Cantico dei Cantici 6
Nuova Riveduta 1994
6 Dov'è andato il tuo amico,
o la piú bella fra le donne?
Quale direzione ha preso l'amico tuo?
Noi lo cercheremo con te.
2 Il mio amico è sceso nel suo giardino,
nelle aie degli aromi,
a pascolare le greggi nei giardini
e cogliere gigli.
3 Io sono dell'amico mio;
e l'amico mio, che pascola il gregge tra
i gigli, è mio.
4 (A)Amica mia, tu sei bella come Tirza,
vaga come *Gerusalemme,
tremenda come un esercito a bandiere spiegate.
5 Distogli da me i tuoi occhi, che mi
turbano.
I tuoi capelli sono come un gregge
di capre,
sospese ai fianchi di *Galaad.
6 I tuoi denti sono come un branco
di pecore,
che tornano dal lavatoio;
tutte hanno dei gemelli,
non ce n'è una che sia sterile;
7 le tue gote, dietro il tuo velo,
sono come un pezzo di melagrana.
8 Ci sono sessanta regine, ottanta
concubine,
e fanciulle innumerevoli;
9 ma la mia colomba, la perfetta mia,
è unica;
è l'unica di sua madre,
la prescelta di colei che l'ha partorita.
Le fanciulle la vedono e la proclamano beata;
la vedono pure le regine e le concubine e la lodano.
10 Chi è colei che appare come l'alba,
bella come la luna, pura come il sole,
tremenda come un esercito a bandiere spiegate?
11 Io sono discesa nel giardino dei
noci
a vedere le piante verdi della valle,
a vedere se le viti mettevano le gemme,
se i melagrani erano in fiore.
12 Io non so come, ma son diventata
timida,
eppure figlia di gente nobile[a].
Footnotes
- Cantico dei Cantici 6:12 Son diventata timida, eppure figlia di gente nobile, altri traducono: il mio desiderio m'ha resa simile ai carri d'Amminadab, ovvero: il mio desiderio m'ha resa simile ai carri del mio nobile popolo.
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