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Libro terzo, Salmi 73–89(A)

Prosperità effimera dei malvagi

73 (B)Salmo di Asaf.

Certo, Dio è buono verso Israele,

verso quelli che sono puri di cuore.

Ma quasi inciamparono i miei piedi;

poco mancò che i miei passi non scivolassero.

Poiché invidiavo i prepotenti,

vedendo la prosperità dei malvagi.

Poiché per loro non vi sono dolori,

il loro corpo è sano e ben nutrito[a].

Non sono tribolati come gli altri mortali,

né sono colpiti come gli altri uomini.

Perciò la superbia li adorna come una collana,

la violenza li avvolge come un manto.

Gli occhi escono loro fuori dalle orbite per il grasso;

dal cuor loro traboccano i cattivi pensieri.

Sbeffeggiano e malvagiamente progettano di opprimere;

parlano dall’alto in basso con arroganza.

Alzano la loro bocca fino al cielo,

e la loro lingua percorre la terra.

10 Perciò il popolo si volge dalla loro parte,

beve abbondantemente alla loro sorgente

11 e dice: «Com’è possibile che Dio sappia ogni cosa,

che vi sia conoscenza nell’Altissimo?»

12 Ecco, costoro sono empi;

eppure, tranquilli sempre, essi accrescono le loro ricchezze.

13 Invano dunque ho purificato il mio cuore

e ho lavato le mie mani nell’innocenza!

14 Poiché sono colpito ogni giorno

e il mio tormento si rinnova ogni mattina.

15 Se avessi detto: «Parlerò come loro»,

ecco, avrei tradito la stirpe dei tuoi figli.

16 Ho voluto riflettere per comprendere questo,

ma la cosa mi è parsa molto ardua,

17 finché non sono entrato nel santuario di Dio

e non ho considerato la fine di costoro.

18 Certo, tu li metti in luoghi sdrucciolevoli,

tu li fai cadere in rovina.

19 Come sono distrutti in un momento,

portati via, consumati in circostanze orribili!

20 Come avviene d’un sogno quando uno si sveglia,

così tu, Signore, quando ti desterai,

disprezzerai la loro vana apparenza.

21 Quando il mio cuore era amareggiato

e io mi sentivo trafitto internamente,

22 ero insensato e senza intelligenza;

io ero di fronte a te come una bestia.

23 Ma pure, io resto sempre con te;

tu mi hai preso per la mano destra;

24 mi guiderai con il tuo consiglio

e poi mi accoglierai nella gloria.

25 Chi ho io in cielo fuori di te?

E sulla terra non desidero che te.

26 La mia carne e il mio cuore possono venir meno,

ma Dio è la rocca del mio cuore e la mia parte di eredità, in eterno.

27 Poiché, ecco, quelli che si allontanano da te periranno;

tu distruggi chiunque ti tradisce e ti abbandona.

28 Ma quanto a me, il mio bene è stare unito a Dio;

io ho fatto del Signore Dio il mio rifugio,

per raccontare, o Dio, tutte le opere tue.

Supplica per il tempio distrutto

74 (C)Cantico di Asaf.

O Dio, perché ci hai respinti per sempre?

Perché arde l’ira tua contro il gregge del tuo pascolo?

Ricòrdati del tuo popolo che acquistasti nei tempi antichi,

che riscattasti perché fosse la tribù di tua proprietà;

ricòrdati del monte Sion, di cui hai fatto la tua dimora!

Dirigi i tuoi passi verso le rovine eterne;

il nemico ha tutto devastato nel tuo santuario.

I tuoi avversari hanno ruggito nel luogo delle tue assemblee;

vi hanno posto le loro insegne per emblemi.

Come chi agita in alto la scure

nel folto d’un bosco,

con l’ascia e con il martello,

hanno spezzato tutte le sculture della tua casa.

Hanno appiccato il fuoco al tuo santuario,

hanno abbattuto e profanato la dimora del tuo nome.

Hanno detto in cuor loro: «Distruggiamo tutto!»

Hanno arso tutti i luoghi delle assemblee divine nel paese.

Noi non vediamo più nessun segno;

non c’è più profeta, né chi tra noi sappia fino a quando…

10 Fino a quando, o Dio, ci oltraggerà l’avversario?

Il nemico disprezzerà il tuo nome per sempre?

11 Perché ritiri la tua mano, la tua destra?

Tirala fuori dal tuo seno, e distruggili!

12 Eppure Dio è nostro re dai tempi antichi,

colui che opera la salvezza sulla terra.

13 Tu, con la tua forza, dividesti il mare,

spezzasti la testa ai mostri marini sulle acque,

14 spezzasti la testa al leviatano[b],

lo dèsti in pasto al popolo del deserto.

15 Tu facesti sgorgare fonti e torrenti,

asciugasti fiumi perenni.

16 Tuo è il giorno, la notte pure è tua;

tu hai stabilito la luna e il sole.

17 Hai fissato tutti i confini della terra,

hai stabilito l’estate e l’inverno.

18 Ricòrdati che il nemico ha oltraggiato il Signore

e che un popolo stolto ha disprezzato il tuo nome.

19 Non abbandonare alle belve la vita della tua tortora,

non dimenticare per sempre il gregge dei tuoi poveri afflitti!

20 Abbi riguardo al patto,

poiché i luoghi tenebrosi della terra sono pieni di covi di violenza.

21 L’oppresso non se ne torni confuso;

fa’ che il misero e il povero lodino il tuo nome.

22 Ergiti, o Dio, difendi la tua causa!

Ricòrdati che lo stolto ti oltraggia tutto il giorno.

23 Non dimenticare il grido dei tuoi nemici,

lo strepito incessante di quelli che si innalzano contro di te.

Dio, giudice sovrano

75 (D)Al direttore del coro. «Non distruggere».

Salmo di Asaf. Canto.

Noi ti lodiamo, o Dio, ti lodiamo;

quelli che invocano il tuo nome proclamano le tue meraviglie.

Quando verrà il tempo che avrò fissato,

io giudicherò con giustizia.

Si agiti la terra con tutti i suoi abitanti,

io ne rendo stabili le colonne. [Pausa]

Io dico agli orgogliosi: «Non siate superbi!»

E agli empi: «Non alzate la testa[c]!

Non alzate la vostra testa contro il cielo,

non parlate con il collo rigido!»

Poiché non è dall’oriente né dall’occidente,

né dal mezzogiorno che viene la possibilità d’innalzarsi,

ma è Dio che giudica;

egli abbassa l’uno e innalza l’altro.

Il Signore ha in mano una coppa di vino spumeggiante,

pieno di mistura.

Egli ne versa;

certo tutti gli empi della terra ne dovranno sorseggiare,

ne berranno fino alla feccia.

Ma io racconterò sempre queste cose,

salmeggerò al Dio di Giacobbe.

10 Stroncherò la potenza degli empi,

ma la potenza[d] dei giusti sarà accresciuta.

Trionfo della potenza di Dio

76 (E)Al direttore del coro. Per strumenti a corda.

Salmo di Asaf. Canto.

Dio è ben conosciuto in Giuda;

il suo nome è grande in Israele.

Il suo tabernacolo è in Salem[e],

e la sua dimora in Sion.

Qua egli ha spezzato le frecce dell’arco[f],

lo scudo, la spada e le armi da guerra. [Pausa]

Tremendo sei tu, o Potente,

quando ritorni dalle montagne della preda.

I valorosi sono stati spogliati,

hanno dormito il loro ultimo sonno,

tutti gli uomini prodi sono stati ridotti all’impotenza[g].

Alla tua minaccia, o Dio di Giacobbe,

carri e cavalli sono stati presi da torpore.

Tu, tu sei tremendo!

E chi può resistere davanti a te quando esplode la tua ira?

Dal cielo facesti udire la tua sentenza;

la terra ebbe paura e tacque,

quando Dio si alzò per giudicare,

per salvare tutti gli infelici della terra. [Pausa]

10 Anche il furore degli uomini ritornerà a tua lode;

ti cingerai degli ultimi avanzi dei loro furori.

11 Fate voti al Signore, al Dio vostro, e adempiteli;

tutti quelli che gli stanno attorno portino doni al Tremendo.

12 Egli stronca lo spirito dei potenti,

egli è tremendo per i re della terra.

I prodigi fatti da Dio nel passato

77 (F)Al direttore del coro. Secondo Iedutun.

Salmo di Asaf.

La mia voce sale a Dio e io grido;

la mia voce sale a Dio ed egli mi porge l’orecchio.

Nel giorno della mia afflizione ho cercato il Signore;

la mia mano è stata tesa durante la notte senza stancarsi,

l’anima mia ha rifiutato di essere consolata.

Mi ricordo di Dio, e gemo;

medito, e il mio spirito è abbattuto. [Pausa]

Tu tieni desti gli occhi miei,

sono turbato e non posso parlare.

Ripenso ai giorni antichi,

agli anni da lungo tempo trascorsi.

Durante la notte mi ricordo dei miei canti;

medito, e il mio spirito si pone delle domande:

«Il Signore ci respinge forse per sempre?

Non mostrerà più la sua bontà?

La sua misericordia è venuta a mancare per sempre?

La sua parola è cessata per ogni generazione?

Dio ha forse dimenticato di avere pietà?

Ha egli soffocato nell’ira il suo amore?» [Pausa]

10 Ho detto: «La mia afflizione sta in questo:

che la destra dell’Altissimo è mutata[h]».

11 Io rievocherò i prodigi del Signore;

sì, ricorderò le tue meraviglie antiche,

12 mediterò su tutte le opere tue

e ripenserò alle tue gesta.

13 O Dio, le tue vie sono sante;

quale Dio è grande come il nostro Dio?

14 Tu sei il Dio che opera meraviglie;

tu hai fatto conoscere la tua forza tra i popoli.

15 Con il tuo braccio hai riscattato il tuo popolo,

i figli di Giacobbe e di Giuseppe. [Pausa]

16 Le acque ti videro, o Dio;

le acque ti videro e furono spaventate;

anche gli oceani tremarono.

17 Le nubi versarono diluvi d’acqua;

i cieli tuonarono;

e anche le tue saette guizzarono da ogni parte.

18 Il fragore dei tuoni era nel turbine;

i lampi illuminarono il mondo;

la terra fu scossa e tremò.

19 Tu apristi la tua via in mezzo al mare,

i tuoi sentieri in mezzo alle grandi acque

e le tue orme non furono visibili.

20 Tu guidasti il tuo popolo come un gregge,

per mano di Mosè e di Aaronne.

Fedeltà di Dio nella storia d’Israele

78 (G)Cantico di Asaf.

Ascolta, popolo mio, il mio insegnamento;

porgete orecchio alle parole della mia bocca!

Io aprirò la mia bocca per esprimere parabole,

esporrò i misteri dei tempi antichi[i].

Quel che abbiamo udito e conosciuto,

e che i nostri padri ci hanno raccontato,

non lo nasconderemo ai loro figli;

diremo alla generazione futura le lodi del Signore,

la sua potenza e le meraviglie che egli ha operate.

Egli stabilì una testimonianza in Giacobbe,

istituì una legge in Israele

e ordinò ai nostri padri

di farle conoscere ai loro figli,

perché fossero note alla generazione futura,

ai figli che sarebbero nati.

Questi le avrebbero così raccontate ai loro figli,

perché ponessero in Dio la loro speranza

e non dimenticassero le opere di Dio,

ma osservassero i suoi comandamenti.

Tutto ciò per non essere come i loro padri,

una generazione ostinata e ribelle,

una generazione dal cuore incostante,

il cui spirito non fu fedele a Dio.

I figli di Efraim, gente di guerra, buoni arcieri,

voltarono le spalle il dì della battaglia.

10 Non osservarono il patto di Dio

e rifiutarono di camminare secondo la sua legge;

11 dimenticarono le sue opere

e i prodigi che egli aveva mostrati loro.

12 Egli aveva compiuto meraviglie in presenza dei loro padri,

nel paese d’Egitto, nelle campagne di Soan.

13 Divise il mare, li fece passare

e fermò le acque come in un mucchio.

14 Di giorno li guidò con una nuvola

e tutta la notte con un fuoco fiammeggiante.

15 Spaccò le rocce nel deserto

e li dissetò abbondantemente,

come da sorgenti d’acque profonde.

16 Fece scaturire ruscelli dalla rupe,

fece sgorgare acque come fiumi.

17 Ma essi continuarono a peccare contro di lui,

a ribellarsi contro l’Altissimo, nel deserto.

18 Tentarono Dio in cuor loro,

chiedendo cibo secondo le proprie voglie.

19 Parlarono contro Dio, dicendo:

«Potrebbe Dio imbandirci una mensa nel deserto?

20 Ecco, egli percosse la roccia e ne sgorgarono acque,

ne strariparono torrenti;

potrebbe darci anche del pane

e provvedere di carne il suo popolo?»

21 Perciò il Signore, quando l’udì, si adirò aspramente

e un fuoco si accese contro Giacobbe;

l’ira sua si infuriò contro Israele,

22 perché non avevano creduto in Dio,

né avevano avuto fiducia nella sua salvezza.

23 Eppure egli comandò alle nuvole dall’alto,

aprì le porte del cielo,

24 fece piovere su di essi la manna per nutrimento

e diede loro il frumento del cielo.

25 Essi mangiarono il pane dei potenti[j];

egli mandò loro cibo a sazietà.

26 Scatenò in cielo il vento orientale

e con la sua potenza fece alzare il vento del mezzogiorno;

27 fece piovere su di loro carne come polvere,

uccelli alati, numerosi come sabbia del mare;

28 li fece cadere in mezzo al loro accampamento,

intorno alle loro tende.

29 Così essi mangiarono, furono saziati

e Dio mandò loro quel che avevano desiderato.

30 Non era ancora stata soddisfatta la loro ingordigia,

avevano ancora il cibo in bocca,

31 quando l’ira di Dio si scatenò contro di loro,

uccise i più vigorosi e abbatté i giovani d’Israele.

32 Con tutto ciò peccarono ancora,

non prestando fede ai suoi prodigi.

33 Perciò egli consumò i loro giorni in un niente

e i loro anni con un terrore improvviso.

34 Quando li faceva perire, essi lo cercavano

e ritornavano desiderosi di ritrovare Dio;

35 e si ricordavano che Dio era la loro rocca,

che il Dio altissimo era il loro liberatore.

36 Essi però lo adulavano con la bocca

e gli mentivano con la lingua.

37 Il loro cuore non era sincero con lui

e non erano fedeli al suo patto.

38 Ma egli, che è pietoso, perdona l’iniquità

e non distrugge il peccatore.

Più volte trattenne la sua ira

e non lasciò divampare tutto il suo sdegno,

39 ricordando che essi erano carne,

un soffio che va e non ritorna.

40 Quante volte si ribellarono a lui nel deserto

e lo rattristarono in quella solitudine!

41 Ma ricominciarono a tentare Dio

e a provocare il Santo d’Israele.

42 Non si ricordarono più della sua mano,

del giorno in cui egli li liberò dal nemico,

43 quando operò i suoi miracoli in Egitto

e i suoi prodigi nelle campagne di Soan.

44 Egli mutò i loro fiumi e i loro ruscelli in sangue,

perché non vi potessero più bere.

45 Mandò contro di loro mosche velenose a divorarli

e rane a molestarli.

46 Diede il loro raccolto ai bruchi

e il frutto della loro fatica alle cavallette.

47 Distrusse le loro vigne con la grandine

e i loro sicomori con i grossi chicchi d’essa.

48 Abbandonò il loro bestiame alla grandine

e le loro greggi ai fulmini.

49 Scatenò su di loro il furore del suo sdegno,

ira, indignazione e tribolazione,

una moltitudine di messaggeri di sventure.

50 Diede sfogo alla sua ira;

non preservò dalla morte la loro anima,

ma abbandonò la loro vita alla peste.

51 Percosse tutti i primogeniti d’Egitto,

le primizie del vigore nelle tende di Cam;

52 ma fece partire il suo popolo come un gregge

e lo guidò attraverso il deserto come una mandria.

53 Li condusse sicuri e senza timore,

mentre il mare inghiottiva i loro nemici.

54 Li fece arrivare alla sua terra santa,

al monte che la sua destra aveva conquistato.

55 Scacciò le nazioni davanti a loro,

assegnò loro a sorte il territorio come eredità

e fece abitare le tribù d’Israele nelle tende di quelli.

56 Ma essi tentarono il Dio altissimo,

si ribellarono e non osservarono i suoi statuti.

57 Si sviarono e furono sleali come i loro padri;

si rivoltarono come un arco fallace;

58 lo provocarono a ira con i loro alti luoghi,

lo resero geloso con i loro idoli.

59 Dio udì, si adirò,

ed ebbe per Israele grande avversione,

60 abbandonò il tabernacolo di Silo,

la tenda in cui aveva abitato fra gli uomini;

61 lasciò condurre la sua forza in schiavitù

e lasciò cadere la sua gloria in mano al nemico.

62 Abbandonò il suo popolo alla spada

e si adirò contro la sua eredità.

63 Il fuoco consumò i loro giovani

e le loro vergini non ebbero canto nuziale.

64 I loro sacerdoti caddero di spada

e le loro vedove non fecero lamento.

65 Poi il Signore si risvegliò come dal sonno,

simile a un prode che grida eccitato dal vino.

66 Colpì i suoi nemici alle spalle,

li coprì di eterna vergogna.

67 Ripudiò la tenda di Giuseppe

e non scelse la tribù di Efraim;

68 ma elesse la tribù di Giuda,

il monte Sion che egli amava.

69 Costruì il suo tempio, simile a luoghi altissimi,

come la terra che egli ha fondata per sempre.

70 Scelse Davide, suo servo,

lo prese dagli ovili;

71 lo portò via alle pecore che allattavano,

per pascere Giacobbe, suo popolo, e Israele, sua eredità.

72 Ed egli si curò di loro con un cuore integro

e li guidò con mano sapiente.

Supplica in favore di Gerusalemme

79 (H)Salmo di Asaf.

O Dio, le nazioni sono entrate nella tua eredità,

hanno profanato il tuo santo tempio,

hanno ridotto Gerusalemme in un mucchio di rovine;

hanno dato i cadaveri dei tuoi servi in pasto agli uccelli del cielo,

la carne dei tuoi santi alle bestie della campagna.

Hanno sparso il loro sangue come acqua intorno a Gerusalemme

e non c’è stato alcuno che li seppellisse.

Noi siamo diventati oggetto di derisione per i nostri vicini,

oggetto di scherno e di derisione per quelli che ci circondano.

Fino a quando, Signore, sarai tu adirato?

La tua gelosia arderà come fuoco per sempre?

Riversa l’ira tua sulle nazioni che non ti conoscono

e sui regni che non invocano il tuo nome,

poiché hanno divorato Giacobbe

e hanno devastato la sua dimora.

Non ricordare a nostro danno le colpe dei nostri antenati;

affrèttati, ci vengano incontro le tue compassioni,

poiché siamo molto afflitti.

Soccorrici, o Dio della nostra salvezza,

per la gloria del tuo nome;

liberaci, e perdona i nostri peccati,

per amore del tuo nome.

10 Perché direbbero i popoli: «Dov’è il loro Dio?»

Si conosca tra le nazioni, sotto i nostri occhi,

la vendetta per il sangue dei tuoi servi, che è stato sparso.

11 Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;

secondo la potenza del tuo braccio,

salva quelli che sono condannati a morte[k].

12 Restituisci ai nostri vicini sette volte tanto

l’oltraggio che ti hanno fatto, o Signore!

13 E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,

ti celebreremo in eterno,

proclameremo la tua lode per ogni età.

Intercessione per la restaurazione d’Israele

80 (I)Al direttore del coro. Sopra «i gigli della testimonianza».

Salmo di Asaf.

Porgi orecchio, o Pastore d’Israele,

che guidi Giuseppe come un gregge;

o tu che siedi sopra i cherubini,

fa’ risplendere la tua gloria!

Davanti a Efraim, a Beniamino e a Manasse,

risveglia la tua potenza e vieni a salvarci!

O Dio, ristoraci,

fa’ risplendere il tuo volto e saremo salvi.

Signore, Dio degli eserciti,

fino a quando sarai irritato contro la preghiera del tuo popolo?

Tu li hai cibati di pane intriso di pianto

e li hai dissetati con lacrime in abbondanza.

Tu ci hai resi oggetto di contesa per i vicini

e i nostri nemici ridono di noi.

O Dio degli eserciti, ristoraci,

fa’ risplendere il tuo volto e saremo salvi.

Portasti fuori dall’Egitto una vite;

scacciasti le nazioni per piantarla;

tu sgombrasti il terreno

ed essa mise radici e riempì la terra.

10 I monti furono coperti della sua ombra

e i suoi tralci furono come cedri altissimi.

11 Stese i suoi rami fino al mare

e i suoi germogli sino al fiume.

12 Perché hai rotto i suoi recinti

e tutti i passanti la spogliano?

13 Il cinghiale del bosco la devasta,

le bestie della campagna ne fanno il loro pascolo.

14 O Dio degli eserciti, ritorna;

guarda dal cielo, e vedi, e visita questa vigna;

15 proteggi quel che la tua destra ha piantato,

e il germoglio che hai fatto crescere forte per te.

16 Essa è arsa dal fuoco, è recisa;

il popolo perisce alla minaccia del tuo volto.

17 Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,

sul figlio dell’uomo che hai reso forte per te,

18 e noi non ci allontaneremo da te.

Facci rivivere, e noi invocheremo il tuo nome.

19 Signore, Dio degli eserciti, ristoraci,

fa’ risplendere il tuo volto e saremo salvi.

Esortazione ad ascoltare il Signore

81 (J)Al direttore del coro. Sulla ghittea.

Salmo di Asaf.

Cantate con gioia a Dio, nostra forza;

mandate grida di esultanza al Dio di Giacobbe.

Intonate un salmo e fate risuonare il tamburello,

l’arpa melodiosa, insieme alla cetra.

Suonate la tromba alla nuova luna,

alla luna piena, al giorno della nostra festa.

Poiché questo è uno statuto per Israele,

una legge del Dio di Giacobbe.

Egli lo stabilì come una testimonianza di Giuseppe,

quando uscì contro il paese d’Egitto.

Io udii allora un linguaggio che non conoscevo:

«O Israele, io ho sottratto le tue spalle ai pesi;

le tue mani hanno lasciato le ceste.

Nell’angoscia gridasti a me e io ti liberai;

ti risposi nascosto in mezzo ai tuoni,

ti misi alla prova presso le acque di Meriba. [Pausa]

Ascolta, popolo mio, e io ti ammonirò;

o Israele, se tu mi ascoltassi!

Non ci sia in mezzo a te nessun dio straniero

e non adorare un dio estraneo.

10 Io sono il Signore, il Dio tuo,

che ti fece risalire dal paese d’Egitto;

apri la tua bocca, e io la riempirò.

11 Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce,

Israele non mi ha ubbidito.

12 Perciò li abbandonai alla durezza del loro cuore,

perché camminassero secondo i loro piani.

13 Oh, se il mio popolo volesse ascoltarmi,

se Israele volesse camminare nelle mie vie!

14 Subito umilierei i loro nemici

e rivolgerei la mia mano contro i loro avversari.

15 Quelli che odiano il Signore striscerebbero davanti a lui

e la loro sorte sarebbe decisa per sempre.

16 Io nutrirei Israele con fior di frumento

e lo sazierei di miele che stilla dalla roccia».

Condanna contro i giudici iniqui

82 (K)Salmo di Asaf.

Dio sta nell’assemblea divina;

egli giudica in mezzo agli dèi.

«Fino a quando giudicherete ingiustamente

e avrete riguardo agli empi? [Pausa]

Difendete la causa del debole e dell’orfano,

fate giustizia all’afflitto e al povero!

Liberate il misero e il bisognoso,

salvatelo dalla mano degli empi!

Essi non conoscono né comprendono nulla;

camminano nelle tenebre;

tutte le fondamenta della terra sono smosse.

Io ho detto: “Voi siete dèi[l],

siete figli dell’Altissimo”.

Eppure morrete come gli altri uomini

e cadrete come ogni altro potente».

Sorgi, o Dio, giudica la terra,

poiché tutte le nazioni ti appartengono.

Preghiera contro i nemici d’Israele

83 (L)Canto. Salmo di Asaf.

O Dio, non restare silenzioso!

Non rimanere impassibile e inerte, o Dio!

Poiché, ecco, i tuoi nemici si agitano,

i tuoi avversari alzano la testa.

Tramano insidie contro il tuo popolo

e congiurano contro quelli che tu proteggi.

Dicono: «Venite, distruggiamoli come nazione

e il nome d’Israele non sia più ricordato!»

Poiché si sono accordati con uno stesso sentimento,

stringono un patto contro di te:

le tende di Edom e gli Ismaeliti;

Moab e gli Agareni;

Ghelal, Ammon e Amalec;

la Filistia con gli abitanti di Tiro;

anche l’Assiria si è aggiunta a loro;

presta il suo braccio ai figli di Lot. [Pausa]

Fa’ a loro come facesti a Madian,

a Sisera, a Iabin presso il torrente di Chison,

10 i quali furono distrutti a En-Dor,

servirono da concime alla terra.

11 Rendi i loro capi come Oreb e Zeeb,

tutti i loro prìncipi come Zeba e Salmunna;

12 poiché hanno detto:

«Impossessiamoci delle dimore di Dio!»

13 Dio mio, rendili simile al turbine,

a stoppia portata via dal vento.

14 Come il fuoco brucia la foresta

e come la fiamma incendia i monti,

15 così inseguili con la tua tempesta

e spaventali con il tuo uragano.

16 Copri la loro faccia di vergogna

perché cerchino il tuo nome, o Signore!

17 Siano delusi e confusi per sempre,

siano svergognati e periscano!

18 E conoscano che tu, il cui nome è il Signore,

tu solo sei l’Altissimo su tutta la terra.

Benedizione nella casa di Dio

84 (M)Al direttore del coro. Sulla ghittea.

Salmo dei figli di Core.

Oh, quanto sono amabili le tue dimore,

Signore degli eserciti!

L’anima mia langue e vien meno, sospirando i cortili del Signore;

il mio cuore e la mia carne mandano grida di gioia al Dio vivente.

Anche il passero trova una casa

e la rondine un nido dove posare i suoi piccini,

presso i tuoi altari, o Signore degli eserciti,

Re mio, Dio mio!

Beati quelli che abitano nella tua casa

e ti lodano sempre! [Pausa]

Beati quelli che trovano in te la loro forza,

che hanno a cuore le vie del Santuario!

Quando attraversano la valle di Baca[m]

essi la trasformano in luogo di fonti

e la pioggia d’autunno la ricopre di benedizioni.

Lungo il cammino aumenta la loro forza

e compaiono infine davanti a Dio in Sion.

O Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera;

porgi orecchio, o Dio di Giacobbe! [Pausa]

Vedi, o Dio, nostro scudo[n],

guarda il volto del tuo unto!

10 Un giorno nei tuoi cortili val più che mille altrove.

Io preferirei stare sulla soglia della casa del mio Dio,

che abitare nelle tende degli empi.

11 Perché Dio, il Signore, è sole e scudo;

il Signore concederà grazia e gloria.

Egli non rifiuterà di fare del bene a quelli che camminano rettamente.

Footnotes

  1. Salmi 73:4 Per loro non vi sono dolori, il loro corpo è sano e ben nutrito, altri, leggendo diversamente, traducono: non vi sono dolori nella loro morte, e la loro forza è prospera.
  2. Salmi 74:14 Leviatano, mostro marino (cfr. 104:26).
  3. Salmi 75:4 Non alzate la testa, lett. non alzate il corno.
  4. Salmi 75:10 La potenza, lett. le corna.
  5. Salmi 76:2 Salem, cioè Gerusalemme.
  6. Salmi 76:3 Le frecce dell’arco, lett. le fiamme dell’arco.
  7. Salmi 76:5 Sono stati ridotti all’impotenza, lett. non hanno più trovato le loro mani.
  8. Salmi 77:10 Ho detto: «La mia afflizione sta in questo, che la destra dell’Altissimo è mutata», altri traducono: io dissi: «Questa è la mia debolezza; ma ricordo gli anni della destra dell’Altissimo».
  9. Salmi 78:2 +Mt 13:35.
  10. Salmi 78:25 Il pane dei potenti, alcuni interpretano: il pane degli angeli.
  11. Salmi 79:11 Quelli che sono condannati a morte, lett. i figli della morte.
  12. Salmi 82:6 +Gv 10:34.
  13. Salmi 84:6 Valle di Baca, secondo alcuni lett. valle del pianto; secondo altri valle arida o deserta.
  14. Salmi 84:9 Vedi, o Dio, nostro scudo, altri traducono: Vedi, o Dio, il nostro scudo.