Giobbe 28
Conferenza Episcopale Italiana
4. ELOGIO DELLA SAPIENZA
La sapienza inaccessibile all'uomo
28 Certo, per l'argento vi sono miniere
e per l'oro luoghi dove esso si raffina.
2 Il ferro si cava dal suolo
e la pietra fusa libera il rame.
3 L'uomo pone un termine alle tenebre
e fruga fino all'estremo limite
le rocce nel buio più fondo.
4 Forano pozzi lungi dall'abitato
coloro che perdono l'uso dei piedi:
pendono sospesi lontano dalla gente e vacillano.
5 Una terra, da cui si trae pane,
di sotto è sconvolta come dal fuoco.
6 Le sue pietre contengono zaffiri
e oro la sua polvere.
7 L'uccello rapace ne ignora il sentiero,
non lo scorge neppure l'occhio dell'aquila,
8 non battuto da bestie feroci,
né mai attraversato dal leopardo.
9 Contro la selce l'uomo porta la mano,
sconvolge le montagne:
10 nelle rocce scava gallerie
e su quanto è prezioso posa l'occhio:
11 scandaglia il fondo dei fiumi
e quel che vi è nascosto porta alla luce.
12 Ma la sapienza da dove si trae?
E il luogo dell'intelligenza dov'è?
13 L'uomo non ne conosce la via,
essa non si trova sulla terra dei viventi.
14 L'abisso dice: «Non è in me!»
e il mare dice: «Neppure presso di me!».
15 Non si scambia con l'oro più scelto,
né per comprarla si pesa l'argento.
16 Non si acquista con l'oro di Ofir,
con il prezioso berillo o con lo zaffiro.
17 Non la pareggia l'oro e il cristallo,
né si permuta con vasi di oro puro.
18 Coralli e perle non meritano menzione,
vale più scoprire la sapienza che le gemme.
19 Non la eguaglia il topazio d'Etiopia;
con l'oro puro non si può scambiare a peso.
20 Ma da dove viene la sapienza?
E il luogo dell'intelligenza dov'è?
21 E' nascosta agli occhi di ogni vivente
ed è ignota agli uccelli del cielo.
22 L'abisso e la morte dicono:
«Con gli orecchi ne udimmo la fama».
23 Dio solo ne conosce la via,
lui solo sa dove si trovi,
24 perché volge lo sguardo
fino alle estremità della terra,
vede quanto è sotto la volta del cielo.
25 Quando diede al vento un peso
e ordinò alle acque entro una misura,
26 quando impose una legge alla pioggia
e una via al lampo dei tuoni;
27 allora la vide e la misurò,
la comprese e la scrutò appieno
28 e disse all'uomo:
«Ecco, temere Dio, questo è sapienza
e schivare il male, questo è intelligenza».
Job 28
Ang Dating Biblia (1905)
28 Tunay na may mina na mayroong pilak, at dako na ukol sa ginto na kanilang pinagdadalisayan.
2 Bakal ay hinuhukay sa lupa, at tanso ay binububo mula sa bato.
3 Ang tao'y naglalagay ng wakas sa kadiliman, at sumisiyasat hanggang sa kalayulayuang hangganan ng mga bato ng kadiliman at salimuot na kadiliman.
4 Siya'y humuhukay ng malayo sa tinatahanan ng mga tao: nililimot ng paa na dumadaan nagbibitin doong malayo sa mga tao, sila'y umuugoy na paroo't parito.
5 Tungkol sa lupa, mula rito'y nanggagaling ang tinapay: at sa ilalim ay wari tinutuklap ng apoy.
6 Ang mga bato nito'y kinaroroonan ng mga zafiro. At ito'y may alabok na ginto.
7 Yaong landas na walang ibong mangdadagit ay nakakaalam. Ni nakita man ng mata ng falkon:
8 Hindi natungtungan ng mga palalong hayop, ni naraanan man ng mabangis na leon,
9 Kaniyang inilalabas ang kaniyang kamay sa batong pingkian; binabaligtad ng mga ugat ang mga bundok.
10 Siya'y nagbabangbang sa gitna ng mga bato; at ang kaniyang mata ay nakakakita ng bawa't mahalagang bagay.
11 Kaniyang tinatalian ang mga lagaslas upang huwag umagos; at ang bagay na nakukubli ay inililitaw niya sa liwanag.
12 Nguni't saan masusumpungan ang karunungan? At saan naroon ang dako ng pagkaunawa?
13 Hindi nalalaman ng tao ang halaga niyaon; ni nasusumpungan man sa lupain ng may buhay.
14 Sinasabi ng kalaliman. Wala sa akin: at sinasabi ng dagat: Hindi sumasaakin.
15 Hindi mabibili ng ginto, ni matitimbangan man ng pilak ang halaga niyaon.
16 Hindi mahahalagahan ng ginto sa Ophir, ng mahalagang onix, o ng zafiro.
17 Ginto at salamin ay hindi maihahalintulad doon: ni maipagpapalit man sa mga hiyas na dalisay na ginto.
18 Hindi mabibilang ang coral o ang cristal; Oo, ang halaga ng karunungan ay higit sa mga rubi.
19 Ang topacio sa Etiopia ay hindi maipapantay doon, ni mahahalagahan man ng dalisay na ginto.
20 Saan nanggagaling nga ang karunungan? At saan naroon ang dako ng pagkaunawa?
21 Palibhasa't nakukubli sa mga mata ng lahat na may buhay, at natatago sa mga ibon sa himpapawid.
22 Ang kapahamakan at ang kamatayan ay nagsasabi, narinig namin ng aming mga pakinig ang bulungbulungan niyaon.
23 Nauunawa ng Dios ang daan niyaon, at nalalaman niya ang dako niyaon.
24 Sapagka't tumitingin siya hanggang sa mga wakas ng lupa, at nakikita ang silong ng buong langit;
25 Upang bigyan ng timbang ang hangin; Oo, kaniyang tinatakal ang tubig sa takalan.
26 Nang siya'y gumawa ng pasiya sa ulan, at ng daan sa kidlat ng kulog:
27 Nang magkagayo'y nakita niya ito, at inihayag; kaniyang itinatag ito, oo, at siniyasat.
28 At sa tao ay sinabi niya, Narito, ang pagkatakot sa Dios ay siyang karunungan; at ang paghiwalay sa kasamaan ay pagkaunawa.
Giobbe 28
La Nuova Diodati
28 «Certamente c'è una miniera per l'argento, e un posto e si raffina l'oro.
2 Il ferro viene estratto dal suolo, e la pietra fusa dà il rame.
3 L'uomo pone fine alle tenebre ed esplora i piú profondi recessi in cerca di pietre sepolte nell'oscurità e nell'ombra di morte.
4 Perfora un pozzo lontano dall'abitato, in posti dimenticati dai pedoni; sono sospesi e oscillano lontani dagli uomini.
5 Quanto alla terra da essa viene il pane, ma di sotto è sconvolta come dal fuoco.
6 Le sue pietre sono la dimora di zaffiri e contiene polvere d'oro.
7 L'uccello rapace non ne conosce il sentiero né l'ha mai scorto l'occhio del falco.
8 Le bestie feroci non l'hanno battuto e il leone non vi è mai passato.
9 L'uomo mette la mano sulla selce e rovescia dalle radici le montagne.
10 Scava gallerie nelle rocce, e il suo occhio vede tutto ciò che è prezioso.
11 Ostruisce corsi d'acqua perché non scorrano, e porta alla luce le cose nascoste.
12 Ma dove si può trovare la sapienza, e dov'è il luogo dell'intelligenza?
13 L'uomo non ne conosce il valore e non si trova sulla terra dei viventi.
14 L'abisso dice: "Non è in me"; il mare dice: "Non sta presso di me"
15 Non la si ottiene in cambio d'oro raffinato né la si compra a peso d'argento.
16 Non la si acquista con l'oro di Ofir, con l'onice prezioso o con lo zaffiro.
17 L'oro e il cristallo non la possono uguagliare né si scambia per vasi d'oro fino.
18 Il corallo e il cristallo non meritano neppure di essere nominati; il valore della sapienza val piú delle perle.
19 Il topazio di Etiopia non la può uguagliare e non può essere valutata con oro puro.
20 Ma allora da dove viene la sapienza e dov'è il luogo dell'intelligenza?
21 Essa è nascosta agli occhi di ogni vivente, è celata agli uccelli del cielo.
22 Abaddon e la morte dicono: "Ne abbiamo sentito parlare con i nostri orecchi"
23 DIO solo ne conosce la via, egli solo sa dove si trovi,
24 perché egli osserva le estremità della terra e vede tutto ciò che è sotto i cieli.
25 Quando stabilí il peso del vento e assegnò alle acque una misura,
26 quando fece una legge per la pioggia e una via al lampo dei tuoni,
27 allora la vide e la rivelò, la stabili e anche la investigò.
28 E disse all'uomo: "Ecco, temere il Signore, questo è sapienza, e fuggire il male è intelligenza"».
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