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Allora il sommo sacerdote gli disse: «Stanno queste cose proprio cosí?».

Egli disse: «Fratelli e padri, ascoltate. Il Dio della gloria apparve ad Abrahamo, nostro padre, mentre egli era in Mesopotamia, prima che abitasse in Carran.

e gli disse: "Usci dal tuo paese e dal tuo parentado e va' nel paese che io ti mostrerò".

Allora egli uscí dal paese dei Caldei e abitò in Carran; di là, dopo che suo padre morí, Dio lo fece venire in questo paese, nel quale ora voi abitate.

E non gli diede alcuna eredità, neppure lo spazio per posarvi un piede. Ma promise di darlo in proprietà a lui e alla sua progenie dopo di lui, quand'egli non aveva ancora alcun figlio.

E Dio parlò cosí: che la sua progenie dimorerebbe come forestiera in paese straniero, e che là sarebbe tenuta in schiavitú e maltrattata quattrocento anni.

Ma Dio aggiunse: "Io giudicherò la nazione alla quale avranno servito; e dopo ciò, essi usciranno e mi serviranno in questo luogo".

Poi gli diede il patto della circoncisione. E cosí Abrahamo generò Isacco e lo circoncise nell'ottavo giorno Isacco generò Giacobbe, e Giacobbe i dodici patriarchi.

I patriarchi, portando invidia a Giuseppe, lo vendettero perché fosse condotto in Egitto, ma Dio era con lui;

10 e lo liberò da tutte le sue tribolazioni e gli diede grazia e sapienza davanti al Faraone, re di Egitto, il quale lo costituí governatore sull'Egitto e su tutta la sua casa.

11 Or sopravvenne una carestia e una grande calamità in tutto il paese d'Egitto e di Canaan, e i nostri padri non trovavano viveri.

12 Ma Giacobbe, saputo che in Egitto c'era del grano, vi mandò una prima volta i nostri padri.

13 La seconda volta Giuseppe si fece riconoscere dai suoi fratelli e fu svelata al Faraone la parentela di Giuseppe.

14 Allora Giuseppe mandò a chiamare suo padre Giacobbe e tutto il suo parentado, in tutto settantacinque persone.

15 Giacobbe scese in Egitto, dove morí lui e i nostri padri.

16 Essi furono poi trasportati a Sichema e posti nel sepolcro, che Abrahamo aveva comprato a prezzo d'argento dai figli di Emor, padre di Sichem.

17 Ora, mentre si avvicinava il tempo della promessa che Dio aveva giurata ad Abrahamo, il popolo crebbe e si moltiplicò a in Egitto,

18 finché sorse in Egitto un altro re che non aveva conosciuto Giuseppe.

19 Questi, usando malizia contro la nostra stirpe, maltrattò i nostri padri fino a far esporre i loro bambini, perché non sopravvivessero.

20 In quel tempo nacque Mosé, ed era bello agli occhi di Dio; egli fu nutrito per tre mesi in casa di suo padre.

21 E, quando fu esposto, la figlia del Faraone lo raccolse e lo allevò come suo figlio.

22 Cosí Mosé fu istruito in tutta la sapienza degli Egiziani, ed era potente in parole ed opere.

23 Ma, quando giunse all'età di quarant'anni, gli venne in cuore di andare a visitare i suoi fratelli: i figli d'Israele.

24 E, vedendone uno che subiva un torto, lo difese e vendicò l'oppresso, uccidendo l'Egiziano.

25 Or egli pensava che i suoi fratelli avrebbero capito che Dio stava per dar loro liberazione per mezzo suo, ma essi non compresero.

26 Il giorno seguente egli comparve in mezzo a loro, mentre litigavano e li esortò alla pace, dicendo: "O uomini, voi siete fratelli, perché vi fate torto l'un l'altro?".

27 Ma colui che faceva torto al suo vicino lo respinse, dicendo: "Chi ti ha costituito principe e giudice su di noi?

28 Vuoi uccidere me, come ieri hai ucciso l'Egiziano?".

29 A queste parole Mosé fuggí e dimorò come forestiero nel paese Dimadian dove generò due figli.

30 Passati quarant'anni, l'angelo del Signore gli apparve nel deserto del monte Sinai, nella fiamma di fuoco di un roveto,

31 Alla vista di ciò, Mosé rimase stupito di quel che vedeva, e come si avvicinava per osservare, udì la voce del Signore,

32 che diceva: "Io sono il Dio dei tuoi padri, il Dio di Abrahamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe". Ma Mosé, tremando tutto, non ardiva alzare lo sguardo.

33 Allora il Signore gli disse: "Togliti i calzari dai piedi, perché il luogo sul quale stai è terra santa.

34 Ho certamente visto l'afflizione del mio popolo in Egitto e ho udito i loro sospiri, e sono disceso per liberarli; or dunque vieni, io ti manderò in Egitto".

35 Quel Mosé che avevano rifiutato, di cendo: "Chi ti ha costituito principe e giudice?". Quello mandò loro Dio come capo e liberatore, per mezzo dell'angelo che gli era apparso nel roveto.

36 Egli li condusse fuori, operando segni e prodigi nel paese di Egitto, nel Mar Rosso e nel deserto, per quarant'anni.

37 Questi è quel Mosé che disse ai figli d'Israele: Il Signore Dio vostro susciterà per voi, tra i vostri fratelli, un profeta come me. Ascoltatelo!.

38 Questi è colui che nell'assemblea nel deserto fu con l'angelo che gli parlava sul monte Sinai e con i nostri padri; e ricevette le parole viventi per trasmetterle a noi.

39 A lui i padri nostri non vollero ubbidire; anzi lo respinsero e si rivolsero con i loro cuori all'Egitto,

40 dicendo ad Aaronne: "Facci degli dèi che vadano davanti a noi, perché a questo Mosé che ci ha condotti fuori dal paese di Egitto non sappiamo che cosa sia accaduto".

41 E in quei giorni fecero un vitello, offrirono un sacrificio all'idolo e si rallegrarono nell'opera delle loro mani.

42 Allora Dio si ritrasse e li lasciò servire all'esercito del cielo, com'è scritto nel libro dei profeti: "Casa d'Israele, mi avete voi offerto sacrifici e olocausti per quarant'anni nel deserto?

43 Avete piuttosto portato la tenda di Molok e la stella del vostro dio Remfan, le immagini da voi fatte per adorarle; perciò io vi trasporterò al di là di Babilonia

44 Nel deserto i vostri padri avevano il tabernacolo della testimonianza, come aveva comandato colui che aveva detto a Mosé di farlo secondo il modello che aveva visto.

45 E i nostri padri, dopo averlo ricevuto, lo trasportarono con Giosué nel paese che era stato posseduto dai gentili, che Dio scacciò davanti ai nostri padri; e là rimase fino ai giorni di Davide,

46 il quale trovò grazia davanti a Dio e chiese di poter trovare una dimora per il Dio di Giacobbe.

47 Fu invece Salomone quello che gli edificò una casa.

48 Ma l'Altissimo non abita in templi fatti da mani d'uomo, come dice il profeta:

49 "Il cielo è il mio trono e la terra lo sgabello dei miei piedi; quale casa mi edifichereste voi, dice il Signore, o quale sarebbe il luogo del mio riposo?

50 Non ha la mia mano fatto tutte queste cose?"

51 Uomini di collo duro ed incirconcisi di cuore e di orecchi, voi resistete sempre allo Spirito Santo; come fecero i vostri padri, cosí fate anche voi.

52 Quale dei profeti non perseguitarono i padri vostri? Essi uccisero anche coloro che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale ora voi siete divenuti traditori e uccisori;

53 voi che avete ricevuto la legge promulgata dagli angeli e non l'avete osservata!».

54 All'udire queste cose, essi fremevano in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui.

55 Ma egli, ripieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesú che stava alla destra di Dio

56 e disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio».

57 Ma essi, mandando alte grida, si turarono gli orecchi e tutti insieme si avventarono sopra di lui;

58 e, cacciatolo fuori dalla città, lo lapidarono. E i testimoni deposero le loro vesti ai piedi di un giovane, chiamato Saulo.

59 Cosí lapidarono Stefano, che invocava Gesú e diceva: «Signor Gesú, ricevi il mio spirito».

60 Poi, postosi in ginocchio, gridò ad alta voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». E, detto questo, si addormentò.

ειπεν δε ο αρχιερευς ει ταυτα ουτως εχει

ο δε εφη ανδρες αδελφοι και πατερες ακουσατε ο θεος της δοξης ωφθη τω πατρι ημων αβρααμ οντι εν τη μεσοποταμια πριν η κατοικησαι αυτον εν χαρραν

και ειπεν προς αυτον εξελθε εκ της γης σου και της συγγενειας σου και δευρο εις την γην ην αν σοι δειξω

τοτε εξελθων εκ γης χαλδαιων κατωκησεν εν χαρραν κακειθεν μετα το αποθανειν τον πατερα αυτου μετωκισεν αυτον εις την γην ταυτην εις ην υμεις νυν κατοικειτε

και ουκ εδωκεν αυτω κληρονομιαν εν αυτη ουδε βημα ποδος και επηγγειλατο δουναι αυτω εις κατασχεσιν αυτην και τω σπερματι αυτου μετ αυτον ουκ οντος αυτω τεκνου

ελαλησεν δε ουτως ο θεος οτι εσται το σπερμα αυτου παροικον εν γη αλλοτρια και δουλωσουσιν αυτο και κακωσουσιν ετη τετρακοσια

και το εθνος ω εαν δουλευσουσιν κρινω εγω ο θεος ειπεν και μετα ταυτα εξελευσονται και λατρευσουσιν μοι εν τω τοπω τουτω

και εδωκεν αυτω διαθηκην περιτομης και ουτως εγεννησεν τον ισαακ και περιετεμεν αυτον τη ημερα τη ογδοη και ισαακ τον ιακωβ και ιακωβ τους δωδεκα πατριαρχας

και οι πατριαρχαι ζηλωσαντες τον ιωσηφ απεδοντο εις αιγυπτον και ην ο θεος μετ αυτου

10 και εξειλατο αυτον εκ πασων των θλιψεων αυτου και εδωκεν αυτω χαριν και σοφιαν εναντιον φαραω βασιλεως αιγυπτου και κατεστησεν αυτον ηγουμενον επ αιγυπτον και ολον τον οικον αυτου

11 ηλθεν δε λιμος εφ ολην την αιγυπτον και χανααν και θλιψις μεγαλη και ουχ ηυρισκον χορτασματα οι πατερες ημων

12 ακουσας δε ιακωβ οντα σιτια εις αιγυπτον εξαπεστειλεν τους πατερας ημων πρωτον

13 και εν τω δευτερω εγνωρισθη ιωσηφ τοις αδελφοις αυτου και φανερον εγενετο τω φαραω το γενος ιωσηφ

14 αποστειλας δε ιωσηφ μετεκαλεσατο ιακωβ τον πατερα αυτου και πασαν την συγγενειαν εν ψυχαις εβδομηκοντα πεντε

15 κατεβη δε ιακωβ [εις αιγυπτον] και ετελευτησεν αυτος και οι πατερες ημων

16 και μετετεθησαν εις συχεμ και ετεθησαν εν τω μνηματι ω ωνησατο αβρααμ τιμης αργυριου παρα των υιων εμμωρ εν συχεμ

17 καθως δε ηγγιζεν ο χρονος της επαγγελιας ης ωμολογησεν ο θεος τω αβρααμ ηυξησεν ο λαος και επληθυνθη εν αιγυπτω

18 αχρις ου ανεστη βασιλευς ετερος επ αιγυπτον ος ουκ ηδει τον ιωσηφ

19 ουτος κατασοφισαμενος το γενος ημων εκακωσεν τους πατερας του ποιειν τα βρεφη εκθετα αυτων εις το μη ζωογονεισθαι

20 εν ω καιρω εγεννηθη μωυσης και ην αστειος τω θεω ος ανετραφη μηνας τρεις εν τω οικω του πατρος

21 εκτεθεντος δε αυτου ανειλατο αυτον η θυγατηρ φαραω και ανεθρεψατο αυτον εαυτη εις υιον

22 και επαιδευθη μωυσης παση σοφια αιγυπτιων ην δε δυνατος εν λογοις και εργοις αυτου

23 ως δε επληρουτο αυτω τεσσερακονταετης χρονος ανεβη επι την καρδιαν αυτου επισκεψασθαι τους αδελφους αυτου τους υιους ισραηλ

24 και ιδων τινα αδικουμενον ημυνατο και εποιησεν εκδικησιν τω καταπονουμενω παταξας τον αιγυπτιον

25 ενομιζεν δε συνιεναι τους αδελφους οτι ο θεος δια χειρος αυτου διδωσιν σωτηριαν αυτοις οι δε ου συνηκαν

26 τη τε επιουση ημερα ωφθη αυτοις μαχομενοις και συνηλλασσεν αυτους εις ειρηνην ειπων ανδρες αδελφοι εστε ινατι αδικειτε αλληλους

27 ο δε αδικων τον πλησιον απωσατο αυτον ειπων τις σε κατεστησεν αρχοντα και δικαστην εφ ημων

28 μη ανελειν με συ θελεις ον τροπον ανειλες εχθες τον αιγυπτιον

29 εφυγεν δε μωυσης εν τω λογω τουτω και εγενετο παροικος εν γη μαδιαμ ου εγεννησεν υιους δυο

30 και πληρωθεντων ετων τεσσερακοντα ωφθη αυτω εν τη ερημω του ορους σινα αγγελος εν φλογι πυρος βατου

31 ο δε μωυσης ιδων εθαυμασεν το οραμα προσερχομενου δε αυτου κατανοησαι εγενετο φωνη κυριου

32 εγω ο θεος των πατερων σου ο θεος αβρααμ και ισαακ και ιακωβ εντρομος δε γενομενος μωυσης ουκ ετολμα κατανοησαι

33 ειπεν δε αυτω ο κυριος λυσον το υποδημα των ποδων σου ο γαρ τοπος εφ ω εστηκας γη αγια εστιν

34 ιδων ειδον την κακωσιν του λαου μου του εν αιγυπτω και του στεναγμου αυτου ηκουσα και κατεβην εξελεσθαι αυτους και νυν δευρο αποστειλω σε εις αιγυπτον

35 τουτον τον μωυσην ον ηρνησαντο ειποντες τις σε κατεστησεν αρχοντα και δικαστην τουτον ο θεος και αρχοντα και λυτρωτην απεσταλκεν συν χειρι αγγελου του οφθεντος αυτω εν τη βατω

36 ουτος εξηγαγεν αυτους ποιησας τερατα και σημεια εν τη αιγυπτω και εν ερυθρα θαλασση και εν τη ερημω ετη τεσσερακοντα

37 ουτος εστιν ο μωυσης ο ειπας τοις υιοις ισραηλ προφητην υμιν αναστησει ο θεος εκ των αδελφων υμων ως εμε

38 ουτος εστιν ο γενομενος εν τη εκκλησια εν τη ερημω μετα του αγγελου του λαλουντος αυτω εν τω ορει σινα και των πατερων ημων ος εδεξατο λογια ζωντα δουναι υμιν

39 ω ουκ ηθελησαν υπηκοοι γενεσθαι οι πατερες ημων αλλα απωσαντο και εστραφησαν εν ταις καρδιαις αυτων εις αιγυπτον

40 ειποντες τω ααρων ποιησον ημιν θεους οι προπορευσονται ημων ο γαρ μωυσης ουτος ος εξηγαγεν ημας εκ γης αιγυπτου ουκ οιδαμεν τι εγενετο αυτω

41 και εμοσχοποιησαν εν ταις ημεραις εκειναις και ανηγαγον θυσιαν τω ειδωλω και ευφραινοντο εν τοις εργοις των χειρων αυτων

42 εστρεψεν δε ο θεος και παρεδωκεν αυτους λατρευειν τη στρατια του ουρανου καθως γεγραπται εν βιβλω των προφητων μη σφαγια και θυσιας προσηνεγκατε μοι ετη τεσσερακοντα εν τη ερημω οικος ισραηλ

43 και ανελαβετε την σκηνην του μολοχ και το αστρον του θεου ρομφα τους τυπους ους εποιησατε προσκυνειν αυτοις και μετοικιω υμας επεκεινα βαβυλωνος

44 η σκηνη του μαρτυριου ην τοις πατρασιν ημων εν τη ερημω καθως διεταξατο ο λαλων τω μωυση ποιησαι αυτην κατα τον τυπον ον εωρακει

45 ην και εισηγαγον διαδεξαμενοι οι πατερες ημων μετα ιησου εν τη κατασχεσει των εθνων ων εξωσεν ο θεος απο προσωπου των πατερων ημων εως των ημερων δαυιδ

46 ος ευρεν χαριν ενωπιον του θεου και ητησατο ευρειν σκηνωμα τω θεω ιακωβ

47 σολομων δε οικοδομησεν αυτω οικον

48 αλλ ουχ ο υψιστος εν χειροποιητοις κατοικει καθως ο προφητης λεγει

49 ο ουρανος μοι θρονος και η γη υποποδιον των ποδων μου ποιον οικον οικοδομησετε μοι λεγει κυριος η τις τοπος της καταπαυσεως μου

50 ουχι η χειρ μου εποιησεν ταυτα παντα

51 σκληροτραχηλοι και απεριτμητοι καρδιαις και τοις ωσιν υμεις αει τω πνευματι τω αγιω αντιπιπτετε ως οι πατερες υμων και υμεις

52 τινα των προφητων ουκ εδιωξαν οι πατερες υμων και απεκτειναν τους προκαταγγειλαντας περι της ελευσεως του δικαιου ου νυν υμεις προδοται και φονεις εγενεσθε

53 οιτινες ελαβετε τον νομον εις διαταγας αγγελων και ουκ εφυλαξατε

54 ακουοντες δε ταυτα διεπριοντο ταις καρδιαις αυτων και εβρυχον τους οδοντας επ αυτον

55 υπαρχων δε πληρης πνευματος αγιου ατενισας εις τον ουρανον ειδεν δοξαν θεου και ιησουν εστωτα εκ δεξιων του θεου

56 και ειπεν ιδου θεωρω τους ουρανους διηνοιγμενους και τον υιον του ανθρωπου εκ δεξιων εστωτα του θεου

57 κραξαντες δε φωνη μεγαλη συνεσχον τα ωτα αυτων και ωρμησαν ομοθυμαδον επ αυτον

58 και εκβαλοντες εξω της πολεως ελιθοβολουν και οι μαρτυρες απεθεντο τα ιματια αυτων παρα τους ποδας νεανιου καλουμενου σαυλου

59 και ελιθοβολουν τον στεφανον επικαλουμενον και λεγοντα κυριε ιησου δεξαι το πνευμα μου

60 θεις δε τα γονατα εκραξεν φωνη μεγαλη κυριε μη στησης αυτοις ταυτην την αμαρτιαν και τουτο ειπων εκοιμηθη

Il discorso di Stefano

Gli disse allora il sommo sacerdote: «Queste cose stanno proprio così?». Ed egli rispose: «Fratelli e padri, ascoltate: il Dio della gloria apparve al nostro padre Abramo quando era ancora in Mesopotamia, prima che egli si stabilisse in Carran, e gli disse: Esci dalla tua terra e dalla tua gente e và nella terra che io ti indicherò. Allora, uscito dalla terra dei Caldei, si stabilì in Carran; di là, dopo la morte del padre, Dio lo fece emigrare in questo paese dove voi ora abitate, ma non gli diede alcuna proprietà in esso, neppure quanto l'orma di un piede, ma gli promise di darlo in possesso a lui e alla sua discendenza dopo di lui, sebbene non avesse ancora figli. Poi Dio parlò così: La discendenza di Abramo sarà pellegrina in terra straniera, tenuta in schiavitù e oppressione per quattrocento anni. Ma del popolo di cui saranno schiavi io farò giustizia, disse Dio: dopo potranno uscire e mi adoreranno in questo luogo. E gli diede l'alleanza della circoncisione. E così Abramo generò Isacco e lo circoncise l'ottavo giorno e Isacco generò Giacobbe e Giacobbe i dodici patriarchi. Ma i patriarchi, gelosi di Giuseppe, lo vendettero schiavo in Egitto. Dio però era con lui 10 e lo liberò da tutte le sue afflizioni e gli diede grazia e saggezza davanti al faraone re d'Egitto, il quale lo nominò amministratore dell'Egitto e di tutta la sua casa. 11 Venne una carestia su tutto l'Egitto e in Canaan e una grande miseria, e i nostri padri non trovavano da mangiare. 12 Avendo udito Giacobbe che in Egitto c'era del grano, vi inviò i nostri padri una prima volta; 13 la seconda volta Giuseppe si fece riconoscere dai suoi fratelli e fu nota al faraone la sua origine. 14 Giuseppe allora mandò a chiamare Giacobbe suo padre e tutta la sua parentela, settantacinque persone in tutto. 15 E Giacobbe si recò in Egitto, e qui egli morì come anche i nostri padri; 16 essi furono poi trasportati in Sichem e posti nel sepolcro che Abramo aveva acquistato e pagato in denaro dai figli di Emor, a Sichem.

17 Mentre si avvicinava il tempo della promessa fatta da Dio ad Abramo, il popolo crebbe e si moltiplicò in Egitto, 18 finché salì al trono d'Egitto un altro re, che non conosceva Giuseppe. 19 Questi, adoperando l'astuzia contro la nostra gente, perseguitò i nostri padri fino a costringerli a esporre i loro figli, perché non sopravvivessero. 20 In quel tempo nacque Mosè e piacque a Dio; egli fu allevato per tre mesi nella casa paterna, poi, 21 essendo stato esposto, lo raccolse la figlia del faraone e lo allevò come figlio. 22 Così Mosè venne istruito in tutta la sapienza degli Egiziani ed era potente nelle parole e nelle opere. 23 Quando stava per compiere i quarant'anni, gli venne l'idea di far visita ai suoi fratelli, i figli di Israele, 24 e vedendone uno trattato ingiustamente, ne prese le difese e vendicò l'oppresso, uccidendo l'Egiziano. 25 Egli pensava che i suoi connazionali avrebbero capito che Dio dava loro salvezza per mezzo suo, ma essi non compresero. 26 Il giorno dopo si presentò in mezzo a loro mentre stavano litigando e si adoperò per metterli d'accordo, dicendo: Siete fratelli; perché vi insultate l'un l'altro? 27 Ma quello che maltrattava il vicino lo respinse, dicendo: Chi ti ha nominato capo e giudice sopra di noi? 28 Vuoi forse uccidermi, come hai ucciso ieri l'Egiziano? 29 Fuggì via Mosè a queste parole, e andò ad abitare nella terra di Madian, dove ebbe due figli.

30 Passati quarant'anni, gli apparve nel deserto del monte Sinai un angelo, in mezzo alla fiamma di un roveto ardente. 31 Mosè rimase stupito di questa visione; e mentre si avvicinava per veder meglio, si udì la voce del Signore: 32 Io sono il Dio dei tuoi padri, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. Esterrefatto, Mosè non osava guardare. 33 Allora il Signore gli disse: Togliti dai piedi i calzari, perché il luogo in cui stai è terra santa. 34 Ho visto l'afflizione del mio popolo in Egitto, ho udito il loro gemito e sono sceso a liberarli; ed ora vieni, che ti mando in Egitto. 35 Questo Mosè che avevano rinnegato dicendo: Chi ti ha nominato capo e giudice?, proprio lui Dio aveva mandato per esser capo e liberatore, parlando per mezzo dell'angelo che gli era apparso nel roveto. 36 Egli li fece uscire, compiendo miracoli e prodigi nella terra d'Egitto, nel Mare Rosso, e nel deserto per quarant'anni. 37 Egli è quel Mosè che disse ai figli d'Israele: Dio vi farà sorgere un profeta tra i vostri fratelli, al pari di me. 38 Egli è colui che, mentre erano radunati nel deserto, fu mediatore tra l'angelo che gli parlava sul monte Sinai e i nostri padri; egli ricevette parole di vita da trasmettere a noi. 39 Ma i nostri padri non vollero dargli ascolto, lo respinsero e si volsero in cuor loro verso l'Egitto, 40 dicendo ad Aronne: Fà per noi una divinità che ci vada innanzi, perché a questo Mosè che ci condusse fuori dall'Egitto non sappiamo che cosa sia accaduto. 41 E in quei giorni fabbricarono un vitello e offrirono sacrifici all'idolo e si rallegrarono per l'opera delle loro mani. 42 Ma Dio si ritrasse da loro e li abbandonò al culto dell'esercito del cielo, come è scritto nel libro dei Profeti:

43 Mi avete forse offerto vittime e sacrifici
per quarant'anni nel deserto, o casa d'Israele?
Avete preso con voi la tenda di Mòloch,
e la stella del dio Refàn,
simulacri che vi siete fabbricati per adorarli!
Perciò vi deporterò al di là di Babilonia.

44 I nostri padri avevano nel deserto la tenda della testimonianza, come aveva ordinato colui che disse a Mosè di costruirla secondo il modello che aveva visto. 45 E dopo averla ricevuta, i nostri padri con Giosuè se la portarono con sé nella conquista dei popoli che Dio scacciò davanti a loro, fino ai tempi di Davide. 46 Questi trovò grazia innanzi a Dio e domandò di poter trovare una dimora per il Dio di Giacobbe; 47 Salomone poi gli edificò una casa. 48 Ma l'Altissimo non abita in costruzioni fatte da mano d'uomo, come dice il Profeta:

49 Il cielo è il mio trono
e la terra sgabello per i miei piedi.
Quale casa potrete edificarmi, dice il Signore,
o quale sarà il luogo del mio riposo?
50 Non forse la mia mano ha creato tutte queste cose?

51 O gente testarda e pagana nel cuore e nelle orecchie, voi sempre opponete resistenza allo Spirito Santo; come i vostri padri, così anche voi. 52 Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete divenuti traditori e uccisori; 53 voi che avete ricevuto la legge per mano degli angeli e non l'avete osservata».

54 All'udire queste cose, fremevano in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui.

Lapidazione di Stefano. Saulo persecutore

55 Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissando gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra 56 e disse: «Ecco, io contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio». 57 Proruppero allora in grida altissime turandosi gli orecchi; poi si scagliarono tutti insieme contro di lui, 58 lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero il loro mantello ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. 59 E così lapidavano Stefano mentre pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». 60 Poi piegò le ginocchia e gridò forte: «Signore, non imputar loro questo peccato». Detto questo, morì.