Marco 14
Conferenza Episcopale Italiana
V. LA PASSIONE E LA RISURREZIONE DI GESU'
Complotto contro Gesù
14 Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo. 2 Dicevano infatti: «Non durante la festa, perché non succeda un tumulto di popolo».
L'unzione a Betania
3 Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l'unguento sul suo capo. 4 Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato? 5 Si poteva benissimo vendere quest'olio a più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei.
6 Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona; 7 i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. 8 Essa ha fatto ciò ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. 9 In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto».
Il tradimento di Giuda
10 Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai sommi sacerdoti, per consegnare loro Gesù. 11 Quelli all'udirlo si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l'occasione opportuna per consegnarlo.
Preparativi del pasto pasquale
12 Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?». 13 Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo 14 e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli? 15 Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala con i tappeti, gia pronta; là preparate per noi». 16 I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua.
Annunzio del tradimento di Giuda
17 Venuta la sera, egli giunse con i Dodici. 18 Ora, mentre erano a mensa e mangiavano, Gesù disse: «In verità vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà». 19 Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: «Sono forse io?». 20 Ed egli disse loro: «Uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto. 21 Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito! Bene per quell'uomo se non fosse mai nato!».
Istituzione dell'Eucaristia
22 Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». 23 Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 24 E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti. 25 In verità vi dico che io non berrò più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio».
Predizione del rinnegamento di Pietro
26 E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 27 Gesù disse loro: «Tutti rimarrete scandalizzati, poiché sta scritto:
Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse.
28 Ma, dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea». 29 Allora Pietro gli disse: «Anche se tutti saranno scandalizzati, io non lo sarò». 30 Gesù gli disse: «In verità ti dico: proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte». 31 Ma egli, con grande insistenza, diceva: «Se anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dicevano anche tutti gli altri.
Al Getsemani
32 Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedetevi qui, mentre io prego». 33 Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. 34 Gesù disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate». 35 Poi, andato un pò innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora. 36 E diceva: «Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu». 37 Tornato indietro, li trovò addormentati e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare un'ora sola? 38 Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 39 Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime parole. 40 Ritornato li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli.
41 Venne la terza volta e disse loro: «Dormite ormai e riposatevi! Basta, è venuta l'ora: ecco, il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. 42 Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino».
L'arresto di Gesù
43 E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. 44 Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta». 45 Allora gli si accostò dicendo: «Rabbì» e lo baciò. 46 Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono. 47 Uno dei presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio. 48 Allora Gesù disse loro: «Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi. 49 Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le Scritture!».
50 Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono. 51 Un giovanetto però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono. 52 Ma egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo.
Gesù davanti al sinedrio
53 Allora condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. 54 Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. 55 Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano. 56 Molti infatti attestavano il falso contro di lui e così le loro testimonianze non erano concordi. 57 Ma alcuni si alzarono per testimoniare il falso contro di lui, dicendo: 58 «Noi lo abbiamo udito mentre diceva: Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d'uomo». 59 Ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde. 60 Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea, interrogò Gesù dicendo: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». 61 Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?». 62 Gesù rispose: «Io lo sono!
E vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra della Potenza
e venire con le nubi del cielo».
63 Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? 64 Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». Tutti sentenziarono che era reo di morte.
65 Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a coprirgli il volto, a schiaffeggiarlo e a dirgli: «Indovina». I servi intanto lo percuotevano.
Rinnegamenti di Pietro
66 Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote 67 e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse: «Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù». 68 Ma egli negò: «Non so e non capisco quello che vuoi dire». Uscì quindi fuori del cortile e il gallo cantò. 69 E la serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti: «Costui è di quelli». 70 Ma egli negò di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Tu sei certo di quelli, perché sei Galileo». 71 Ma egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo che voi dite». 72 Per la seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte». E scoppiò in pianto.
ΚΑΤΑ ΜΑΡΚΟΝ 14
1894 Scrivener New Testament
14 ην δε το πασχα και τα αζυμα μετα δυο ημερας και εζητουν οι αρχιερεις και οι γραμματεις πως αυτον εν δολω κρατησαντες αποκτεινωσιν
2 ελεγον δε μη εν τη εορτη μηποτε θορυβος εσται του λαου
3 και οντος αυτου εν βηθανια εν τη οικια σιμωνος του λεπρου κατακειμενου αυτου ηλθεν γυνη εχουσα αλαβαστρον μυρου ναρδου πιστικης πολυτελους και συντριψασα το αλαβαστρον κατεχεεν αυτου κατα της κεφαλης
4 ησαν δε τινες αγανακτουντες προς εαυτους και λεγοντες εις τι η απωλεια αυτη του μυρου γεγονεν
5 ηδυνατο γαρ τουτο πραθηναι επανω τριακοσιων δηναριων και δοθηναι τοις πτωχοις και ενεβριμωντο αυτη
6 ο δε ιησους ειπεν αφετε αυτην τι αυτη κοπους παρεχετε καλον εργον ειργασατο εις εμε
7 παντοτε γαρ τους πτωχους εχετε μεθ εαυτων και οταν θελητε δυνασθε αυτους ευ ποιησαι εμε δε ου παντοτε εχετε
8 ο ειχεν αυτη εποιησεν προελαβεν μυρισαι μου το σωμα εις τον ενταφιασμον
9 αμην λεγω υμιν οπου αν κηρυχθη το ευαγγελιον τουτο εις ολον τον κοσμον και ο εποιησεν αυτη λαληθησεται εις μνημοσυνον αυτης
10 και ο ιουδας ο ισκαριωτης εις των δωδεκα απηλθεν προς τους αρχιερεις ινα παραδω αυτον αυτοις
11 οι δε ακουσαντες εχαρησαν και επηγγειλαντο αυτω αργυριον δουναι και εζητει πως ευκαιρως αυτον παραδω
12 και τη πρωτη ημερα των αζυμων οτε το πασχα εθυον λεγουσιν αυτω οι μαθηται αυτου που θελεις απελθοντες ετοιμασωμεν ινα φαγης το πασχα
13 και αποστελλει δυο των μαθητων αυτου και λεγει αυτοις υπαγετε εις την πολιν και απαντησει υμιν ανθρωπος κεραμιον υδατος βασταζων ακολουθησατε αυτω
14 και οπου εαν εισελθη ειπατε τω οικοδεσποτη οτι ο διδασκαλος λεγει που εστιν το καταλυμα οπου το πασχα μετα των μαθητων μου φαγω
15 και αυτος υμιν δειξει ανωγεον μεγα εστρωμενον ετοιμον εκει ετοιμασατε ημιν
16 και εξηλθον οι μαθηται αυτου και ηλθον εις την πολιν και ευρον καθως ειπεν αυτοις και ητοιμασαν το πασχα
17 και οψιας γενομενης ερχεται μετα των δωδεκα
18 και ανακειμενων αυτων και εσθιοντων ειπεν ο ιησους αμην λεγω υμιν οτι εις εξ υμων παραδωσει με ο εσθιων μετ εμου
19 οι δε ηρξαντο λυπεισθαι και λεγειν αυτω εις καθ εις μητι εγω και αλλος μητι εγω
20 ο δε αποκριθεις ειπεν αυτοις εις εκ των δωδεκα ο εμβαπτομενος μετ εμου εις το τρυβλιον
21 ο μεν υιος του ανθρωπου υπαγει καθως γεγραπται περι αυτου ουαι δε τω ανθρωπω εκεινω δι ου ο υιος του ανθρωπου παραδιδοται καλον ην αυτω ει ουκ εγεννηθη ο ανθρωπος εκεινος
22 και εσθιοντων αυτων λαβων ο ιησους αρτον ευλογησας εκλασεν και εδωκεν αυτοις και ειπεν λαβετε φαγετε τουτο εστιν το σωμα μου
23 και λαβων το ποτηριον ευχαριστησας εδωκεν αυτοις και επιον εξ αυτου παντες
24 και ειπεν αυτοις τουτο εστιν το αιμα μου το της καινης διαθηκης το περι πολλων εκχυνομενον
25 αμην λεγω υμιν οτι ουκετι ου μη πιω εκ του γεννηματος της αμπελου εως της ημερας εκεινης οταν αυτο πινω καινον εν τη βασιλεια του θεου
26 και υμνησαντες εξηλθον εις το ορος των ελαιων
27 και λεγει αυτοις ο ιησους οτι παντες σκανδαλισθησεσθε εν εμοι εν τη νυκτι ταυτη οτι γεγραπται παταξω τον ποιμενα και διασκορπισθησεται τα προβατα
28 αλλα μετα το εγερθηναι με προαξω υμας εις την γαλιλαιαν
29 ο δε πετρος εφη αυτω και ει παντες σκανδαλισθησονται αλλ ουκ εγω
30 και λεγει αυτω ο ιησους αμην λεγω σοι οτι σημερον εν τη νυκτι ταυτη πριν η δις αλεκτορα φωνησαι τρις απαρνηση με
31 ο δε εκ περισσου ελεγεν μαλλον εαν με δεη συναποθανειν σοι ου μη σε απαρνησομαι ωσαυτως δε και παντες ελεγον
32 και ερχονται εις χωριον ου το ονομα γεθσημανη και λεγει τοις μαθηταις αυτου καθισατε ωδε εως προσευξωμαι
33 και παραλαμβανει τον πετρον και τον ιακωβον και ιωαννην μεθ εαυτου και ηρξατο εκθαμβεισθαι και αδημονειν
34 και λεγει αυτοις περιλυπος εστιν η ψυχη μου εως θανατου μεινατε ωδε και γρηγορειτε
35 και προελθων μικρον επεσεν επι της γης και προσηυχετο ινα ει δυνατον εστιν παρελθη απ αυτου η ωρα
36 και ελεγεν αββα ο πατηρ παντα δυνατα σοι παρενεγκε το ποτηριον απ εμου τουτο αλλ ου τι εγω θελω αλλα τι συ
37 και ερχεται και ευρισκει αυτους καθευδοντας και λεγει τω πετρω σιμων καθευδεις ουκ ισχυσας μιαν ωραν γρηγορησαι
38 γρηγορειτε και προσευχεσθε ινα μη εισελθητε εις πειρασμον το μεν πνευμα προθυμον η δε σαρξ ασθενης
39 και παλιν απελθων προσηυξατο τον αυτον λογον ειπων
40 και υποστρεψας ευρεν αυτους παλιν καθευδοντας ησαν γαρ οι οφθαλμοι αυτων βεβαρημενοι και ουκ ηδεισαν τι αυτω αποκριθωσιν
41 και ερχεται το τριτον και λεγει αυτοις καθευδετε το λοιπον και αναπαυεσθε απεχει ηλθεν η ωρα ιδου παραδιδοται ο υιος του ανθρωπου εις τας χειρας των αμαρτωλων
42 εγειρεσθε αγωμεν ιδου ο παραδιδους με ηγγικεν
43 και ευθεως ετι αυτου λαλουντος παραγινεται ιουδας εις ων των δωδεκα και μετ αυτου οχλος πολυς μετα μαχαιρων και ξυλων παρα των αρχιερεων και των γραμματεων και των πρεσβυτερων
44 δεδωκει δε ο παραδιδους αυτον συσσημον αυτοις λεγων ον αν φιλησω αυτος εστιν κρατησατε αυτον και απαγαγετε ασφαλως
45 και ελθων ευθεως προσελθων αυτω λεγει ραββι ραββι και κατεφιλησεν αυτον
46 οι δε επεβαλον επ αυτον τας χειρας αυτων και εκρατησαν αυτον
47 εις δε τις των παρεστηκοτων σπασαμενος την μαχαιραν επαισεν τον δουλον του αρχιερεως και αφειλεν αυτου το ωτιον
48 και αποκριθεις ο ιησους ειπεν αυτοις ως επι ληστην εξηλθετε μετα μαχαιρων και ξυλων συλλαβειν με
49 καθ ημεραν ημην προς υμας εν τω ιερω διδασκων και ουκ εκρατησατε με αλλ ινα πληρωθωσιν αι γραφαι
50 και αφεντες αυτον παντες εφυγον
51 και εις τις νεανισκος ηκολουθει αυτω περιβεβλημενος σινδονα επι γυμνου και κρατουσιν αυτον οι νεανισκοι
52 ο δε καταλιπων την σινδονα γυμνος εφυγεν απ αυτων
53 και απηγαγον τον ιησουν προς τον αρχιερεα και συνερχονται αυτω παντες οι αρχιερεις και οι πρεσβυτεροι και οι γραμματεις
54 και ο πετρος απο μακροθεν ηκολουθησεν αυτω εως εσω εις την αυλην του αρχιερεως και ην συγκαθημενος μετα των υπηρετων και θερμαινομενος προς το φως
55 οι δε αρχιερεις και ολον το συνεδριον εζητουν κατα του ιησου μαρτυριαν εις το θανατωσαι αυτον και ουχ ευρισκον
56 πολλοι γαρ εψευδομαρτυρουν κατ αυτου και ισαι αι μαρτυριαι ουκ ησαν
57 και τινες ανασταντες εψευδομαρτυρουν κατ αυτου λεγοντες
58 οτι ημεις ηκουσαμεν αυτου λεγοντος οτι εγω καταλυσω τον ναον τουτον τον χειροποιητον και δια τριων ημερων αλλον αχειροποιητον οικοδομησω
59 και ουδε ουτως ιση ην η μαρτυρια αυτων
60 και αναστας ο αρχιερευς εις το μεσον επηρωτησεν τον ιησουν λεγων ουκ αποκρινη ουδεν τι ουτοι σου καταμαρτυρουσιν
61 ο δε εσιωπα και ουδεν απεκρινατο παλιν ο αρχιερευς επηρωτα αυτον και λεγει αυτω συ ει ο χριστος ο υιος του ευλογητου
62 ο δε ιησους ειπεν εγω ειμι και οψεσθε τον υιον του ανθρωπου καθημενον εκ δεξιων της δυναμεως και ερχομενον μετα των νεφελων του ουρανου
63 ο δε αρχιερευς διαρρηξας τους χιτωνας αυτου λεγει τι ετι χρειαν εχομεν μαρτυρων
64 ηκουσατε της βλασφημιας τι υμιν φαινεται οι δε παντες κατεκριναν αυτον ειναι ενοχον θανατου
65 και ηρξαντο τινες εμπτυειν αυτω και περικαλυπτειν το προσωπον αυτου και κολαφιζειν αυτον και λεγειν αυτω προφητευσον και οι υπηρεται ραπισμασιν αυτον εβαλλον
66 και οντος του πετρου εν τη αυλη κατω ερχεται μια των παιδισκων του αρχιερεως
67 και ιδουσα τον πετρον θερμαινομενον εμβλεψασα αυτω λεγει και συ μετα του ναζαρηνου ιησου ησθα
68 ο δε ηρνησατο λεγων ουκ οιδα ουδε επισταμαι τι συ λεγεις και εξηλθεν εξω εις το προαυλιον και αλεκτωρ εφωνησεν
69 και η παιδισκη ιδουσα αυτον παλιν ηρξατο λεγειν τοις παρεστηκοσιν οτι ουτος εξ αυτων εστιν
70 ο δε παλιν ηρνειτο και μετα μικρον παλιν οι παρεστωτες ελεγον τω πετρω αληθως εξ αυτων ει και γαρ γαλιλαιος ει και η λαλια σου ομοιαζει
71 ο δε ηρξατο αναθεματιζειν και ομνυειν οτι ουκ οιδα τον ανθρωπον τουτον ον λεγετε
72 και εκ δευτερου αλεκτωρ εφωνησεν και ανεμνησθη ο πετρος του ρηματος ου ειπεν αυτω ο ιησους οτι πριν αλεκτορα φωνησαι δις απαρνηση με τρις και επιβαλων εκλαιεν
Marco 14
La Bibbia della Gioia
Gesù è tradito ed arrestato
14 Due giorni dopo cominciava il rito della Pasqua, una festa annuale ebraica durante la quale non si mangia pane lievitato. I primi sacerdoti e gli altri capi giudei cercavano un modo per arrestare Gesù con lʼinganno, per poi ucciderlo.
2 «Ma non possiamo durante la Pasqua», dicevano, «altrimenti ci sarà un tumulto!»
3 Nel frattempo Gesù era a Betania, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre erano a tavola, una donna entrò, portando un flacone di costoso profumo. Rotto il sigillo, la donna versò il profumo sul capo di Gesù.
4-5 Alcuni dei commensali erano indignati per questo spreco, almeno così parve a loro.
«Ma perché lo ha fatto? Avrebbe potuto vendere quel profumo per più di trecento monete, e poi dare il denaro ai poveri!» mugugnavano, e ce lʼavevano a morte con lei. 6 Gesù allora disse: «Lasciatela in pace! Perché la criticate per una buona azione? 7 Ci saranno sempre dei poveri fra voi, che avranno molto bisogno del vostro aiuto e che potrete soccorrere quando vorrete, mentre io non sarò qui ancora per molto.
8 Questa donna ha fatto ciò che poteva: ha profumato il mio corpo anzitempo per la sepoltura. 9 E aggiungo questo in tutta verità, che ovunque il Vangelo sarà predicato nel mondo, ci si ricorderà di questa donna e di ciò che ha fatto».
10 Allora Giuda Iscariota, uno dei discepoli, si recò dai capi sacerdoti per mettersi dʼaccordo con loro ed aiutarli ad arrestare Gesù.
11 Quando i capi sacerdoti seppero perché era venuto, ne furono molto felici e gli promisero una ricompensa. Così Giuda cominciò a cercare il momento e il posto favorevole per tradire Gesù.
12 Il primo giorno di Pasqua, giorno in cui i Giudei sacrificano gli agnelli, i discepoli di Gesù gli chiesero dove volesse consumare la cena tradizionale di Pasqua. 13 Gesù mandò due di loro a Gerusalemme con queste istruzioni: «Quando vedrete venire verso di voi un uomo con una brocca dʼacqua, seguitelo. 14 Nella casa in cui entrerà, dite al padrone: “Il nostro Maestro ci manda a vedere la stanza che tieni pronta per noi, quella dove faremo la cena di Pasqua stasera!” 15 Allora egli vi porterà in una grande sala al piano di sopra, già sistemata. È là che dovrete preparare la nostra cena».
16 I due discepoli andarono in città, trovarono tutto come Gesù aveva detto e prepararono la cena.
17 Verso sera arrivò Gesù con gli altri discepoli. 18 Mentre mangiavano seduti intorno alla tavola, Gesù disse: «In tutta verità vi dico che uno di voi mi tradirà, proprio uno di voi che intinge nel mio piatto».
19 Una profonda tristezza sʼimpadronì dei discepoli; ed uno dopo lʼaltro gli domandarono: «Sono forse io quello?»
20 Gesù rispose: «È uno di voi dodici che sta mangiando con me ora. 21 Devo morire, come tempo fa predissero i profeti; ma, guai allʼuomo da cui sono tradito! Per lui sarebbe meglio che non fosse mai nato!»
22 Mentre stavano mangiando, Gesù prese del pane, chiese la benedizione di Dio, poi lo spezzò e lo diede ai discepoli, dicendo: «Mangiate. Questo è il mio corpo».
23 Poi prese un bicchiere di vino, di cui ringraziò Dio, lo porse ai discepoli, e tutti ne bevvero. 24 Gesù disse: «Questo è il mio sangue, versato per molti, che conferma il nuovo patto fra Dio e lʼuomo. 25 In tutta verità vi dico che non assaggerò più vino fino al giorno in cui non ne berrò del nuovo nel Regno di Dio!»
26 Poi cantarono un inno e, usciti, si diressero sul Monte degli Ulivi. Gesù disse ai discepoli:
27 «Tutti voi mi abbandonerete, perché Dio ha detto per mezzo dei profeti: “Ucciderò il Pastore, e le pecore saranno disperse!” 28 Ma dopo che sarò risorto, andrò in Galilea, e là ci rivedremo!»
29 Allora Pietro gli disse: «Io non ti abbandonerò mai! Non importa ciò che faranno gli altri!» 30 Ma Gesù replicò: «Pietro, io invece ti dico che prima che il gallo canti una seconda volta domani mattina, mi avrai rinnegato tre volte».
31 «No!» esclamò Pietro. «Neppure se dovessi morire con te! Non ti rinnegherò mai!» E gli altri discepoli dicevano lo stesso.
32 Erano giunti intanto ad un orto di ulivi, chiamato lʼOrto di Getsemani. Gesù ordinò ai suoi discepoli: «Sedete qui, mentre vado a pregare».
33 Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentirsi oppresso dallʼorrore e da una profonda angoscia. 34 Allora Gesù disse loro: «La mia anima è oppressa dal dolore per la morte che si avvicina: restate qui e state svegli con me». 35 Andò un poʼ più avanti, poi cadde a terra, pregando Dio che, se era possibile, gli risparmiasse il momento terribile che lo aspettava.
36 «Padre, Padre», diceva, «ogni cosa ti è possibile. Allontana da me questo calice di dolore! Tuttavia sia fatta la tua volontà, non la mia».
37 Poi tornò dai tre discepoli e li trovò addormentati. «Simone!» chiamò, «Dormi? Non sei riuscito a star sveglio con me neppure unʼora? 38 State svegli e pregate per non cadere in tentazione. Perché, anche se lo spirito è pieno di buona volontà, il corpo è tanto debole!»
39 Gesù sʼallontanò di nuovo e pregò, ripetendo le stesse parole. 40 Poi ritornò dai discepoli e ancora una volta li trovò addormentati, perché non erano riusciti a tenere gli occhi aperti e non sapevano che cosa rispondergli.
41 La terza volta che tornò da loro disse: «Dormite pure, riposatevi. Ma no, il tempo di dormire è finito! Ecco, sono tradito e consegnato a degli uomini malvagi. 42 Venite, alzatevi! Dobbiamo andare. Ecco, sta arrivando lʼuomo che mi tradirà!» 43 Mentre stava ancora parlando, arrivò Giuda, uno dei suoi discepoli, accompagnato da una folla armata di spade e bastoni, mandata dai primi sacerdoti e dagli altri capi giudei.
44 Giuda aveva detto loro: «Saprete chi arrestare, quando mi avvicinerò a lui e lo bacerò. Allora potrete prenderlo facilmente!»
45 Perciò, appena arrivati, Giuda si avvicinò a Gesù e gli disse: «Maestro!» poi lo baciò.
46 Allora gli altri furono addosso a Gesù e lo immobilizzarono. 47 Ma qualcuno sfoderò una spada e ferì un servo del sommo sacerdote, mozzandogli un orecchio.
48 Gesù chiese loro: «Sono un delinquente così pericoloso da venire a prendermi armati fino ai denti? 49 Perché non mi avete arrestato nel tempio? Tutti i giorni io ero là ad insegnare. Ma queste cose stanno accadendo, perché si avverino le profezie che mi riguardano».
50 Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono via. 51-52 Seguiva Gesù un giovane che indossava soltanto una camicia di lino. Quando cercarono di prendere anche lui, egli lasciò cadere la camicia e se ne scappò via completamente nudo.
Pietro nega di conoscere Gesù
53 Gesù fu condotto a casa del sommo sacerdote, dove ben presto si riunirono tutti i capi sacerdoti e gli altri capi religiosi. 54 Pietro, che lo seguiva a distanza, era riuscito ad entrare nel cortile della casa del sommo sacerdote; e andò a sedersi fra i servi, a scaldarsi accanto al fuoco.
55 Intanto, i capi sacerdoti e la Corte Suprema Ebraica al completo stavano cercando unʼaccusa contro Gesù per condannarlo a morte. Ma i loro sforzi erano vani. 56 Molti testimoni deponevano il falso, ma si contraddicevano a vicenda.
57 Infine si alzarono alcuni uomini, anchʼessi per accusare falsamente Gesù. Dissero: 58 «Abbiamo sentito che diceva: “Distruggerò questo tempio costruito dagli uomini ed in tre giorni ne costruirò un altro, fatto senza mano dʼuomo!”» 59 Ma neppure in questo caso le testimonianze concordavano.
60 Allora il sommo sacerdote si alzò davanti alla corte e chiese a Gesù: «Perché non rispondi a questa accusa? Che cosa hai da dire in tua discolpa?»
61 Gesù non rispose. Allora il sommo sacerdote gli chiese: «Sei tu il Messia, Figlio di Dio?»
62 Gesù rispose: «Sì, sono io, e voi mi vedrete sedere alla destra di Dio e tornare in terra sulle nuvole del cielo».
63-64 Allora il sommo sacerdote si strappò i vestiti, gridando: «Di che cosa avete bisogno ancora? Perché aspettare dei testimoni? Voi stessi avete udito la sua bestemmia! Qual è il vostro verdetto?» La votazione per la condanna a morte fu unanime.
65 Alcuni di loro si misero a sputargli addosso, poi lo bendarono e cominciarono a dargli dei pugni in faccia. «Chi ti ha colpito stavolta, profeta?» lo deridevano. E perfino le guardie lo presero a pugni, mentre lo portavano via.
66-67 Nel frattempo, Pietro era rimasto di sotto, nel cortile. Ad un certo punto una delle serve del sommo sacerdote lo vide che si scaldava intorno al fuoco.
La donna lo guardò da vicino, poi lo apostrofò: «Anche tu eri con Gesù di Nazaret!»
68 Pietro negò: «Non so neppure di che cosa stai parlando!» disse, e si allontanò verso il cortile. Proprio allora il gallo cantò.
69 La serva lo vide che se ne stava là e cominciò a dire agli altri: «Eccolo là! Quello è un discepolo di Gesù!»
70 Pietro negò di nuovo. Poco dopo, altre persone che se ne stavano in piedi attorno al fuoco cominciarono a dire a Pietro: «Sì che sei uno di loro, perché vieni dalla Galilea!»
71 Pietro cominciò a maledire e a spergiurare, gridando: «Non lo conosco neppure il tizio di cui parlate!»
72 Fu allora che il gallo cantò la seconda volta. Improvvisamente Pietro ricordò le parole di Gesù: «Prima che il gallo canti due volte, mi avrai rinnegato per la terza volta».
E Pietro, sconsolato, pianse.
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