1 Corinzi 11-13
La Bibbia della Gioia
Il comportamento della donna
11 Seguite il mio esempio, come io seguo quello di Cristo. 2 Sono tanto contento, cari fratelli, che vi siate ricordati di me e degli insegnamenti che vi ho dato. 3 Tuttavia desidero che sappiate questo: Cristo è il capo dellʼuomo, lʼuomo è il capo della donna e Dio è il capo di Cristo. 4 Ogni uomo che prega o profetizza a capo coperto disonora il suo capo. 5 Ogni donna che prega o profetizza in pubblico, senza tenere il capo coperto, disonora il proprio marito, perché il capo coperto è segno della sua sottomissione. 6 Proprio così, se la donna non vuol mettersi il velo, allora si faccia anche tagliare i capelli! Ma se è vergognoso per una donna farsi radere la testa, allora, che si metta anche un velo! 7 Lʼuomo, invece, non deve coprirsi la testa, perché è immagine e gloria di Dio; mentre la donna è la gloria dellʼuomo. 8 Infatti, non è lʼuomo che è stato fatto dalla donna, ma la donna dallʼuomo. 9 E Adamo, il primo uomo, non fu creato per la donna, ma la donna fu creata per lui. 10 Per questa ragione e per riguardo agli angeli, la donna deve portare il capo coperto, come simbolo della sua sottomissione allʼuomo.
11 Ricordatevi, però, che nel piano di Dio uomini e donne si completano a vicenda, 12 perché, anche se è vero che la prima donna è stata tratta dallʼuomo, è altrettanto vero che gli uomini sono nati dalla donna, e tutto viene da Dio che ha creato ogni cosa.
13 Giudicate voi stessi. Secondo voi, sta bene che una donna preghi a testa scoperta? 14-15 È lʼistinto stesso che cʼinsegna che le donne debbono avere la testa coperta. Le donne sono orgogliose dei loro capelli lunghi, che sono per loro come un velo, mentre per un uomo portare i capelli lunghi è una vergogna. 16 Ma se qualcuno vuole discutere su questo argomento, tutto quello che posso dire è che sia noi che le altre comunità non seguiamo un comportamento diverso.
17 Mentre vi do queste istruzioni, non posso certo complimentarmi con voi, perché le vostre adunanze fanno più male che bene. 18 Prima di tutto ho saputo che, quando vi riunite, nascono delle liti fra voi, e in parte ci credo. 19 Le divisioni infatti sono necessarie perché si possano riconoscere quelli fra voi che sono davvero credenti.
La Cena del Signore
20 Quando poi vi riunite per mangiare, non è la Cena del Signore quella cui partecipate, 21 ma soltanto la vostra. Infatti, quando vi mettete a tavola, ognuno mangia a più non posso, senza aspettare di dividere il cibo con gli altri. E così mentre uno patisce la fame, lʼaltro è ubriaco perché ha bevuto troppo. 22 Come mai? Non potreste mangiare e bere a casa vostra? Perché disprezzate così la Chiesa di Dio e offendete quelli che sono poveri e non possono portarsi da mangiare? Che devo dire di queste cose? Dovrei forse farvi i miei complimenti? No di certo!
23 Questo è ciò che il Signore stesso ha detto della sua Cena, ed io così vi ho insegnato: la notte in cui fu tradito, il Signore Gesù prese del pane, 24 e dopo aver ringraziato Dio, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi. Fate questo in memoria di me».
25 Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice di vino e disse: «Questo calice è il nuovo patto fra Dio e voi, unʼalleanza fatta col mio sangue. Ogni volta che ne berrete, fatelo in memoria di me. 26 Infatti, ogni volta che mangiate questo pane e bevete il vino di questo calice, voi annunciate la morte del Signore. Fate questo finché non tornerò di nuovo».
27 Perciò, chi mangia questo pane o beve da questo calice del Signore in modo indegno, è colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. 28 Questa è la ragione per cui ciascuno deve esaminare se stesso attentamente, prima di mangiare il pane e di bere dal calice. 29 Perché chi mangia il pane e beve dal calice indegnamente, senza pensare al corpo di Cristo e a ciò che significa, mangia e beve la propria condanna, perché non dà la giusta importanza alla morte di Cristo. 30 Ecco la ragione per cui molti di voi sono infermi e malati, e ne muoiono parecchi!
31 Se ci esaminassimo per bene per conto nostro, prima di accostarci alla Santa Cena, non avremmo bisogno di essere giudicati e puniti. 32 Ma il Signore ci punisce per correggerci e per non condannarci insieme col resto del mondo. 33 Perciò, cari fratelli, quando vi riunite per la Cena del Signore, la comunione, aspettate che arrivino anche gli altri. 34 Se qualcuno ha fame, mangi a casa sua, così Dio non dovrà punirvi per il modo in cui vi riunite. Per quanto riguarda le altre cose, le regolerò dopo il mio arrivo.
Doni speciali dello Spirito
12 Ed ora, fratelli, parliamo delle particolari capacità, che lo Spirito Santo dà ad ognuno di voi, perché non voglio che ci siano malintesi. 2 Certamente vi ricordate che, prima di diventare cristiani, vi lasciavate trascinare da un idolo allʼaltro, ed erano tutti idoli muti. 3 Ora, invece, incontrate gente che dice di predicare grazie allo Spirito di Dio. Come potete sapere se sono davvero ispirati da Dio, o se è tutta una montatura? Ecco la prova: nessuno che parla per la potenza dello Spirito di Dio può dire: «Maledizione a Gesù!» Come pure, nessuno può dire: «Gesù è il Signore!» se non per mezzo dello Spirito Santo.
4 Ci sono diversi tipi di dono, ma lo stesso Spirito. 5 Ci sono diversi tipi di servizio, ma lo stesso Signore. 6 Ci sono diversi tipi di attività, ma lo stesso Dio che opera tutto in tutti. 7 In ciascuno di noi lo Spirito Santo si manifesta, dando la capacità più appropriata, ma sempre per il bene di tutti.
8 Infatti, ad uno lo Spirito dà il linguaggio della Sapienza; ad un altro il linguaggio della conoscenza ma, è sempre un dono del medesimo Spirito Santo. 9 Un altro ancora può ricevere una fede speciale, e un altro il potere di guarire le malattie. 10 È sempre il medesimo Spirito Santo che dà ad alcune persone il potere di fare miracoli, ad altre lʼabilità di profetizzare e ad altre ancora quella di distinguere fra spiriti. È sempre il medesimo Spirito Santo che dà ad alcuni il dono di parlare in altre lingue e ad altri, che non conoscono queste lingue, la capacità di interpretare che cosa dicono. 11 È sempre questʼunico e medesimo Spirito Santo che distribuisce ad ognuno i suoi doni, come meglio crede.
12 Il nostro corpo è composto di molte parti, e tutte queste parti, anche se sono molte, formano un unico corpo; così è per il corpo di Cristo. 13 E ognuno di noi fa parte dellʼunico corpo di Cristo. Tutti noi credenti, sia quelli di origine ebraica che quelli di origine pagana, sia schiavi che liberi, abbiamo ricevuto il battesimo di un unico corpo, e tutti abbiamo bevuto alla fonte di un unico Spirito.
14 Proprio così, il corpo non è composto di una sola parte, ma di molte. 15 Se il piede dicesse: «Io non faccio parte del corpo, perché non sono una mano», non per questo cesserebbe di fare parte del corpo. 16 Così pure, se lʼorecchio dicesse: «Non faccio parte del corpo, perché sono soltanto un orecchio e non un occhio», non cesserebbe per questo di essere parte del corpo. 17 Supponiamo che tutto il corpo sia un occhio, in tal caso, come si potrebbe udire? Oppure, se tutto il corpo fosse soltanto un grande orecchio, come si potrebbe odorare?
18 Ma non è in questo modo che Dio ci ha fatto. Egli ha creato molte parti del nostro corpo, collocando ciascuna parte come meglio ha creduto. 19 Che cosa strana sarebbe un corpo fatto di una sola parte! 20 Ma il Signore ha creato molte parti, mentre il corpo resta uno solo.
21 Quindi lʼocchio non può dire alla mano: «Non ho bisogno di te», né la testa può dire ai piedi: «Non so che farmene di voi».
22 Anzi, proprio le parti del corpo che sembrano più deboli e meno importanti sono le più necessarie. 23 E trattiamo con maggior premura, coprendole con gli indumenti, le parti che consideriamo meno nobili e decenti. 24 Le altre parti, invece, quelle considerate più nobili, non hanno bisogno di essere coperte. Dio ha composto il corpo, dando maggiore onore a quelle parti che ne avevano di meno, 25 in modo che non ci fossero divisioni nel corpo, ma che tutte le parti, collaborando insieme, avessero lo stesso scopo.
26 E se una parte del corpo soffre, tutte le altre soffrono con essa; se una parte, invece, è onorata, tutte le altre ne sono felici.
27 Ecco che cosa cerco di dirvi: tutti voi fate parte del corpo di Cristo e, individualmente, ognuno di voi è parte di questo corpo. 28 Ecco alcune parti che Dio ha costituito nella sua Chiesa, che è il suo corpo:
prima di tutto gli apostoli,
poi i profeti, cioè quelli che annunciano la parola di Dio,
i maestri,
quelli che compiono miracoli,
quelli che hanno il dono di guarire le malattie,
quelli che assistono i malati,
quelli che hanno capacità organizzative
e quelli che parlano in lingue sconosciute.
29 Sono, forse, tutti apostoli, oppure tutti predicatori? Naturalmente no. Sono tutti maestri o, forse, hanno tutti il potere di fare miracoli? Certo che no. 30 Possono tutti guarire le malattie, oppure Dio dà a tutti la capacità di parlare in altre lingue? E ancora, possono tutti interpretare ciò che dicono quelli che parlano in lingue sconosciute?
31 Certamente no, ma cercate di fare del vostro meglio per ottenere i doni più importanti.
La cosa più importante al mondo
E ora voglio insegnarvi qual è la via migliore.
13 Se avessi il dono di parlare tutte le lingue di questo mondo e perfino il linguaggio degli angeli, ma non avessi amore per gli altri, sarei come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. 2 Se avessi il dono della profezia e penetrassi tutti i misteri, e conoscessi tutto di tutto, ma non amassi gli altri, a che cosa mi servirebbe? Se anche avessi il dono di una fede tale da far spostare le montagne con un ordine, non sarei nulla, senza lʼamore. 3 Se anche distribuissi tutto ciò che ho ai poveri o dessi il mio corpo per essere bruciato vivo, ma non amassi gli altri, non sarei nulla, senza lʼamore.
4 Chi ama è paziente, pieno di bontà. Chi ama non invidia, non si vanta, non si gonfia di orgoglio. 5 Chi ama non è altezzoso, non fa niente dʼindecoroso, non cerca il proprio interesse, non si irrita, né si ricorda dei torti che subisce. 6 Chi ama soffre per le ingiustizie, ma gioisce quando la verità viene a galla.
7 Chi ama è pronto a scusare ogni cosa, a credere in ogni cosa, a sperare in ogni cosa, a sopportare ogni cosa.
8 Un giorno, tutti i doni particolari e i poteri speciali che vengono da Dio finiranno, ma lʼamore non finirà mai. Un giorno, non ci saranno più le profezie, finirà la scienza e la capacità di parlare in altre lingue. 9 Ora sappiamo ben poco e profetizziamo soltanto in parte, 10 ma quando saremo perfetti e completi, non avremo più bisogno di questi doni speciali, ed essi allora scompariranno.
11 Vi faccio un esempio. Quandʼero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino, ma quando sono diventato uomo, anche i miei pensieri sono cresciuti e ho smesso quelle cose tipiche dei bambini. 12 Questo esempio vale per noi credenti: adesso possiamo vedere e capire soltanto molto poco di Dio, come se guardassimo in uno specchio appannato. Ma un giorno lo vedremo, faccia a faccia, e lo conosceremo completamente. Ora tutto quello che conosciamo è confuso e annebbiato, ma allora vedremo tutto chiaramente, proprio come il Signore vede nel mio cuore in questo momento.
13 Ci sono tre cose che rimangono fede, speranza e amore e, fra queste, la più grande è lʼamore.
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