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Gesù risponde alle domande

10 Poi Gesù partì da Cafarnao e si diresse verso sud, ai confini della Giudea, ad est del fiume Giordano. Ancora una volta attorno a lui si era riunita una gran folla. E Gesù insegnava.

Alcuni Farisei vennero a chiedergli: «Secondo te, è lecito il divorzio?» Naturalmente cercavano di tendergli una trappola.

«Che cosa disse Mosè del divorzio?» chiese loro Gesù.

«Disse che si poteva concedere», risposero. «Mosè ha detto che se un uomo vuol mandar via sua moglie, basta che le scriva una lettera di ripudio».

Allora Gesù disse: «Perché credete che Mosè abbia detto così? Ve lo dico io: quella fu una concessione, perché avete il cuore duro. 6-7 Ma questa non è certo la volontà di Dio. Perché le Scritture dicono che fin dal principio Dio li fece maschio e femmina; e per questo lʼuomo lascerà suo padre e sua madre, per unirsi alla moglie, in una unione così profonda che non saranno più due, ma una cosa sola. Perciò lʼuomo non può separare ciò che Dio ha unito».

10 Più tardi, quando Gesù rimase solo in casa con i discepoli, essi gli proposero di nuovo lʼargomento.

11 Ed egli disse: «Se un uomo divorzia da sua moglie per sposare unʼaltra donna, commette adulterio contro di lei. 12 E se una moglie divorzia da suo marito e si risposa, anchʼella commette adulterio».

13 Una volta portarono a Gesù dei bambini, perché li benedicesse, ma i discepoli rimproveravano quelli che li portavano.

14 Quando Gesù se ne accorse, sʼindignò con i discepoli e disse: «Lasciate che i bambini vengano da me, perché il Regno di Dio appartiene a chi è come loro. Non cacciateli! 15 Anzi, vi dico che chi rifiuterà di avvicinarsi a Dio con lʼatteggiamento di un bambino, non entrerà nel suo Regno».

16 Poi prese i bambini fra le braccia, posò le mani su di loro e li benedisse.

17 Mentre stava per rimettersi in cammino, arrivò un uomo correndo, sʼinginocchiò davanti a lui e gli chiese: «Buon Maestro, che devo fare per entrare in cielo?»

18 «Perché mi chiami buono?» disse Gesù.

«Solo Dio è veramente buono. 19 Ma in quanto alla tua domanda, tu conosci i comandamenti di Dio: non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire il falso contro nessuno, non ingannare, rispetta tuo padre e tua madre».

20 «Signore, non sono mai venuto meno a nessuno di questi comandamenti», rispose lʼuomo.

21 Gesù, guardandolo, provò affetto per lui e gli disse: «Ti manca solo una cosa: vai a vendere tutto ciò che hai, daʼ il denaro ai poveri, ed avrai un tesoro nel cielo. Poi vieni e seguimi».

22 Lʼuomo si rabbuiò in viso e se ne andò via tristemente, perché era molto ricco.

23 Gesù, guardandosi attorno, disse rivolto ai discepoli: «È quasi impossibile che un ricco entri nel Regno dei Cieli!»

24 Questa affermazione li lasciò stupiti. E Gesù aggiunse: «È davvero difficile entrare nel Regno di Dio per quelli che confidano nelle ricchezze! 25 È più facile per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel Regno di Dio!»

26 I discepoli erano piuttosto scettici e cominciarono a chiedersi fra loro: «Ma allora chi potrà mai essere salvato?» 27 Gesù li guardò attentamente, poi disse: «Per gli uomini è impossibile, ma non per Dio. Perché a Dio tutto è possibile».

28 Allora Pietro cominciò a ricordargli tutto ciò che lui e gli altri discepoli avevano lasciato alle spalle. «Abbiamo rinunciato a tutto per seguirti!» gli diceva.

29 E Gesù rispose: «Ebbene io vi assicuro che nessuno ha mai rinunciato a qualcosa come: casa, fratelli, sorelle, madre, figli, padre o proprietà per amor mio e per predicare il Vangelo, 30 senza che ne riceva un compenso cento volte di più, come: case, fratelli, sorelle, madri, figli e terre… insieme alle persecuzioni però! Tutto questo sarà suo qui in terra, e nel mondo che verrà riceverà la vita eterna. 31 Ma molti che sembrano essere importanti adesso, saranno gli ultimi, e molti che sono gli ultimi, saranno i primi».

Gesù predice la sua morte

32 Sulla via di Gerusalemme, Gesù camminava alla testa dei discepoli che lo seguivano tutti spaventati e sbigottiti. Prendendoli in disparte, Gesù spiegò loro ancora una volta tutto ciò che gli doveva accadere a Gerusalemme.

33 «Quando saremo là», disse loro, «io, il Figlio dellʼUomo, sarò arrestato e portato davanti ai primi sacerdoti e ai capi giudei, che mi condanneranno a morte. Poi mi consegneranno ai Romani per farmi uccidere. 34 Mi derideranno e mi sputeranno addosso, mi frusteranno e mi uccideranno; ma dopo tre giorni risusciterò!»

35 Più tardi Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Maestro, vorremmo che tu ci facessi un favore».

36 «Di che si tratta?» domandò Gesù.

37 «Quando sarai nel tuo Regno, vorremmo sedere sui troni vicini al tuo, uno alla tua destra e lʼaltro alla tua sinistra!»

38 Ma Gesù rispose: «Voi non vi rendete conto di ciò che state chiedendo! Credete di poter bere quel calice di dolore che berrò io? O pensate di poter ricevere quel battesimo di sofferenza col quale io devo essere battezzato?» 39 Essi risposero: «Sì, ne siamo capaci!» Allora Gesù disse: «Certo, anche voi berrete il mio calice e sarete battezzati col mio battesimo, 40 ma non sta a me darvi i troni vicino al mio, perché quei posti sono già stati assegnati».

41 Quando gli altri discepoli vennero a sapere ciò che Giacomo e Giovanni avevano chiesto, ne furono molto indignati. 42 Allora Gesù li chiamò e disse loro: «Come sapete, i re e i grandi uomini della terra comandano col pugno di ferro.

43 Ma fra di voi è diverso. Anzi, chi vuole essere grande fra di voi, deve farsi servo di tutti. 44 E chi vuole essere proprio il primo, deve essere lo schiavo di tutti. 45 Anchʼio, il Messia, non sono venuto qui per essere servito, ma per servire gli altri e per dare la mia vita in riscatto di molti!»

46 Intanto erano arrivati a Gerico. Più tardi, mentre uscivano dalla città, una gran folla si mise a seguirli. Un mendicante cieco di nome Bartimeo, figlio di Timeo, stava seduto lungo la strada a chiedere lʼelemosina.

47 Quando Bartimeo udì che stava passando Gesù di Nazaret, cominciò a gridare: «Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà di me!» 48 Molte persone si misero a sgridarlo, perché stesse zitto. Invece il cieco si mise a gridare sempre più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!»

49 Quando Gesù lʼudì, si fermò e disse: «Ditegli di venire qui!» Allora andarono a chiamare il cieco e gli dissero: «Coraggio, àlzati, ti vuol parlare!» 50 Bartimeo gettò da parte il mantello, balzò in piedi e andò incontro a Gesù.

51 «Che vuoi che faccia per te?» gli domandò Gesù. «O Maestro», disse lʼuomo, «voglio vedere!»

52 E Gesù gli disse: «Ebbene, è fatto. La tua fede ti ha guarito!» Subito il cieco ricuperò la vista e seguì Gesù per la via.

10 Poi, partendo di là, si recò nel territorio della Giudea lungo il Giordano, e di nuovo le folle si radunarono intorno a lui, ed egli nuovamente, come al solito, le ammaestrava.

E i farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «E' lecito al marito ripudiare la moglie?».

Ed egli, rispondendo, disse loro: «Che cosa vi ha comandato Mosè?».

Essi dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di divorzio e di ripudiare la moglie».

E Gesú, rispondendo, disse loro: «Fu a causa della durezza del vostro cuore che egli scrisse questa disposizione;

ma al principio della creazione, Dio li fece maschio e femmina.

Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie;

e i due diverranno una stessa carne; cosí non sono piú due, ma una sola carne.

L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha unito!».

10 E in casa i suoi discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento.

11 Allora egli disse loro: «Chiunque manda via la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei.

12 Similmente, se la moglie lascia il proprio marito e ne sposa un altro, commette adulterio».

13 Allora, gli furono presentati dei fanciulli, perché li toccasse, ma i discepoli sgridavano coloro che li portavano.

14 E Gesú, nel vedere ciò, si indignò, e disse loro: «Lasciate che i piccoli fanciulli vengano a me e non glielo impedite, perché di tali è il regno di Dio.

15 In verità vi dico che chiunque non riceve il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non entrerà in esso».

16 E, presili in braccio, li benedisse, imponendo loro le mani.

17 Ora, mentre stava per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro; e inginocchiatosi davanti a lui, gli chiese: «Maestro buono, cosa devo fare per ereditare la vita eterna?».

18 E Gesú gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio.

19 Tu conosci i comandamenti: "Non commettere adulterio. Non uccidere. Non rubare. Non dire falsa testimonianza. Non frodare. Onora tuo padre e tua madre"».

20 Ed egli, rispondendo, gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia fanciullezza».

21 Allora Gesú, fissandolo nel volto, l'amò e gli disse: «Una cosa ti manca; va

22 Ma egli, rattristatosi per quella parola, se ne andò dolente, perché aveva molti beni.

23 Allora Gesú, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!».

24 E i discepoli sbigottirono alle sue parole. Ma Gesú, prendendo di nuovo la parola, disse loro: «Figli, quanto è difficile, per coloro che confidano nelle ricchezze entrare nel regno di Dio.

25 E piú facile che un cammello passi per la cruna, di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».

26 Ed essi, ancora piú stupiti, dicevano fra di loro: «E chi dunque può essere salvato?».

27 Ma Gesú, fissando lo sguardo su di loro, disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma non a Dio, perché ogni cosa è possibile a Dio»,

28 E Pietro prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito».

29 Allora Gesú, rispondendo, disse: «Io vi dico in verità che non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o padre o madre o moglie o figli o poderi per amor mio e dell'evangelo,

30 che non riceva il centuplo ora, in questo tempo, in case, fratelli, sorelle madre, figli e poderi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna.

31 Ma molti primi saranno ultimi, e molti ultimi saranno primi».

32 Or essi si trovavano in viaggio per salire a Gerusalemme, e Gesú li precedeva, ed essi erano sgomenti e lo seguivano con timore. Ed egli presi nuovamente i dodici in disparte, prese a dir loro quello che gli sarebbe accaduto:

33 «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani dei capi dei sacerdoti e degli scribi; ed essi lo condanneranno a morte e lo consegneranno nelle mani dei gentili,

34 i quali lo scherniranno, lo flagelleranno, gli sputeranno addosso e l'uccideranno, ma il terzo giorno egli risusciterà».

35 Allora Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si accostarono a lui, dicendo: «Maestro, noi desideriamo che tu faccia per noi ciò che ti chiederemo».

36 Ed egli disse loro: «Che volete che io vi faccia?».

37 Essi gli dissero: «Concedici di sedere uno alla tua destra e l'altro alla tua sinistra nella tua gloria».

38 E Gesú disse loro: «Voi non sapete quello che domandate. Potete voi bere il calice che io berrò ed essere battezzati del battesimo di cui io sono battezzato?». Essi gli dissero: «Sí, lo possiamo».

39 E Gesú disse loro: «Voi certo berrete il calice che io bevo e sarete battezzati del battesimo di cui io sono battezzato,

40 ma quanto a sedere alla mia destra o alla mia sinistra, non sta a me darlo, ma è per coloro ai quali è stato preparato».

41 Udito ciò, gli altri dieci cominciarono ad indignarsi contro Giacomo e Giovanni.

42 Ma Gesú, chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che coloro che sono ritenuti i sovrani delle nazioni le signoreggiano, e i loro grandi esercitano dominio su di esse;

43 ma tra voi non sarà cosí; anzi chiunque vorrà diventare grande tra voi, sarà vostro servo;

44 e chiunque fra voi vorrà essere il primo, sarà schiavo di tutti.

45 Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti».

46 Giunsero cosí a Gerico. E come egli usciva da Gerico con i suoi discepoli e con una grande folla, un certo figlio di Timeo, Bartimeo il cieco, sedeva lungo la strada mendicando.

47 Or avendo udito che chi passava era Gesú il Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Gesú, Figlio di Davide, abbi pietà di me!».

48 Molti lo sgridavano affinché tacesse ma egli gridava ancora piú forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».

49 E Gesú, fermatosi, ordinò che lo si chiamasse. Chiamarono dunque il cieco dicendogli: «Fatti animo, alzati, egli ti chiama!».

50 Allora egli, gettando via il suo vestito, si alzò e venne a Gesú.

51 E Gesú, rivolgendogli la parola, disse: «Che vuoi che io ti faccia?». Il cieco gli disse: «Rabboni, che io recuperi la vista!».

52 E Gesú gli disse: «Va la tua fede a ti ha guarito». E in quell'istante recuperò la vista e si mise a seguire Gesú per la via.

Il ripudio

10 (A)Poi Gesú partí di là e se ne andò nei territori della *Giudea e oltre il *Giordano. Di nuovo si radunarono presso di lui delle folle; e di nuovo egli insegnava loro come era solito fare.

Dei *farisei si avvicinarono a lui per metterlo alla prova, dicendo: «È lecito a un marito mandar via la moglie[a] Egli rispose loro: «Che cosa vi ha comandato *Mosè?» Essi dissero: «Mosè permise di scrivere un atto di ripudio e di mandarla via». Gesú disse loro: «È per la durezza del vostro cuore che Mosè scrisse per voi quella norma; ma al principio della creazione Dio li fece maschio e femmina. Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre, e i due saranno una sola carne.[b] Cosí non sono piú due, ma una sola carne. L'uomo, dunque, non separi quel che Dio ha unito».

10 In casa i discepoli lo interrogarono di nuovo sullo stesso argomento. 11 Egli disse loro: «Chiunque manda via sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei; 12 e se la moglie ripudia suo marito e ne sposa un altro, commette adulterio».

Gesú benedice i bambini

13 (B)Gli presentavano dei bambini perché li toccasse; ma i discepoli sgridavano coloro che glieli presentavano. 14 Gesú, veduto ciò, si indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano da me; non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro. 15 In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto». 16 E, presili in braccio, li benediceva ponendo le mani su di loro.

Il giovane ricco

17 (C)Mentre Gesú usciva per la via, un tale accorse e, inginocchiatosi davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?» 18 Gesú gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, cioè Dio. 19 Tu sai i comandamenti: “Non uccidere; non commettere adulterio; non rubare; non dire falsa testimonianza; non frodare nessuno; onora tuo padre e tua madre”[c]». 20 Ed egli rispose: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia gioventú». 21 Gesú, guardatolo, l'amò e gli disse: «Una cosa ti manca! Va', vendi tutto ciò che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». 22 Ma egli, rattristato da quella parola, se ne andò dolente, perché aveva molti beni. 23 Gesú, guardatosi attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!» 24 I discepoli si stupirono di queste sue parole. E Gesú replicò loro: «Figlioli, quanto è difficile [per quelli che confidano nelle ricchezze] entrare nel regno di Dio! 25 È piú facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio». 26 Ed essi sempre piú stupiti dicevano tra di loro: «Chi dunque può essere salvato?» 27 Gesú fissò lo sguardo su di loro e disse: «Agli uomini è impossibile, ma non a Dio; perché ogni cosa è possibile a Dio».

28 (D)*Pietro gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito». 29 Gesú rispose: «In verità vi dico che non vi è nessuno che abbia lasciato casa, o fratelli, o sorelle, o madre, o padre, o figli, o campi, per amor mio e per amor del vangelo, 30 il quale ora, in questo tempo, non ne riceva cento volte tanto: case, fratelli, sorelle,
madri, figli, campi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna.
31 Ma molti primi saranno ultimi e molti ultimi primi».

Gesú predice per la terza volta la passione e la risurrezione

32 (E)Mentre erano in cammino salendo a *Gerusalemme, Gesú andava davanti a loro; essi erano turbati; quelli che seguivano erano pieni di timore. Egli prese di nuovo da parte i dodici, e cominciò a dir loro le cose che stavano per accadergli: 33 «Noi saliamo a Gerusalemme e il *Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani dei capi dei *sacerdoti e degli *scribi. Essi lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani, 34 i quali lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e l'uccideranno; ma, dopo tre giorni, egli risusciterà».

Risposta di Gesú alla domanda di Giacomo e di Giovanni

35 (F)*Giacomo e *Giovanni, figli di Zebedeo, si avvicinarono a lui, dicendogli: «Maestro, desideriamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». 36 Egli disse loro: «Che volete che io faccia per voi?» 37 Essi gli dissero: «Concedici di sedere uno alla tua destra e l'altro alla tua sinistra nella tua gloria». 38 Ma Gesú disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete voi bere il calice che io bevo, o essere battezzati del battesimo del quale io sono battezzato?» Essi gli dissero: «Sí, lo possiamo». 39 E Gesú disse loro: «Voi certo berrete il calice che io bevo e sarete battezzati del battesimo del quale io sono battezzato; 40 ma quanto al sedersi alla mia destra o alla mia sinistra, non sta a me concederlo, ma è per quelli a cui è stato preparato». 41 I dieci, udito ciò, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. 42 Ma Gesú, chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che quelli che son reputati principi delle nazioni le signoreggiano e che i loro grandi le sottomettono al loro dominio. 43 Ma non è cosí tra di voi; anzi, chiunque vorrà essere grande fra voi, sarà vostro servitore; 44 e chiunque, tra di voi, vorrà essere primo sarà servo di tutti. 45 Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti».

Gesú guarisce Bartimeo, il cieco

46 (G)Poi giunsero a *Gerico. E come Gesú usciva da Gerico con i suoi discepoli e con una gran folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, cieco mendicante, sedeva presso la strada. 47 Udito che chi passava era Gesú il Nazareno, si mise a gridare e a dire: «Gesú, figlio di *Davide, abbi pietà di me!» 48 E molti lo sgridavano perché tacesse, ma quello gridava piú forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!» 49 Gesú, fermatosi, disse: «Chiamatelo!» E chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio, àlzati! Egli ti chiama». 50 Allora il cieco, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesú. 51 E Gesú, rivolgendosi a lui, gli disse: «Che cosa vuoi che ti faccia?» Il cieco gli rispose: «*Rabbuní, che io ricuperi la vista». 52 Gesú gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». In quell'istante egli ricuperò la vista e seguiva Gesú per la via.

Footnotes

  1. Marco 10:2 +De 24:1.
  2. Marco 10:7 Li fece maschio e femmina… una sola carne, +Ge 2:24.
  3. Marco 10:19 +Es 20:12-16.

10 και εκειθεν αναστας ερχεται εις τα ορια της ιουδαιας και περαν του ιορδανου και συμπορευονται παλιν οχλοι προς αυτον και ως ειωθει παλιν εδιδασκεν αυτους

και [προσελθοντες φαρισαιοι] επηρωτων αυτον ει εξεστιν ανδρι γυναικα απολυσαι πειραζοντες αυτον

ο δε αποκριθεις ειπεν αυτοις τι υμιν ενετειλατο μωυσης

οι δε ειπαν επετρεψεν μωυσης βιβλιον αποστασιου γραψαι και απολυσαι

ο δε ιησους ειπεν αυτοις προς την σκληροκαρδιαν υμων εγραψεν υμιν την εντολην ταυτην

απο δε αρχης κτισεως αρσεν και θηλυ εποιησεν [αυτους]

ενεκεν τουτου καταλειψει ανθρωπος τον πατερα αυτου και την μητερα

και εσονται οι δυο εις σαρκα μιαν ωστε ουκετι εισιν δυο αλλα μια σαρξ

ο ουν ο θεος συνεζευξεν ανθρωπος μη χωριζετω

10 και εις την οικιαν παλιν οι μαθηται περι τουτου επηρωτων αυτον

11 και λεγει αυτοις ος αν απολυση την γυναικα αυτου και γαμηση αλλην μοιχαται επ αυτην

12 και εαν αυτη απολυσασα τον ανδρα αυτης γαμηση αλλον μοιχαται

13 και προσεφερον αυτω παιδια ινα αυτων αψηται οι δε μαθηται επετιμησαν αυτοις

14 ιδων δε ο ιησους ηγανακτησεν και ειπεν αυτοις αφετε τα παιδια ερχεσθαι προς με μη κωλυετε αυτα των γαρ τοιουτων εστιν η βασιλεια του θεου

15 αμην λεγω υμιν ος αν μη δεξηται την βασιλειαν του θεου ως παιδιον ου μη εισελθη εις αυτην

16 και εναγκαλισαμενος αυτα κατευλογει τιθεις τας χειρας επ αυτα

17 και εκπορευομενου αυτου εις οδον προσδραμων εις και γονυπετησας αυτον επηρωτα αυτον διδασκαλε αγαθε τι ποιησω ινα ζωην αιωνιον κληρονομησω

18 ο δε ιησους ειπεν αυτω τι με λεγεις αγαθον ουδεις αγαθος ει μη εις ο θεος

19 τας εντολας οιδας μη φονευσης μη μοιχευσης μη κλεψης μη ψευδομαρτυρησης μη αποστερησης τιμα τον πατερα σου και την μητερα

20 ο δε εφη αυτω διδασκαλε ταυτα παντα εφυλαξαμην εκ νεοτητος μου

21 ο δε ιησους εμβλεψας αυτω ηγαπησεν αυτον και ειπεν αυτω εν σε υστερει υπαγε οσα εχεις πωλησον και δος [τοις] πτωχοις και εξεις θησαυρον εν ουρανω και δευρο ακολουθει μοι

22 ο δε στυγνασας επι τω λογω απηλθεν λυπουμενος ην γαρ εχων κτηματα πολλα

23 και περιβλεψαμενος ο ιησους λεγει τοις μαθηταις αυτου πως δυσκολως οι τα χρηματα εχοντες εις την βασιλειαν του θεου εισελευσονται

24 οι δε μαθηται εθαμβουντο επι τοις λογοις αυτου ο δε ιησους παλιν αποκριθεις λεγει αυτοις τεκνα πως δυσκολον εστιν εις την βασιλειαν του θεου εισελθειν

25 ευκοπωτερον εστιν καμηλον δια τρυμαλιας ραφιδος διελθειν η πλουσιον εις την βασιλειαν του θεου εισελθειν

26 οι δε περισσως εξεπλησσοντο λεγοντες προς αυτον και τις δυναται σωθηναι

27 εμβλεψας αυτοις ο ιησους λεγει παρα ανθρωποις αδυνατον αλλ ου παρα θεω παντα γαρ δυνατα παρα [τω] θεω

28 ηρξατο λεγειν ο πετρος αυτω ιδου ημεις αφηκαμεν παντα και ηκολουθηκαμεν σοι

29 εφη ο ιησους αμην λεγω υμιν ουδεις εστιν ος αφηκεν οικιαν η αδελφους η αδελφας η μητερα η πατερα η τεκνα η αγρους ενεκεν εμου και [ενεκεν] του ευαγγελιου

30 εαν μη λαβη εκατονταπλασιονα νυν εν τω καιρω τουτω οικιας και αδελφους και αδελφας και μητερας και τεκνα και αγρους μετα διωγμων και εν τω αιωνι τω ερχομενω ζωην αιωνιον

31 πολλοι δε εσονται πρωτοι εσχατοι και [οι] εσχατοι πρωτοι

32 ησαν δε εν τη οδω αναβαινοντες εις ιεροσολυμα και ην προαγων αυτους ο ιησους και εθαμβουντο οι δε ακολουθουντες εφοβουντο και παραλαβων παλιν τους δωδεκα ηρξατο αυτοις λεγειν τα μελλοντα αυτω συμβαινειν

33 οτι ιδου αναβαινομεν εις ιεροσολυμα και ο υιος του ανθρωπου παραδοθησεται τοις αρχιερευσιν και τοις γραμματευσιν και κατακρινουσιν αυτον θανατω και παραδωσουσιν αυτον τοις εθνεσιν

34 και εμπαιξουσιν αυτω και εμπτυσουσιν αυτω και μαστιγωσουσιν αυτον και αποκτενουσιν και μετα τρεις ημερας αναστησεται

35 και προσπορευονται αυτω ιακωβος και ιωαννης οι [δυο] υιοι ζεβεδαιου λεγοντες αυτω διδασκαλε θελομεν ινα ο εαν αιτησωμεν σε ποιησης ημιν

36 ο δε ειπεν αυτοις τι θελετε ποιησω υμιν

37 οι δε ειπαν αυτω δος ημιν ινα εις σου εκ δεξιων και εις εξ αριστερων καθισωμεν εν τη δοξη σου

38 ο δε ιησους ειπεν αυτοις ουκ οιδατε τι αιτεισθε δυνασθε πιειν το ποτηριον ο εγω πινω η το βαπτισμα ο εγω βαπτιζομαι βαπτισθηναι

39 οι δε ειπαν αυτω δυναμεθα ο δε ιησους ειπεν αυτοις το ποτηριον ο εγω πινω πιεσθε και το βαπτισμα ο εγω βαπτιζομαι βαπτισθησεσθε

40 το δε καθισαι εκ δεξιων μου η εξ ευωνυμων ουκ εστιν εμον δουναι αλλ οις ητοιμασται

41 και ακουσαντες οι δεκα ηρξαντο αγανακτειν περι ιακωβου και ιωαννου

42 και προσκαλεσαμενος αυτους ο ιησους λεγει αυτοις οιδατε οτι οι δοκουντες αρχειν των εθνων κατακυριευουσιν αυτων και οι μεγαλοι αυτων κατεξουσιαζουσιν αυτων

43 ουχ ουτως δε εστιν εν υμιν αλλ ος αν θελη μεγας γενεσθαι εν υμιν εσται υμων διακονος

44 και ος αν θελη εν υμιν ειναι πρωτος εσται παντων δουλος

45 και γαρ ο υιος του ανθρωπου ουκ ηλθεν διακονηθηναι αλλα διακονησαι και δουναι την ψυχην αυτου λυτρον αντι πολλων

46 και ερχονται εις ιεριχω και εκπορευομενου αυτου απο ιεριχω και των μαθητων αυτου και οχλου ικανου ο υιος τιμαιου βαρτιμαιος τυφλος προσαιτης εκαθητο παρα την οδον

47 και ακουσας οτι ιησους ο ναζαρηνος εστιν ηρξατο κραζειν και λεγειν υιε δαυιδ ιησου ελεησον με

48 και επετιμων αυτω πολλοι ινα σιωπηση ο δε πολλω μαλλον εκραζεν υιε δαυιδ ελεησον με

49 και στας ο ιησους ειπεν φωνησατε αυτον και φωνουσιν τον τυφλον λεγοντες αυτω θαρσει εγειρε φωνει σε

50 ο δε αποβαλων το ιματιον αυτου αναπηδησας ηλθεν προς τον ιησουν

51 και αποκριθεις αυτω ο ιησους ειπεν τι σοι θελεις ποιησω ο δε τυφλος ειπεν αυτω ραββουνι ινα αναβλεψω

52 και ο ιησους ειπεν αυτω υπαγε η πιστις σου σεσωκεν σε και ευθυς ανεβλεψεν και ηκολουθει αυτω εν τη οδω