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Saulo intanto, spirando ancora minacce e strage contro i discepoli del Signore, si recò dal sommo sacerdote,

e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato alcun seguace della Via, uomini o donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme.

Or avvenne che, mentre era in cammino e si avvicinava a Damasco, all'improvviso una luce dal cielo gli folgorò d'intorno.

E, caduto a terra, udí una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?».

Ed egli disse: «Chi sei, Signore?». E il Signore disse. «Io sono Gesú, che tu perseguiti; ti è duro recalcitrare contro i pungoli».

Allora egli, tutto tremante e spaventato, disse: «Signore, che vuoi ch'io faccia?». E il Signore: «Alzati ed entra nella città, e ti sarà detto ciò che devi fare».

Or gli uomini che viaggiavano con lui si fermarono attoniti, perché udivano il suono della voce, ma non vedevano alcuno.

Poi Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva alcuno; allora prendendolo per mano, lo condussero in Damasco.

E rimase tre giorni senza vedere, nei quali né mangiò né bevve.

10 Or a Damasco vi era un discepolo di nome Anania, al quale il Signore disse in visione: «Anania!». Ed egli rispose: «Eccomi, Signore!».

11 E il Signore a lui: «Alzati e recati nella strada detta Diritta, e cerca in casa di Giuda un uomo di Tarso di nome Saulo, che sta pregando;

12 egli ha visto in visione un uomo, di nome Anania, entrare e imporgli le mani perché ricuperi la vista».

13 Allora Anania rispose: «Signore, io ho sentito molti parlare di quest'uomo di quanto male ha fatto ai tuoi santi in Gerusalemme.

14 E qui ha l'autorizzazione dai capi dei sacerdoti, di imprigionare tutti coloro che invocano il tuo nome».

15 Ma il Signore gli disse: «Va perché costui è uno strumento da me scelto per portare il mio nome davanti alle genti, ai re e ai figli d'Israele.

16 Poiché io gli mostrerò quante cose egli deve soffrire per il mio nome».

17 Anania dunque andò ed entrò in quella casa; e, imponendogli le mani, disse: «Fratello Saulo, il Signore Gesú, che ti è apparso sulla via per la quale venivi, mi ha mandato perché tu ricuperi la vista e sii ripieno di Spirito Santo».

18 In quell'istante gli caddero dagli occhi come delle scaglie, e riacquistò la vista; poi si alzò e fu battezzato.

19 E, dopo aver preso cibo, egli ricuperò le forze. Poi Saulo rimase alcuni giorni con i discepoli che erano a Damasco.

20 E subito si mise a predicare il Cristo nelle sinagoghe, proclamando che egli è il Figlio di Dio.

21 E tutti quelli che lo udivano stupivano e dicevano: «Non è costui quel tale che a Gerusalemme perseguitava tutti coloro che invocavano questo nome, ed è venuto qui col preciso scopo di condurli prigionieri dai capi dei sacerdoti?».

22 Ma Saulo confondeva i Giudei che abitavano a Damasco, dimostrando che Gesú è il Cristo.

23 Molti giorni dopo, i Giudei si consultarono assieme per ucciderlo.

24 Ma il loro complotto venne a conoscenza di Saulo. Or essi facevano la guardia alle porte, giorno e notte, per poterlo uccidere;

25 allora i discepoli lo presero di notte e lo calarono giú dalle mura dentro una cesta.

26 Giunto a Gerusalemme, Saulo cercava di unirsi ai discepoli, ma avevano tutti paura di lui, non potendo credere che egli fosse un discepolo.

27 Allora Barnaba lo prese e lo condusse dagli apostoli, e raccontò loro come egli, lungo la strada, aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come a Damasco aveva parlato con franchezza nel nome di Gesú.

28 Così egli rimase con loro a Gerusalemme, andando e venendo, e parlava con franchezza nel nome del Signore Gesú.

29 Egli parlava anche e discuteva con gli ellenisti; ma essi cercavano di ucciderlo.

30 I fratelli però, venuti a conoscenza di questo, lo condussero a Cesarea e di là lo mandarono a Tarso.

31 Così le chiese in tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria avevano pace ed erano edificate. E, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, moltiplicavano.

32 Or avvenne che, mentre Pietro percorreva tutto il paese, venne anche dai santi che abitavano a Lidda.

33 Qui trovò un uomo di nome Enea che già da otto anni giaceva in un letto, perché era paralitico.

34 Pietro gli disse: «Enea, Gesú, il Cristo, ti guarisce; alzati e rifatti il letto». Ed egli subito si alzò.

35 E tutti gli abitanti di Lidda e di Saron lo videro e si convertirono al Signore.

36 Or in Ioppe c'era una discepola di nome Tabitha, che significa Gazzella ella faceva molte buone opere e molte elemosine.

37 Or avvenne in quei giorni che ella si ammalò e morí. Dopo averla lavata, fu posta in una stanza al piano superiore.

38 E, poiché Lidda era vicina a loppe, i discepoli, udito che Pietro si trovava là gli mandarono due uomini per pregarlo di venire da loro senza indugio.

39 Pietro dunque si alzò e partí con loro. Appena giunse, lo condussero nella stanza di sopra; tutte le vedove si presentarono a lui piangendo e gli mostrarono tutte le tuniche e le vesti che Gazzella faceva, mentre era con loro.

40 Pietro allora, fatti uscire tutti, si pose in ginocchio e pregò. Poi, rivoltosi al corpo, disse: «Tabitha, alzati!». Ed ella aprí gli occhi e, visto Pietro, si mise a sedere.

41 Egli le diede la mano e l'aiutò ad alzarsi, e, chiamati i santi e le vedove, la presentò loro in vita.

42 La cosa fu risaputa per tutta Ioppe, e molti credettero nel Signore.

43 E Pietro, rimase a Ioppe parecchi giorni, in casa di un certo Simone, conciatore di pelli.

La vocazione di Saulo

Saulo frattanto, sempre fremente minaccia e strage contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme uomini e donne, seguaci della dottrina di Cristo, che avesse trovati. E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo e cadendo a terra udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». Rispose: «Chi sei, o Signore?». E la voce: «Io sono Gesù, che tu perseguiti! Orsù, alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce ma non vedendo nessuno. Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco, dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda.

10 Ora c'era a Damasco un discepolo di nome Anania e il Signore in una visione gli disse: «Anania!». Rispose: «Eccomi, Signore!». 11 E il Signore a lui: «Su, và sulla strada chiamata Diritta, e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Saulo, di Tarso; ecco sta pregando, 12 e ha visto in visione un uomo, di nome Anania, venire e imporgli le mani perché ricuperi la vista». 13 Rispose Anania: «Signore, riguardo a quest'uomo ho udito da molti tutto il male che ha fatto ai tuoi fedeli in Gerusalemme. 14 Inoltre ha l'autorizzazione dai sommi sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome». 15 Ma il Signore disse: «Và, perché egli è per me uno strumento eletto per portare il mio nome dinanzi ai popoli, ai re e ai figli di Israele; 16 e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome». 17 Allora Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello mio, mi ha mandato a te il Signore Gesù, che ti è apparso sulla via per la quale venivi, perché tu riacquisti la vista e sia colmo di Spirito Santo». 18 E improvvisamente gli caddero dagli occhi come delle squame e ricuperò la vista; fu subito battezzato, 19 poi prese cibo e le forze gli ritornarono.

Predicazione di Saulo a Damasco

Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, 20 e subito nelle sinagoghe proclamava Gesù Figlio di Dio. 21 E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Ma costui non è quel tale che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocano questo nome ed era venuto qua precisamente per condurli in catene dai sommi sacerdoti?». 22 Saulo frattanto si rinfrancava sempre più e confondeva i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo. 23 Trascorsero così parecchi giorni e i Giudei fecero un complotto per ucciderlo; 24 ma i loro piani vennero a conoscenza di Saulo. Essi facevano la guardia anche alle porte della città di giorno e di notte per sopprimerlo; 25 ma i suoi discepoli di notte lo presero e lo fecero discendere dalle mura, calandolo in una cesta.

Visita di Saulo a Gerusalemme

26 Venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi con i discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo ancora che fosse un discepolo. 27 Allora Barnaba lo prese con sé, lo presentò agli apostoli e raccontò loro come durante il viaggio aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. 28 Così egli potè stare con loro e andava e veniva a Gerusalemme, parlando apertamente nel nome del Signore 29 e parlava e discuteva con gli Ebrei di lingua greca; ma questi tentarono di ucciderlo. 30 Venutolo però a sapere i fratelli, lo condussero a Cesarèa e lo fecero partire per Tarso.

Periodo di tranquillità

31 La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria; essa cresceva e camminava nel timore del Signore, colma del conforto dello Spirito Santo.

Pietro guarisce un paralitico a Lidda

32 E avvenne che mentre Pietro andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che dimoravano a Lidda. 33 Qui trovò un uomo di nome Enea, che da otto anni giaceva su un lettuccio ed era paralitico. 34 Pietro gli disse: «Enea, Gesù Cristo ti guarisce; alzati e rifatti il letto». E subito si alzò. 35 Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saròn e si convertirono al Signore.

Pietro risuscita una donna a Giaffa

36 A Giaffa c'era una discepola chiamata Tabità, nome che significa «Gazzella», la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. 37 Proprio in quei giorni si ammalò e morì. La lavarono e la deposero in una stanza al piano superiore. 38 E poiché Lidda era vicina a Giaffa i discepoli, udito che Pietro si trovava là, mandarono due uomini ad invitarlo: «Vieni subito da noi!». 39 E Pietro subito andò con loro. Appena arrivato lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro. 40 Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi rivolto alla salma disse: «Tabità, alzati!». Ed essa aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere. 41 Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i credenti e le vedove, e la presentò loro viva.

42 La cosa si riseppe in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore. 43 Pietro rimase a Giaffa parecchi giorni, presso un certo Simone conciatore.

ο δε σαυλος ετι εμπνεων απειλης και φονου εις τους μαθητας του κυριου προσελθων τω αρχιερει

ητησατο παρ αυτου επιστολας εις δαμασκον προς τας συναγωγας οπως εαν τινας ευρη της οδου οντας ανδρας τε και γυναικας δεδεμενους αγαγη εις ιερουσαλημ

εν δε τω πορευεσθαι εγενετο αυτον εγγιζειν τη δαμασκω και εξαιφνης περιηστραψεν αυτον φως απο του ουρανου

και πεσων επι την γην ηκουσεν φωνην λεγουσαν αυτω σαουλ σαουλ τι με διωκεις

ειπεν δε τις ει κυριε ο δε κυριος ειπεν εγω ειμι ιησους ον συ διωκεις σκληρον σοι προς κεντρα λακτιζειν

τρεμων τε και θαμβων ειπεν κυριε τι με θελεις ποιησαι και ο κυριος προς αυτον αναστηθι και εισελθε εις την πολιν και λαληθησεται σοι τι σε δει ποιειν

οι δε ανδρες οι συνοδευοντες αυτω ειστηκεισαν εννεοι ακουοντες μεν της φωνης μηδενα δε θεωρουντες

ηγερθη δε ο σαυλος απο της γης ανεωγμενων δε των οφθαλμων αυτου ουδενα εβλεπεν χειραγωγουντες δε αυτον εισηγαγον εις δαμασκον

και ην ημερας τρεις μη βλεπων και ουκ εφαγεν ουδε επιεν

10 ην δε τις μαθητης εν δαμασκω ονοματι ανανιας και ειπεν προς αυτον ο κυριος εν οραματι ανανια ο δε ειπεν ιδου εγω κυριε

11 ο δε κυριος προς αυτον αναστας πορευθητι επι την ρυμην την καλουμενην ευθειαν και ζητησον εν οικια ιουδα σαυλον ονοματι ταρσεα ιδου γαρ προσευχεται

12 και ειδεν εν οραματι ανδρα ονοματι ανανιαν εισελθοντα και επιθεντα αυτω χειρα οπως αναβλεψη

13 απεκριθη δε ο ανανιας κυριε ακηκοα απο πολλων περι του ανδρος τουτου οσα κακα εποιησεν τοις αγιοις σου εν ιερουσαλημ

14 και ωδε εχει εξουσιαν παρα των αρχιερεων δησαι παντας τους επικαλουμενους το ονομα σου

15 ειπεν δε προς αυτον ο κυριος πορευου οτι σκευος εκλογης μοι εστιν ουτος του βαστασαι το ονομα μου ενωπιον εθνων και βασιλεων υιων τε ισραηλ

16 εγω γαρ υποδειξω αυτω οσα δει αυτον υπερ του ονοματος μου παθειν

17 απηλθεν δε ανανιας και εισηλθεν εις την οικιαν και επιθεις επ αυτον τας χειρας ειπεν σαουλ αδελφε ο κυριος απεσταλκεν με ιησους ο οφθεις σοι εν τη οδω η ηρχου οπως αναβλεψης και πλησθης πνευματος αγιου

18 και ευθεως απεπεσον απο των οφθαλμων αυτου ωσει λεπιδες ανεβλεψεν τε παραχρημα και αναστας εβαπτισθη

19 και λαβων τροφην ενισχυσεν εγενετο δε ο σαυλος μετα των εν δαμασκω μαθητων ημερας τινας

20 και ευθεως εν ταις συναγωγαις εκηρυσσεν τον χριστον οτι ουτος εστιν ο υιος του θεου

21 εξισταντο δε παντες οι ακουοντες και ελεγον ουχ ουτος εστιν ο πορθησας εν ιερουσαλημ τους επικαλουμενους το ονομα τουτο και ωδε εις τουτο εληλυθει ινα δεδεμενους αυτους αγαγη επι τους αρχιερεις

22 σαυλος δε μαλλον ενεδυναμουτο και συνεχυνεν τους ιουδαιους τους κατοικουντας εν δαμασκω συμβιβαζων οτι ουτος εστιν ο χριστος

23 ως δε επληρουντο ημεραι ικαναι συνεβουλευσαντο οι ιουδαιοι ανελειν αυτον

24 εγνωσθη δε τω σαυλω η επιβουλη αυτων παρετηρουν τε τας πυλας ημερας τε και νυκτος οπως αυτον ανελωσιν

25 λαβοντες δε αυτον οι μαθηται νυκτος καθηκαν δια του τειχους χαλασαντες εν σπυριδι

26 παραγενομενος δε ο σαυλος εις ιερουσαλημ επειρατο κολλασθαι τοις μαθηταις και παντες εφοβουντο αυτον μη πιστευοντες οτι εστιν μαθητης

27 βαρναβας δε επιλαβομενος αυτον ηγαγεν προς τους αποστολους και διηγησατο αυτοις πως εν τη οδω ειδεν τον κυριον και οτι ελαλησεν αυτω και πως εν δαμασκω επαρρησιασατο εν τω ονοματι του ιησου

28 και ην μετ αυτων εισπορευομενος και εκπορευομενος εν ιερουσαλημ και παρρησιαζομενος εν τω ονοματι του κυριου ιησου

29 ελαλει τε και συνεζητει προς τους ελληνιστας οι δε επεχειρουν αυτον ανελειν

30 επιγνοντες δε οι αδελφοι κατηγαγον αυτον εις καισαρειαν και εξαπεστειλαν αυτον εις ταρσον

31 αι μεν ουν εκκλησιαι καθ ολης της ιουδαιας και γαλιλαιας και σαμαρειας ειχον ειρηνην οικοδομουμεναι και πορευομεναι τω φοβω του κυριου και τη παρακλησει του αγιου πνευματος επληθυνοντο

32 εγενετο δε πετρον διερχομενον δια παντων κατελθειν και προς τους αγιους τους κατοικουντας λυδδαν

33 ευρεν δε εκει ανθρωπον τινα αινεαν ονοματι εξ ετων οκτω κατακειμενον επι κραββατω ος ην παραλελυμενος

34 και ειπεν αυτω ο πετρος αινεα ιαται σε ιησους ο χριστος αναστηθι και στρωσον σεαυτω και ευθεως ανεστη

35 και ειδον αυτον παντες οι κατοικουντες λυδδαν και τον σαρωναν οιτινες επεστρεψαν επι τον κυριον

36 εν ιοππη δε τις ην μαθητρια ονοματι ταβιθα η διερμηνευομενη λεγεται δορκας αυτη ην πληρης αγαθων εργων και ελεημοσυνων ων εποιει

37 εγενετο δε εν ταις ημεραις εκειναις ασθενησασαν αυτην αποθανειν λουσαντες δε αυτην εθηκαν εν υπερωω

38 εγγυς δε ουσης λυδδης τη ιοππη οι μαθηται ακουσαντες οτι πετρος εστιν εν αυτη απεστειλαν δυο ανδρας προς αυτον παρακαλουντες μη οκνησαι διελθειν εως αυτων

39 αναστας δε πετρος συνηλθεν αυτοις ον παραγενομενον ανηγαγον εις το υπερωον και παρεστησαν αυτω πασαι αι χηραι κλαιουσαι και επιδεικνυμεναι χιτωνας και ιματια οσα εποιει μετ αυτων ουσα η δορκας

40 εκβαλων δε εξω παντας ο πετρος θεις τα γονατα προσηυξατο και επιστρεψας προς το σωμα ειπεν ταβιθα αναστηθι η δε ηνοιξεν τους οφθαλμους αυτης και ιδουσα τον πετρον ανεκαθισεν

41 δους δε αυτη χειρα ανεστησεν αυτην φωνησας δε τους αγιους και τας χηρας παρεστησεν αυτην ζωσαν

42 γνωστον δε εγενετο καθ ολης της ιοππης και πολλοι επιστευσαν επι τον κυριον

43 εγενετο δε ημερας ικανας μειναι αυτον εν ιοππη παρα τινι σιμωνι βυρσει

Saul’s Conversion(A)

Meanwhile, Saul was still breathing out murderous threats against the Lord’s disciples.(B) He went to the high priest and asked him for letters to the synagogues in Damascus,(C) so that if he found any there who belonged to the Way,(D) whether men or women, he might take them as prisoners to Jerusalem. As he neared Damascus on his journey, suddenly a light from heaven flashed around him.(E) He fell to the ground and heard a voice(F) say to him, “Saul, Saul, why do you persecute me?”

“Who are you, Lord?” Saul asked.

“I am Jesus, whom you are persecuting,” he replied. “Now get up and go into the city, and you will be told what you must do.”(G)

The men traveling with Saul stood there speechless; they heard the sound(H) but did not see anyone.(I) Saul got up from the ground, but when he opened his eyes he could see nothing.(J) So they led him by the hand into Damascus. For three days he was blind, and did not eat or drink anything.

10 In Damascus there was a disciple named Ananias. The Lord called to him in a vision,(K) “Ananias!”

“Yes, Lord,” he answered.

11 The Lord told him, “Go to the house of Judas on Straight Street and ask for a man from Tarsus(L) named Saul, for he is praying. 12 In a vision he has seen a man named Ananias come and place his hands on(M) him to restore his sight.”

13 “Lord,” Ananias answered, “I have heard many reports about this man and all the harm he has done to your holy people(N) in Jerusalem.(O) 14 And he has come here with authority from the chief priests(P) to arrest all who call on your name.”(Q)

15 But the Lord said to Ananias, “Go! This man is my chosen instrument(R) to proclaim my name to the Gentiles(S) and their kings(T) and to the people of Israel. 16 I will show him how much he must suffer for my name.”(U)

17 Then Ananias went to the house and entered it. Placing his hands on(V) Saul, he said, “Brother Saul, the Lord—Jesus, who appeared to you on the road as you were coming here—has sent me so that you may see again and be filled with the Holy Spirit.”(W) 18 Immediately, something like scales fell from Saul’s eyes, and he could see again. He got up and was baptized,(X) 19 and after taking some food, he regained his strength.

Saul in Damascus and Jerusalem

Saul spent several days with the disciples(Y) in Damascus.(Z) 20 At once he began to preach in the synagogues(AA) that Jesus is the Son of God.(AB) 21 All those who heard him were astonished and asked, “Isn’t he the man who raised havoc in Jerusalem among those who call on this name?(AC) And hasn’t he come here to take them as prisoners to the chief priests?”(AD) 22 Yet Saul grew more and more powerful and baffled the Jews living in Damascus by proving that Jesus is the Messiah.(AE)

23 After many days had gone by, there was a conspiracy among the Jews to kill him,(AF) 24 but Saul learned of their plan.(AG) Day and night they kept close watch on the city gates in order to kill him. 25 But his followers took him by night and lowered him in a basket through an opening in the wall.(AH)

26 When he came to Jerusalem,(AI) he tried to join the disciples, but they were all afraid of him, not believing that he really was a disciple. 27 But Barnabas(AJ) took him and brought him to the apostles. He told them how Saul on his journey had seen the Lord and that the Lord had spoken to him,(AK) and how in Damascus he had preached fearlessly in the name of Jesus.(AL) 28 So Saul stayed with them and moved about freely in Jerusalem, speaking boldly in the name of the Lord. 29 He talked and debated with the Hellenistic Jews,[a](AM) but they tried to kill him.(AN) 30 When the believers(AO) learned of this, they took him down to Caesarea(AP) and sent him off to Tarsus.(AQ)

31 Then the church throughout Judea, Galilee and Samaria(AR) enjoyed a time of peace and was strengthened. Living in the fear of the Lord and encouraged by the Holy Spirit, it increased in numbers.(AS)

Aeneas and Dorcas

32 As Peter traveled about the country, he went to visit the Lord’s people(AT) who lived in Lydda. 33 There he found a man named Aeneas, who was paralyzed and had been bedridden for eight years. 34 “Aeneas,” Peter said to him, “Jesus Christ heals you.(AU) Get up and roll up your mat.” Immediately Aeneas got up. 35 All those who lived in Lydda and Sharon(AV) saw him and turned to the Lord.(AW)

36 In Joppa(AX) there was a disciple named Tabitha (in Greek her name is Dorcas); she was always doing good(AY) and helping the poor. 37 About that time she became sick and died, and her body was washed and placed in an upstairs room.(AZ) 38 Lydda was near Joppa; so when the disciples(BA) heard that Peter was in Lydda, they sent two men to him and urged him, “Please come at once!”

39 Peter went with them, and when he arrived he was taken upstairs to the room. All the widows(BB) stood around him, crying and showing him the robes and other clothing that Dorcas had made while she was still with them.

40 Peter sent them all out of the room;(BC) then he got down on his knees(BD) and prayed. Turning toward the dead woman, he said, “Tabitha, get up.”(BE) She opened her eyes, and seeing Peter she sat up. 41 He took her by the hand and helped her to her feet. Then he called for the believers, especially the widows, and presented her to them alive. 42 This became known all over Joppa, and many people believed in the Lord.(BF) 43 Peter stayed in Joppa for some time with a tanner named Simon.(BG)

Footnotes

  1. Acts 9:29 That is, Jews who had adopted the Greek language and culture