Add parallel Print Page Options

Un angelo appare a Cornelio

10 A Cesarèa viveva Cornelio, un centurione che comandava una compagnia chiamata «Italica». Questʼuomo era timorato di Dio e molto pio, come tutta la sua famiglia. Faceva molte elemosine e pregava continuamente. Un giorno, verso le tre del pomeriggio, Cornelio ebbe una visione: vide chiaramente un angelo di Dio venirgli incontro.

«Cornelio!» lo chiamò lʼangelo.

«Che vuoi, Signore?» chiese lʼaltro tutto spaventato.

Lʼangelo rispose: «Le tue preghiere e le tue elemosine non sono passate inosservate a Dio! 5-6 Ora manda qualcuno a Giaffa a chiamare un certo Simon Pietro. Alloggia presso quel tale Simone, che lavora il cuoio e ha una casa in riva al mare».

Non appena lʼangelo se ne fu andato Cornelio chiamò due suoi domestici e un soldato che credeva in Dio, uno della sua guardia del corpo e, dopo aver raccontato loro lʼaccaduto, li mandò a Giaffa.

9-10 Il giorno dopo, mentre quelli erano in viaggio e sʼavvicinavano alla città, Pietro salì sul terrazzo di casa per pregare. Era mezzogiorno e aveva fame. Mentre preparavano il pranzo, Pietro fu rapito in estasi. 11 Vide il cielo aperto, da cui scendeva qualcosa come un grande lenzuolo che, tenuto per i quattro capi, sʼabbassava verso terra. 12 Dentro cʼerano diversi tipi di animali, di rettili e di uccelli (vietati ai Giudei come cibo).

13 Una voce gli disse: «Pietro, àlzati, ammazza e mangia tutto quello che vuoi!»

14 «No davvero, Signore!» rispose Pietro, «In tutta la mia vita non ho mai mangiato degli animali del genere, perché è proibito dalle nostre leggi ebraiche».

15 La voce parlò di nuovo: «Non chiamare impuro ciò che Dio ha dichiarato puro!»

16 La visione si ripeté per tre volte. Poi il lenzuolo fu ritirato di nuovo in cielo. 17 Pietro era molto perplesso. Che cosa significava quella visione?

Proprio allora gli uomini, mandati da Cornelio, dopo aver chiesto della casa di Simone, si presentarono alla porta e 18 domandarono se abitava lì un certo Simon Pietro.

19 Pietro stava ancora ripensando alla visione, quando lo Spirito Santo gli disse: «Ci sono tre uomini che ti cercano. 20 Scendi e vaʼ con loro. Non farti scrupolo, perché li ho mandati io da te».

21 Così Pietro scese incontro agli uomini: «Sono io quello che cercate», disse. «Qual è la ragione della vostra visita?»

22 Allora gli parlarono del centurione romano Cornelio, uomo buono, timorato di Dio e ben visto dai Giudei.

«Un angelo gli ha ordinato di farti chiamare a casa sua», aggiunsero, «per ascoltare quello che gli dirai».

Pietro e Cornelio

23 Allora Pietro li fece entrare e li ospitò per la notte. Il giorno dopo, accompagnato da alcuni credenti di Giaffa, Pietro si mise in viaggio con gli uomini di Cornelio.

24 Lʼindomani arrivarono a Cesarèa. Cornelio li stava aspettando e aveva riunito in casa sua i parenti e gli amici più intimi. 25 Mentre Pietro stava per entrare in casa, Cornelio gli andò incontro e si gettò ai suoi piedi, in adorazione.

26 Ma Pietro lo rialzò e disse: «Àlzati, io non sono un dio, ma un uomo come te!»

27 Allora Cornelio si alzò, parlarono per un poʼ, poi entrarono insieme dove erano riuniti gli altri.

28 Pietro disse loro: «Voi ben sapete che è contro la nostra legge che un Giudeo abbia relazioni con uno straniero, e che entri in casa sua. Ma Dio mi ha insegnato a non considerare nessuno impuro o profano. 29 Perciò, quando sono stato mandato a chiamare, sono venuto senza fare storie. Ora dimmi, che cosa vuoi?»

30 «Quattro giorni fa stavo pregando, come faccio di solito a questʼora del pomeriggio», spiegò Cornelio, «quando improvvisamente è apparso davanti a me un uomo, che indossava una veste splendente. 31 Mi ha detto: Cornelio, Dio ha udito le tue preghiere e le tue elemosine non gli sono passate inosservate! 32 Manda qualcuno a Giaffa a chiamare Simon Pietro, che abita nella casa di Simone, quello che lavora il cuoio, giù sulla spiaggia. 33 Allora ti ho mandato a chiamare subito, e tu hai fatto bene a venire così in fretta! Ed ora eccoci qui, alla presenza di Dio, per ascoltare ciò che il Signore ti ha ordinato di dirci».

34 Allora Pietro rispose: «Devo riconoscere che Dio non fa distinzioni fra le persone. Non favorisce soltanto i Giudei. 35 Egli infatti è ben disposto verso tutti quelli che credono in lui e agiscono secondo la sua volontà, senza badare a che popolo appartengono. 36-37 Sono sicuro che tu hai sentito parlare del Vangelo per il popolo dʼIsraele, e cioè che cʼè pace con Dio per mezzo di Gesù, il Messia, che è il Signore di tutta la creazione. Questa notizia si è sparsa per tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea con Giovanni Battista. 38 Senzʼaltro saprai anche che Gesù di Nazaret fu unto da Dio con lo Spirito Santo e con la sua potenza, e che andava in giro facendo del bene e risanando tutti coloro che erano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.

39 Noi apostoli siamo testimoni di tutto ciò che Gesù ha fatto in Israele ed a Gerusalemme, dove lo hanno ucciso, mettendolo in croce. 40-41 Ma Dio lo ha risuscitato dopo tre giorni ed ha fatto in modo che apparisse, non a tutto il popolo, ma a dei testimoni che aveva scelto già da prima, cioè a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua resurrezione. 42 Poi Gesù ci ha mandato a predicare il Vangelo dappertutto ed a testimoniare che Dio lo ha eletto giudice di tutti, sia dei morti che dei vivi. 43 Tutti i profeti hanno scritto di Gesù ed hanno detto che chiunque crede in lui riceverà il perdono dei peccati, per mezzo del suo nome».

44 Mentre Pietro stava ancora parlando, lo Spirito Santo scese sopra tutti quelli che ascoltavano. 45 Come restarono stupiti i Giudei venuti con Pietro nel constatare che il dono dello Spirito Santo era concesso ai pagani! 46-47 Ma non avevano dubbi sulla realtà della cosa, perché li udivano parlare in lingue e lodare di Dio.

Allora Pietro chiese: «Cʼè qualcuno che si oppone al battesimo di queste persone, ora che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi?» 48 Poi ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù, il Messia. Dopo di ciò, Cornelio e gli altri lo pregarono di restare con loro ancora per qualche giorno.

Видение Корнилия

10 В Кесарии был человек по имени Корнилий, сотник, из полка, который носит название Италийский. Корнилий, как и вся его семья, был человеком благочестивым и боящимся Бога[a], он щедро раздавал милостыню и постоянно молился Богу. Однажды около девятого часа[b] Корнилию было видение. Он ясно видел Божьего ангела, который явился ему и сказал:

– Корнилий!

Он взглянул на него в ужасе и сказал:

– Что, господин?

Ангел ответил:

– Бог вспомнил о тебе, потому что твои молитвы и милостыни вознеслись к Нему, как приятный запах жертвоприношения. Пошли людей в Яффу, чтобы они позвали Симона, которого называют Петром, он остановился у кожевника Симона, в доме у моря.

Когда ангел, говоривший с ним, ушел, Корнилий позвал двух своих слуг и благочестивого солдата, исполнявшего его личные поручения. Пересказав им все, что произошло, он послал их в Яффу.

Видение Петра

В полдень следующего дня, когда посланные уже подходили к городу, Петр поднялся на крышу дома помолиться[c]. 10 Он был голоден и хотел есть. Пока готовили пищу, Петру было видение. 11 Он видел раскрытые небеса и нечто похожее на широкое полотно, которое опускалось на землю, придерживаемое за четыре конца. 12 В этом полотне были всякие виды четвероногих животных, пресмыкающиеся и птицы. 13 Затем голос сказал ему:

– Встань, Петр, заколи и съешь.

14 – Ни в коем случае, Господи! – ответил Петр. – Я никогда не ел ничего оскверненного или нечистого.

15 Тогда голос сказал ему во второй раз:

– Не называй нечистым то, что Бог очистил.

16 Так было три раза, и тотчас полотно было поднято на небо.

17 Петр все недоумевал, что бы значило это видение, когда люди, посланные Корнилием, расспросив про дом Симона, подошли и остановились у ворот. 18 Они стали спрашивать, здесь ли остановился Симон, называемый Петром. 19 Петр все еще обдумывал видение, когда Дух сказал ему:

– Тебя ищут три человека. 20 Вставай и спускайся вниз. Иди с ними без колебаний, потому что это Я послал их.

21 Петр спустился вниз и сказал этим людям:

– Я тот, кого вы ищете. По какому делу вы пришли?

22 Они ответили:

– Сотник Корнилий, человек праведный и богобоязненный, уважаемый всем народом иудейским, получил от святого ангела повеление пригласить тебя в свой дом и выслушать, что ты ему скажешь.

23 Тогда Петр пригласил их войти в дом и оказал им гостеприимство.

Петр в доме Корнилия

На следующий день Петр отправился с ними, в сопровождении нескольких братьев из Яффы. 24 На другой день они прибыли в Кесарию. Корнилий уже ждал их, созвав своих родственников и близких друзей. 25 Когда Петр пришел, Корнилий встретил его и, павши к его ногам, поклонился ему. 26 Но Петр поднял его, сказав:

– Встань, я тоже человек.

27 Разговаривая с Корнилием, Петр вошел в дом, где уже собралось много народу. 28 Он сказал им:

– Вы сами знаете, что иудею возбраняется общаться с иноплеменником и заходить к нему в дом[d]. Но Бог показал мне, что я ни одного человека не должен называть оскверненным или нечистым, 29 и поэтому, когда за мной пришли, я пошел без возражений. Позвольте же мне спросить теперь, зачем вы послали за мной?

30 Корнилий ответил:

– Четвертого дня в это самое время, в девятом часу[e] я молился в своем доме, как вдруг передо мной предстал человек в сияющей одежде. 31 «Корнилий, – сказал он, – твоя молитва услышана, и твои милостыни вспомянуты перед Богом. 32 Пошли людей в Яффу за Симоном, которого еще называют Петром, он гостит в доме кожевника Симона, что у моря». 33 Я сразу послал за тобой, и хорошо, что ты пришел. Сейчас все мы здесь, перед Богом, и хотим выслушать то, что Господь повелел тебе сказать.

34 Петр начал говорить:

– Теперь я понимаю, что Бог действительно беспристрастен, 35 и в каждом народе Ему угоден тот, кто боится Его и поступает по правде! 36 Он послал народу Израиля Радостную Весть о том, что мы можем иметь мир с Ним через Иисуса Христа, Который является Господом всех людей. 37 Вы знаете о тех событиях, которые происходили по всей Иудее, начиная от Галилеи, после крещения, о котором возвещал Иоанн: 38 о том, как Бог помазал Святым Духом и силой Иисуса из Назарета, и Он ходил, совершая добрые дела и исцеляя всех, кто был во власти дьявола, потому что с Ним был Бог. 39 Мы свидетели всему тому, что Иисус делал в стране иудеев и в Иерусалиме. Его убили, повесив на дереве, 40 но Бог на третий день воскресил Его и дал Ему являться людям – 41 не всему народу, а заранее избранным Богом свидетелям, то есть нам, и мы ели и пили с Ним после того, как Он воскрес из мертвых. 42 Он повелел нам проповедовать людям и свидетельствовать о том, что именно Он и есть предназначенный Богом Судья живых и мертвых. 43 О Нем свидетельствуют все пророки, утверждая, что каждый верующий в Него получает прощение грехов благодаря Его имени.

44 Петр еще говорил это, когда на всех слушавших его Весть сошел Святой Дух. 45 Верующие из обрезанных[f], которые пришли с Петром, были удивлены, что дар Святого Духа был излит и на язычников, 46 потому что они слышали, как те говорили на незнакомых языках и славили Бога. Тогда Петр сказал:

47 – Может ли кто-нибудь помешать быть крещенными водой этим людям, которые получили Духа Святого так же, как и мы?

48 И он велел им принять крещение во имя Иисуса Христа. Потом хозяева попросили Петра остаться с ними еще на несколько дней.

Footnotes

  1. 10:2 Боящиеся Бога – так назывались представители разных народов, которые поверили в единого Бога, но еще полностью не перешли в религию иудеев, т. е. не прошли надлежащий обряд водного погружения и не были обрезаны, как того требовал Закон.
  2. 10:3 То есть около трех часов дня. Корнилий совершал иудейскую молитву «минха»; (см. 10:30 и сноску на 3:1).
  3. 10:9 На Ближнем Востоке дома имели плоскую крышу, на которую вела наружная лестница.
  4. 10:28 В общем-то запрет входить в дома язычников логически вытекал из Закона. Евреям было запрещено есть нечистую для них пищу, приготовленную в языческих домах, чтобы не оскверниться. Кроме того, Закон и ритуальные постановления о пище, говорили о святости и особой роли Израиля, об их принадлежности Самому Богу (см. Исх. 19:5-6; Лев. 20:25-26), и это значило, что им не следует соприкасаться с морально и духовно «нечистыми» язычниками.
  5. 10:30 То есть в три часа дня.
  6. 10:45 То есть иудеев.

Pietro si reca da un centurione romano

10 C'era in Cesarèa un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte Italica, uomo pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia; faceva molte elemosine al popolo e pregava sempre Dio. Un giorno verso le tre del pomeriggio vide chiaramente in visione un angelo di Dio venirgli incontro e chiamarlo: «Cornelio!». Egli lo guardò e preso da timore disse: «Che c'è, Signore?». Gli rispose: «Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite, in tua memoria, innanzi a Dio. E ora manda degli uomini a Giaffa e fà venire un certo Simone detto anche Pietro. Egli è ospite presso un tal Simone conciatore, la cui casa è sulla riva del mare». Quando l'angelo che gli parlava se ne fu andato, Cornelio chiamò due dei suoi servitori e un pio soldato fra i suoi attendenti e, spiegata loro ogni cosa, li mandò a Giaffa.

Il giorno dopo, mentre essi erano per via e si avvicinavano alla città, Pietro salì verso mezzogiorno sulla terrazza a pregare. 10 Gli venne fame e voleva prendere cibo. Ma mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi. 11 Vide il cielo aperto e un oggetto che discendeva come una tovaglia grande, calata a terra per i quattro capi. 12 In essa c'era ogni sorta di quadrupedi e rettili della terra e uccelli del cielo. 13 Allora risuonò una voce che gli diceva: «Alzati, Pietro, uccidi e mangia!». 14 Ma Pietro rispose: «No davvero, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla di profano e di immondo». 15 E la voce di nuovo a lui: «Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo più profano». 16 Questo accadde per tre volte; poi d'un tratto quell'oggetto fu risollevato al cielo. 17 Mentre Pietro si domandava perplesso tra sé e sé che cosa significasse ciò che aveva visto, gli uomini inviati da Cornelio, dopo aver domandato della casa di Simone, si fermarono all'ingresso. 18 Chiamarono e chiesero se Simone, detto anche Pietro, alloggiava colà. 19 Pietro stava ancora ripensando alla visione, quando lo Spirito gli disse: «Ecco, tre uomini ti cercano; 20 alzati, scendi e và con loro senza esitazione, perché io li ho mandati». 21 Pietro scese incontro agli uomini e disse: «Eccomi, sono io quello che cercate. Qual è il motivo per cui siete venuti?». 22 Risposero: «Il centurione Cornelio, uomo giusto e timorato di Dio, stimato da tutto il popolo dei Giudei, è stato avvertito da un angelo santo di invitarti nella sua casa, per ascoltare ciò che hai da dirgli». 23 Pietro allora li fece entrare e li ospitò.

Il giorno seguente si mise in viaggio con loro e alcuni fratelli di Giaffa lo accompagnarono. 24 Il giorno dopo arrivò a Cesarèa. Cornelio stava ad aspettarli ed aveva invitato i congiunti e gli amici intimi. 25 Mentre Pietro stava per entrare, Cornelio andandogli incontro si gettò ai suoi piedi per adorarlo. 26 Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Alzati: anch'io sono un uomo!». 27 Poi, continuando a conversare con lui, entrò e trovate riunite molte persone disse loro: 28 «Voi sapete che non è lecito per un Giudeo unirsi o incontrarsi con persone di altra razza; ma Dio mi ha mostrato che non si deve dire profano o immondo nessun uomo. 29 Per questo sono venuto senza esitare quando mi avete mandato a chiamare. Vorrei dunque chiedere: per quale ragione mi avete fatto venire?». 30 Cornelio allora rispose: «Quattro giorni or sono, verso quest'ora, stavo recitando la preghiera delle tre del pomeriggio nella mia casa, quando mi si presentò un uomo in splendida veste 31 e mi disse: Cornelio, sono state esaudite le tue preghiere e ricordate le tue elemosine davanti a Dio. 32 Manda dunque a Giaffa e fà venire Simone chiamato anche Pietro; egli è ospite nella casa di Simone il conciatore, vicino al mare. 33 Subito ho mandato a cercarti e tu hai fatto bene a venire. Ora dunque tutti noi, al cospetto di Dio, siamo qui riuniti per ascoltare tutto ciò che dal Signore ti è stato ordinato».

Discorso di Pietro presso Cornelio

34 Pietro prese la parola e disse: «In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, 35 ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto. 36 Questa è la parola che egli ha inviato ai figli d'Israele, recando la buona novella della pace, per mezzo di Gesù Cristo, che è il Signore di tutti. 37 Voi conoscete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; 38 cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. 39 E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, 40 ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che apparisse, 41 non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. 42 E ci ha ordinato di annunziare al popolo e di attestare che egli è il giudice dei vivi e dei morti costituito da Dio. 43 Tutti i profeti gli rendono questa testimonianza: chiunque crede in lui ottiene la remissione dei peccati per mezzo del suo nome».

Il battesimo dei primi pagani

44 Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo scese sopra tutti coloro che ascoltavano il discorso. 45 E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliavano che anche sopra i pagani si effondesse il dono dello Spirito Santo; 46 li sentivano infatti parlare lingue e glorificare Dio. 47 Allora Pietro disse: «Forse che si può proibire che siano battezzati con l'acqua questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo al pari di noi?». 48 E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Dopo tutto questo lo pregarono di fermarsi alcuni giorni.

10 Or vi era in Cesarea un certo uomo di nome Cornelio, centurione della coorte, detta Italica;

egli era un uomo pio e timorato di Dio con tutta la sua casa, faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio del continuo.

Egli vide chiaramente in visione, verso l'ora nona del giorno, un angelo di Dio che entrò da lui e gli disse: «Cornelio!».

Ed egli, guardandolo fisso e tutto spaventato, disse: «Che c'è, Signore?». Allora l'angelo gli disse: «Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite davanti a Dio, come una ricordanza;

or dunque manda degli uomini a Ioppe e fa' chiamare Simone, soprannominato Pietro.

Egli si trova presso un certo Simone, conciatore di pelli, che ha la casa vicino al mare; egli ti dirà ciò che devi fare».

Appena l'angelo che gli parlava se ne fu andato, Cornelio chiamò due dei suoi domestici e un soldato fidato, di quelli addetti al suo personale servizio

raccontò loro ogni cosa e li mandò a Ioppe.

Il giorno seguente, mentre essi erano in cammino e si avvicinavano alla città, Pietro salí sul terrazzo della casa, verso l'ora sesta per pregare.

10 Or gli venne fame e desiderava prendere cibo; e mentre quelli di casa glielo preparavano, fu rapito in estasi;

11 e vide il cielo aperto e scendere verso di lui un oggetto simile ad un gran lenzuolo, tenuto ai quattro capi e che veniva calato a terra.

12 dentro il quale vi erano tutte le specie di quadrupedi, di fiere, di rettili terrestri e di uccelli del cielo.

13 E una voce gli disse: «Pietro, alzati, ammazza e mangia!».

14 Ma Pietro rispose: «Niente affatto, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla di impuro e di contaminato».

15 E la voce gli disse per la seconda volta: «Le cose che Dio ha purificate, tu non farle impure».

16 Or questo avvenne per tre volte; poi l'oggetto fu di nuovo ritirato in cielo.

17 E, come Pietro si chiedeva perplesso che cosa potesse significare la visione che aveva avuto, ecco che gli uomini mandati da Cornelio, informatisi della casa di Simone, si presentarono alla porta.

18 E, chiamato qualcuno, domandarono se Simone, soprannominato Pietro, si trovasse lí.

19 Mentre Pietro stava riflettendo sulla visione, lo Spirito gli disse: «Ecco, tre uomini ti cercano.

20 Alzati dunque, scendi e va' con loro senza alcuna esitazione, perché sono io che li ho mandati».

21 Allora Pietro scese dagli uomini che gli erano stati mandati da Cornelio e disse loro: «Ecco, sono io quello che cercate; qual è il motivo per cui siete qui?».

22 Ed essi dissero: «Il centurione Cornelio, uomo giusto e timorato di Dio, di cui rende buona testimonianza tutta la nazione dei Giudei, è stato divinamente avvertito da un santo angelo di farti chiamare in casa sua e di ascoltare ciò che avrai da dirgli».

23 Allora Pietro li invitò ad entrare e li ospitò; poi, il giorno seguente andò con loro; e alcuni dei fratelli di Ioppe lo accompagnarono.

24 Il giorno dopo entrarono in Cesarea. Or Cornelio li stava aspettando e aveva radunato i suoi parenti e i suoi intimi amici.

25 Come Pietro entrava, Cornelio gli andò incontro, gli si gettò ai piedi e l'adorò.

26 Ma Pietro lo rialzò, dicendo: «Alzati, sono anch'io un uomo»

27 E, conversando con lui, entrò e trovò molte persone radunate.

28 Ed egli disse loro: «Voi sapete come non è lecito a un Giudeo associarsi a uno straniero, o entrare in casa sua; ma Dio mi ha mostrato di non chiamare nessun uomo impuro o contaminato.

29 Perciò, appena sono stato invitato a venire, sono venuto senza obiettare. Ora vi domando: per quale motivo mi avete mandato a chiamare?».

30 E Cornelio rispose: «Quattro giorni fa avevo digiunato fino a quest'ora, e all'ora nona pregavo in casa mia, quand'ecco un uomo si presentò davanti a me in veste risplendente,

31 e disse: "Cornelio, la tua preghiera è stata esaudita e le tue elemosine sono state ricordate davanti a Dio.

32 Manda dunque qualcuno a Ioppe e fa' chiamare Simone, soprannominato Pietro; egli si trova in casa di Simone conciatore di pelli, presso il mare; e, venuto che sarà, egli ti parlerà".

33 Cosí mandai subito a chiamarti, e tu hai fatto bene a venire; ora noi siamo tutti qui alla presenza di Dio per udire tutte le cose che Dio ti ha comandato».

34 Allora Pietro, aperta la bocca disse: «In verità io comprendo che Dio non usa alcuna parzialità;

35 ma in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente, gli è gradito.

36 secondo la parola che egli ha dato ai figli d'Israele, annunziando la pace per mezzo di Gesú Cristo, che è il Signore di tutti

37 Voi sapete ciò che è accaduto per tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo che Giovanni predicò:

38 come Dio abbia unto di Spirito Santo e di potenza Gesú di Nazaret, il quale andò attorno facendo del bene e sanando tutti coloro che erano oppressi dal diavolo, perché Dio era con lui.

39 E noi siamo testimoni di tutte le cose che egli ha fatto nel paese dei Giudei e in Gerusalemme; e come essi lo uccisero, appendendolo a un legno.

40 Ma Dio lo ha risuscitato il terzo giorno e ha fatto sí che si manifestasse,

41 non già a tutto il popolo, ma ai testimoni preordinati da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui, dopo che è risuscitato dai morti.

42 Or egli ci ha comandato di predicare al popolo e di testimoniare che egli è colui che Dio ha costituito giudice dei vivi e dei morti,

43 A lui rendono testimonianza tutti i profeti, che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome».

44 Mentre Pietro stava ancora dicendo queste cose, lo Spirito Santo scese su tutti coloro che udivano la parola.

45 E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, rimasero meravigliati che il dono dello Spirito Santo fosse stato sparso anche sui gentili,

46 perché li udivano parlare in altre lingue e magnificare Dio. Allora Pietro prese a dire:

47 «Può alcuno vietare l'acqua, perché siano battezzati costoro che hanno ricevuto lo Spirito Santo proprio come noi?».

48 Cosí egli comandò che fossero battezzati nel nome del Signore Gesú. Essi poi lo pregarono di rimanere con loro alcuni giorni.