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Saul fu informato che Davide era giunto a Cheila. Saul disse: «Dio lo dà nelle mie mani, poiché è venuto a rinchiudersi in una città che ha porte e sbarre». Saul dunque convocò tutto il popolo per andare alla guerra, per scendere a Cheila e cingere d’assedio Davide e la sua gente. Ma Davide, avendo saputo che Saul tramava del male contro di lui, disse al sacerdote Abiatar: «Porta qua l’efod». 10 Poi disse: «Signore, Dio d’Israele, il tuo servo ha sentito come cosa certa che Saul cerca di venire a Cheila per distruggere la città a causa mia. 11 Gli abitanti di Cheila mi daranno nelle sue mani? Saul scenderà davvero come il tuo servo ha sentito dire? Signore, Dio d’Israele, fallo sapere al tuo servo!» Il Signore rispose: «Scenderà». 12 Davide chiese ancora: «Gli abitanti di Cheila daranno me e la mia gente nelle mani di Saul?» Il Signore rispose: «Vi daranno nelle sue mani».

Davide nel deserto di Zif e di Maon

13 (A)Allora Davide e la sua gente, circa seicento uomini, partirono, uscirono da Cheila e andarono qua e là a caso; e Saul, informato che Davide era fuggito da Cheila, rinunciò alla sua spedizione. 14 Davide rimase nel deserto, in luoghi sicuri; se ne stette nella regione montuosa del deserto di Zif. Saul lo cercava continuamente, ma Dio non glielo diede nelle mani.

15 Davide, sapendo che Saul si era mosso per togliergli la vita, restò nel deserto di Zif, nella foresta. 16 Allora Gionatan, figlio di Saul, si alzò e andò da Davide nella foresta. Egli fortificò la sua fiducia in Dio 17 e gli disse: «Non temere; poiché Saul, mio padre, non riuscirà a metterti le mani addosso. Tu regnerai sopra Israele, io sarò il secondo dopo di te; e lo sa bene anche Saul, mio padre». 18 I due fecero alleanza in presenza del Signore; poi Davide rimase nella foresta e Gionatan andò a casa sua.

19 Gli Zifei salirono da Saul a Ghibea e gli dissero: «Davide è nascosto fra noi, nei luoghi sicuri della foresta, sul colle di Achila, che è a mezzogiorno del deserto. 20 Scendi dunque, o re, poiché questo è ciò che tu desideri con tutto il cuore, e penseremo noi a darlo nelle mani del re». 21 Saul disse: «Siate benedetti dal Signore, voi che avete pietà di me! 22 Andate, vi prego, informatevi con più certezza per sapere e scoprire il luogo dove abitualmente si ferma e chi l’abbia visto là; poiché mi dicono che egli è molto astuto. 23 Vedete di conoscere tutti i nascondigli dove egli si rifugia; poi tornate da me con notizie certe e io verrò con voi. Se egli è nel paese, io lo cercherò fra tutte le migliaia di Giuda». 24 Quelli dunque partirono e se ne andarono a Zif, precedendo Saul; ma Davide e i suoi erano nel deserto di Maon, nella pianura a mezzogiorno del deserto.

25 Saul con la sua gente partì in cerca di lui; ma Davide, che ne fu informato, scese dalla roccia e rimase nel deserto di Maon. Quando Saul lo seppe, andò in cerca di Davide nel deserto di Maon. 26 Saul camminava da un lato del monte e Davide con la sua gente dall’altro lato; e come Davide affrettava la marcia per sfuggire a Saul, e Saul e la sua gente stavano per circondare Davide e i suoi per impadronirsene, 27 arrivò a Saul un messaggero che disse: «Affrèttati a venire, perché i Filistei hanno invaso il paese». 28 Così Saul smise d’inseguire Davide e andò ad affrontare i Filistei; perciò quel luogo fu chiamato Sela-Ammalecot[a].

Saul risparmiato da Davide nella spelonca di En-Ghedi

24 (B)Davide salì di là e abitò nelle fortezze di En-Ghedi. Quando Saul tornò dall’inseguimento dei Filistei, vennero a dirgli: «Davide è nel deserto di En-Ghedi». Allora Saul prese tremila uomini, scelti fra tutto Israele, e andò in cerca di Davide e della sua gente fin sulle rocce delle capre selvatiche; e giunse ai recinti di pecore che erano presso la via; là vi era una caverna, nella quale Saul entrò per fare i suoi bisogni[b]. Davide e la sua gente erano in fondo alla caverna. La gente di Davide gli disse: «Ecco il giorno nel quale il Signore ti dice: “Vedi, io ti do in mano il tuo nemico; fa’ di lui quello che ti piacerà”». Allora Davide si alzò e, senza farsi scorgere, tagliò il lembo del mantello di Saul. Ma dopo, il cuore gli batté per aver tagliato il lembo del mantello di Saul. Davide disse alla gente: «Mi guardi il Signore dall’agire contro il mio re, che è l’unto del Signore, e dal mettergli le mani addosso; poiché egli è l’unto del Signore». Con queste parole Davide frenò la sua gente e non le permise di gettarsi su Saul. Saul si alzò, uscì dalla caverna e continuò il suo cammino.

Poi anche Davide si alzò, uscì dalla caverna e gridò dietro a Saul, dicendo: «O re, mio signore!» Saul si voltò indietro e Davide s’inchinò con la faccia a terra e si prostrò. 10 Davide disse a Saul: «Perché dai retta alle parole della gente che dice: “Davide cerca di farti del male?” 11 Ecco, in questo giorno tu vedi con i tuoi occhi che oggi il Signore ti aveva dato nelle mie mani in quella caverna; qualcuno mi disse di ucciderti, ma io ti ho risparmiato e ho detto: “Non metterò le mani addosso al mio signore, perché egli è l’unto del Signore”. 12 Ora, padre mio, guarda qui nella mia mano il lembo del tuo mantello. Se ti ho tagliato il lembo del mantello e non ti ho ucciso, puoi da questo vedere chiaramente che non c’è nella mia condotta malvagità né ribellione e che io non ho peccato contro di te, mentre tu mi tendi insidie per togliermi la vita! 13 Il Signore sia giudice fra me e te e il Signore mi vendichi di te; ma io non ti metterò le mani addosso. 14 Dice il proverbio antico: “Il male viene dai malvagi!” Io quindi non ti metterò le mani addosso. 15 Contro chi è uscito il re d’Israele? Chi vai tu perseguitando? Un cane morto, una pulce. 16 Sia dunque arbitro il Signore e giudichi fra me e te; egli veda e difenda la mia causa e mi renda giustizia, liberandomi dalle tue mani».

17 Quando Davide ebbe finito di dire queste parole a Saul, Saul disse: «È questa la tua voce, figlio mio Davide?» E Saul alzò la voce e pianse. 18 Poi disse a Davide: «Tu sei più giusto di me, poiché tu mi hai reso bene per male, mentre io ti ho reso male per bene. 19 Tu hai mostrato oggi la bontà con la quale ti comporti verso di me; poiché il Signore mi aveva dato nelle tue mani e tu non mi hai ucciso. 20 Se uno incontra il suo nemico, lascia forse che se ne vada in pace? Ti renda dunque il Signore il contraccambio del bene che mi hai fatto oggi! 21 Ora, ecco, io so che tu diventerai re e che il regno d’Israele rimarrà stabile nelle tue mani. 22 Giurami dunque nel nome del Signore che non distruggerai la mia discendenza dopo di me e che non estirperai il mio nome dalla casa di mio padre».

Footnotes

  1. 1 Samuele 23:28 Sela-Ammalecot, lett. la roccia delle separazioni.
  2. 1 Samuele 24:4 Per fare i suoi bisogni, lett. per coprirsi i piedi. Cfr. Gc 3:24.