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«Il Signore, l'Eterno, mi ha dato la lingua dei discepoli perché sappia sostenere con la parola lo stanco; egli mi risveglia ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perché io ascolti come fanno i discepoli.

Il Signore, l'Eterno, mi ha aperto l'orecchio e io non sono stato ribelle, né mi sono tirato indietro.

Ho presentato il mio dorso a chi mi percuoteva e le mie guance a chi mi strappava la barba, non ho nascosto il mio volto all'ignominia e agli sputi.

Ma il Signore, l'Eterno, mi ha soccorso, per cui non sono stato confuso; per questo ho reso la mia faccia come una selce e so che non sarò svergognato.

E' vicino colui che mi giustifica; chi contenderà con me? Presentiamoci insieme. Chi è il mio avversario? Si avvicini a me.

Ecco, il Signore, l'Eterno, mi verrà in aiuto; chi è colui che mi condannerà? Ecco, tutti costoro si logoreranno come un vestito, la tignola li roderà».

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