1 Corinzi 15
Conferenza Episcopale Italiana
III. LA RISURREZIONE DEI MORTI
Il fatto della risurrezione
15 Vi rendo noto, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi, 2 e dal quale anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma in cui ve l'ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano!
3 Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, 4 fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, 5 e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. 6 In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. 7 Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. 8 Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. 9 Io infatti sono l'infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. 10 Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. 11 Pertanto, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.
12 Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? 13 Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato! 14 Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. 15 Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato Cristo, mentre non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. 16 Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; 17 ma se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. 18 E anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. 19 Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini.
20 Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. 21 Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; 22 e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo. 23 Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo; 24 poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza. 25 Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. 26 L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, 27 perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. 28 E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.
29 Altrimenti, che cosa farebbero quelli che vengono battezzati per i morti? Se davvero i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro? 30 E perché noi ci esponiamo al pericolo continuamente? 31 Ogni giorno io affronto la morte, come è vero che voi siete il mio vanto, fratelli, in Cristo Gesù nostro Signore! 32 Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Efeso contro le belve, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo. 33 Non lasciatevi ingannare: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi». 34 Ritornate in voi, come conviene, e non peccate! Alcuni infatti dimostrano di non conoscere Dio; ve lo dico a vostra vergogna.
Il modo della risurrezione
35 Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? Con quale corpo verranno?». 36 Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore; 37 e quello che semini non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco, di grano per esempio o di altro genere. 38 E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo. 39 Non ogni carne è la medesima carne; altra è la carne di uomini e altra quella di animali; altra quella di uccelli e altra quella di pesci. 40 Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma altro è lo splendore dei corpi celesti, e altro quello dei corpi terrestri. 41 Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle: ogni stella infatti differisce da un'altra nello splendore. 42 Così anche la risurrezione dei morti: si semina corruttibile e risorge incorruttibile; 43 si semina ignobile e risorge glorioso, si semina debole e risorge pieno di forza; 44 si semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale.
Se c'è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale, poiché sta scritto che 45 il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. 46 Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. 47 Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il secondo uomo viene dal cielo. 48 Quale è l'uomo fatto di terra, così sono quelli di terra; ma quale il celeste, così anche i celesti. 49 E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste. 50 Questo vi dico, o fratelli: la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile può ereditare l'incorruttibilità.
51 Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. 53 E' necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità.
Inno trionfale
54 Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura:
La morte è stata ingoiata per la vittoria.
55 Dov'è, o morte, la tua vittoria?
Dov'è, o morte, il tuo pungiglione? 56 Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge. 57 Siano rese grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! 58 Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.
1 Коринфянам 15
Священное Писание (Восточный Перевод)
Воскресение Исы Масиха
15 Братья, хочу ещё раз напомнить вам Радостную Весть, которую я вам возвещал, которую вы приняли и в которой вы утвердились. 2 Она спасительна для вас, если только твёрдо придерживаетесь того, что я вам возвещал, а иначе ваша вера напрасна.
3 Самое важное, что я получил, я передал вам: Масих умер за наши грехи согласно Писанию. 4 Он был погребён, и был воскрешён на третий день согласно Писанию.[a] 5 Он явился Кифе и потом двенадцати ученикам. 6 После этого Он явился ещё более чем пятистам братьям одновременно. Большинство из них ещё живы, а некоторые уже умерли. 7 Затем Он явился Якубу[b], потом также всем посланникам Масиха, 8 и последнему из всех явился мне, жалкому недоноску.
9 Ведь я самый наименьший[c] из посланников Масиха и даже не заслуживаю чести называться посланником, потому что я преследовал святой народ Всевышнего. 10 Но по благодати Всевышнего я есть тот, кто я есть, и Его благодать во мне была не напрасной: я трудился больше, чем все остальные, впрочем не я, а благодать Всевышнего, которая со мной. 11 Не имеет значения, кто возвещает: я или они. Главное – вы поверили в то, что мы возвещаем.
Воскресение мёртвых
12 Скажите мне, если о Масихе возвещается, что Он был воскрешён из мёртвых, то как это некоторые из вас могут утверждать, что нет воскресения мёртвых? 13 Если воскресения мёртвых нет, то и Масих не мог быть воскрешён. 14 А если Масих не воскрес, то и всё, что мы возвещаем, не имеет смысла, равно как и ваша вера. 15 Мы сами в таком случае оказываемся лжесвидетелями о Всевышнем, так как мы засвидетельствовали о том, что Всевышний воскресил Масиха, Которого Он не воскрешал, если конечно мёртвых вообще нельзя воскресить. 16 Ведь если мёртвых нельзя воскресить, то и Масих не был воскрешён. 17 А если Масих не был воскрешён, то и вера ваша напрасна и ваши грехи по-прежнему на вас. 18 Тогда и те, кто умер с верой в Масиха, погибли. 19 Если мы надеемся на Масиха лишь в этой жизни, то мы находимся в более жалком положении, чем все прочие люди.
20 Но Масих действительно воскрес из мёртвых! Он – первый плод будущего урожая, тех, кто воскреснет из мёртвых![d] 21 И как смерть пришла в этот мир через одного человека, так через одного Человека пришло и воскресение мёртвых. 22 Как умирают все, кто связан с Адамом, так будут оживлены все, кто связан с Масихом. 23 Но каждый в своём порядке: вначале[e] Масих, а потом, когда Он вернётся, будем воскрешены и мы, принадлежащие Ему. 24 И потом наступит конец, когда Он, уничтожив всякое начальство, всякую власть и силу, передаст Царство Всевышнему, Небесному Отцу! 25 Масиху предназначено царствовать до тех пор, пока Всевышний не повергнет всех врагов к Его ногам.[f] 26 Последний враг, который будет уничтожен, – это смерть. 27 Ведь Всевышний «всё подчинил под ноги Его»[g]. Когда говорится, что «всё подчинил», то, конечно же, это «всё» не включает в себя Того, Кто и подчинил Ему всё. 28 Когда же всё будет Ему подчинено, тогда и Сам Сын будет подчинён Тому, Кто всё подчинил Ему, чтобы Всевышний безраздельно царствовал над всем.
29 Что же тогда делают те, кто принимает обряд погружения в воду[h] за мёртвых?[i] Если мёртвых нельзя воскрешать, зачем люди принимают этот обряд за них? 30 Зачем и нам каждый час рисковать своей жизнью? 31 Я каждый день стою перед лицом смерти. Это верно, братья, как и то, что я хвалюсь вами перед Исой Масихом, нашим Повелителем! 32 Если я только из человеческих побуждений боролся с дикими зверями[j] в Эфесе, то что я этим приобрёл? Если мёртвые не могут быть воскрешены, тогда что же:
«Давайте будем пировать и напиваться,
потому что завтра умрём»[k]?
33 Смотрите, чтобы вам не оказаться обманутыми: «Плохая компания развращает добрые нравы»[l]. 34 Отрезвитесь, как вам и должно, и перестаньте грешить, ведь некоторые из вас даже не знают Всевышнего, – я говорю это к вашему стыду.
Земное и небесное тело
35 Может, кто-то спросит: «Как это мёртвые могут воскреснуть? Какое у них тогда будет тело?» 36 Спрашивать об этом неразумно. Ведь каждому семени для того, чтобы прорасти, надо сначала умереть! 37 Когда ты сеешь, ты же сеешь не само растение, а лишь семя, пшеничное или какое-либо другое. 38 А Всевышний по Своему усмотрению даёт ему тело – каждому семени своё. 39 Не все тела одинаковы: у людей не такое тело, как у зверей, у зверей не такое, как у птиц, а у птиц не такое, как у рыб. 40 Есть тела небесные и тела земные. У небесных тел своя красота, и у земных тел своя. 41 У солнца тоже своё сияние, у луны своё, у звёзд своё. Звёзды, в свою очередь, тоже отличаются по яркости друг от друга.
42 Так же будет и при воскресении мёртвых. Предаётся земле тело тленное, а воскресает нетленное. 43 Предаётся неприглядное, а воскресает великолепное! Предаётся в слабости, а воскресает в силе, 44 предаётся физическое тело, а воскресает – духовное.
Если есть тело физическое, то есть и тело духовное. 45 Писание говорит, что первый человек, Адам, стал живым существом, но последний Адам (Иса) – духом животворящим. 46 Сначала приходит не духовное, а физическое, и лишь потом – духовное. 47 Первый человек был сотворён из праха земного,[m] а второй Человек – это Человек с небес. 48 Земные люди подобны первому земному человеку, а небесные будут такими же, как Человек, пришедший с небес. 49 И как сейчас мы носим образ земного человека, точно так же мы будем похожи на Человека небесного.
50 Я говорю вам, братья, что плоть и кровь не могут стать наследниками Царства Всевышнего; ничто тленное не может стать наследником нетленного. 51 Послушайте, я открою вам тайну: мы не все умрём, но все будем изменены, 52 внезапно, во мгновение ока, когда прозвучит последняя труба. По сигналу трубы мёртвые воскреснут нетленными, а мы будем изменены. 53 Всё тленное должно превратиться в нетленное, и всё смертное – в бессмертное. 54 Когда тленное облечётся в нетленное и смертное – в бессмертное, тогда исполнятся слова: «Смерть поглощена победой!»[n]
55 «О смерть, где твоя победа?
О смерть, где твоё жало?»[o]
56 Жало смерти – грех, а сила греха – Закон. 57 Но благодарение Всевышнему! Он даёт нам победу через Повелителя Ису Масиха!
58 Поэтому, мои любимые братья, стойте твёрдо. Ничто не должно вас поколебать. Всегда отдавайте себя полностью на служение Повелителю и знайте, что ваш труд для Повелителя не напрасен.
Footnotes
- 15:4 См. Мат. 12:40; Юнус 2:1; ср. также Ос. 6:2.
- 15:7 Скорее всего, это был единоутробный брат Исы Масиха (см. Мат. 13:55), важнейший лидер общины верующих в Иерусалиме.
- 15:9 Наименьший – возможно, здесь наблюдается игра слов, так как имя Паул переводится как «маленький», «низкий».
- 15:20 Букв.: «Он – первый плод из умерших». Всевышний через пророка Мусу повелел исраильтянам приносить Ему в жертву первые снопы (см. Лев. 23:9-14) и лепёшку, испечённую из муки от первого урожая (см. Чис. 15:17-21). Всё первое было своего рода залогом последующего. Таким же образом воскресение Исы является залогом будущего воскресения всех верующих в Него. См. также сноску на Отк. 1:5.
- 15:23 Букв.: «первый плод».
- 15:25 См. Заб. 109:1.
- 15:27 Заб. 8:7.
- 15:29 Или: «обряд омовения».
- 15:29 Здесь Паул не поддерживает тех, кто принимал этот обряд за мёртвых, а просто приводит их в пример как один из аргументов, подтверждающих воскресение.
- 15:32 Многие толкователи видят здесь метафору: Паул сравнивает с дикими зверями людей, противников пути Всевышнего.
- 15:32 Ис. 22:13. См. также Ис. 56:12.
- 15:33 Паул здесь приводит цитату из комедии «Таис» древнегреческого поэта Менандра (342–292 гг. до н. э.).
- 15:47 См. Нач. 2:7.
- 15:54 Ис. 25:8.
- 15:55 Ос. 13:14.
1 Corinzi 15
La Bibbia della Gioia
Il cuore del Vangelo
15 Fratelli, io vi ricordo il Vangelo che vi ho annunciato, lo stesso che avete accettato e sul quale fondate la vostra fede. 2 È per mezzo di questo Vangelo che siete salvati, se ancora lo conservate come io ve lʼho annunciato, a meno che non vi abbiate mai creduto fin da principio.
3 Prima di tutto, vi ho comunicato quello che mi è stato detto, e cioè che Cristo morì per i nostri peccati, proprio come dissero le Scritture, 4 che fu sepolto e che tre giorni dopo resuscitò come predissero i profeti. 5 Gesù apparve a Pietro e più tardi agli apostoli. 6 Poi, apparve a più di cinquecento fratelli cristiani in una sola volta la maggior parte dei quali vive ancora, mentre alcuni sono già morti. 7 In seguito apparve a Giacomo. E più tardi a tutti gli apostoli. 8 Ultimo fra tutti, apparve anche a me, benché tra gli apostoli io sia come un aborto. 9 Infatti, io sono il meno importante di tutti gli apostoli, anzi, non dovrei nemmeno essere chiamato apostolo, visto che ho perseguitato la Chiesa di Dio!
10 Ma, per grazia di Dio, io sono quello che sono. E la grazia che Dio mi ha dato non è stata inutile, perché ho lavorato di più di tutti gli altri apostoli, anche se non sono stato io a lavorare, ma Dio che agiva in me con la sua grazia. 11 Comunque, non fa differenza chi ha lavorato di più, se io o loro; la cosa più importante è che abbiamo predicato il Vangelo a voi, e voi avete creduto.
12 Ma ditemi un poʼ, visto che credete a ciò che predico, e cioè che Cristo è risorto dai morti, come mai alcuni di voi dicono che i morti non possono resuscitare? 13 In questo caso, neppure Cristo è resuscitato! 14 E se Cristo non è resuscitato, tutto ciò che predichiamo è inutile e la vostra fede in Dio non serve a niente. 15 Per di più, noi apostoli saremmo tutti dei bugiardi, perché abbiamo detto che Dio ha resuscitato Cristo: 16 il che non può essere, se è vero che i morti non resuscitano. 17 In tal caso, allora, Cristo è ancora morto, la vostra fede è inutile e su di voi pende ancora la condanna per i vostri peccati. 18 Non solo, anche tutti i cristiani che sono morti sono perduti. 19 Se essere cristiani ha valore per noi soltanto in questa vita, allora noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini!
20 Ma il fatto è che Cristo è davvero resuscitato dai morti, ed è diventato il primo di tutti quelli che un giorno resusciteranno.
21 La morte è venuta nel mondo per mezzo di un uomo (Adamo), ed è per mezzo di un altro uomo (Cristo) che ora cʼè la resurrezione dei morti. 22 Come tutti gli uomini muoiono, perché discendono da Adamo, così tutti quelli che appartengono a Cristo saranno resuscitati. 23 Tuttavia, ciascuno al suo turno: Cristo resuscitò per primo, poi, al suo ritorno, resusciteranno tutte le persone che gli appartengono.
24 Poi Cristo consegnerà il suo regno a Dio Padre, dopo aver abolito ogni dominio, autorità e potenza; allora sarà la fine. 25 Perciò bisogna che Cristo regni: «finché non si sia messo sotto i piedi tutti i nemici». 26 Lʼultimo nemico ad essere distrutto sarà la morte. 27 Infatti, Dio ha dato a Cristo lʼautorità su tutte le cose, eccetto, naturalmente, su Dio stesso, che gli ha dato questo potere di regnare. 28 Quando Cristo avrà finalmente vinto tutti i suoi nemici, allora anche lui, il Figlio di Dio, si sottometterà agli ordini del proprio Padre, affinché Dio, che gli ha dato la vittoria completa, sia tutto in tutti.
29 Se i morti non resuscitano, a che serve, allora, il battesimo di quelli che si fanno battezzare per i morti? Perché lo fate, se non credete che un giorno i morti resusciteranno? 30 E perché noi stessi dobbiamo rischiare continuamente la vita e affrontare ogni momento la morte? 31 Proprio così, ogni giorno io affronto la morte. Ciò che vi dico, fratelli, è vero quanto è vero che sono orgoglioso del fatto che credete nel Signore Gesù. 32 E a che cosa servirebbe lottare contro le bestie feroci, parlo di quegli uomini di Efeso, se tutto il guadagno fosse soltanto in questa vita terrena? Se non vivremo mai più dopo la morte, allora, prendiamocela comoda: mangiamo, beviamo e divertiamoci, tanto domani morremo, e tutto finirà!
33 Non fatevi ingannare: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi». 34 Ritornate in voi come conviene e smettete di peccare. Alcuni infatti dimostrano di non conoscere Dio; lo dico per farvi vergognare!
Il nostro corpo immortale
35 Qualcuno si chiederà: «Come fanno a resuscitare i morti? E che corpo avranno?» 36 Che domande stupide! La risposta è semplice, e la troverete osservando un campo. Quando si semina un seme nel terreno, quel seme non diventa pianta, se prima non muore. 37 E quando il germoglio spunta è ben diverso dal seme che avete piantato, un piccolo seme secco di grano o di qualche altra specie. 38 Poi Dio gli dà un nuovo aspetto, come meglio gli pare; e ad ogni tipo di seme corrisponderà una pianta diversa. 39 Come nel regno vegetale ci sono tanti tipi diversi, così è per il regno animale: lʼaspetto degli uomini, ben diverso da quello degli animali, è di un certo tipo; altra cosa ancora è lʼaspetto degli uccelli; ancora differente quello dei pesci. 40 Inoltre ci sono anche i corpi celesti e i corpi terrestri: ognuno ha il proprio splendore, diverso lʼuno dallʼaltro. 41 Il sole ha un suo tipico splendore, mentre lo splendore della luna e delle stelle è di un altro genere; ed ogni stella è diversa dallʼaltra per bellezza e luminosità. 42 Così, questo nostro corpo, che è seminato e va in decomposizione, è diverso dal corpo che avremo quando resusciteremo. Quello sarà un corpo particolare, che non morirà mai più. 43 Il corpo che abbiamo adesso è seminato misero e debole, ma quando resusciterà, sarà pieno di gloria e potenza. 44 Eʼ solo un corpo umano quando è messo nella terra, ma quando resusciterà, sarà un corpo spirituale.
45 Le Scritture ci dicono che il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma Cristo, lʼultimo Adamo, è molto di più, perché lui stesso è Spirito che dà la vita.
46 Adesso noi abbiamo questo corpo umano, poi Dio ci darà un corpo spirituale. 47 Il primo uomo, Adamo, è stato fatto con la polvere della terra, ma Cristo è sceso dal cielo. 48 Poiché siamo esseri umani di questa terra, abbiamo un corpo come quello di Adamo, fatto di terra, ma tutti quelli che diventano di Cristo e appartengono al cielo, avranno un corpo come il suo, un corpo celeste. 49 Proprio così, come ognuno di noi ha un corpo uguale a quello di Adamo, così un giorno avrà un corpo uguale a quello di Cristo.
50 Vi dico questo, fratelli miei: un corpo fatto di carne e sangue non può entrare nel Regno di Dio. Questo nostro corpo che deve morire non può diventare immortale. 51 Voglio rivelarvi questo meraviglioso segreto: non tutti noi moriremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un istante, in un batter dʼocchio, al suono dellʼultima tromba. Perché, quando la tromba suonerà, tutti i cristiani morti risorgeranno con corpi incorruttibili, che non moriranno mai più: ed anche noi vivi saremo trasformati. 53 Infatti, bisogna che questo corpo che va in decomposizione si rivesta di vita che non si corrompe; bisogna che questo corpo mortale diventi immortale.
54 Quando questo accadrà, allora si avvererà ciò che dicono le Scritture: «La morte è distrutta! La vittoria è completa!»
55-56 «O morte, dovʼè la tua vittoria? Dovʼè il tuo pugnale?» Perché il pugnale della morte è il peccato e il potere del peccato è la legge. 57 Quanto dobbiamo ringraziare Dio per tutto questo! È lui che ci dà la vittoria per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.
58 Perciò, miei cari fratelli, restate ben saldi, incrollabili, e impegnati sempre più per il lavoro del Signore, perché voi sapete che niente di ciò che fate per il Signore andrà mai perduto.
Central Asian Russian Scriptures (CARS)
Священное Писание, Восточный Перевод
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