Matteo 26
Conferenza Episcopale Italiana
VII. PASSIONE E RISURREZIONE
Complotto contro Gesù
26 Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: 2 «Voi sapete che fra due giorni è Pasqua e che il Figlio dell'uomo sarà consegnato per essere crocifisso».
3 Allora i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del sommo sacerdote, che si chiamava Caifa, 4 e tennero consiglio per arrestare con un inganno Gesù e farlo morire. 5 Ma dicevano: «Non durante la festa, perché non avvengano tumulti fra il popolo».
L'unzione a Betania
6 Mentre Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone il lebbroso, 7 gli si avvicinò una donna con un vaso di alabastro di olio profumato molto prezioso, e glielo versò sul capo mentre stava a mensa. 8 I discepoli vedendo ciò si sdegnarono e dissero: «Perché questo spreco? 9 Lo si poteva vendere a caro prezzo per darlo ai poveri!». 10 Ma Gesù, accortosene, disse loro: «Perché infastidite questa donna? Essa ha compiuto un'azione buona verso di me. 11 I poveri infatti li avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi avete. 12 Versando questo olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. 13 In verità vi dico: dovunque sarà predicato questo vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in ricordo di lei».
Il tradimento di Giuda
14 Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti 15 e disse: «Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. 16 Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo.
Preparativi del pasto pasquale
17 Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua?». 18 Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli». 19 I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
Annunzio del tradimento di Giuda
20 Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici. 21 Mentre mangiavano disse: «In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà». 22 Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». 23 Ed egli rispose: «Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. 24 Il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». 25 Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».
Istituzione dell'Eucaristia
26 Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». 27 Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. 29 Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».
Predizione del rinnegamento di Pietro
30 E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 31 Allora Gesù disse loro: «Voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti:
Percuoterò il pastore
e saranno disperse le pecore del gregge,
32 ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea». 33 E Pietro gli disse: «Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai». 34 Gli disse Gesù: «In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». 35 E Pietro gli rispose: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dissero tutti gli altri discepoli.
Al Getsemani
36 Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». 37 E presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e angoscia. 38 Disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me». 39 E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!». 40 Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pietro: «Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me? 41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 42 E di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: «Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà». 43 E tornato di nuovo trovò i suoi che dormivano, perché gli occhi loro si erano appesantiti. 44 E lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. 45 Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite ormai e riposate! Ecco, è giunta l'ora nella quale il Figlio dell'uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. 46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina».
L'arresto di Gesù
47 Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. 48 Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!». 49 E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. 50 E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. 51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, messa mano alla spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote staccandogli un orecchio.
52 Allora Gesù gli disse: «Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada. 53 Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? 54 Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?». 55 In quello stesso momento Gesù disse alla folla: «Siete usciti come contro un brigante, con spade e bastoni, per catturarmi. Ogni giorno stavo seduto nel tempio ad insegnare, e non mi avete arrestato. 56 Ma tutto questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli, abbandonatolo, fuggirono.
Gesù davanti al sinedrio
57 Or quelli che avevano arrestato Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale gia si erano riuniti gli scribi e gli anziani. 58 Pietro intanto lo aveva seguito da lontano fino al palazzo del sommo sacerdote; ed entrato anche lui, si pose a sedere tra i servi, per vedere la conclusione.
59 I sommi sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, per condannarlo a morte; 60 ma non riuscirono a trovarne alcuna, pur essendosi fatti avanti molti falsi testimoni. 61 Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: «Costui ha dichiarato: Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni». 62 Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». 63 Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio». 64 «Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico:
d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra di Dio,
e venire sulle nubi del cielo».
65 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; 66 che ve ne pare?». E quelli risposero: «E' reo di morte!». 67 Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano, 68 dicendo: «Indovina, Cristo! Chi è che ti ha percosso?».
Rinnegamenti di Pietro
69 Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una serva gli si avvicinò e disse: «Anche tu eri con Gesù, il Galileo!». 70 Ed egli negò davanti a tutti: «Non capisco che cosa tu voglia dire». 71 Mentre usciva verso l'atrio, lo vide un'altra serva e disse ai presenti: «Costui era con Gesù, il Nazareno». 72 Ma egli negò di nuovo giurando: «Non conosco quell'uomo». 73 Dopo un poco, i presenti gli si accostarono e dissero a Pietro: «Certo anche tu sei di quelli; la tua parlata ti tradisce!». 74 Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo!». E subito un gallo cantò. 75 E Pietro si ricordò delle parole dette da Gesù: «Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». E uscito all'aperto, pianse amaramente.
Matteo 26
La Bibbia della Gioia
Gesù è tradito
26 Quando Gesù ebbe finito di parlare di queste cose, disse ai discepoli:
2 «Come sapete, fra due giorni inizia la festa di Pasqua, ed io sarò arrestato e crocifisso».
3 Proprio in quel momento i capi sacerdoti e gli alti esponenti del popolo sʼincontravano in casa di Caifa, il sommo sacerdote, 4 per studiare il modo di catturare Gesù senza dare nellʼocchio, per poi ucciderlo. 5 «Ma non durante la celebrazione della Pasqua», sʼaccordarono, «altrimenti cʼè pericolo di una rivolta popolare».
6 Nel frattempo, Gesù era andato a Betania, in casa di Simone, il lebbroso. 7 Mentre stavano mangiando, gli si avvicinò una donna con un vasetto dʼalabastro pieno di prezioso profumo, che versò sul capo di Gesù.
8-9 I discepoli erano indignati: «Perché tutto questo spreco?» dicevano fra loro. «Quella donna avrebbe potuto vendere quel profumo per un sacco di soldi e darli poi ai poveri!»
10 Gesù, sapendo ciò che stavano pensando, disse: «Perché la criticate? Ella ha compiuto una buona azione verso di me. 11 Voi avete sempre dei poveri fra di voi, ma non sempre avrete me. 12 Questa donna, versando il suo profumo sulla mia testa, ha preparato il mio corpo per la sepoltura. 13 Per questa azione ella sarà sempre ricordata. La storia di ciò che ha fatto sarà raccontata per tutto il mondo, ovunque sarà predicato il Vangelo».
14 Allora Giuda Iscariota, uno dei dodici apostoli, si recò dai capi sacerdoti 15 e chiese: «Quanto mi date per avere Gesù in vostro potere?» Essi gli diedero trenta monete dʼargento. 16 Da quel momento Giuda cercò lʼoccasione propizia per fare arrestare Gesù.
17 Il primo giorno delle feste di Pasqua, quando in ogni casa ebraica si prepara il pane senza lievito, i discepoli vennero a chiedere a Gesù: «Dove vuoi che ti prepariamo il pranzo di Pasqua?»
18 Gesù rispose: «Andate in città dal tal dei tali e ditegli: “Il nostro maestro dice che sta per arrivare il suo momento e farà il pranzo di Pasqua con i suoi discepoli a casa tua”». 19 I discepoli fecero come Gesù aveva loro ordinato e prepararono là per la cena.
20-21 Quella sera, mentre sedeva a tavola con i dodici, Gesù disse: «Uno di voi mi tradirà». 22 I discepoli diventarono molto tristi e cominciarono a chiedergli uno alla volta: «Sono io quello che ti tradirà, Signore?»
23 E Gesù rispose: «È quello che ho servito per primo. 24 Devo morire, proprio come dice la profezia, ma guai allʼuomo da cui sono tradito! Sarebbe stato molto meglio per lui se non fosse mai nato!»
25 Anche Giuda, il traditore, gli chiese: «Maestro, sono io quello?» E Gesù gli rispose: «Sì».
26 Mentre stavano mangiando, Gesù prese del pane, lo benedì, lo spezzò, poi lo diede ai discepoli, dicendo: «Prendete e mangiate, questo è il mio corpo».
27 Poi prese una coppa di vino, ringraziò Dio e la diede ai discepoli, dicendo: «Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue, che suggella il Nuovo Patto. È versato per perdonare i peccati di molti. 29 Ricordate le mie parole: non berrò più vino fino al giorno in cui non ne berrò del nuovo con voi nel Regno di mio Padre».
30 E, dopo aver cantato un inno, si avviarono verso il Monte degli Ulivi.
31 Allora Gesù disse loro: «Stanotte tutti voi mi abbandonerete. Perché nelle Scritture è scritto che Dio colpirà il Pastore, e le pecore del gregge saranno disperse. 32 Ma dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea, e là vʼincontrerò».
33 Pietro disse: «Anche se tutti ti abbandonano, io non lo farò mai!»
34 Allora Gesù rispose: «Io invece ti dico che proprio stanotte, prima che il gallo canti allʼalba, tu mi rinnegherai tre volte!»
35 «Morirei piuttosto!» insistette Pietro. Ed anche tutti gli altri discepoli asserivano lo stesso.
Gesù prega
36 Allora Gesù li portò in un orto, detto Getsemani, e disse loro di sedere ed aspettare mentre andava avanti a pregare. 37 Prese con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, Giacomo e Giovanni, e cominciò a sentirsi angosciato e disperato.
38 Poi disse loro: «La mia anima è oppressa dallʼorrore e dalla tristezza della morte… Restate qui… restate svegli con me!…»
39 Li precedette di poco, poi cadde a faccia in terra e pregò: «Padre mio! Se è possibile, allontana da me questo calice di dolore! Ma sia fatta la tua volontà, non la mia».
40 Poi tornò dai tre discepoli e li trovò addormentati. «Pietro», disse Gesù, «non siete neppure capaci di rimanere svegli con me per unʼora? 41 State svegli e pregate! Altrimenti sarete sopraffatti dalla tentazione. Perché senza dubbio lo spirito è pronto, ma il corpo è tanto debole!»
42 Li lasciò di nuovo e tornò a pregare: «Padre mio! Se questo calice non può essere allontanato da me finché non lo abbia bevuto completamente, sia fatta la tua volontà!»
43 Poi tornò dai discepoli e di nuovo li trovò addormentati, perché non erano riusciti a tenere gli occhi aperti.
44 Così se ne ritornò a pregare da solo per la terza volta, ripetendo le stesse parole.
45 Poi si avvicinò ai discepoli e disse: «Dormite pure e riposatevi. Ormai è giunta lʼora! Sono tradito e consegnato a degli uomini malvagi. 46 Su, andiamo. Ecco che arriva lʼuomo che mi tradisce!»
47 Non aveva ancora finito di parlare, che arrivò Giuda, uno dei dodici, e con lui cʼerano molti uomini armati di spade e bastoni, mandati dai capi giudei. 48 Giuda aveva detto loro di arrestare lʼuomo che egli avrebbe baciato, perché era lui quello che cercavano. 49 Perciò, Giuda si avvicinò a Gesù e disse: «Salve Maestro!» Poi lo baciò.
50 Gesù disse: «Amico, fai pure ciò per cui sei venuto fin qui». Allora gli altri gli furono addosso.
51 Uno degli uomini che erano con Gesù sfoderò una spada e staccò di netto lʼorecchio di un servo del sommo sacerdote.
52 «Metti via quella spada!» lo rimproverò Gesù. «Perché quelli che usano le spade, finiranno uccisi. 53 Non ti rendi conto che potrei chiedere a mio Padre dodici legioni di angeli per proteggerci, e me li manderebbe immediatamente? 54 Ma se lo facessi, come si avvererebbero le Scritture che descrivono ciò che sta accadendo ora?»
55 Poi Gesù disse a quegli uomini: «Sono forse un criminale così pericoloso, da armarvi di spade e bastoni per venire ad arrestarmi? Tutti i giorni ero seduto nel tempio ad insegnare, e non mi avete arrestato allora. 56 Ma tutto questo sta avvenendo, perché si adempiano le parole dei profeti nelle Scritture». A questo punto, tutti i discepoli lo abbandonarono e scapparono via.
57 Allora la folla lo portò alla residenza di Caifa, il sommo sacerdote, dove si erano riuniti tutti i capi giudei.
58 Intanto, Pietro li aveva seguiti da lontano ed era entrato nel cortile della casa del sommo sacerdote. Là si mise a sedere con i soldati per vedere come andava a finire.
59 I capi sacerdoti e tutta la Corte Suprema Ebraica, si erano riuniti in assemblea e cercavano testimoni che mentissero sul conto di Gesù, per fargli un processo che si concludesse con una condanna a morte.
60-61 Ma, nonostante avessero trovato molti falsi testimoni, costoro si erano sempre contraddetti a vicenda.
Finalmente si presentarono due uomini che dichiararono: «Questʼuomo ha detto: “Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”».
62 Allora il sommo sacerdote si alzò e si rivolse a Gesù: «Ebbene cosa rispondi? Hai detto così, sì o no?»
63 Ma Gesù taceva.
Poi il sommo sacerdote gli disse: «Esigo nel nome del Dio Vivente di dirci se sei tu il Messia, il Figlio di Dio!»
64 «Sì», rispose Gesù, «sono io. Anzi, vi dico che in futuro vedrete me, il Figlio dellʼUomo, sedere alla destra di Dio onnipotente e ritornare sulle nuvole del cielo».
65-66 Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, gridando: «Questa è una bestemmia! Che bisogno abbiamo di altri testimoni? Lo avete udito tutti con le vostre orecchie! Qual è la vostra sentenza?»
E gli altri risposero: «Deve essere condannato a morte!»
67 Poi gli sputarono in faccia, lo presero a pugni ed alcuni lo schiaffeggiarono, 68 dicendo: «Indovina un poʼ, Cristo profeta, chi ti ha colpito questa volta?»
Pietro nega di conoscere Gesù
69 Nel frattempo, mentre Pietro sedeva nel cortile, una serva gli si avvicinò e gli disse: «Tu eri con Gesù, perché venite tutti e due dalla Galilea!»
70 Ma Pietro lo negò a gran voce, dicendo: «Non so nemmeno di che cosa stai parlando!»
71 Più tardi, fuori dal cancello, una altra serva lo notò e disse a quelli che stavano lì intorno: «Questʼuomo era con Gesù di Nazaret!»
72 Di nuovo Pietro lo negò, stavolta con un giuramento: «Non lo conosco nemmeno quellʼuomo!» disse.
73 Ma, poco dopo, alcune persone gli si avvicinarono e gli dissero: «Sappiamo che sei uno dei suoi discepoli, si capisce dal tuo accento che sei della Galilea!»
74 Pietro cominciò a maledire e a spergiurare. «Non lo conosco nemmeno quellʼuomo là!» diceva. Improvvisamente il gallo cantò. 75 Allora Pietro si ricordò di ciò che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E si allontanò, piangendo amaramente.
Matthew 26
King James Version
26 And it came to pass, when Jesus had finished all these sayings, he said unto his disciples,
2 Ye know that after two days is the feast of the passover, and the Son of man is betrayed to be crucified.
3 Then assembled together the chief priests, and the scribes, and the elders of the people, unto the palace of the high priest, who was called Caiaphas,
4 And consulted that they might take Jesus by subtilty, and kill him.
5 But they said, Not on the feast day, lest there be an uproar among the people.
6 Now when Jesus was in Bethany, in the house of Simon the leper,
7 There came unto him a woman having an alabaster box of very precious ointment, and poured it on his head, as he sat at meat.
8 But when his disciples saw it, they had indignation, saying, To what purpose is this waste?
9 For this ointment might have been sold for much, and given to the poor.
10 When Jesus understood it, he said unto them, Why trouble ye the woman? for she hath wrought a good work upon me.
11 For ye have the poor always with you; but me ye have not always.
12 For in that she hath poured this ointment on my body, she did it for my burial.
13 Verily I say unto you, Wheresoever this gospel shall be preached in the whole world, there shall also this, that this woman hath done, be told for a memorial of her.
14 Then one of the twelve, called Judas Iscariot, went unto the chief priests,
15 And said unto them, What will ye give me, and I will deliver him unto you? And they covenanted with him for thirty pieces of silver.
16 And from that time he sought opportunity to betray him.
17 Now the first day of the feast of unleavened bread the disciples came to Jesus, saying unto him, Where wilt thou that we prepare for thee to eat the passover?
18 And he said, Go into the city to such a man, and say unto him, The Master saith, My time is at hand; I will keep the passover at thy house with my disciples.
19 And the disciples did as Jesus had appointed them; and they made ready the passover.
20 Now when the even was come, he sat down with the twelve.
21 And as they did eat, he said, Verily I say unto you, that one of you shall betray me.
22 And they were exceeding sorrowful, and began every one of them to say unto him, Lord, is it I?
23 And he answered and said, He that dippeth his hand with me in the dish, the same shall betray me.
24 The Son of man goeth as it is written of him: but woe unto that man by whom the Son of man is betrayed! it had been good for that man if he had not been born.
25 Then Judas, which betrayed him, answered and said, Master, is it I? He said unto him, Thou hast said.
26 And as they were eating, Jesus took bread, and blessed it, and brake it, and gave it to the disciples, and said, Take, eat; this is my body.
27 And he took the cup, and gave thanks, and gave it to them, saying, Drink ye all of it;
28 For this is my blood of the new testament, which is shed for many for the remission of sins.
29 But I say unto you, I will not drink henceforth of this fruit of the vine, until that day when I drink it new with you in my Father's kingdom.
30 And when they had sung an hymn, they went out into the mount of Olives.
31 Then saith Jesus unto them, All ye shall be offended because of me this night: for it is written, I will smite the shepherd, and the sheep of the flock shall be scattered abroad.
32 But after I am risen again, I will go before you into Galilee.
33 Peter answered and said unto him, Though all men shall be offended because of thee, yet will I never be offended.
34 Jesus said unto him, Verily I say unto thee, That this night, before the cock crow, thou shalt deny me thrice.
35 Peter said unto him, Though I should die with thee, yet will I not deny thee. Likewise also said all the disciples.
36 Then cometh Jesus with them unto a place called Gethsemane, and saith unto the disciples, Sit ye here, while I go and pray yonder.
37 And he took with him Peter and the two sons of Zebedee, and began to be sorrowful and very heavy.
38 Then saith he unto them, My soul is exceeding sorrowful, even unto death: tarry ye here, and watch with me.
39 And he went a little farther, and fell on his face, and prayed, saying, O my Father, if it be possible, let this cup pass from me: nevertheless not as I will, but as thou wilt.
40 And he cometh unto the disciples, and findeth them asleep, and saith unto Peter, What, could ye not watch with me one hour?
41 Watch and pray, that ye enter not into temptation: the spirit indeed is willing, but the flesh is weak.
42 He went away again the second time, and prayed, saying, O my Father, if this cup may not pass away from me, except I drink it, thy will be done.
43 And he came and found them asleep again: for their eyes were heavy.
44 And he left them, and went away again, and prayed the third time, saying the same words.
45 Then cometh he to his disciples, and saith unto them, Sleep on now, and take your rest: behold, the hour is at hand, and the Son of man is betrayed into the hands of sinners.
46 Rise, let us be going: behold, he is at hand that doth betray me.
47 And while he yet spake, lo, Judas, one of the twelve, came, and with him a great multitude with swords and staves, from the chief priests and elders of the people.
48 Now he that betrayed him gave them a sign, saying, Whomsoever I shall kiss, that same is he: hold him fast.
49 And forthwith he came to Jesus, and said, Hail, master; and kissed him.
50 And Jesus said unto him, Friend, wherefore art thou come? Then came they, and laid hands on Jesus and took him.
51 And, behold, one of them which were with Jesus stretched out his hand, and drew his sword, and struck a servant of the high priest's, and smote off his ear.
52 Then said Jesus unto him, Put up again thy sword into his place: for all they that take the sword shall perish with the sword.
53 Thinkest thou that I cannot now pray to my Father, and he shall presently give me more than twelve legions of angels?
54 But how then shall the scriptures be fulfilled, that thus it must be?
55 In that same hour said Jesus to the multitudes, Are ye come out as against a thief with swords and staves for to take me? I sat daily with you teaching in the temple, and ye laid no hold on me.
56 But all this was done, that the scriptures of the prophets might be fulfilled. Then all the disciples forsook him, and fled.
57 And they that had laid hold on Jesus led him away to Caiaphas the high priest, where the scribes and the elders were assembled.
58 But Peter followed him afar off unto the high priest's palace, and went in, and sat with the servants, to see the end.
59 Now the chief priests, and elders, and all the council, sought false witness against Jesus, to put him to death;
60 But found none: yea, though many false witnesses came, yet found they none. At the last came two false witnesses,
61 And said, This fellow said, I am able to destroy the temple of God, and to build it in three days.
62 And the high priest arose, and said unto him, Answerest thou nothing? what is it which these witness against thee?
63 But Jesus held his peace, And the high priest answered and said unto him, I adjure thee by the living God, that thou tell us whether thou be the Christ, the Son of God.
64 Jesus saith unto him, Thou hast said: nevertheless I say unto you, Hereafter shall ye see the Son of man sitting on the right hand of power, and coming in the clouds of heaven.
65 Then the high priest rent his clothes, saying, He hath spoken blasphemy; what further need have we of witnesses? behold, now ye have heard his blasphemy.
66 What think ye? They answered and said, He is guilty of death.
67 Then did they spit in his face, and buffeted him; and others smote him with the palms of their hands,
68 Saying, Prophesy unto us, thou Christ, Who is he that smote thee?
69 Now Peter sat without in the palace: and a damsel came unto him, saying, Thou also wast with Jesus of Galilee.
70 But he denied before them all, saying, I know not what thou sayest.
71 And when he was gone out into the porch, another maid saw him, and said unto them that were there, This fellow was also with Jesus of Nazareth.
72 And again he denied with an oath, I do not know the man.
73 And after a while came unto him they that stood by, and said to Peter, Surely thou also art one of them; for thy speech bewrayeth thee.
74 Then began he to curse and to swear, saying, I know not the man. And immediately the cock crew.
75 And Peter remembered the word of Jesus, which said unto him, Before the cock crow, thou shalt deny me thrice. And he went out, and wept bitterly.
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