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126 «Canto dei pellegrinaggi.» Quando l'Eterno fece ritornare i prigionieri di Sion, ci sembrava di sognare.

Allora la nostra bocca si riempí di riso e la nostra lingua di canti di gioia, allora si diceva fra le nazioni: «L'Eterno ha fatto cose grandi per loro».

L'Eterno ha fatto cose grandi per noi, e siamo pieni di gioia.

Fa' ritornare i nostri prigionieri, o Eterno, come i torrenti nel sud.

Quelli che seminano con lacrime, mieteranno con canti di gioia.

Ben va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tornerà con canti di gioia portando i suoi covoni.

127 «Canto dei pellegrinaggi. Di Salomone.» Se l'Eterno non edifica la casa, invano vi si affaticano gli edificatori; se l'Eterno non custodisce la città, invano vegliano le guardie.

E' vano per voi alzarvi di buon'ora e andare tardi a riposare e mangiare il pane di duro lavoro, perchè ai suoi diletti egli dà riposo.

Ecco, i figli sono una eredità che viene dall'Eterno; il frutto del grembo è un premio,

Come frecce nella mano di un prode, cosí sono i figli della propria giovinezza.

Beato l'uomo che ne ha la sua faretra piena! Essi non saranno confusi quando discuteranno coi loro nemici alla porta.

128 «Canto dei pellegrinaggi.» Beato chiunque teme l'Eterno e cammina nelle sue vie.

Allora mangerai della fatica delle tue mani, sarai felice e godrai prosperità.

Tua moglie sarà come una vite fruttifera nell'intimità della tua casa, i tuoi figli come piante d'olivo intorno alla tua mensa!

Ecco, cosí sarà benedetto l'uomo che teme l'Eterno.

L'Eterno ti benedica da Sion, e possa tu vedere la prosperità di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita.

Sí, possa tu vedere i figli dei tuoi figli. Sia pace sopra Israele,

19 Che dico dunque? Che l'idolo sia qualche cosa? O che ciò che è sacrificato agli idoli sia qualche cosa?

20 No, ma dico che le cose che i gentili sacrificano, le sacrificano ai démoni e non a Dio; or io non voglio che voi abbiate parte con i démoni.

21 Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei démoni, voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei démoni.

22 Vogliamo noi provocare il Signore a gelosia? Siamo noi piú forti di lui?

23 Ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa è vantaggiosa, ogni cosa mi è lecita, ma non ogni cosa edifica.

24 Nessuno cerchi il proprio interesse, ma ciascuno cerchi quello altrui.

25 Mangiate di tutto ciò che si vende al macello senza fare alcuna domanda per motivo di coscienza,

26 perché «la terra e tutto ciò che essa contiene è del Signore»,

27 Se qualche non credente vi invita e volete andarvi, mangiate di tutto ciò che vi è posto davanti senza fare alcuna domanda per motivo di coscienza.

28 Ma se qualcuno vi dice: «Questo fa parte delle cose sacrificate agli idoli», non ne mangiate, per riguardo a colui che vi ha avvertito e per motivo di coscienza, perché «la terra e tutto ciò che essa contiene è del Signore».

29 Or mi riferisco non alla tua coscienza, ma a quella dell'altro. Per qual motivo infatti sarebbe la mia libertà giudicata dalla coscienza di un altro?

30 Ma se prendo parte alle vivande con gratitudine, perché sarei biasimato per ciò di cui rendo grazie?

31 Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun'altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio.

32 Non date motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla chiesa di Dio;

33 come io stesso mi sforzo di essere gradito a tutti in ogni cosa, non cercando il mio proprio vantaggio ma quello di molti, affinché siano salvati.

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