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Saul si accampò sulla collina di Achila che è di fronte al deserto, presso la strada. Davide, che stava nel deserto, avendo saputo che Saul veniva nel deserto per cercarlo, mandò degli uomini in ricognizione e seppe con certezza che Saul era giunto. Allora Davide si levò, venne al luogo dove Saul stava accampato e notò il luogo dov’erano coricati Saul e il capo del suo esercito, Abner, figlio di Ner. Saul stava coricato nel parco dei carri e la sua gente era accampata intorno a lui.

Davide disse ad Aimelec, l’Ittita, e ad Abisai, figlio di Seruia, fratello di Ioab: «Chi vuole scendere con me, verso Saul, nel campo?» Abisai rispose: «Scenderò io con te». Davide e Abisai dunque andarono di notte da quella gente; Saul era coricato e dormiva nel parco dei carri, con la sua lancia conficcata in terra, dalla parte della sua testa; e Abner e la sua gente gli stavano coricati intorno. Allora Abisai disse a Davide: «Oggi Dio ti ha messo il tuo nemico nelle mani; ora lascia, ti prego, che io lo colpisca con la lancia e lo inchiodi in terra con un solo colpo e non ci sarà bisogno di un secondo». Ma Davide disse ad Abisai: «Non ucciderlo! Chi potrebbe mettere le mani addosso all’unto del Signore senza rendersi colpevole?» 10 Poi Davide aggiunse: «Com’è vero che il Signore vive, il Signore soltanto sarà colui che lo colpirà, sia che venga il suo giorno e muoia, sia che scenda in campo di battaglia e vi perisca. 11 Mi guardi il Signore dal mettere le mani addosso all’unto del Signore! Prendi ora soltanto, ti prego, la lancia che è vicino alla sua testa e la brocca dell’acqua e andiamocene». 12 Davide dunque prese la lancia e la brocca dell’acqua che Saul aveva vicino alla sua testa, e se ne andarono. Nessuno lo vide, nessuno se ne accorse e nessuno si svegliò; tutti dormivano, perché il Signore aveva fatto cadere su di loro un sonno profondo.

13 Poi Davide passò dalla parte opposta e si fermò in lontananza, in vetta al monte, a grande distanza da loro; 14 chiamò la gente di Saul e Abner, figlio di Ner, e disse: «Non rispondi tu, Abner?» Abner rispose e disse: «Chi sei tu che chiami il re?» 15 Davide disse ad Abner: «Non sei tu un valoroso? Chi è pari a te in Israele? Perché dunque non hai fatto buona guardia al re, tuo signore? Infatti uno del popolo è venuto per uccidere il re, tuo signore. 16 Ciò che hai fatto non sta bene. Com’è vero che il Signore vive, meritate la morte voi che non avete fatto buona guardia al vostro re, all’unto del Signore! Ora guarda dov’è la lancia del re e dov’è la brocca dell’acqua che stava vicino alla sua testa!»

17 Saul riconobbe la voce di Davide e disse: «È questa la tua voce, figlio mio Davide?» Davide rispose: «È la mia voce, o re, mio signore!» 18 Poi aggiunse: «Perché il mio signore perseguita il suo servo? Che cosa ho fatto? Che male ho commesso? 19 Ora dunque, si degni il re mio signore di ascoltare le parole del suo servo. Se è il Signore colui che ti spinge contro di me, accetti egli un’oblazione! Ma se sono gli uomini, siano maledetti davanti al Signore, poiché mi hanno oggi scacciato per separarmi dall’eredità del Signore, dicendomi: “Va’ a servire dèi stranieri!” 20 Non cada dunque il mio sangue in terra lontano dalla presenza del Signore! Poiché il re d’Israele è uscito per andare in cerca di una pulce, come si va dietro a una pernice su per i monti».

21 Allora Saul disse: «Ho peccato; ritorna, figlio mio Davide; io non ti farò più alcun male, poiché oggi la mia vita è stata preziosa ai tuoi occhi; ecco, ho agito da stolto e ho commesso un grande errore». 22 Davide rispose: «Ecco la lancia del re; passi qua uno dei tuoi giovani a prenderla. 23 Il Signore retribuirà ciascuno secondo la sua giustizia e la sua fedeltà; poiché il Signore ti aveva dato oggi nelle mie mani e io non ho voluto mettere le mani addosso all’unto del Signore. 24 E come è stata preziosa oggi la tua vita ai miei occhi, così sarà preziosa la mia vita agli occhi del Signore; egli mi libererà da ogni tribolazione». 25 Saul disse a Davide: «Sia tu benedetto, figlio mio Davide! Tu agirai da forte e certamente porterai a buon fine la tua impresa». Davide continuò per il suo cammino e Saul tornò a casa sua.

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Preghiera del giusto nella persecuzione

(A)Lamento che Davide cantò al Signore

a proposito di Cus il Beniaminita.

O Signore, Dio mio, in te confido;

salvami da chi mi perseguita, liberami,

affinché il nemico, come un leone, non sbrani l’anima mia

lacerandola, senza che alcuno mi liberi.

O Signore, Dio mio, se ho fatto così,

se c’è perversità nelle mie mani,

se ho reso male per bene a chi viveva in pace con me

(io che ho lasciato andare libero colui che mi era nemico senza ragione),

il mio nemico perseguiti pure la mia anima e la raggiunga,

calpesti al suolo la mia vita

e getti pure la mia gloria nella polvere. [Pausa]

Ergiti, o Signore, nell’ira tua,

innàlzati contro il furore dei miei nemici

e dèstati in mio favore.

Tu hai decretato il giudizio.

L’assemblea dei popoli ti circondi

e sali a sedere al di sopra d’essa in luogo elevato.

Il Signore giudica i popoli;

giudica me, o Signore, secondo la mia giustizia e la mia integrità.

Fa’ che cessi la malvagità degli empi, ma sostieni il giusto;

poiché sei il Dio giusto che conosce i cuori e le reni.

10 Dio è il mio scudo:

egli salva gli uomini retti.

11 Dio è un giusto giudice,

un Dio che si sdegna ogni giorno.

12 Se il malvagio non si converte, egli affila la sua spada;

egli ha teso l’arco suo e lo tiene pronto;

13 dispone contro di lui strumenti di morte;

le sue frecce le rende infuocate.

14 Ecco, il malvagio è in doglie per produrre iniquità.

Egli ha concepito malizia e partorisce menzogna.

15 Ha scavato una fossa e l’ha fatta profonda,

ma è caduto nella fossa che ha preparata.

16 La sua malizia gli ripiomberà sul capo,

la sua violenza gli ricadrà sulla testa.

17 Io loderò il Signore per la sua giustizia,

salmeggerò al nome del Signore, l’Altissimo.

Fiducia nel momento della difficoltà

57 (A)Al direttore del coro. «Non distruggere».

Inno di Davide, quando, perseguitato da Saul, fuggì nella spelonca.

Abbi pietà di me, o Dio, abbi pietà di me,

perché l’anima mia cerca rifugio in te;

e all’ombra delle tue ali io mi rifugio

finché sia passato il pericolo.

Io invocherò Dio, l’Altissimo,

Dio che agisce in mio favore.

Egli manderà dal cielo a salvarmi,

mentre chi vuole divorarmi mi oltraggia; [Pausa]

Dio manderà la sua grazia e la sua fedeltà.

L’anima mia è in mezzo a leoni;

dimoro tra gente che vomita fiamme,

in mezzo a uomini i cui denti sono lance e frecce

e la cui lingua è una spada affilata.

Innàlzati, o Dio, al di sopra dei cieli,

risplenda la tua gloria su tutta la terra!

Essi avevano teso una rete ai miei piedi,

mi avevano piegato,

avevano scavato una fossa davanti a me,

ma essi vi sono caduti dentro. [Pausa]

Il mio cuore è ben disposto, o Dio,

il mio cuore è ben disposto[a];

io canterò e salmeggerò.

Dèstati, o gloria mia,

destatevi, saltèrio e cetra!

Io voglio risvegliare l’alba.

Io ti celebrerò tra i popoli, o Signore,

ti loderò tra le nazioni,

10 perché grande fino al cielo è la tua bontà

e la tua fedeltà fino alle nuvole.

11 Innàlzati, o Dio, al di sopra dei cieli,

risplenda la tua gloria su tutta la terra!

Footnotes

  1. Salmi 57:7 Disposto, altri traducono: saldo è il mio cuore.

19 Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all’ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione»[a], dice il Signore. 20 Anzi, «se il tuo nemico[b] ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu radunerai dei carboni accesi sul suo capo»[c]. 21 Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene.

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Footnotes

  1. Romani 12:19 +De 32:35.
  2. Romani 12:20 TR e M Perciò, «se il tuo nemico…
  3. Romani 12:20 +Pr 25:21-22.