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(04-1) Bada ai tuoi passi quando vai alla casa di DIO: avvicinati per ascoltare piuttosto che per offrire il sacrificio degli stolti, i quali non sanno neppure di far male.

(04-2) Non essere precipitoso con la tua bocca, e il tuo cuore non si affretti a proferire alcuna parola davanti a DIO, perché DIO è in cielo e tu sulla terra, perciò le tue parole siano poche.

(04-3) Poiché con le molte occupazioni vengono i sogni, e con le molte parole la voce dello stolto.

(04-4) Quando hai fatto un voto a DIO non indugiare ad adempierlo, perché egli non si compiace degli stolti; adempi il voto che hai fatto.

(04-5) E' meglio non fare voti, che farli e poi non adempierli.

(04-6) Non lasciare che la tua bocca porti il tuo corpo a peccare, e non dire davanti al messaggero di Dio: «E' stato uno sbaglio». Perché dovrebbe DIO adirarsi per le tue parole e distruggere l'opera delle tue mani?

(04-7) Poiché nei molti sogni e nelle molte parole c'è vanità; ma tu temi DIO,

(04-8) Se nella provincia vedi l'oppressione del povero e la perversione violenta del diritto e della giustizia, non meravigliarti della cosa; poiché sopra un'alta autorità ne veglia una piú alta, e sopra di loro, delle autorità ancora piú alte.

(04-9) La terra ha piú vantaggi di ogni altra cosa, e il re stesso è servito dal campo.

10 (04-10) Chi ama il denaro non si sazia di denaro, e chi ama le ricchezze non ne trae profitto. Anche questo è vanità.

11 (04-11) Quando crescono i beni, aumentano anche quelli che li divorano; e quale vantaggio ne hanno i proprietari, se non di vederli con i loro occhi?

12 (04-12) Dolce è il sonno del lavoratore, sia che mangi poco o molto; ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire.

13 (04-13) C'è un altro deplorevole male che ho visto sotto il sole: ricchezze conservate per il loro proprietario a suo danno.

14 (04-14) Quelle ricchezze vanno perdute per un cattivo affare, e cosí nelle mani del figlio che ha generato non resta piú nulla.

15 (04-15) Com'era uscito dal grembo di sua madre, cosí nudo tornerà per andare com'era venuto, senza prendere nulla dalla sua fatica che possa portare via con sé.

16 (04-16) Anche questo è un male deplorevole: che se ne vada esattamente come era venuto; e quale vantaggio ne ha dall'aver faticato per il vento?

17 (04-17) Inoltre egli mangia tutti i giorni della sua vita nelle tenebre, e ha molte afflizioni, infermità e crucci.

18 (04-18) Ecco ciò che ho compreso: è bene e opportuno per l'uomo mangiare, bere e godere del bene di tutta la fatica che compie sotto il sole, tutti i giorni di vita che DIO gli dà, perché questa è la sua parte.

19 (04-19) Ogni uomo a cui DIO concede ricchezze e beni e a cui dà pure di poterne godere di prendere la propria parte e di gioire della sua fatica, questo è dono di DIO.

20 (04-20) Egli infatti non ricorderà molto i giorni della sua vita, perché DIO gli risponde mediante la gioia del suo cuore.

احْذَرْ مِنَ النُّذُور

انتَبِهْ لِنَفسِكَ جَيِّدًا عِنْدَمَا تَذْهَبُ إلَى بَيْتِ اللهِ. وَتَذَكَّرْ أنَّ طَاعَةَ اللهِ أفْضَلُ مِنْ تَقْدِيمِ الذَّبَائِحِ كَالحَمقَى. فَهَؤُلَاءِ غَالِبًا مَا يُخطِئُونَ، حَتَّى وَهُمْ غَيْرُ مُنتَبِهِينَ. وَانتَبِهْ حِينَ تَنْذِرُ للهِ نُذُورًا. انتَبِهْ لِمَا تَقُولُهُ للهِ. وَلَا تَتَسَرَّعْ فِي نَذْرِ نُذُورٍ أمَامَهُ. اللهُ فِي السَّمَاءِ، وَأنْتَ عَلَى الأرْضِ. لِذَلِكَ لَا تُكثِرِ الكَلَامَ. فَقَدْ صَدَقَ مَنْ قَالَ:

الكَوَابِيسُ تَأْتِي مَعَ الهُمُومِ الكَثِيرَةِ.
وَمَنْ يُكثِرُ الكَلَامَ لَا بُدَّ أنْ يَنْطِقَ بِالحُمقِ.

إذَا نَذَرْتَ للهِ نَذْرًا، فَأوْفِ بِهِ فِي أسْرَعِ وَقْتٍ. فَاللهُ لَا يُسَرُّ بِالحَمقَى، فَأوفِ للهِ بِمَا نَذَرْتَهُ. وَإنَّهُ لَخَيْرٌ لَكَ أنْ لَا تَنْذِرَ شَيْئًا مِنْ أنْ تَنْذِرَ وَلَا تَفِي. لَا تَدَعْ لِسَانَكَ يَقُودُكَ إلَى الخَطِيَّةِ. فَلَا تَقُلْ للهِ: «لَمْ أقصِدْ أنْ أنذِرَ ذَلِكَ النِّذْرَ.» وَلِمَاذَا تُعطِي اللهَ سَبَبًا لِيَغْضَبَ مِنْكَ وَيَقْضِيَ عَلَى ثِمَارِ تَعَبِكَ؟ وَلَا تَسْمَحْ لِأحْلَامِكَ البَاطِلَةِ وَكَثْرَةِ كَلَامِكَ بِأنْ تَجُرَّ عَلَيْكَ المَتَاعِبَ. فَاتَّقِ اللهَ.

فوقَ كُلِّ رَئِيسٍ رَئِيس

رُبَّمَا تَرَى فِي بَلَدٍ مَا مَسَاكِينَ يَتَعَرَّضُونَ لِلظُّلْمِ وَسُوءِ المُعَامَلَةِ. وَقَدْ تَحْزَنُ لِاغتِصَابِ حُقُوقِهِمْ. لَكِنْ لَا تَنْدَهِشْ! فَفَوقَ الرَّئِيسِ الظَّالِمِ رَئِيسٌ آخَرُ يَتَسَلَّطُ عَلَيْهِ. وَعَلَى كِلَيهِمَا رَئِيسٌ آخَرُ. وَالأرْضُ مَنفَعَتُهَا لِلجَمِيعِ، وَالمَلِكُ لِهُ نَصِيبُهُ مِنْ حَقلِهِ كَالبَاقِينَ.

الغِنَى لَا يَشْتَرِي السَّعَادَة

10 مُحِبُّو المَالِ لَا يَقْنَعُونَ مَهْمَا جَمَعُوا مِنْهُ. وَمُحِبُّو المُقتَنَيَاتِ لَا يَقْنَعُونَ مَهْمَا كَدَّسُوا. هَذَا أيْضًا زَائِلٌ.

11 كُلَّمَا ازدَادَ الخَيْرُ ازدَادَ آكِلُوهُ، وَلَا يَنْتَفِعُ صَاحِبُ المَالِ إلَّا بِمُرَاقَبَةِ مَالِهِ كَيْفَ يُنْفَقُ.

12 الَّذِينَ يَتْعَبُونَ طَوَالَ اليَوْمِ يَنَامُونَ فِي سَلَامٍ، سَوَاءٌ أأكَلُوا قَلِيلًا أمْ كَثِيرًا. أمَّا الأغنِيَاءُ، فَيَقْلَقُونَ عَلَى ثَرْوَتِهِمْ فَلَا يَنَامُونَ.

13 رَأيْتُ شَيْئًا مُحزِنًا فِي هَذِهِ الدُّنْيَا:[a] يُوَفِّرُ بَعْضُ النَّاسِ المَالَ لِلمُسْتَقْبَلِ، 14 ثُمَّ تَأْتِي مُصِيبَةٌ عَلَى حِينِ غِرَّةٍ وَيَخْسَرُونَ كُلَّ شَيءٍ. وَبَعْدَ ذَلِكَ لَيْسَ لَدَيهِمْ مَا يُوَرِّثُونَهُ لِأبْنَائِهِمْ.

نَأتِي وَلَيْسَ مَعَنَا شَيءٌ وَنَخرُجُ وَلَيْسَ مَعَنَا شَيء

15 حِينَ يَأْتِي المَرْءُ إلَى هَذِهِ الحَيَاةِ، فَإنَّهُ يَأْتِي فَارِغَ اليَدَينِ. وَحِينَ يَخْرُجُ مِنْهَا، فَإنَّهُ يَخْرُجُ كَمَا أتَى – فَارِغَ اليَدَينِ. لَا يَأْخُذُ مَعَهُ شَيْئًا، وَلَوْ شَيْئًا صَغِيرًا، مِنْ كُلِّ مَا تَعِبَ فِيهِ. 16 هَذَا أمْرٌ مُحزِنٌ جِدًّا. إنْ كَانَ المَرءُ يَخْرُجُ مِنَ الحَيَاةِ كَمَا أتَى مِنْهَا، فَمَا الفَائِدَةُ الَّتِي يَجْنِيهَا مِنْ كُلِّ تَعَبِهِ؟ ألَيْسَ ذَلِكَ كَمُحَاوَلَةِ الإمْسَاكِ بِالرِّيحِ؟ 17 لَا يَرَى إلَّا الحُزْنَ وَالأسَى فِي أيَّامِهِ. وَيَنْتَهِي بِهِ الأمْرُ مُحبَطًا وَمَرِيضًا وَغَاضِبًا!

تَمَتَّعْ بِمَا تَعْمَلُهُ فِي حَيَاتِك

18 وَهَذَا هُوَ مَا رَأيْتُ أنَّهُ أفْضَلُ مَا يُمْكِنُ لِلمَرءِ أنْ يَفْعَلَهُ: أنْ يَأْكُلَ وَيَشْرَبَ وَيَتَمَتَّعَ بِعَمَلِهِ أثْنَاءَ حَيَاتِهِ فِي هَذِهِ الدُّنْيَا. فَهَذَا العَمَلُ هُوَ قِسمَتُهُ. 19 فَإنْ أعْطَى اللهُ إنْسَانًا غِنَىً وَثَروَةً وَسَمَحَ لَهُ بِأنْ يَتَمَتَّعَ بِهَا، تَكُونُ هَذِهِ عَطيَّةً مِنَ اللهِ حَقًّا! 20 فَلَا يُفَكِّرُ مِثْلُ هَذَا الإنْسَانِ بِحَيَاتِهِ، إذْ يُشْغِلُهُ اللهُ بِالعَمَلِ الَّذِي يُحِبُّهُ.

Footnotes

  1. 5‏:13 فِي هَذِهِ الدُّنْيَا حرفيًا «تَحْتَ الشّمس.» (وَكَذَلِكَ فِي بَقِيّةِ كِتَابِ الجَامعة)

Non essere precipitoso con la bocca e il tuo cuore non si affretti a proferir parola davanti a Dio, perché Dio è in cielo e tu sei sulla terra; perciò le tue parole siano parche, poichè

Dalle molte preoccupazioni vengono i sogni
e dalle molte chiacchiere il discorso dello stolto.

Quando hai fatto un voto a Dio, non indugiare a soddisfarlo, perché egli non ama gli stolti: adempi quello che hai promesso. E' meglio non far voti, che farli e poi non mantenerli. Non permettere alla tua bocca di renderti colpevole e non dire davanti al messaggero che è stata una inavvertenza, perché Dio non abbia ad adirarsi per le tue parole e distrugga il lavoro delle tue mani. Poiché dai molti sogni provengono molte delusioni e molte parole. Abbi dunque il timor di Dio.

Se vedi nella provincia il povero oppresso e il diritto e la giustizia calpestati, non ti meravigliare di questo, poiché sopra un'autorità veglia un'altra superiore e sopra di loro un'altra ancora più alta: l'interesse del paese in ogni cosa è un re che si occupa dei campi.

Il denaro

Chi ama il denaro, mai si sazia di denaro e chi ama la ricchezza, non ne trae profitto. Anche questo è vanità. 10 Con il crescere dei beni i parassiti aumentano e qual vantaggio ne riceve il padrone, se non di vederli con gli occhi?

11 Dolce è il sonno del lavoratore, poco o molto che mangi;
ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire.

12 Un altro brutto malanno ho visto sotto il sole: ricchezze custodite dal padrone a proprio danno. 13 Se ne vanno in fumo queste ricchezze per un cattivo affare e il figlio che gli è nato non ha nulla nelle mani. 14 Come è uscito nudo dal grembo di sua madre, così se ne andrà di nuovo come era venuto, e dalle sue fatiche non ricaverà nulla da portar con sé. 15 Anche questo è un brutto malanno: che se ne vada proprio come è venuto. Qual vantaggio ricava dall'aver gettato le sue fatiche al vento? 16 Inoltre avrà passato tutti i suoi giorni nell'oscurità e nel pianto fra molti guai, malanni e crucci.

17 Ecco quello che ho concluso: è meglio mangiare e bere e godere dei beni in ogni fatica durata sotto il sole, nei pochi giorni di vita che Dio gli dà: è questa la sua sorte. 18 Ogni uomo, a cui Dio concede ricchezze e beni, ha anche facoltà di goderli e prendersene la sua parte e di godere delle sue fatiche: anche questo è dono di Dio. 19 Egli non penserà infatti molto ai giorni della sua vita, poiché Dio lo tiene occupato con la gioia del suo cuore.