ve ne ha parlato in molte sue lettere, servendosi di tutta la saggezza che Dio gli ha dato. In esse ci sono certi punti difficili da capire, che gli ignoranti e glʼinstabili interpretano in modo sbagliato, proprio come fanno con altre parti delle Scritture. Ma, così facendo, si preparano la strada per la perdizione con le proprie mani.

17 Vi avviso in tempo cari fratelli, state attenti a non lasciarvi sviare dagli errori di questi uomini malvagi, perdendo così la fermezza della vostra fede. 18 Crescete, invece, nella grazia e nella conoscenza di Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore. A lui sia tutta la gloria e lʼonore, ora e sempre. Amen. Pietro.

Il giorno del Signore: i profeti e gli apostoli

Questa, o carissimi, è gia la seconda lettera che vi scrivo, e in tutte e due cerco di ridestare con ammonimenti la vostra sana intelligenza, perché teniate a mente le parole gia dette dai santi profeti, e il precetto del Signore e salvatore, trasmessovi dagli apostoli.

I falsi dottori

Questo anzitutto dovete sapere, che verranno negli ultimi giorni schernitori beffardi, i quali si comporteranno secondo le proprie passioni e diranno: «Dov'è la promessa della sua venuta? Dal giorno in cui i nostri padri chiusero gli occhi tutto rimane come al principio della creazione». Ma costoro dimenticano volontariamente che i cieli esistevano gia da lungo tempo e che la terra, uscita dall'acqua e in mezzo all'acqua, ricevette la sua forma grazie alla parola di Dio; e che per queste stesse cause il mondo di allora, sommerso dall'acqua, perì. Ora, i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della rovina degli empi.

Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo. Il Signore non ritarda nell'adempiere la sua promessa, come certuni credono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo di pentirsi. 10 Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli con fragore passeranno, gli elementi consumati dal calore si dissolveranno e la terra con quanto c'è in essa sarà distrutta.

Nuovo invito alla santità. Dossologia

11 Poiché dunque tutte queste cose devono dissolversi così, quali non dovete essere voi, nella santità della condotta e nella pietà, 12 attendendo e affrettando la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli si dissolveranno e gli elementi incendiati si fonderanno! 13 E poi, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia.

14 Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, cercate d'essere senza macchia e irreprensibili davanti a Dio, in pace. 15 La magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza, come anche il nostro carissimo fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; 16 così egli fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina.

17 Voi dunque, carissimi, essendo stati preavvisati, state in guardia per non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall'errore degli empi; 18 ma crescete nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell'eternità. Amen!

Ko te rua tenei o aku pukapuka, e oku hoa aroha, ka tuhituhia atu nei ki a koutou; hei whakaoho tauarua i o koutou hinengaro tinihangakore kia mahara:

Kia mahara ai koutou ki nga kupu i korerotia i mua e nga poropiti tapu, ki ta matou hoki, ki ta nga apotoro a te Ariki, a te Kaiwhakaora:

Ko tenei ta koutou e matau ai i te tuatahi, tera e puta mai etahi kaiwhakamanumanu i nga ra whakamutunga, e haere ana i runga i nga ritenga o o ratou hiahia ake,

E mea ana, Kei hea te korero o tona haerenga mai? mau tonu hoki nga mea katoa no te moenga ra ano o nga matua, pera tonu me to te orokohanganga.

Na ratou tonu i whakakuware ki tenei, na te kupu a te Atua nga rangi i mua, me te whenua ano totoka tonu i roto i te wai, na te wai ano hoki.

He hurihanga na enei i ngaro ai i te wai te ao o tera wa.

Ko nga rangi onaianei ia me te whenua, he mea rongoa na taua kupu ra ano, he mea waiho marire mo te ahi, ina taea te ra o te whakawakanga, o te whakangaromanga o nga tangata karakiakore.

Kei kuware ia koutou, e oku hoa aroha, ki tenei mea kotahi, ki ta te Ariki he ra kotahi rite tonu ki nga tau kotahi mano, nga tau kotahi mano rite tonu ki te ra kotahi.

Kahore he whakaroa o te Ariki ki tana kupu whakaari, kahore e rite ki ta etahi e ki nei he whakaroa; engari e manawanui ana ki a tatou, kahore ona whakaaro mo te tangata kia ngaro; engari kia tae katoa ki te ripeneta.

10 E puta mai hoki te ra o te Ariki ano he tahae i te po; ko reira pahemo atu ai nga rangi, tona nui hoki o te tangi; na ka ngiha nga mea timatanga i te ahi, ka rewa; a pau ake i te ahi te whenua me ana mahi.

11 Heoi mo te rewa nei enei mea katoa, kia pehea ra he tikanga ma koutou i runga i te whakahaere tapu, i te karakia;

12 Me te tumanako, me te takare ano koutou ki te taenga mai o te ra o te Atua, e rewa ai nga rangi i te ahi, e ngiha ai nga mea timatanga, e memeha ai?

13 Heoi kei te tumanako tatou ki nga rangi hou, ki te whenua hou, ki tana i whakaari mai ai, kei reira te tika e noho ana.

14 Mo konei ra, e oku hoa aroha, i a koutou ka tumanako na ki enei mea, kia puta to koutou uaua kia rokohina e ia i runga i te rangimarie, te whai ira, te whai koha i tona aroaro.

15 Kia mahara ano ki te manawanui o to tatou Ariki, he whakaora; ko te mea hoki ia tuhituhia ki a koutou e to tatou teina aroha, e Paora, he mea i rite tonu ki te matauranga kua homai nei ki a ia;

16 I pera ano i ana pukapuka katoa, i korerotia hoki enei mea ki reira; kei reira ano hoki etahi mea he pakeke nei ki te whakaaro, whakawiria ketia ake e te hunga kuware, e te hunga kahore ano i u; ko ta ratou hanga ano ia ki era atu karaipiture, a ngaro iho ratou.

17 Na, e oku hoa aroha, ka matau wawe nei koutou ki enei mea, kia taupato kei kahakina atu koutou e te he o te hunga kino, kei taka atu, kei kore e u.

18 Engari kia neke ake i runga i te aroha noa, i te matauranga o to tatou Ariki, ara o te Kaiwhakaora, o Ihu Karaiti. Waiho atu i a ia te kororia, aianei, a ake tonu atu. Amine.