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Le opere e la Parola di Dio

19 (A)Al direttore del coro.

Salmo di Davide.

I cieli raccontano la gloria di Dio

e il firmamento annuncia l’opera delle sue mani.

Un giorno rivolge parole all’altro,

una notte comunica conoscenza all’altra.

Non hanno favella, né parole;

la loro voce non s’ode[a],

ma il loro suono si diffonde per tutta la terra,

i loro accenti giungono fino all’estremità del mondo[b].

Là, Dio ha posto una tenda per il sole,

ed esso è simile a uno sposo che esce dalla sua camera nuziale;

gioisce come un prode lieto di percorrere la sua via.

Egli esce da un’estremità dei cieli

e il suo giro arriva fino all’altra estremità;

nulla sfugge al suo calore.

La legge del Signore è perfetta, essa ristora l’anima;

la testimonianza del Signore è veritiera, rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono giusti, rallegrano il cuore;

il comandamento del Signore è limpido, illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro, sussiste per sempre;

i giudizi del Signore sono verità, tutti quanti sono giusti,

10 sono più desiderabili dell’oro, anzi, più di molto oro finissimo;

sono più dolci del miele, anzi, di quello che stilla dai favi.

11 Anche il tuo servo è da essi ammaestrato;

v’è gran ricompensa a osservarli.

12 Chi conosce i suoi errori?

Purificami da quelli che mi sono occulti.

13 Trattieni inoltre il tuo servo dai peccati volontari

e fa’ che non prendano il sopravvento su di me;

allora sarò integro e puro da grandi trasgressioni.

14 Siano gradite le parole della mia bocca

e la meditazione del mio cuore in tua presenza,

o Signore, mia rocca e mio redentore!

Notas al pie

  1. Salmi 19:3 Non hanno favella, né parole; la loro voce non s’ode, altri traducono: non son detti, non son parole di cui non s’oda la voce; il loro suono…
  2. Salmi 19:4 +Ro 10:18.

19 Al maestro del coro. Salmo. Di Davide.

Il Signore sole di giustizia

I cieli narrano la gloria di Dio,
e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il messaggio
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Non è linguaggio e non sono parole,
di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro voce
e ai confini del mondo la loro parola.

Là pose una tenda per il sole
che esce come sposo dalla stanza nuziale,
esulta come prode che percorre la via.
Egli sorge da un estremo del cielo
e la sua corsa raggiunge l'altro estremo:
nulla si sottrae al suo calore.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l'anima;
la testimonianza del Signore è verace,
rende saggio il semplice.
Gli ordini del Signore sono giusti,
fanno gioire il cuore;
i comandi del Signore sono limpidi,
danno luce agli occhi.
10 Il timore del Signore è puro, dura sempre;
i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti,
11 più preziosi dell'oro, di molto oro fino,
più dolci del miele e di un favo stillante.

12 Anche il tuo servo in essi è istruito,
per chi li osserva è grande il profitto.
13 Le inavvertenze chi le discerne?
Assolvimi dalle colpe che non vedo.
14 Anche dall'orgoglio salva il tuo servo
perché su di me non abbia potere;
allora sarò irreprensibile,
sarò puro dal grande peccato.

15 Ti siano gradite le parole della mia bocca,
davanti a te i pensieri del mio cuore.
Signore, mia rupe e mio redentore.

19 «Al maestro del coro. Salmo di Davide» I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento dichiara l'Opera delle sue mani.

un giorno proferisce parole all'Altro, e una notte rivela conoscenza all'altra.

Non hanno favella, né parole; la loro voce non s'ode;

ma la loro armonia si diffonde per tutta la terra e il loro messaggio giunge fino all'estremità del mondo; nei cieli Dio ha posto una tenda per il sole;

ed esso è come uno sposo che esce dalla sua camera di nozze, esulta come un prode che percorre la sua via.

Esso sorge da una estremità dei cieli, e il suo giro giunge fino all'altra estremità; niente è nascosto al suo calore.

La legge dell'Eterno è perfetta, essa ristora l'anima; la testimonianza dell'Eterno è verace e rende savio il semplice.

I precetti dell'Eterno sono giusti e rallegrano il cuore, il comandamento dell'Eterno è puro e illumina gli occhi.

Il timore dell'Eterno è puro, rimane in eterno; i giudizi dell'Eterno sono verità, tutti quanti sono giusti;

10 essi sono piú desiderabili dell'oro, sí, piú di molto oro finissimo; sono piú dolci del miele, di quello che stilla dai favi.

11 Anche il tuo servo è da essi istruito vi è grande ricompensa ad osservarli.

12 Chi conosce i suoi errori? Purificami da quelli che mi sono occulti.

13 Preserva inoltre il tuo servo dai peccati volontari, e fa che non signoreggino su di me; allora io sarò integro e sarò puro da grandi trasgressioni.

14 Siano gradite davanti a te le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore, o Eterno, mia rocca e mio redentore.

Futilità delle ricchezze

49 (A)Al direttore del coro.

Dei figli di Core. Salmo.

Ascoltate, popoli tutti;

porgete orecchio, abitanti del mondo,

plebei e nobili,

ricchi e poveri tutti insieme.

La mia bocca dirà parole sagge,

il mio cuore mediterà pensieri intelligenti.

Io presterò orecchio a un proverbio,

canterò sulla cetra il mio enigma.

Perché temere nei giorni funesti,

quando mi circonda la malvagità dei miei avversari?

Essi hanno fiducia nei loro beni

e si vantano della loro grande ricchezza,

ma nessun uomo può riscattare il fratello,

né pagare a Dio il prezzo del suo riscatto.

Il riscatto dell’anima sua è troppo alto

e il denaro sarà sempre insufficiente,

perché essa viva in eterno

ed eviti di vedere la tomba.

10 Infatti la vedrà: i sapienti muoiono;

lo stolto e l’ignorante periscono tutti

e lasciano ad altri le loro ricchezze.

11 Pensano che le loro case dureranno per sempre

e che le loro abitazioni siano eterne;

perciò danno i loro nomi alle terre.

12 Ma anche tenuto in grande onore, l’uomo non dura;

egli è simile alle bestie che periscono.

13 Questo loro modo di comportarsi è follia[a];

eppure i loro successori approvano i loro discorsi. [Pausa]

14 Sono cacciati come pecore nel soggiorno dei morti;

la morte è il loro pastore;

e al mattino gli uomini retti li calpestano.

La loro gloria deve consumarsi nel soggiorno dei morti

e non avrà altra dimora.

15 Ma Dio riscatterà l’anima mia dal potere del soggiorno dei morti,

perché mi prenderà con sé. [Pausa]

16 Non temere se uno si arricchisce,

se aumenta la gloria della sua casa.

17 Perché, quando morrà, non porterà nulla con sé;

la sua gloria non scenderà con lui.

18 Benché tu, mentre vivi, ti ritenga felice

e la gente ti ammiri per i tuoi successi,

19 tu te ne andrai con la generazione dei tuoi padri,

che non vedranno mai più la luce.

20 L’uomo che vive tra gli onori e non ha intelligenza

è simile alle bestie che periscono.

Notas al pie

  1. Salmi 49:13 Questo loro modo di comportarsi è follia, altri traducono: tale è la sorte di quelli che fidano in se stessi o …che vivono in folle sicurtà.

Le ricchezze sono un nulla

49 Al maestro del coro. Dei figli di Core. Salmo.

Ascoltate, popoli tutti,
porgete orecchio abitanti del mondo,
voi nobili e gente del popolo,
ricchi e poveri insieme.
La mia bocca esprime sapienza,
il mio cuore medita saggezza;
porgerò l'orecchio a un proverbio,
spiegherò il mio enigma sulla cetra.

Perché temere nei giorni tristi,
quando mi circonda la malizia dei perversi?
Essi confidano nella loro forza,
si vantano della loro grande ricchezza.

Nessuno può riscattare se stesso,
o dare a Dio il suo prezzo.
Per quanto si paghi il riscatto di una vita,
non potrà mai bastare
10 per vivere senza fine,
e non vedere la tomba.
11 Vedrà morire i sapienti;
lo stolto e l'insensato periranno insieme
e lasceranno ad altri le loro ricchezze.

12 Il sepolcro sarà loro casa per sempre,
loro dimora per tutte le generazioni,
eppure hanno dato il loro nome alla terra.
13 Ma l'uomo nella prosperità non comprende,
è come gli animali che periscono.

14 Questa è la sorte di chi confida in se stesso,
l'avvenire di chi si compiace nelle sue parole.
15 Come pecore sono avviati agli inferi,
sarà loro pastore la morte;
scenderanno a precipizio nel sepolcro,
svanirà ogni loro parvenza:
gli inferi saranno la loro dimora.

16 Ma Dio potrà riscattarmi,
mi strapperà dalla mano della morte.
17 Se vedi un uomo arricchirsi, non temere,
se aumenta la gloria della sua casa.
18 Quando muore con sé non porta nulla,
né scende con lui la sua gloria.

19 Nella sua vita si diceva fortunato:
«Ti loderanno, perché ti sei procurato del bene».
20 Andrà con la generazione dei suoi padri
che non vedranno mai più la luce.

21 L'uomo nella prosperità non comprende,
è come gli animali che periscono.

49 «Al maestro del coro. Salmo dei figli di Kore.» Ascoltate, popoli tutti, porgete orecchio, abitanti del mondo,

sí plebei e nobili, ricchi e poveri assieme.

La mia bocca proferirà parole di sapienza, e la meditazione del mio cuore porterá intendimento.

porgerò l'orecchio a un proverbio, esporrò il mio enigma con l'arpa.

Perché dovrei temere nei giorni dell'avversità, quando mi circonda la malvagità dei miei avversari,

quelli che confidano nei loro beni e si gloriano nell'abbondanza della loro ricchezza?

Nessuno può in alcun modo riscattare il proprio fratello, né dare a DIO il prezzo del suo riscattó,

perché il riscatto della sua anima è troppo caro, e il suo costo non basterebbe mai,

per far sí che egli viva per sempre e non veda la fossa.

10 Infatti tutti vedono che i savi muoiono e che nello stesso modo periscono gli stolti e gli insensati, e lasciano ad altri i loro beni.

11 Internamente essi pensano che le loro case dureranno per sempre, le loro abitazioni siano eterne, e cosí danno i loro nomi alle terre.

12 Eppure anche l'uomo che vive nelle ricchezze non dura; egli è simile alle bestie che periscono.

13 Questo è il comportamento degli stolti e di quelli che li seguono e approvano i loro discorsi. (Sela)

14 Sono sospinti come pecore verso lo Sceol, la morte li ingoierà, e al mattino gli uomini retti regneranno su di loro. Il loro sfarzo svanirà nello Sceol lontano dalla loro dimora.

15 Ma DIO riscatterà la mia anima dal potere dello Sceol, perché egli mi accoglierà. (Sela)

16 Non temere quando uno si arricchisce, quando la gloria della sua casa aumenta,

17 perché quando morrà non porterà nulla con sé; la sua gloria non scenderà dietro di lui.

18 Anche se in vita egli si riteneva felice (la gente infatti ti loda quanto tu prosperi)

19 egli raggiungerà la generazione dei suoi padri, che non vedranno mai piú la luce.

20 L'uomo che vive nelle ricchezze senza avere intendimento è simile alle bestie che periscono.

Supplica in favore di Gerusalemme

79 (A)Salmo di Asaf.

O Dio, le nazioni sono entrate nella tua eredità,

hanno profanato il tuo santo tempio,

hanno ridotto Gerusalemme in un mucchio di rovine;

hanno dato i cadaveri dei tuoi servi in pasto agli uccelli del cielo,

la carne dei tuoi santi alle bestie della campagna.

Hanno sparso il loro sangue come acqua intorno a Gerusalemme

e non c’è stato alcuno che li seppellisse.

Noi siamo diventati oggetto di derisione per i nostri vicini,

oggetto di scherno e di derisione per quelli che ci circondano.

Fino a quando, Signore, sarai tu adirato?

La tua gelosia arderà come fuoco per sempre?

Riversa l’ira tua sulle nazioni che non ti conoscono

e sui regni che non invocano il tuo nome,

poiché hanno divorato Giacobbe

e hanno devastato la sua dimora.

Non ricordare a nostro danno le colpe dei nostri antenati;

affrèttati, ci vengano incontro le tue compassioni,

poiché siamo molto afflitti.

Soccorrici, o Dio della nostra salvezza,

per la gloria del tuo nome;

liberaci, e perdona i nostri peccati,

per amore del tuo nome.

10 Perché direbbero i popoli: «Dov’è il loro Dio?»

Si conosca tra le nazioni, sotto i nostri occhi,

la vendetta per il sangue dei tuoi servi, che è stato sparso.

11 Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;

secondo la potenza del tuo braccio,

salva quelli che sono condannati a morte[a].

12 Restituisci ai nostri vicini sette volte tanto

l’oltraggio che ti hanno fatto, o Signore!

13 E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,

ti celebreremo in eterno,

proclameremo la tua lode per ogni età.

Notas al pie

  1. Salmi 79:11 Quelli che sono condannati a morte, lett. i figli della morte.

Lamento nazionale

79 Salmo. Di Asaf.

O Dio, nella tua eredità sono entrate le nazioni,
hanno profanato il tuo santo tempio,
hanno ridotto in macerie Gerusalemme.
Hanno abbandonato i cadaveri dei tuoi servi
in pasto agli uccelli del cielo,
la carne dei tuoi fedeli
agli animali selvaggi.
Hanno versato il loro sangue come acqua
intorno a Gerusalemme, e nessuno seppelliva.
Siamo divenuti l'obbrobrio dei nostri vicini,
scherno e ludibrio di chi ci sta intorno.

Fino a quando, Signore, sarai adirato: per sempre?
Arderà come fuoco la tua gelosia?
Riversa il tuo sdegno sui popoli che non ti riconoscono
e sui regni che non invocano il tuo nome,
perché hanno divorato Giacobbe,
hanno devastato la sua dimora.

Non imputare a noi le colpe dei nostri padri,
presto ci venga incontro la tua misericordia,
poiché siamo troppo infelici.
Aiutaci, Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome,
salvaci e perdona i nostri peccati
per amore del tuo nome.

10 Perché i popoli dovrebbero dire:
«Dov'è il loro Dio?».
Si conosca tra i popoli, sotto i nostri occhi,
la vendetta per il sangue dei tuoi servi.
11 Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;
con la potenza della tua mano
salva i votati alla morte.
12 Fà ricadere sui nostri vicini sette volte
l'affronto con cui ti hanno insultato, Signore.

13 E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti renderemo grazie per sempre;
di età in età proclameremo la tua lode.

79 «Salmo di Asaf.» O DIO, le nazioni sono entrate nella tua eredità, hanno profanato il tuo santo tempio, hanno ridotto Gerusalemme in un cumulo di rovine.

Hanno dato i corpi morti dei tuoi servi in pasto agli uccelli del cielo e la carne dei tuoi santi alle fiere della campagna.

Hanno sparso il loro sangue come acqua intorno a Gerusalemme, senza che alcuno desse loro sepoltura.

Siamo divenuti un obbrobrio per i nostri vicini, lo scherno e zimbello di quelli che ci stanno attorno.

Fino a quando, o Eterno? Rimarrai tu adirato per sempre? Arderà la tua gelosia come un fuoco?

Riversa la tua ira sulle nazioni che non ti conoscono e sui regni che non invocano il tuo nome,

poiché hanno divorato Giacobbe e hanno devastato la sua dimora.

Non ricordare contro di noi le colpe dei nostri antenati; affrettati a venirci incontro con le tue compassioni perché siamo molto tribolati.

Soccorrici, o DIO della nostra salvezza, per la gloria del tuo nome, e liberaci e perdona i nostri peccati per amore del tuo nome.

10 Perché direbbero le nazioni: «Dov'è il loro DIO?». Davanti ai nostri occhi fa' conoscere fra le nazioni la vendetta del sangue sparso dei tuoi servi.

11 Giunga fino a te il gemito dei prigionieri, secondo la potenza del tuo braccio, salva quelli che sono condannati a morte.

12 E restituisci ai nostri vicini sette volte tanto il vituperio che ti hanno fatto, o Signore.

13 E noi tuo popolo e gregge del tuo pascolo, ti celebreremo per sempre e proclameremo la tua lode per ogni età.

Preghiera contro l’empio

109 (A)Al direttore del coro.

Salmo di Davide.

Dio della mia lode, non tacere,

perché la bocca dell’empio e la bocca del disonesto

si sono aperte contro di me;

mi hanno parlato con lingua bugiarda.

Mi hanno assalito con parole d’odio

e mi hanno fatto guerra senza motivo.

In cambio della mia amicizia, mi accusano,

e io non faccio che pregare.

Essi mi hanno reso male per bene,

e odio in cambio di amore.

Suscita un empio contro di lui,

e un accusatore stia alla sua destra.

Quando sarà giudicato, esca condannato,

e la sua preghiera gli sia imputata come peccato.

Siano pochi i suoi giorni:

un altro prenda il suo posto[a].

I suoi figli diventino orfani

e sua moglie vedova.

10 I suoi figli siano vagabondi e mendicanti

e cerchino il pane lontano dalle loro case in rovina.

11 L’usuraio divori tutto il suo patrimonio

ed estranei lo spoglino del frutto delle sue fatiche.

12 Nessuno sia misericordioso con lui

e nessuno abbia pietà dei suoi orfani.

13 La sua discendenza sia distrutta;

nella seconda generazione sia cancellato il loro nome!

14 L’iniquità dei suoi padri sia ricordata dal Signore

e il peccato di sua madre non sia cancellato.

15 Siano quei peccati sempre davanti al Signore,

e faccia egli sparire dalla terra il ricordo di lui.

16 Infatti non si è ricordato di fare il bene,

ma ha perseguitato il misero, il povero

e chi ha il cuore spezzato, per farlo morire.

17 Egli ha amato la maledizione:

essa ricada su di lui!

Non si è compiaciuto nella benedizione:

questa se ne stia lontana da lui!

18 Si è coperto di maledizione come se fosse il suo vestito;

essa è penetrata come acqua dentro di lui,

e come olio nelle sue ossa.

19 Sia per lui come vestito che lo ricopre,

come cintura che lo lega per sempre!

20 Sia questa da parte del Signore la ricompensa per i miei avversari

e per quanti proferiscono del male contro l’anima mia.

21 Ma tu, o Dio, Signore, intervieni in mio favore,

per amore del tuo nome;

salvami, perché la tua misericordia è benevola.

22 Io sono misero e povero

e il mio cuore è ferito dentro di me.

23 Me ne vado come ombra che si allunga,

sono cacciato via come una cavalletta.

24 Le mie ginocchia vacillano per il digiuno

e il mio corpo è gracile e deperisce.

25 Sono diventato per loro un oggetto di scherno;

quando mi vedono scuotono il capo.

26 Aiutami, o Signore, mio Dio,

salvami per la tua grazia,

27 e sappiano che questo è opera della tua mano,

che sei tu, o Signore, che l’hai fatto.

28 Essi maledicono, ma tu benedirai;

s’innalzano e resteranno confusi,

ma il tuo servo esulterà.

29 I miei avversari saranno coperti d’infamia

e avvolti di vergogna come di un mantello!

30 A voce alta celebrerò il Signore,

lo loderò in mezzo all’assemblea,

31 poiché egli sta alla destra del povero

per salvarlo da quelli che lo condannano a morte.

Notas al pie

  1. Salmi 109:8 +At 1:20.

Salmo imprecatorio

109 Al maestro del coro. Di Davide. Salmo.

Dio della mia lode, non tacere,
poiché contro di me si sono aperte
la bocca dell'empio e dell'uomo di frode;
parlano di me con lingua di menzogna.

Mi investono con parole di odio,
mi combattono senza motivo.
In cambio del mio amore mi muovono accuse,
mentre io sono in preghiera.
Mi rendono male per bene
e odio in cambio di amore.

Suscita un empio contro di lui
e un accusatore stia alla sua destra.
Citato in giudizio, risulti colpevole
e il suo appello si risolva in condanna.
Pochi siano i suoi giorni
e il suo posto l'occupi un altro.
I suoi figli rimangano orfani
e vedova sua moglie.
10 Vadano raminghi i suoi figli, mendicando,
siano espulsi dalle loro case in rovina.

11 L'usuraio divori tutti i suoi averi
e gli estranei faccian preda del suo lavoro.
12 Nessuno gli usi misericordia,
nessuno abbia pietà dei suoi orfani.
13 La sua discendenza sia votata allo sterminio,
nella generazione che segue sia cancellato il suo nome.
14 L'iniquità dei suoi padri sia ricordata al Signore,
il peccato di sua madre non sia mai cancellato.
15 Siano davanti al Signore sempre
ed egli disperda dalla terra il loro ricordo.

16 Perché ha rifiutato di usare misericordia
e ha perseguitato il misero e l'indigente,
per far morire chi è affranto di cuore.
17 Ha amato la maledizione: ricada su di lui!
Non ha voluto la benedizione: da lui si allontani!
18 Si è avvolto di maledizione come di un mantello:
è penetrata come acqua nel suo intimo
e come olio nelle sue ossa.

19 Sia per lui come vestito che lo avvolge,
come cintura che sempre lo cinge.
20 Sia questa da parte del Signore
la ricompensa per chi mi accusa,
per chi dice male contro la mia vita.

21 Ma tu, Signore Dio,
agisci con me secondo il tuo nome:
salvami, perché buona è la tua grazia.
22 Io sono povero e infelice
e il mio cuore è ferito nell'intimo.
23 Scompaio come l'ombra che declina,
sono sbattuto come una locusta.
24 Le mie ginocchia vacillano per il digiuno,
il mio corpo è scarno e deperisce.
25 Sono diventato loro oggetto di scherno,
quando mi vedono scuotono il capo.

26 Aiutami, Signore mio Dio,
salvami per il tuo amore.
27 Sappiano che qui c'è la tua mano:
tu, Signore, tu hai fatto questo.
28 Maledicano essi, ma tu benedicimi;
insorgano quelli e arrossiscano,
ma il tuo servo sia nella gioia.
29 Sia coperto di infamia chi mi accusa
e sia avvolto di vergogna come d'un mantello.

30 Alta risuoni sulle mie labbra la lode del Signore,
lo esalterò in una grande assemblea;
31 poiché si è messo alla destra del povero
per salvare dai giudici la sua vita.

109 «Al maestro del coro. Salmo di Davide.» O DIO della mia lode, non tacere,

perché uomini empi e disonesti hanno aperto la loro bocca contro di me e hanno parlato contro di me con una lingua bugiarda;

mi hanno assalito con parole di odio e mi hanno fatta guerra senza motivo.

In cambio del mio amore, mi accusano, ma io faccio ricorso alla preghiera.

Essi mi hanno reso male per bene e odio in cambio del mio amore.

Stabilisci un uomo malvagio su di lui, e un accusatore stia alla sua destra.

Quando sarà giudicato, fa' che sia trovato colpevole, e la sua preghiera diventi peccato.

Siano pochi i suoi giorni e un altro prenda il suo posto.

I suoi figli rimangano orfani e la sua moglie vedova.

10 Siano i suoi figli vagabondi e mendicanti e cerchino cibo lontano dalle loro case in rovina.

11 L'usuraio si prenda tutti i suoi averi, e gli estranei lo derubino del frutto delle sue fatiche.

12 Nessuno usi con lui misericordia e nessuno abbia pietà dei suoi orfani.

13 Sia la sua discendenza distrutta; nella seconda generazione sia il loro nome cancellato.

14 Sia l'iniquità dei suoi padri ricordata davanti all'Eterno e il peccato di sua madre non sia cancellato.

15 Siano i loro peccati sempre davanti all'Eterno, affinché egli faccia sparire dalla terra il loro ricordo.

16 Poiché egli non si è ricordato di usare misericordia, ma ha perseguitato il povero, il bisognoso e chi aveva il cuore rotto, fino a farli morire.

17 Poiché ha amato la maledizione, ricada essa su di lui; e poiché non si è compiaciuto nella benedizione, si allontani essa da lui.

18 Poiché si è coperto di maledizione come di un vestito, entri essa come acqua nel suo corpo e come olio nelle sue ossa;

19 sia per lui come un vestito che lo copre e come una cintura che lo lega per sempre.

20 Sia questa da parte dell'Eterno la ricompensa per i miei avversari e per quelli che parlano male contro di me.

21 Ma tu, o Eterno, Signore, opera a mio favore per amore del tuo nome, liberami per la tua misericordia e bontà

22 perché io sono povero e bisognoso, è il mio cuore è ferito dentro di me.

23 Io me ne vado come ombra che si allunga, sono scosso via come una cavalletta.

24 Le mie ginocchia vacillano per il digiuno e il mio corpo si è fatto magro per mancanza di grasso.

25 Sono diventato per loro un obbrobrio; quando mi vedono scuotono il capo

26 Aiutami, o Eterno mio DIO, salvami per la tua misericordia,

27 e sappiano che questo è opera della tua mano, e che tu, o Eterno, l'hai fatto.

28 Essi malediranno, ma tu benedirai quando si innalzeranno, resteranno confusi, ma il tuo servo si rallegrerà.

29 Siano i miei avversari coperti di vituperio e avvolti di vergogna come di un mantello.

30 Io celebrerò grandemente l'Eterno con la mia bocca e lo loderò in mezzo alla grande folla,

31 perché egli sta alla destra del povero, per salvarlo da quelli che lo condannano a morte.

Onniscienza di Dio

139 (A)Al direttore del coro.

Salmo di Davide.

Signore, tu mi hai esaminato e mi conosci.

Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo,

tu comprendi da lontano il mio pensiero.

Tu mi scruti quando cammino e quando riposo

e conosci a fondo tutte le mie vie.

Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua,

che tu, Signore, già la conosci appieno.

Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle

e poni la tua mano su di me.

La conoscenza che hai di me è meravigliosa,

troppo alta perché io possa arrivarci.

Dove potrei andarmene lontano dal tuo Spirito,

dove fuggirò dalla tua presenza?

Se salgo in cielo tu ci sei;

se scendo nel soggiorno dei morti, eccoti là.

Se prendo le ali dell’alba

e vado ad abitare all’estremità del mare,

10 anche là mi condurrà la tua mano

e mi afferrerà la tua destra.

11 Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno

e la luce diventerà notte intorno a me»,

12 le tenebre stesse non possono nasconderti nulla

e la notte per te è chiara come il giorno;

le tenebre e la luce ti sono uguali.

13 Sei tu che hai formato le mie reni,

che mi hai intessuto nel seno di mia madre.

14 Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo.

Meravigliose sono le tue opere,

e l’anima mia lo sa molto bene.

15 Le mie ossa non ti erano nascoste,

quando fui formato in segreto

e intessuto nelle profondità della terra.

16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo,

e nel tuo libro erano tutti scritti

i giorni che mi erano destinati,

quando nessuno d’essi era sorto ancora.

17 Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio!

Quant’è grande il loro insieme!

18 Se li voglio contare, sono più numerosi della sabbia;

quando mi sveglio sono ancora con te.

19 Certo, tu ucciderai l’empio, o Dio;

perciò allontanatevi da me uomini sanguinari.

20 Essi parlano contro di te malvagiamente;

i tuoi nemici si servono del tuo nome per sostenere la menzogna.

21 Signore, non odio forse quelli che ti odiano?

E non detesto quelli che insorgono contro di te?

22 Io li odio di un odio perfetto;

li considero miei nemici.

23 Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore.

Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri.

24 Vedi se c’è in me qualche via iniqua

e guidami per la via eterna.

Omaggio a chi sa tutto

139 Al maestro del coro. Di Davide. Salmo.

Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri,
mi scruti quando cammino e quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie;
la mia parola non è ancora sulla lingua
e tu, Signore, gia la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza,
troppo alta, e io non la comprendo.

Dove andare lontano dal tuo spirito,
dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei,
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell'aurora
per abitare all'estremità del mare,
10 anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
11 Se dico: «Almeno l'oscurità mi copra
e intorno a me sia la notte»;
12 nemmeno le tenebre per te sono oscure,
e la notte è chiara come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.

13 Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
14 Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.

15 Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
intessuto nelle profondità della terra.
16 Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva uno.
17 Quanto profondi per me i tuoi pensieri,
quanto grande il loro numero, o Dio;
18 se li conto sono più della sabbia,
se li credo finiti, con te sono ancora.

19 Se Dio sopprimesse i peccatori!
Allontanatevi da me, uomini sanguinari.
20 Essi parlano contro di te con inganno:
contro di te insorgono con frode.
21 Non odio, forse, Signore, quelli che ti odiano
e non detesto i tuoi nemici?
22 Li detesto con odio implacabile
come se fossero miei nemici.
23 Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore,
provami e conosci i miei pensieri:
24 vedi se percorro una via di menzogna
e guidami sulla via della vita.

139 «Al maestro del coro. Salmo di Davide.» Tu mi hai investigato, o Eterno e mi conosci.

Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo, tu intendi il mio pensiero da lontano.

Tu esamini accuratamente il mio cammino e il mio riposo e conosci a fondo tutte le mie vie.

Poiché prima ancora che la parola sia sulla mia bocca tu, o Eterno, la conosci appieno.

Tu mi cingi di dietro e davanti e metti la tua mano su di me.

La tua conoscenza è troppo sublime per me talmente alta che non posso raggiungerla.

Dove potrei andare lontano dal tuo Spirito, o dove potrei fuggire lontano dalla tua presenza?

Se salgo in cielo, tu sei là; se stendo il mio letto nello Sceol, ecco, tu sei anche là.

Se prendo le ali dell'alba e vado a dimorare all'estremità del mare,

10 anche là la tua mano mi guiderà e la tua destra mi afferrerà.

11 Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno», persino la notte diventerà luce intorno a me;

12 le tenebre stesse non possono nasconderti nulla, anzi la notte risplende come il giorno; le tenebre e la luce, sono uguali per te.

13 Sí, tu hai formato le mie interiora, tu mi hai intessuto nel grembo di mia madre.

14 Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo; le tue opere, sono meravigliose, e io lo so molto bene.

15 Le mie ossa non ti erano nascoste quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra.

16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo, e nel tuo libro erano già scritti tutti i giorni che erano stati fissati per me anche se nessuno di essi esisteva ancora.

17 Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri o DIO! Quanto grande è l'intero loro numero!

18 Se li volessi contare, sarebbero più numerosi della sabbia; quando mi sveglio sono ancora con te.

19 Certamente tu ucciderai l'empio o DIO; perciò voi, uomini di sangue, allontanatevi da me.

20 Essi parlano contro di te perfidamente, i tuoi nemici fanno uso del tuo nome invano.

21 Non odio forse quelli che ti odiano, o Eterno, e non detesto quelli che si levano contro di te?

22 Io li odio di un odio perfetto, essi son divenuti miei nemici.

23 Investigami, O DIO, e conosci il mio cuore; provami e conosci i miei pensieri;

24 e vedi se vi è in me alcuna via iniqua, e guidami per la via eterna.

19 Meglio un povero che cammina nella sua integrità, che chi è perverso di labbra e anche stolto.

Lo zelo senza conoscenza non è cosa buona; chi cammina in fretta sbaglia strada.

La stoltezza dell’uomo ne perverte la via, ma il suo cuore si irrita contro il Signore.

Le ricchezze procurano gran numero di amici, ma il povero è abbandonato anche dal suo compagno.

Il falso testimone non rimarrà impunito, chi spaccia menzogne non avrà scampo.

Molti corteggiano l’uomo generoso, tutti sono amici dell’uomo che offre regali.

Tutti i fratelli del povero lo odiano; quanto più gli amici suoi si allontaneranno da lui! Egli li supplica con parole, ma già sono scomparsi.

Chi acquista senno ama se stesso, e chi serba con cura l’intelligenza troverà del bene.

Il falso testimone non rimarrà impunito, e chi spaccia menzogne perirà.

10 Vivere nel lusso non s’addice allo stolto; quanto meno si addice allo schiavo dominare sui prìncipi!

11 Il senno rende l’uomo lento all’ira ed egli considera un suo onore passare sopra le offese.

12 L’ira del re è come il ruggito di un leone, ma il suo favore è come rugiada sull’erba.

13 Un figlio stolto è una grande sciagura per suo padre, e le risse di una moglie sono il gocciolare continuo di un tetto.

14 Casa e ricchezze sono un’eredità dei padri, ma una moglie giudiziosa è un dono del Signore.

15 La pigrizia fa cadere nel torpore, e la persona indolente patirà la fame.

16 Chi osserva il precetto preserva la sua vita, ma chi non si dà pensiero della propria condotta morrà.

17 Chi ha pietà del povero presta al Signore, che gli contraccambierà l’opera buona.

18 Castiga tuo figlio mentre c’è ancora speranza, ma non lasciarti andare sino a farlo morire.

19 L’uomo dalla collera violenta deve essere punito, perché, se lo liberi, dovrai tornare daccapo.

20 Ascolta il consiglio e ricevi l’istruzione, affinché tu diventi saggio per il resto della vita.

21 Ci sono molti disegni nel cuore dell’uomo, ma il piano del Signore è quello che sussiste.

22 Ciò che rende caro l’uomo è la bontà, e un povero vale più di un bugiardo.

23 Il timore del Signore conduce alla vita; chi l’ha si sazia e passa la notte senza essere visitato dal male.

24 Il pigro tuffa la mano nel piatto e non fa neppure tanto da portarla alla bocca.

25 Percuoti il beffardo, e l’ingenuo diventerà prudente; riprendi l’intelligente e imparerà la scienza.

26 Il figlio che fa vergogna e disonore rovina suo padre e scaccia sua madre.

27 Cessa, figlio mio, d’ascoltare l’istruzione, se ti vuoi allontanare dalle parole della scienza.

28 Il testimone iniquo si burla della giustizia, e la bocca degli empi trangugia l’iniquità.

29 I giudici sono stabiliti per i beffardi, e le percosse per il dorso degli stolti.

19 Meglio un povero di condotta integra
che un ricco di costumi perversi.
Lo zelo senza riflessione non è cosa buona,
e chi va a passi frettolosi inciampa.
La stoltezza intralcia il cammino dell'uomo
e poi egli si adira contro il Signore.
Le ricchezze moltiplicano gli amici,
ma il povero è abbandonato anche dall'amico che ha.
Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne non avrà scampo.
Molti sono gli adulatori dell'uomo generoso
e tutti sono amici di chi fa doni.
Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli,
tanto più si allontanano da lui i suoi amici.
Egli va in cerca di parole, ma non ci sono.
Chi acquista senno ama se stesso
e chi agisce con prudenza trova fortuna.
Il falso testimone non resterà impunito,
chi diffonde menzogne perirà.
10 Allo stolto non conviene una vita agiata,
ancor meno a un servo comandare ai prìncipi.
11 E' avvedutezza per l'uomo rimandare lo sdegno
ed è sua gloria passar sopra alle offese.
12 Lo sdegno del re è simile al ruggito del leone
e il suo favore è come la rugiada sull'erba.
13 Un figlio stolto è una calamità per il padre
e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante.
14 La casa e il patrimonio si ereditano dai padri,
ma una moglie assennata è dono del Signore.
15 La pigrizia fa cadere in torpore,
l'indolente patirà la fame.
16 Chi custodisce il comando custodisce se stesso,
chi trascura la propria condotta morirà.
17 Chi fa la carità al povero fa un prestito al Signore
che gli ripagherà la buona azione.
18 Correggi tuo figlio finché c'è speranza,
ma non ti trasporti l'ira fino a ucciderlo.
19 Il violento deve essere punito,
se lo risparmi, lo diventerà ancora di più.
20 Ascolta il consiglio e accetta la correzione,
per essere saggio in avvenire.
21 Molte sono le idee nella mente dell'uomo,
ma solo il disegno del Signore resta saldo.
22 Il pregio dell'uomo è la sua bontà,
meglio un povero che un bugiardo.
23 Il timore di Dio conduce alla vita
e chi ne è pieno riposerà non visitato dalla sventura.
24 Il pigro tuffa la mano nel piatto,
ma stenta persino a riportarla alla bocca.
25 Percuoti il beffardo e l'ingenuo diventerà accorto,
rimprovera l'intelligente e imparerà la lezione.
26 Chi rovina il padre e fa fuggire la madre
è un figlio disonorato e infame.
27 Figlio mio, cessa pure di ascoltare l'istruzione,
se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza.
28 Il testimone iniquo si beffa della giustizia
e la bocca degli empi ingoia l'iniquità.
29 Per i beffardi sono pronte le verghe
e il bastone per le spalle degli stolti.

19 E' meglio un povero che cammina nella sua integrità di uno che è perverso di labbra ed è stolto.

Inoltre non è bene per un'anima essere senza conoscenza; chi va a passi frettolosi sbaglia strada.

La stoltezza dell'uomo rende la sua via sdrucciolevole e il suo cuore si irrita contro l'Eterno.

Le ricchezze procurano gran numero di amici, ma il povero è separato dal suo stesso amico.

Il falso testimone non resterà impunito, e chi proferisce menzogne non avrà scampo.

Molti implorano il favore del principe, e tutti sono amici di chi fa doni.

Tutti i fratelli del povero lo odiano tanto piú si allontanano da lui i suoi amici. Egli può andar loro dietro con parole, ma essi non si trovano piú.

Chi acquista senno ama la sua stessa vita e chi conserva la prudenza troverà il bene.

Il falso testimone non rimarrà impunito, e chi proferisce menzogne perirà.

10 Vivere in delizie non si addice allo stolto, ancor meno a un servo dominare sui principi.

11 Il senno di un uomo lo rende lento all'ira ed è sua gloria passar sopra le offese.

12 L'ira del re è come il ruggito di un leone, ma il suo favore è come rugiada sull'erba.

13 Un figlio stolto è una calamità per suo padre, e le risse della moglie sono come un gocciolare incessante.

14 Casa e ricchezze sono l'eredità dei padri, ma una moglie assennata viene dall'Eterno.

15 La pigrizia fa cadere in un profondo sonno e la persona indolente patirà la fame.

16 Chi osserva il comandamento custodisce la sua vita, ma chi trascura la propria condotta morirà.

17 Chi ha pietà del povero presta all'Eterno, che gli contraccambierà ciò che ha dato.

18 Castiga tuo figlio mentre c'è speranza, ma non lasciarti andare fino a farlo morire.

19 L'uomo grandemente irascibile deve subirne la punizione, perché risparmiandolo, lo diventerà ancora di piú.

20 Ascolta il consiglio e ricevi l'ammaestramento, affinché tu diventi saggio per il resto dei tuoi giorni.

21 Ci sono molti disegni nel cuore dell'uomo, ma solo il piano dell'Eterno rimarrà fermo.

22 Ciò che si desidera nell'uomo è la bontà, e un povero vale piú di un bugiardo.

23 Il timore dell'Eterno conduce alla vita; chi lo possiede dimorerà sazio e non sarà colpito da alcun male.

24 Il pigro affonda la sua mano nel piatto, ma non riesce neppure a portarla alla bocca.

25 Percuoti lo schernitore e il semplice diventerà accorto; riprendi chi ha intendimento e acquisterà conoscenza.

26 Chi usa violenza con suo padre e scaccia sua madre, è un figlio che fa vergogna e porta disonore.

27 Figlio mio, cessa di ascoltare l'ammaestramento, e ti allontanerai dalle parole di conoscenza.

28 Il testimone malvagio si burla della giustizia, e la bocca degli empi divora l'iniquità.

29 Le punizioni sono preparate per gli schernitori, e le percosse per il dorso degli stolti.