1 Cronache 13
Nuova Riveduta 1994
L'arca deposta da Davide nella casa di Obed-Edom
13 (A)*Davide tenne consiglio con i capi di migliaia e di centinaia, cioè con tutti i capi del popolo, 2 poi disse a tutta l'assemblea d'*Israele: «Se vi sembra bene, e se il Signore, il nostro Dio, l'approva, mandiamo dappertutto a dire ai nostri fratelli che sono rimasti in tutte le regioni d'Israele, e cosí pure ai *sacerdoti e ai *Leviti nelle loro città e nelle loro campagne, che si uniscano a noi; 3 e riconduciamo qui da noi l'*arca del nostro Dio; poiché non ce ne siamo occupati ai tempi di *Saul». 4 Tutta l'assemblea rispose che si facesse cosí poiché la cosa sembrava buona agli occhi di tutto il popolo.
5 Davide dunque radunò tutto Israele, dal Sicor d'Egitto fino all'ingresso di Camat, per ricondurre l'arca di Dio da Chiriat-Iearim. 6 Davide, con tutto Israele, salí verso Baala, cioè verso Chiriat-Iearim, che appartiene a *Giuda per trasferire di là l'arca di Dio, davanti alla quale è invocato il nome del Signore, che siede su questa, fra i *cherubini. 7 Posero l'arca di Dio sopra un carro nuovo, togliendola dalla casa di Abinadab; Uzza e Aio conducevano il carro. 8 Davide e tutto Israele facevano festa davanti a Dio, a tutta forza, cantando e sonando cetre, saltèri, timpani, cembali e trombe.
9 Quando furono giunti all'aia di Chidon, Uzza stese la mano per reggere l'arca, perché i buoi la facevano inclinare. 10 L'ira del Signore si accese contro Uzza, e il Signore lo colpí per avere steso la mano sull'arca; e là Uzza morí davanti a Dio. 11 Davide si rattristò perché il Signore aveva colpito Uzza con un tale castigo; e quel luogo è stato chiamato Perez-Uzza[a] fino a oggi. 12 Davide in quel giorno, ebbe paura di Dio, e disse: «Come farò a portare a casa mia l'arca di Dio?» 13 Davide non ritirò l'arca presso di sé, nella *città di Davide, ma la fece portare in casa di Obed-Edom di Gat. 14 L'arca di Dio rimase tre mesi presso la famiglia di Obed-Edom, in casa di lui; e il Signore benedisse la casa di Obed-Edom e tutto quello che gli apparteneva.
Footnotes
- 1 Cronache 13:11 Perez-Uzza, lett. Breccia di Uzza.
1 Cronache 13
Nuova Riveduta 2006
L’arca deposta da Davide nella casa di Obed-Edom
13 (A)Davide tenne consiglio con i capi di migliaia e di centinaia, cioè con tutti i capi del popolo, 2 poi disse a tutta l’assemblea d’Israele: «Se vi sembra bene, e se il Signore, il nostro Dio, l’approva, mandiamo dappertutto a dire ai nostri fratelli che sono rimasti in tutte le regioni d’Israele, e così pure ai sacerdoti e ai Leviti nelle loro città e nelle loro campagne, che si uniscano a noi; 3 e riconduciamo qui da noi l’arca del nostro Dio; poiché non ce ne siamo occupati ai tempi di Saul». 4 Tutta l’assemblea rispose che si facesse così poiché la cosa sembrava buona agli occhi di tutto il popolo.
5 Davide dunque radunò tutto Israele, dal Sicor d’Egitto fino all’ingresso di Camat, per ricondurre l’arca di Dio da Chiriat-Iearim. 6 Davide, con tutto Israele, salì verso Baala, cioè verso Chiriat-Iearim, che appartiene a Giuda, per trasferire di là l’arca di Dio, davanti alla quale è invocato il nome del Signore, che siede su questa fra i cherubini. 7 Posero l’arca di Dio sopra un carro nuovo, togliendola dalla casa di Abinadab; Uzza e Aio conducevano il carro. 8 Davide e tutto Israele facevano festa davanti a Dio, a tutta forza, cantando e suonando cetre, saltèri, timpani, cembali e trombe.
9 Quando furono giunti all’aia di Chidon, Uzza stese la mano per reggere l’arca, perché i buoi la facevano inclinare. 10 L’ira del Signore si accese contro Uzza, e il Signore lo colpì per aver steso la mano sull’arca; e là Uzza morì davanti a Dio. 11 Davide si rattristò perché il Signore aveva colpito Uzza con un tale castigo; e quel luogo è stato chiamato Perez-Uzza[a] fino a oggi. 12 In quel giorno Davide ebbe paura di Dio e disse: «Come farò a portare a casa mia l’arca di Dio?» 13 Davide non ritirò l’arca presso di sé, nella città di Davide, ma la fece portare in casa di Obed-Edom di Gat. 14 L’arca di Dio rimase tre mesi presso la famiglia di Obed-Edom, in casa di lui; e il Signore benedisse la casa di Obed-Edom e tutto quello che gli apparteneva.
Footnotes
- 1 Cronache 13:11 Perez-Uzza, lett. breccia di Uzza.
1 Cronache 13
La Nuova Diodati
13 Davide tenne consiglio con i capi di migliaia e di centinaia e con tutti i principi.
2 Poi Davide disse a tutta l'assemblea d'Israele: «Se sembra bene e se è da parte dell'Eterno, il nostro DIO, mandiamo a dire ai nostri fratelli che sono rimasti in tutte le regioni d'Israele, e con loro anche ai sacerdoti e ai Leviti nelle loro città e terreni da pascolo di radunarsi presso di noi
3 e riportiamo da noi l'arca del nostro DIO, perché non l'abbiamo ricercata ai tempi di Saul».
4 Tutta l'assemblea acconsentí a fare cosí, perché la cosa parve giusta agli occhi di tutto il popolo.
5 Allora Davide radunò tutto Israele, da Scihor d'Egitto fino all'ingresso di Hamath, per riportare l'arcadi DIO da Kirjath-Jearim.
6 Quindi Davide con tutto Israele salí verso Baalah, cioè verso Kirjath-Jearim che apparteneva a Giuda, per trasportare di là l'arca di DIO, l'Eterno, che siede sopra i cherubini, dove è invocato il suo nome.
7 Dalla casa di Abinadab trasportarono l'arca di DIO sopra un carro nuovo: Uzza e Ah io guidavano il carro.
8 Davide e tutto Israele facevano festa davanti a DIO con tutte le loro forze, con canti e con cetre, arpe, tamburelli, cembali e trombe.
9 Quando giunsero all'aia di Kidon, Uzza stese la mano per sostenere l'arca, perché i buoi inciamparono.
10 Allora l'ira dell'Eterno si accese contro Uzza e lo colpí, perché aveva steso la sua mano sull'arca; egli morí là davanti a DIO.
11 Davide fu grandemente amareggiato perché l'Eterno aveva aperto una breccia nel popolo colpendo Uzza. Cosí quel luogo è stato chiamato la Breccia di Uzza fino ad oggi.
12 Davide in quel giorno ebbe paura di DIO e disse: «Come posso trasportare l'arca di DIO a casa mia?».
13 Cosí Davide non volle trasportare l'arca presso di sé nella città di Davide, ma la fece trasferire in casa di Obed-Edom di Gath.
14 L'arca di DIO rimase tre mesi con la famiglia di Obed-Edom in casa sua; e l'Eterno benedisse la casa di Obed-Edom e tutto ciò che gli apparteneva.
Copyright © 1994 by Geneva Bible Society
Copyright © 2006 Società Biblica di Ginevra
Copyright © 1991 by La Buona Novella s.c.r.l.