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αδελφοι μου μη εν προσωπολημψιαις εχετε την πιστιν του κυριου ημων ιησου χριστου της δοξης

εαν γαρ εισελθη εις συναγωγην υμων ανηρ χρυσοδακτυλιος εν εσθητι λαμπρα εισελθη δε και πτωχος εν ρυπαρα εσθητι

επιβλεψητε δε επι τον φορουντα την εσθητα την λαμπραν και ειπητε συ καθου ωδε καλως και τω πτωχω ειπητε συ στηθι η καθου εκει υπο το υποποδιον μου

ου διεκριθητε εν εαυτοις και εγενεσθε κριται διαλογισμων πονηρων

ακουσατε αδελφοι μου αγαπητοι ουχ ο θεος εξελεξατο τους πτωχους τω κοσμω πλουσιους εν πιστει και κληρονομους της βασιλειας ης επηγγειλατο τοις αγαπωσιν αυτον

υμεις δε ητιμασατε τον πτωχον ουχ οι πλουσιοι καταδυναστευουσιν υμων και αυτοι ελκουσιν υμας εις κριτηρια

ουκ αυτοι βλασφημουσιν το καλον ονομα το επικληθεν εφ υμας

ει μεντοι νομον τελειτε βασιλικον κατα την γραφην αγαπησεις τον πλησιον σου ως σεαυτον καλως ποιειτε

ει δε προσωπολημπτειτε αμαρτιαν εργαζεσθε ελεγχομενοι υπο του νομου ως παραβαται

10 οστις γαρ ολον τον νομον τηρηση πταιση δε εν ενι γεγονεν παντων ενοχος

11 ο γαρ ειπων μη μοιχευσης ειπεν και μη φονευσης ει δε ου μοιχευεις φονευεις δε γεγονας παραβατης νομου

12 ουτως λαλειτε και ουτως ποιειτε ως δια νομου ελευθεριας μελλοντες κρινεσθαι

13 η γαρ κρισις ανελεος τω μη ποιησαντι ελεος κατακαυχαται ελεος κρισεως

14 τι οφελος αδελφοι μου εαν πιστιν λεγη τις εχειν εργα δε μη εχη μη δυναται η πιστις σωσαι αυτον

15 εαν αδελφος η αδελφη γυμνοι υπαρχωσιν και λειπομενοι της εφημερου τροφης

16 ειπη δε τις αυτοις εξ υμων υπαγετε εν ειρηνη θερμαινεσθε και χορταζεσθε μη δωτε δε αυτοις τα επιτηδεια του σωματος τι οφελος

17 ουτως και η πιστις εαν μη εχη εργα νεκρα εστιν καθ εαυτην

18 αλλ ερει τις συ πιστιν εχεις καγω εργα εχω δειξον μοι την πιστιν σου χωρις των εργων καγω σοι δειξω εκ των εργων μου την πιστιν

19 συ πιστευεις οτι εις θεος εστιν καλως ποιεις και τα δαιμονια πιστευουσιν και φρισσουσιν

20 θελεις δε γνωναι ω ανθρωπε κενε οτι η πιστις χωρις των εργων αργη εστιν

21 αβρααμ ο πατηρ ημων ουκ εξ εργων εδικαιωθη ανενεγκας ισαακ τον υιον αυτου επι το θυσιαστηριον

22 βλεπεις οτι η πιστις συνηργει τοις εργοις αυτου και εκ των εργων η πιστις ετελειωθη

23 και επληρωθη η γραφη η λεγουσα επιστευσεν δε αβρααμ τω θεω και ελογισθη αυτω εις δικαιοσυνην και φιλος θεου εκληθη

24 ορατε οτι εξ εργων δικαιουται ανθρωπος και ουκ εκ πιστεως μονον

25 ομοιως δε και ρααβ η πορνη ουκ εξ εργων εδικαιωθη υποδεξαμενη τους αγγελους και ετερα οδω εκβαλουσα

26 ωσπερ το σωμα χωρις πνευματος νεκρον εστιν ουτως και η πιστις χωρις εργων νεκρα εστιν

Non fate preferenze…

Fratelli miei, voi che credete nel nostro glorioso Signore Gesù Cristo, non fate preferenze personali.

Poniamo il caso che entri nella vostra chiesa un uomo con abiti di lusso e anelli dʼoro; e che entri anche un povero vestito male. Ora, se coprite dʼattenzioni il ricco, dandogli il posto migliore, ma dite al povero: «Tu stai lì in piedi, oppure siedi qui in terra, vicino al mio sgabello», non fate forse, dentro di voi, delle differenze e giudicate secondo cattivi pensieri?

Ascoltate, cari fratelli: Dio ha scelto quelli che sono poveri agli occhi del mondo per farli diventare ricchi di fede ed eredi del Regno dei Cieli, quel regno che egli ha promesso a tutti quelli che lʼamano. Eppure, dei due forestieri, voi avete disprezzato il povero! Non vi rendete conto che di solito sono proprio i ricchi quelli che vi opprimono e vi trascinano in tribunale? E troppo spesso sono proprio loro che bestemmiano Gesù Cristo, di cui voi portate il bel nome!

Una cosa è certa: è bene che obbediate al comandamento del nostro Signore: «Ama e aiuta il prossimo tuo come te stesso». Se invece fate delle distinzioni personali, disobbedite a questo comandamento e commettete peccato.

10 Chi osserva tutte le leggi di Dio, ma manca anche soltanto in un punto, si rende colpevole come se avesse violato tutta quanta la legge. 11 Perché Dio, che ha detto: «Non commettere adulterio», ha detto anche: «Non uccidere». Ora, se tu non commetti adulterio, ma poi uccidi qualcuno, sei colpevole nei confronti di tutta la legge di Dio.

12 Pur essendo liberi di scegliere, voi dovrete essere giudicati, perciò badate bene a quello che fate e pensate; 13 perché Dio giudicherà senza misericordia chi non avrà avuto misericordia degli altri. Ma se siete stati misericordiosi, per voi trionferà la misericordia di Dio e non sarete puniti.

La fede o le opere?

14 A che serve, fratelli miei, dire che avete fede e siete cristiani, se non lo provate con i fatti? Come può una fede del genere salvare qualcuno? 15 Se qualcuno dei vostri, uomo o donna che sia, ha bisogno di cibo e vestiti 16 e voi gli dite: «Arrivederci, e che Dio ti benedica! Riscaldati e mangia quanto vuoi», ma poi non gli date quello che gli occorre, a che gli servono le vostre parole?

17 Vedete, perciò, che non basta soltanto avere fede. Dovete anche agire bene per dimostrare che lʼavete. La fede che non si rivela con le buone opere non è affatto fede: è una cosa morta e inutile. 18 Qualcuno, però, potrebbe anche dire: «Tu hai la tua fede, io, invece, faccio le buone opere». Al che, io risponderei: «Dimostrami come può esistere la tua fede senza le opere, se sei capace, perché io posso mostrarti la mia fede con le opere che compio!»

19 Cʼè ancora fra voi chi pensa che «soltanto credere» sia abbastanza? Per esempio, tu credi che cʼè un solo Dio. È giusto, ma anche i demòni lo credono, tanto da tremare di terrore!

20 Sciocchi! Quando mai imparerete che «credere» non serve a niente, se non fate ciò che Dio vuole da voi? La fede che non produce buone opere non è vera fede.

21 Perfino nostro padre Abramo fu riconosciuto giusto da Dio per ciò che fece, quando fu pronto ad obbedire al Signore al punto di immolare suo figlio Isacco sullʼaltare! 22 Vedete, per la sua fede in Dio, Abramo era pronto a fare qualsiasi cosa il Signore gli avesse ordinato: dunque la sua fede divenne perfetta proprio per mezzo delle azioni, delle sue buone opere. 23 E fu così che si avverò ciò che dicevano le Scritture: «Abramo credette in Dio e il Signore lo dichiarò giusto ai suoi occhi». Egli fu perfino chiamato «lʼamico di Dio». 24 Vedete perciò che un uomo è salvato anche in base alle opere, e non soltanto per la fede.

25 La prostituta Raab ci offre un altro esempio del genere. Raab fu dichiarata giusta per le sue opere, quando ospitò glʼinviati degli Israeliti e li fece partire per una strada sicura. 26 Insomma, come il corpo senza spirito è morto, così anche la fede è morta, se non produce buone opere.

Il rispetto dovuto ai poveri

Fratelli miei, non mescolate a favoritismi personali la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria. Supponiamo che entri in una vostra adunanza qualcuno con un anello d'oro al dito, vestito splendidamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se voi guardate a colui che è vestito splendidamente e gli dite: «Tu siediti qui comodamente», e al povero dite: «Tu mettiti in piedi lì», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello», non fate in voi stessi preferenze e non siete giudici dai giudizi perversi?

Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri nel mondo per farli ricchi con la fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? Voi invece avete disprezzato il povero! Non sono forse i ricchi che vi tiranneggiano e vi trascinano davanti ai tribunali? Non sono essi che bestemmiano il bel nome che è stato invocato sopra di voi? Certo, se adempite il più importante dei comandamenti secondo la Scrittura: amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene; ma se fate distinzione di persone, commettete un peccato e siete accusati dalla legge come trasgressori. 10 Poiché chiunque osservi tutta la legge, ma la trasgredisca anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto; 11 infatti colui che ha detto: Non commettere adulterio, ha detto anche: Non uccidere.

Ora se tu non commetti adulterio, ma uccidi, ti rendi trasgressore della legge. 12 Parlate e agite come persone che devono essere giudicate secondo una legge di libertà, perché 13 il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà usato misericordia; la misericordia invece ha sempre la meglio nel giudizio.

La fede e le opere

14 Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? 15 Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano 16 e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? 17 Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. 18 Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede. 19 Tu credi che c'è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! 20 Ma vuoi sapere, o insensato, come la fede senza le opere è senza calore? 21 Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare? 22 Vedi che la fede cooperava con le opere di lui, e che per le opere quella fede divenne perfetta 23 e si compì la Scrittura che dice: E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio. 24 Vedete che l'uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede. 25 Così anche Raab, la meretrice, non venne forse giustificata in base alle opere per aver dato ospitalità agli esploratori e averli rimandati per altra via? 26 Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.