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Siamo, forse, come quei falsi maestri che parlano tanto bene di se stessi? O abbiamo bisogno, come certuni, di portarci dietro lunghe lettere di raccomandazione? Penso che difficilmente voi abbiate bisogno che qualcuno vi scriva una lettera sul nostro conto, non è vero? Da parte nostra, anche noi non abbiamo bisogno di vostre raccomandazioni! La sola lettera di cui ho bisogno, siete voi; una lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti. È chiaro che voi siete una lettera di Cristo, scritta da noi, non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio Vivente, non su tavole di pietra, ma sul vostro cuore.

Abbiamo il coraggio di dire queste belle cose di voi soltanto per la nostra grande fede in Dio e per mezzo di Cristo che ci aiuta a dire ciò che è vero. Infatti sappiamo bene di non essere capaci di pensare alcun che di buono per nostro conto, ma la nostra capacità e il nostro successo vengono soltanto da Dio. È lui che ci ha resi capaci di parlare agli altri del suo nuovo patto, che li salva. Noi non diciamo loro che debbono ubbidire a tutte le leggi di Dio, altrimenti moriranno; annunciamo, invece, che cʼè vita per loro dallo Spirito Santo. Il vecchio sistema di cercare la salvezza, osservando la legge, porta alla morte; nel modo nuovo, invece, lo Spirito Santo dà la vita.

La nuova gloria di Cristo

Eppure il vecchio sistema della legge, che porta alla morte, cominciò con tanta gloria, che glʼIsraeliti non riuscivano a guardare in faccia Mosè. Infatti, quando Mosè diede loro la legge di Dio da osservare, il suo viso risplendeva della gloria di Dio, anche se lo splendore stava già svanendo. Quanto sarà più grande, allora, la gloria che circonda la missione dello Spirito Santo! Se, infatti, la missione della legge che portava alla condanna fu tanto gloriosa, ancor più gloriosa è la missione di chi ci annuncia che Dio ci salva, rendendoci giusti ai suoi occhi. 10 Anzi la prima gloria, che risplendeva dal viso di Mosè, non vale niente in confronto a questa nuova immensa gloria. 11 Infatti, se il vecchio sistema ebbe il suo momento di gloria, nonostante dovesse finire nel nulla, tanto più grande sarà la gloria del piano di Dio per la nostra salvezza, perché dura in eterno!

12 Poiché abbiamo speranza che questa nuova gloria non passerà, possiamo predicare apertamente, 13 non come fece Mosè, che dovette mettersi un velo sulla faccia, perché glʼIsraeliti non vedessero svanire quella gloria di breve durata. 14 E non soltanto la faccia di Mosè era velata, ma anche la mente della sua gente era ed è rimasta velata e ottusa. Anche oggi, infatti, quando i Giudei leggono lʼAntico Testamento, sembra che abbiano il cuore e la mente coperti da un velo. Non riescono a vedere, né a capire il significato reale delle Scritture, perché questo velo di malinteso può essere tolto soltanto credendo in Cristo. 15 Proprio così, anche oggi, quando leggono gli scritti di Mosè, continuano a non capire.

16 Ma, quando Israele si sarà convertito al Signore, il velo sarà tolto. 17 Il Signore è lo Spirito Santo che dà loro la vita; e dove cʼè lo Spirito del Signore cʼè la libertà (dallʼaffannosa ricerca della salvezza per mezzo dellʼubbidienza alle leggi di Dio). 18 Ma noi cristiani non abbiamo velo sulla faccia; siamo come specchi, che riflettono la gloria del Signore, una gloria sempre maggiore che ci trasforma e ci fa diventare ogni giorno sempre più simili a lui. Così agisce lo Spirito del Signore.

Cominciamo forse di nuovo a raccomandare noi stessi? O forse abbiamo bisogno, come altri, di lettere di raccomandazione per voi o da parte vostra? La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini. E' noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma sulle tavole di carne dei vostri cuori.

Questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio. Non però che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, che ci ha resi ministri adatti di una Nuova Alleanza, non della lettera ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito dà vita.

Se il ministero della morte, inciso in lettere su pietre, fu circonfuso di gloria, al punto che i figli d'Israele non potevano fissare il volto di Mosè a causa dello splendore pure effimero del suo volto, quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito? Se gia il ministero della condanna fu glorioso, molto di più abbonda di gloria il ministero della giustizia. 10 Anzi sotto quest'aspetto, quello che era glorioso non lo è più a confronto della sovraeminente gloria della Nuova Alleanza. 11 Se dunque ciò che era effimero fu glorioso, molto più lo sarà ciò che è duraturo. 12 Forti di tale speranza, ci comportiamo con molta franchezza 13 e non facciamo come Mosè che poneva un velo sul suo volto, perché i figli di Israele non vedessero la fine di ciò che era solo effimero. 14 Ma le loro menti furono accecate; infatti fino ad oggi quel medesimo velo rimane, non rimosso, alla lettura dell'Antico Testamento, perché è in Cristo che esso viene eliminato. 15 Fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul loro cuore; 16 ma quando ci sarà la conversione al Signore, quel velo sarà tolto. 17 Il Signore è lo Spirito e dove c'è lo Spirito del Signore c'è libertà. 18 E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione dello Spirito del Signore.

αρχομεθα παλιν εαυτους συνιστανειν η μη χρηζομεν ως τινες συστατικων επιστολων προς υμας η εξ υμων

η επιστολη ημων υμεις εστε εγγεγραμμενη εν ταις καρδιαις ημων γινωσκομενη και αναγινωσκομενη υπο παντων ανθρωπων

φανερουμενοι οτι εστε επιστολη χριστου διακονηθεισα υφ ημων εγγεγραμμενη ου μελανι αλλα πνευματι θεου ζωντος ουκ εν πλαξιν λιθιναις αλλ εν πλαξιν καρδιαις σαρκιναις

πεποιθησιν δε τοιαυτην εχομεν δια του χριστου προς τον θεον

ουχ οτι αφ εαυτων ικανοι εσμεν λογισασθαι τι ως εξ εαυτων αλλ η ικανοτης ημων εκ του θεου

ος και ικανωσεν ημας διακονους καινης διαθηκης ου γραμματος αλλα πνευματος το γαρ γραμμα αποκτεινει το δε πνευμα ζωοποιει

ει δε η διακονια του θανατου εν γραμμασιν εντετυπωμενη λιθοις εγενηθη εν δοξη ωστε μη δυνασθαι ατενισαι τους υιους ισραηλ εις το προσωπον μωυσεως δια την δοξαν του προσωπου αυτου την καταργουμενην

πως ουχι μαλλον η διακονια του πνευματος εσται εν δοξη

ει γαρ η διακονια της κατακρισεως δοξα πολλω μαλλον περισσευει η διακονια της δικαιοσυνης δοξη

10 και γαρ ου δεδοξασται το δεδοξασμενον εν τουτω τω μερει εινεκεν της υπερβαλλουσης δοξης

11 ει γαρ το καταργουμενον δια δοξης πολλω μαλλον το μενον εν δοξη

12 εχοντες ουν τοιαυτην ελπιδα πολλη παρρησια χρωμεθα

13 και ου καθαπερ μωυσης ετιθει καλυμμα επι το προσωπον αυτου προς το μη ατενισαι τους υιους ισραηλ εις το τελος του καταργουμενου

14 αλλα επωρωθη τα νοηματα αυτων αχρι γαρ της σημερον ημερας το αυτο καλυμμα επι τη αναγνωσει της παλαιας διαθηκης μενει μη ανακαλυπτομενον οτι εν χριστω καταργειται

15 αλλ εως σημερον ηνικα αν αναγινωσκηται μωυσης καλυμμα επι την καρδιαν αυτων κειται

16 ηνικα δε εαν επιστρεψη προς κυριον περιαιρειται το καλυμμα

17 ο δε κυριος το πνευμα εστιν ου δε το πνευμα κυριου ελευθερια

18 ημεις δε παντες ανακεκαλυμμενω προσωπω την δοξαν κυριου κατοπτριζομενοι την αυτην εικονα μεταμορφουμεθα απο δοξης εις δοξαν καθαπερ απο κυριου πνευματος