Atti 9
Conferenza Episcopale Italiana
La vocazione di Saulo
9 Saulo frattanto, sempre fremente minaccia e strage contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote 2 e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco al fine di essere autorizzato a condurre in catene a Gerusalemme uomini e donne, seguaci della dottrina di Cristo, che avesse trovati. 3 E avvenne che, mentre era in viaggio e stava per avvicinarsi a Damasco, all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo 4 e cadendo a terra udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». 5 Rispose: «Chi sei, o Signore?». E la voce: «Io sono Gesù, che tu perseguiti! 6 Orsù, alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». 7 Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce ma non vedendo nessuno. 8 Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla. Così, guidandolo per mano, lo condussero a Damasco, 9 dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda.
10 Ora c'era a Damasco un discepolo di nome Anania e il Signore in una visione gli disse: «Anania!». Rispose: «Eccomi, Signore!». 11 E il Signore a lui: «Su, và sulla strada chiamata Diritta, e cerca nella casa di Giuda un tale che ha nome Saulo, di Tarso; ecco sta pregando, 12 e ha visto in visione un uomo, di nome Anania, venire e imporgli le mani perché ricuperi la vista». 13 Rispose Anania: «Signore, riguardo a quest'uomo ho udito da molti tutto il male che ha fatto ai tuoi fedeli in Gerusalemme. 14 Inoltre ha l'autorizzazione dai sommi sacerdoti di arrestare tutti quelli che invocano il tuo nome». 15 Ma il Signore disse: «Và, perché egli è per me uno strumento eletto per portare il mio nome dinanzi ai popoli, ai re e ai figli di Israele; 16 e io gli mostrerò quanto dovrà soffrire per il mio nome». 17 Allora Anania andò, entrò nella casa, gli impose le mani e disse: «Saulo, fratello mio, mi ha mandato a te il Signore Gesù, che ti è apparso sulla via per la quale venivi, perché tu riacquisti la vista e sia colmo di Spirito Santo». 18 E improvvisamente gli caddero dagli occhi come delle squame e ricuperò la vista; fu subito battezzato, 19 poi prese cibo e le forze gli ritornarono.
Predicazione di Saulo a Damasco
Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, 20 e subito nelle sinagoghe proclamava Gesù Figlio di Dio. 21 E tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Ma costui non è quel tale che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocano questo nome ed era venuto qua precisamente per condurli in catene dai sommi sacerdoti?». 22 Saulo frattanto si rinfrancava sempre più e confondeva i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesù è il Cristo. 23 Trascorsero così parecchi giorni e i Giudei fecero un complotto per ucciderlo; 24 ma i loro piani vennero a conoscenza di Saulo. Essi facevano la guardia anche alle porte della città di giorno e di notte per sopprimerlo; 25 ma i suoi discepoli di notte lo presero e lo fecero discendere dalle mura, calandolo in una cesta.
Visita di Saulo a Gerusalemme
26 Venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi con i discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo ancora che fosse un discepolo. 27 Allora Barnaba lo prese con sé, lo presentò agli apostoli e raccontò loro come durante il viaggio aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. 28 Così egli potè stare con loro e andava e veniva a Gerusalemme, parlando apertamente nel nome del Signore 29 e parlava e discuteva con gli Ebrei di lingua greca; ma questi tentarono di ucciderlo. 30 Venutolo però a sapere i fratelli, lo condussero a Cesarèa e lo fecero partire per Tarso.
Periodo di tranquillità
31 La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria; essa cresceva e camminava nel timore del Signore, colma del conforto dello Spirito Santo.
Pietro guarisce un paralitico a Lidda
32 E avvenne che mentre Pietro andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che dimoravano a Lidda. 33 Qui trovò un uomo di nome Enea, che da otto anni giaceva su un lettuccio ed era paralitico. 34 Pietro gli disse: «Enea, Gesù Cristo ti guarisce; alzati e rifatti il letto». E subito si alzò. 35 Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saròn e si convertirono al Signore.
Pietro risuscita una donna a Giaffa
36 A Giaffa c'era una discepola chiamata Tabità, nome che significa «Gazzella», la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. 37 Proprio in quei giorni si ammalò e morì. La lavarono e la deposero in una stanza al piano superiore. 38 E poiché Lidda era vicina a Giaffa i discepoli, udito che Pietro si trovava là, mandarono due uomini ad invitarlo: «Vieni subito da noi!». 39 E Pietro subito andò con loro. Appena arrivato lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro. 40 Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi rivolto alla salma disse: «Tabità, alzati!». Ed essa aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere. 41 Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i credenti e le vedove, e la presentò loro viva.
42 La cosa si riseppe in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore. 43 Pietro rimase a Giaffa parecchi giorni, presso un certo Simone conciatore.
Atti 9
La Nuova Diodati
9 Saulo intanto, spirando ancora minacce e strage contro i discepoli del Signore, si recò dal sommo sacerdote,
2 e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato alcun seguace della Via, uomini o donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme.
3 Or avvenne che, mentre era in cammino e si avvicinava a Damasco, all'improvviso una luce dal cielo gli folgorò d'intorno.
4 E, caduto a terra, udí una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?».
5 Ed egli disse: «Chi sei, Signore?». E il Signore disse. «Io sono Gesú, che tu perseguiti; ti è duro recalcitrare contro i pungoli».
6 Allora egli, tutto tremante e spaventato, disse: «Signore, che vuoi ch'io faccia?». E il Signore: «Alzati ed entra nella città, e ti sarà detto ciò che devi fare».
7 Or gli uomini che viaggiavano con lui si fermarono attoniti, perché udivano il suono della voce, ma non vedevano alcuno.
8 Poi Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva alcuno; allora prendendolo per mano, lo condussero in Damasco.
9 E rimase tre giorni senza vedere, nei quali né mangiò né bevve.
10 Or a Damasco vi era un discepolo di nome Anania, al quale il Signore disse in visione: «Anania!». Ed egli rispose: «Eccomi, Signore!».
11 E il Signore a lui: «Alzati e recati nella strada detta Diritta, e cerca in casa di Giuda un uomo di Tarso di nome Saulo, che sta pregando;
12 egli ha visto in visione un uomo, di nome Anania, entrare e imporgli le mani perché ricuperi la vista».
13 Allora Anania rispose: «Signore, io ho sentito molti parlare di quest'uomo di quanto male ha fatto ai tuoi santi in Gerusalemme.
14 E qui ha l'autorizzazione dai capi dei sacerdoti, di imprigionare tutti coloro che invocano il tuo nome».
15 Ma il Signore gli disse: «Va perché costui è uno strumento da me scelto per portare il mio nome davanti alle genti, ai re e ai figli d'Israele.
16 Poiché io gli mostrerò quante cose egli deve soffrire per il mio nome».
17 Anania dunque andò ed entrò in quella casa; e, imponendogli le mani, disse: «Fratello Saulo, il Signore Gesú, che ti è apparso sulla via per la quale venivi, mi ha mandato perché tu ricuperi la vista e sii ripieno di Spirito Santo».
18 In quell'istante gli caddero dagli occhi come delle scaglie, e riacquistò la vista; poi si alzò e fu battezzato.
19 E, dopo aver preso cibo, egli ricuperò le forze. Poi Saulo rimase alcuni giorni con i discepoli che erano a Damasco.
20 E subito si mise a predicare il Cristo nelle sinagoghe, proclamando che egli è il Figlio di Dio.
21 E tutti quelli che lo udivano stupivano e dicevano: «Non è costui quel tale che a Gerusalemme perseguitava tutti coloro che invocavano questo nome, ed è venuto qui col preciso scopo di condurli prigionieri dai capi dei sacerdoti?».
22 Ma Saulo confondeva i Giudei che abitavano a Damasco, dimostrando che Gesú è il Cristo.
23 Molti giorni dopo, i Giudei si consultarono assieme per ucciderlo.
24 Ma il loro complotto venne a conoscenza di Saulo. Or essi facevano la guardia alle porte, giorno e notte, per poterlo uccidere;
25 allora i discepoli lo presero di notte e lo calarono giú dalle mura dentro una cesta.
26 Giunto a Gerusalemme, Saulo cercava di unirsi ai discepoli, ma avevano tutti paura di lui, non potendo credere che egli fosse un discepolo.
27 Allora Barnaba lo prese e lo condusse dagli apostoli, e raccontò loro come egli, lungo la strada, aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come a Damasco aveva parlato con franchezza nel nome di Gesú.
28 Così egli rimase con loro a Gerusalemme, andando e venendo, e parlava con franchezza nel nome del Signore Gesú.
29 Egli parlava anche e discuteva con gli ellenisti; ma essi cercavano di ucciderlo.
30 I fratelli però, venuti a conoscenza di questo, lo condussero a Cesarea e di là lo mandarono a Tarso.
31 Così le chiese in tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria avevano pace ed erano edificate. E, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, moltiplicavano.
32 Or avvenne che, mentre Pietro percorreva tutto il paese, venne anche dai santi che abitavano a Lidda.
33 Qui trovò un uomo di nome Enea che già da otto anni giaceva in un letto, perché era paralitico.
34 Pietro gli disse: «Enea, Gesú, il Cristo, ti guarisce; alzati e rifatti il letto». Ed egli subito si alzò.
35 E tutti gli abitanti di Lidda e di Saron lo videro e si convertirono al Signore.
36 Or in Ioppe c'era una discepola di nome Tabitha, che significa Gazzella ella faceva molte buone opere e molte elemosine.
37 Or avvenne in quei giorni che ella si ammalò e morí. Dopo averla lavata, fu posta in una stanza al piano superiore.
38 E, poiché Lidda era vicina a loppe, i discepoli, udito che Pietro si trovava là gli mandarono due uomini per pregarlo di venire da loro senza indugio.
39 Pietro dunque si alzò e partí con loro. Appena giunse, lo condussero nella stanza di sopra; tutte le vedove si presentarono a lui piangendo e gli mostrarono tutte le tuniche e le vesti che Gazzella faceva, mentre era con loro.
40 Pietro allora, fatti uscire tutti, si pose in ginocchio e pregò. Poi, rivoltosi al corpo, disse: «Tabitha, alzati!». Ed ella aprí gli occhi e, visto Pietro, si mise a sedere.
41 Egli le diede la mano e l'aiutò ad alzarsi, e, chiamati i santi e le vedove, la presentò loro in vita.
42 La cosa fu risaputa per tutta Ioppe, e molti credettero nel Signore.
43 E Pietro, rimase a Ioppe parecchi giorni, in casa di un certo Simone, conciatore di pelli.
Atti 9
Nuova Riveduta 1994
La conversione di Saulo
9 (A)*Saulo, sempre spirante minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote, 2 e gli chiese delle lettere per le *sinagoghe di *Damasco affinché, se avesse trovato dei seguaci della Via[a], uomini e donne, li potesse condurre legati a *Gerusalemme.
3 E durante il viaggio, mentre si avvicinava a Damasco, avvenne che, d'improvviso, sfolgorò intorno a lui una luce dal cielo 4 e, caduto in terra, udí una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?» 5 Egli domandò: «Chi sei, Signore?» E il Signore: «Io sono Gesú, che tu perseguiti. [Ti é duro recalcitrare contro il pungolo. 6 Egli, tutto tremante e spaventato, disse: Signore, che vuoi che io faccia? Il Signore gli disse:] Àlzati, entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». 7 Gli uomini che facevano il viaggio con lui rimasero stupiti, perché udivano la voce, ma non vedevano nessuno. 8 Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla; e quelli, conducendolo per mano, lo portarono a Damasco, 9 dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda.
10 Or a Damasco c'era un discepolo di nome *Anania; e il Signore gli disse in visione: «Anania!» Egli rispose: «Eccomi, Signore». 11 E il Signore a lui: «Àlzati, va' nella strada chiamata Diritta, e cerca in casa di Giuda uno di *Tarso chiamato Saulo; poiché ecco, egli è in preghiera, 12 e ha visto in visione un uomo, chiamato Anania, entrare e imporgli le mani perché ricuperi la vista». 13 Ma Anania rispose: «Signore, ho sentito dire da molti di quest'uomo quanto male abbia fatto ai tuoi santi[b] in Gerusalemme. 14 E qui ha ricevuto autorità dai capi dei *sacerdoti per incatenare tutti coloro che invocano il tuo nome». 15 Ma il Signore gli disse: «Va', perché egli è uno strumento che ho scelto per portare il mio nome davanti ai popoli[c], ai re, e ai figli *d'Israele; 16 perché io gli mostrerò quanto debba soffrire per il mio nome».
17 Allora Anania andò, entrò in quella casa, gli impose le mani e disse: «Fratello Saulo, il Signore, quel Gesú che ti è apparso sulla strada per la quale venivi, mi ha mandato perché tu riacquisti la vista e sia riempito di Spirito Santo». 18 In quell'istante gli caddero dagli occhi come delle squame, e ricuperò la vista; poi, alzatosi, fu battezzato. 19 E, dopo aver preso cibo, gli ritornarono le forze. Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco, 20 e si mise subito a predicare nelle sinagoghe che Gesú è il *Figlio di Dio. 21 Tutti quelli che lo ascoltavano si meravigliavano e dicevano: «Ma costui non è quel tale che a Gerusalemme infieriva contro quelli che invocano questo nome ed era venuto qua con lo scopo di condurli incatenati ai capi dei sacerdoti?» 22 Ma Saulo si fortificava sempre di piú e confondeva i Giudei residenti a Damasco, dimostrando che Gesú è il Cristo.
Saulo a Gerusalemme e a Tarso; il persecutore perseguitato
23 (B)Parecchi giorni dopo, i Giudei deliberarono di ucciderlo; 24 ma Saulo venne a conoscenza del loro complotto. Essi facevano persino la guardia alle porte, giorno e notte, per ucciderlo; 25 ma i discepoli lo presero di notte e lo calarono dalle mura dentro una cesta.
26 Quando fu giunto a Gerusalemme, tentava di unirsi ai discepoli; ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo. 27 Allora *Barnaba lo prese con sé, lo condusse dagli *apostoli, e raccontò loro come durante il viaggio aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come a Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesú. 28 Da allora, Saulo andava e veniva con loro in Gerusalemme, e predicava con franchezza nel nome del Signore; 29 discorreva pure e discuteva con gli ellenisti[d]; ma questi cercavano di ucciderlo. 30 I fratelli, saputolo, lo condussero a *Cesarea, e di là lo mandarono a Tarso.
31 Cosí la chiesa, per tutta la *Giudea, la *Galilea e la *Samaria, aveva pace, ed era edificata; e, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, cresceva costantemente di numero.
Enea, il paralitico guarito da Pietro
32 (C)Avvenne che mentre *Pietro andava a far visita a tutti si recò anche dai santi residenti a Lidda. 33 Là trovò un uomo di nome Enea, che da otto anni giaceva paralitico in un letto. 34 Pietro gli disse: «Enea, Gesú Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto». Egli subito si alzò. 35 E tutti gli abitanti di Lidda e di *Saron lo videro e si convertirono al Signore.
Tabita risuscitata da Pietro
36 (D)A *Ioppe c'era una discepola, di nome Tabita, che, tradotto, vuol dire Gazzella: ella faceva molte opere buone ed elemosine. 37 Proprio in quei giorni si ammalò e morí. E, dopo averla lavata, la deposero in una stanza di sopra. 38 Poiché Lidda era vicina a Ioppe, i discepoli, udito che Pietro era là, mandarono due uomini per pregarlo che senza indugio andasse da loro. 39 Pietro allora si alzò e partí con loro. Appena arrivato, lo condussero nella stanza di sopra; e tutte le vedove si presentarono a lui piangendo, mostrandogli tutte le tuniche e i vestiti che Gazzella faceva, mentre era con loro. 40 Ma Pietro, fatti uscire tutti, si mise in ginocchio, e pregò; e, voltatosi verso il corpo, disse: «Tabita, àlzati». Ella aprí gli occhi; e, visto Pietro, si mise seduta. 41 Egli le diede la mano e la fece alzare; e, chiamati i santi e le vedove, la presentò loro in vita. 42 Ciò fu risaputo in tutta Ioppe, e molti credettero nel Signore. 43 Pietro rimase molti giorni a Ioppe, presso un certo Simone conciatore di pelli.
Footnotes
- Atti 9:2 Via, nome dato al movimento cristiano anche in 19:9, 23; 22:4; 24:14, 22; vd. Gv 14:6.
- Atti 9:13 Santi, è questo il primo passo del N.T. dove il termine santi, è impiegato per designare i discepoli di Gesú, cioè i cristiani; cfr. 1 Co 1:2.
- Atti 9:15 Popoli, cioè i popoli pagani.
- Atti 9:29 Ellenisti, vd. nota ad At 6:1.
Acts 9
New International Version
Saul’s Conversion(A)
9 Meanwhile, Saul was still breathing out murderous threats against the Lord’s disciples.(B) He went to the high priest 2 and asked him for letters to the synagogues in Damascus,(C) so that if he found any there who belonged to the Way,(D) whether men or women, he might take them as prisoners to Jerusalem. 3 As he neared Damascus on his journey, suddenly a light from heaven flashed around him.(E) 4 He fell to the ground and heard a voice(F) say to him, “Saul, Saul, why do you persecute me?”
5 “Who are you, Lord?” Saul asked.
“I am Jesus, whom you are persecuting,” he replied. 6 “Now get up and go into the city, and you will be told what you must do.”(G)
7 The men traveling with Saul stood there speechless; they heard the sound(H) but did not see anyone.(I) 8 Saul got up from the ground, but when he opened his eyes he could see nothing.(J) So they led him by the hand into Damascus. 9 For three days he was blind, and did not eat or drink anything.
10 In Damascus there was a disciple named Ananias. The Lord called to him in a vision,(K) “Ananias!”
“Yes, Lord,” he answered.
11 The Lord told him, “Go to the house of Judas on Straight Street and ask for a man from Tarsus(L) named Saul, for he is praying. 12 In a vision he has seen a man named Ananias come and place his hands on(M) him to restore his sight.”
13 “Lord,” Ananias answered, “I have heard many reports about this man and all the harm he has done to your holy people(N) in Jerusalem.(O) 14 And he has come here with authority from the chief priests(P) to arrest all who call on your name.”(Q)
15 But the Lord said to Ananias, “Go! This man is my chosen instrument(R) to proclaim my name to the Gentiles(S) and their kings(T) and to the people of Israel. 16 I will show him how much he must suffer for my name.”(U)
17 Then Ananias went to the house and entered it. Placing his hands on(V) Saul, he said, “Brother Saul, the Lord—Jesus, who appeared to you on the road as you were coming here—has sent me so that you may see again and be filled with the Holy Spirit.”(W) 18 Immediately, something like scales fell from Saul’s eyes, and he could see again. He got up and was baptized,(X) 19 and after taking some food, he regained his strength.
Saul in Damascus and Jerusalem
Saul spent several days with the disciples(Y) in Damascus.(Z) 20 At once he began to preach in the synagogues(AA) that Jesus is the Son of God.(AB) 21 All those who heard him were astonished and asked, “Isn’t he the man who raised havoc in Jerusalem among those who call on this name?(AC) And hasn’t he come here to take them as prisoners to the chief priests?”(AD) 22 Yet Saul grew more and more powerful and baffled the Jews living in Damascus by proving that Jesus is the Messiah.(AE)
23 After many days had gone by, there was a conspiracy among the Jews to kill him,(AF) 24 but Saul learned of their plan.(AG) Day and night they kept close watch on the city gates in order to kill him. 25 But his followers took him by night and lowered him in a basket through an opening in the wall.(AH)
26 When he came to Jerusalem,(AI) he tried to join the disciples, but they were all afraid of him, not believing that he really was a disciple. 27 But Barnabas(AJ) took him and brought him to the apostles. He told them how Saul on his journey had seen the Lord and that the Lord had spoken to him,(AK) and how in Damascus he had preached fearlessly in the name of Jesus.(AL) 28 So Saul stayed with them and moved about freely in Jerusalem, speaking boldly in the name of the Lord. 29 He talked and debated with the Hellenistic Jews,[a](AM) but they tried to kill him.(AN) 30 When the believers(AO) learned of this, they took him down to Caesarea(AP) and sent him off to Tarsus.(AQ)
31 Then the church throughout Judea, Galilee and Samaria(AR) enjoyed a time of peace and was strengthened. Living in the fear of the Lord and encouraged by the Holy Spirit, it increased in numbers.(AS)
Aeneas and Dorcas
32 As Peter traveled about the country, he went to visit the Lord’s people(AT) who lived in Lydda. 33 There he found a man named Aeneas, who was paralyzed and had been bedridden for eight years. 34 “Aeneas,” Peter said to him, “Jesus Christ heals you.(AU) Get up and roll up your mat.” Immediately Aeneas got up. 35 All those who lived in Lydda and Sharon(AV) saw him and turned to the Lord.(AW)
36 In Joppa(AX) there was a disciple named Tabitha (in Greek her name is Dorcas); she was always doing good(AY) and helping the poor. 37 About that time she became sick and died, and her body was washed and placed in an upstairs room.(AZ) 38 Lydda was near Joppa; so when the disciples(BA) heard that Peter was in Lydda, they sent two men to him and urged him, “Please come at once!”
39 Peter went with them, and when he arrived he was taken upstairs to the room. All the widows(BB) stood around him, crying and showing him the robes and other clothing that Dorcas had made while she was still with them.
40 Peter sent them all out of the room;(BC) then he got down on his knees(BD) and prayed. Turning toward the dead woman, he said, “Tabitha, get up.”(BE) She opened her eyes, and seeing Peter she sat up. 41 He took her by the hand and helped her to her feet. Then he called for the believers, especially the widows, and presented her to them alive. 42 This became known all over Joppa, and many people believed in the Lord.(BF) 43 Peter stayed in Joppa for some time with a tanner named Simon.(BG)
Footnotes
- Acts 9:29 That is, Jews who had adopted the Greek language and culture
Acts 9
King James Version
9 And Saul, yet breathing out threatenings and slaughter against the disciples of the Lord, went unto the high priest,
2 And desired of him letters to Damascus to the synagogues, that if he found any of this way, whether they were men or women, he might bring them bound unto Jerusalem.
3 And as he journeyed, he came near Damascus: and suddenly there shined round about him a light from heaven:
4 And he fell to the earth, and heard a voice saying unto him, Saul, Saul, why persecutest thou me?
5 And he said, Who art thou, Lord? And the Lord said, I am Jesus whom thou persecutest: it is hard for thee to kick against the pricks.
6 And he trembling and astonished said, Lord, what wilt thou have me to do? And the Lord said unto him, Arise, and go into the city, and it shall be told thee what thou must do.
7 And the men which journeyed with him stood speechless, hearing a voice, but seeing no man.
8 And Saul arose from the earth; and when his eyes were opened, he saw no man: but they led him by the hand, and brought him into Damascus.
9 And he was three days without sight, and neither did eat nor drink.
10 And there was a certain disciple at Damascus, named Ananias; and to him said the Lord in a vision, Ananias. And he said, Behold, I am here, Lord.
11 And the Lord said unto him, Arise, and go into the street which is called Straight, and enquire in the house of Judas for one called Saul, of Tarsus: for, behold, he prayeth,
12 And hath seen in a vision a man named Ananias coming in, and putting his hand on him, that he might receive his sight.
13 Then Ananias answered, Lord, I have heard by many of this man, how much evil he hath done to thy saints at Jerusalem:
14 And here he hath authority from the chief priests to bind all that call on thy name.
15 But the Lord said unto him, Go thy way: for he is a chosen vessel unto me, to bear my name before the Gentiles, and kings, and the children of Israel:
16 For I will shew him how great things he must suffer for my name's sake.
17 And Ananias went his way, and entered into the house; and putting his hands on him said, Brother Saul, the Lord, even Jesus, that appeared unto thee in the way as thou camest, hath sent me, that thou mightest receive thy sight, and be filled with the Holy Ghost.
18 And immediately there fell from his eyes as it had been scales: and he received sight forthwith, and arose, and was baptized.
19 And when he had received meat, he was strengthened. Then was Saul certain days with the disciples which were at Damascus.
20 And straightway he preached Christ in the synagogues, that he is the Son of God.
21 But all that heard him were amazed, and said; Is not this he that destroyed them which called on this name in Jerusalem, and came hither for that intent, that he might bring them bound unto the chief priests?
22 But Saul increased the more in strength, and confounded the Jews which dwelt at Damascus, proving that this is very Christ.
23 And after that many days were fulfilled, the Jews took counsel to kill him:
24 But their laying await was known of Saul. And they watched the gates day and night to kill him.
25 Then the disciples took him by night, and let him down by the wall in a basket.
26 And when Saul was come to Jerusalem, he assayed to join himself to the disciples: but they were all afraid of him, and believed not that he was a disciple.
27 But Barnabas took him, and brought him to the apostles, and declared unto them how he had seen the Lord in the way, and that he had spoken to him, and how he had preached boldly at Damascus in the name of Jesus.
28 And he was with them coming in and going out at Jerusalem.
29 And he spake boldly in the name of the Lord Jesus, and disputed against the Grecians: but they went about to slay him.
30 Which when the brethren knew, they brought him down to Caesarea, and sent him forth to Tarsus.
31 Then had the churches rest throughout all Judaea and Galilee and Samaria, and were edified; and walking in the fear of the Lord, and in the comfort of the Holy Ghost, were multiplied.
32 And it came to pass, as Peter passed throughout all quarters, he came down also to the saints which dwelt at Lydda.
33 And there he found a certain man named Aeneas, which had kept his bed eight years, and was sick of the palsy.
34 And Peter said unto him, Aeneas, Jesus Christ maketh thee whole: arise, and make thy bed. And he arose immediately.
35 And all that dwelt at Lydda and Saron saw him, and turned to the Lord.
36 Now there was at Joppa a certain disciple named Tabitha, which by interpretation is called Dorcas: this woman was full of good works and almsdeeds which she did.
37 And it came to pass in those days, that she was sick, and died: whom when they had washed, they laid her in an upper chamber.
38 And forasmuch as Lydda was nigh to Joppa, and the disciples had heard that Peter was there, they sent unto him two men, desiring him that he would not delay to come to them.
39 Then Peter arose and went with them. When he was come, they brought him into the upper chamber: and all the widows stood by him weeping, and shewing the coats and garments which Dorcas made, while she was with them.
40 But Peter put them all forth, and kneeled down, and prayed; and turning him to the body said, Tabitha, arise. And she opened her eyes: and when she saw Peter, she sat up.
41 And he gave her his hand, and lifted her up, and when he had called the saints and widows, presented her alive.
42 And it was known throughout all Joppa; and many believed in the Lord.
43 And it came to pass, that he tarried many days in Joppa with one Simon a tanner.
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