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14 In quel tempo Erode, il tetrarca, udí della fama di Gesú,

e disse ai suoi servi: «Costui è Giovanni Battista; egli è risuscitato dai morti e perciò le potenze soprannaturali operano in lui».

Erode infatti, aveva arrestato Giovanni, lo aveva incatenato e messo in prigione, a causa di Erodiade, moglie di suo fratello Filippo.

Perché Giovanni gli diceva: «Non ti è lecito di convivere con lei!».

E, pur volendo farlo morire, egli temeva il popolo, che lo riteneva un profeta.

Ora, mentre si celebrava il compleanno di Erode, la figlia di Erodiade danzò in sua presenza e piacque a Erode,

tanto che egli le promise con giuramento di darle tutto ciò che gli avesse chiesto.

Ed ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un piatto, la testa di Giovanni Battista».

Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e per riguardo degli invitati che erano con lui a tavola, comandò che le fosse data.

10 Cosí mandò a far decapitare Giovanni Battista in prigione;

11 e la sua testa fu portata su un piatto e data alla fanciulla; ed ella la portò a sua madre.

12 Poi vennero i suoi discepoli, presero il corpo e lo seppellirono; in seguito essi andarono a riferire l'accaduto a Gesú.

13 Quando Gesú ebbe udito ciò, partí di là su una barca e si ritirò in disparte, in un luogo deserto. E le folle, saputolo, lo seguirono a piedi dalle città.

14 E Gesú, smontato dalla barca, vide una grande folla e ne ebbe compassione, e ne guarí gli infermi.

15 Poi, facendosi sera, i suoi discepoli gli si accostarono, e gli dissero: «Questo luogo è deserto, ed è già tardi; licenzia dunque le folle affinché vadano per i villaggi a comprarsi da mangiare».

16 Ma Gesú disse loro: «Non è necessario che se ne vadano, date voi a loro da mangiare».

17 Ed essi gli dissero: «Noi non abbiamo qui altro che cinque pani e due pesci».

18 Ed egli disse: «Portatemeli qua».

19 Comandò quindi che le folle si sedessero sull'erba; poi prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse; spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli, alle folle.

20 E tutti mangiarono e furono saziati poi i discepoli raccolsero i pezzi avanzati in dodici ceste piene.

21 Ora, coloro che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

22 Subito dopo Gesú costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo all'altra riva, mentre egli licenziava le folle.

23 Dopo averle congedate, salí sul monte in disparte per pregare. E, fattosi sera, era là tutto solo.

24 La barca intanto si trovava al largo, in mezzo al mare, ed era sbattuta dalle onde perché il vento era contrario.

25 Alla quarta vigilia, della notte, Gesú andò verso di loro, camminando sul mare.

26 I discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: «è un fantasma!». E si misero a gridare dalla paura;

27 ma subito Gesú parlò loro, dicendo: «Rassicuratevi; sono io, non temete!».

28 E Pietro, rispondendogli disse: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sulle acque».

29 Egli disse: «Vieni!» E Pietro, sceso dalla barca, camminò sulle acque, per venire da Gesú.

30 Ma, vedendo il vento forte, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò dicendo: «Signore, salvami!».

31 E subito Gesú stese la mano, lo prese e gli disse: «O uomo di poca fede, perché hai dubitato?».

32 Poi, quando salirono in barca, il vento si acquetò.

33 Allora quelli che erano nella barca vennero e l'adorarono, dicendo: «Veramente tu sei il Figlio di Dio!».

34 Poi, essendo passati all'altra riva, vennero nella regione di Gennesaret.

35 E gli uomini di quel luogo, avendolo riconosciuto, diffusero la notizia per tutta la regione circostante; e gli presentarono tutti i malati;

36 e lo pregarono che potessero toccare almeno il lembo della sua veste, e tutti quelli che lo toccarono furono perfettamente guariti.

22 E Gesú, riprendendo la parola, di nuovo parlò loro in parabole dicendo:

«Il regno dei cieli è simile a un re, il quale preparò le nozze di suo figlio.

E mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire.

Di nuovo mandò altri servi dicendo: "Dite agl'invitati: Ecco, io ho apparecchiato il mio pranzo, i miei vitelli e i miei animali ingrassati sono ammazzati ed è tutto pronto; venite alle nozze".

Ma essi, non curandosene, se ne andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari.

E gli altri, presi i suoi servi, li oltraggiarono e li uccisero.

Il re allora, udito ciò, si adirò e mandò i suoi eserciti per sterminare quegli omicidi e per incendiare la loro città.

Disse quindi ai suoi servi: "Le nozze sono pronte, ma gl'invitati non ne erano degni.

Andate dunque agli incroci delle strade e chiamate alle nozze chiunque troverete

10 E quei servi, usciti per le strade, radunarono tutti coloro che trovarono cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempí di commensali.

11 Ora il re, entrato per vedere i commensali, vi trovò un uomo che non indossava l'abito da nozze;

12 e gli disse: "amico come sei entrato qui senza avere l'abito da nozze?" E quegli rimase con la bocca chiusa.

13 Allora il re disse ai servi: "Legatelo mani e piedi, prendetelo e gettatelo nelle tenebre di fuori. Lí sarà il pianto e lo stridor di denti.

14 Poiché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

15 Allora i farisei, allontanatisi, si consigliarono sul modo di coglierlo in fallo nelle parole,

16 E gli mandarono i propri discepoli, con gli erodiani, per dirgli: «Maestro, noi sappiamo che tu sei verace e che insegni la via di Dio in verità, senza preoccuparti del giudizio di alcuno, perché tu non riguardi all'apparenza delle persone.

17 Dicci dunque: Che te ne pare? è lecito o no pagare il tributo a Cesare?».

18 Ma Gesú, conoscendo la loro malizia, disse: «Perché mi tentate, ipocriti?

19 Mostratemi la moneta del tributo». Allora essi gli presentarono un denaro.

20 Ed egli disse loro: «Di chi è questa immagine e questa iscrizione?».

21 Essi gli dissero: «Di Cesare». Allora egli disse loro: «Rendete dunque a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio».

22 Ed essi, udito ciò, si meravigliarono e, lasciatolo, se ne andarono.

23 In quello stesso giorno vennero da lui i sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e lo interrogarono,

24 dicendo: «Maestro, Mosé ha detto: "se qualcuno muore senza avere figli, il suo fratello ne sposi la moglie, per dare una discendenza a suo fratello"

25 Ora, c'erano tra noi sette fratelli, il primo dopo essersi sposato morí e, non avendo discendenza, lasciò la moglie a suo fratello.

26 Cosí anche il secondo e il terzo, fino al settimo.

27 Per ultima, morí anche la donna.

28 Alla risurrezione, dunque, di chi dei sette costei sarà moglie? Poiché tutti l'ebbero come moglie».

29 Ma Gesú, rispondendo, disse loro: «Voi sbagliate, non comprendendo né le Scritture né la potenza di Dio.

30 Nella risurrezione, infatti, né si sposano né sono date in moglie, ma essi saranno in cielo come gli angeli di Dio.

31 Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto ciò che vi fu detto da Dio, quando disse:

32 IO sono il Dio di Abrahamo, il Dio d'Isacco e di Giacobbe Dio non è il Dio dei morti, ma dei viventi».

33 E le folle, udite queste cose, stupivano della sua dottrina,

34 Allora i farisei, avendo udito che egli aveva messo a tacere i sadducei, si radunarono insieme.

35 E uno di loro, dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova, dicendo:

36 «Maestro, qual è il grande comandamento della legge?».

37 E Gesú gli disse: «"ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua e con tutta la tua mente".

38 Questo è il primo e il gran comandamento.

39 E il secondo, simile a questo, è: "ama il tuo prossimo come te stesso".

40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti»,

41 Ora, essendo i farisei riuniti, Gesú chiese loro:

42 «Che ve ne pare del Cristo? Di chi è figlio?». Essi gli dissero: «Di Davide».

43 Egli disse loro: «Come mai dunque Davide, per lo Spirito, lo chiama Signore, dicendo:

44 Il Signore ha detto al mio Signore: "Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi"?

45 Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?».

46 Ma nessuno era in grado di rispondergli; e, da quel giorno, nessuno osò piú interrogarlo.

23 Allora Gesú parlò alle folle e ai suoi discepoli,

dicendo: «Gli scribi, e i farisei siedono sulla cattedra di Mosè.

Osservate dunque e fate tutte le cose che vi dicono di osservare; ma non fate come essi fanno, poiché dicono ma non fanno.

Legano infatti pesi pesanti e difficili da portare, e li mettono sulle spalle degli uomini; ma essi non li vogliono smuovere neppure con un dito.

Fanno tutte le loro opere per essere ammirati dagli uomini; allargano le loro filatterie, e allungano le frange dei loro vestiti,

Amano i posti d'onore nei conviti e i primi posti nelle sinagoghe,

e anche i saluti nelle piazze, e di sentirsi chiamare dagli uomini rabbi, rabbi.

Ma voi non fatevi chiamare maestro, perché uno solo è il vostro maestro: Il Cristo, e voi siete tutti fratelli.

E non chiamate alcuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è vostro Padre, colui che è nei cieli.

10 Né fatevi chiamare guida, perché uno solo è la vostra guida: Il Cristo.

11 E il maggiore di voi sia vostro servo,

12 Or chiunque si innalzerà sarà abbassato; e chiunque si abbasserà sarà innalzato,

13 Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; poiché né entrate voi né lasciate entrare coloro che stanno per entrarvi.

14 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché divorate le case delle vedove e per pretesto fate lunghe preghiere; per questo subirete una condanna piú severa.

15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché scorrete il mare e la terra, per fare un proselito e, quando lo è diventato, ne fate un figlio della Geenna il doppio di voi.

16 Guai a voi, guide cieche, che dite: "se uno ha giurato per il tempio, non è nulla; ma se ha giurato per l'oro del tempio è obbligato".

17 Stolti e ciechi! Perché, cosa è piú grande, l'oro o il tempio che santifica l'oro?

18 "E: se uno ha giurato per l'altare, non è nulla; ma se ha giurato per l'offerta che vi è sopra è obbligato".

19 Stolti e ciechi! Poiché, cosa è piú grande, l'offerta o l'altare che santifica l'offerta?

20 Chi dunque giura per l'altare, giura per esso e per quanto vi è sopra.

21 Chi giura per il tempio, giura per esso e per colui che l'abita.

22 E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per colui che vi è assiso.

23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché calcolate la decima della menta dell'aneto e del comino, e trascurate le cose piú importanti della legge: il giudizio, la misericordia e la fede, queste cose bisogna praticare senza trascurare le altre.

24 Guide cieche, che colate il moscerino e inghiottite il cammello.

25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché pulite l'esterno della coppa e del piatto, mentre l'interno è pieno di rapina e d'intemperanza.

26 Fariseo cieco! Pulisci prima l'interno della coppa e del piatto, affinché anche l'esterno sia pulito.

27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché rassomigliate a sepolcri imbiancati, i quali di fuori appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putredine.

28 Cosí anche voi di fuori apparite giusti davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità.

29 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perché edificate i sepolcri dei profeti e ornate i monumenti dei giusti

30 e dite: "se noi fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro nell'uccisione dei profeti

31 Cosí dicendo, voi testimoniate contro voi stessi, che siete figli di coloro che uccisero i profeti.

32 Voi superate la misura dei vostri padri!

33 Serpenti, razza di vipere! Come sfuggirete al giudizio della Geenna?

34 Perciò, ecco io vi mando dei profeti, dei savi e degli scribi; di loro ne ucciderete e crocifiggerete alcuni, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città,

35 affinché ricada su di voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia che uccideste fra il tempio e l'altare.

36 In verità vi dico che tutte queste cose ricadranno su questa generazione.

37 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!

38 Ecco, la vostra casa vi è lasciata deserta.

39 Poiché io vi dico, che da ora in avanti non mi vedrete piú, finché non direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"».

24 Ora, mentre Gesú usciva dal tempio e se ne andava, i suoi discepoli gli si accostarono per fargli osservare gli edifici del tempio.

Ma Gesú disse loro: «Non vedete voi tutte queste cose? In verità vi dico che non resterà qui pietra su pietra che non sarà diroccata».

Poi, mentre egli era seduto sul monte degli Ulivi, i discepoli gli si accostarono in disparte, dicendo: «Dicci, quando avverranno queste cose? E quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell'età presente?».

E Gesú, rispondendo, disse loro: «Guardate che nessuno vi seduca!

Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: "io sono il Cristo" e ne sedurranno molti.

Allora sentirete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, perché bisogna che tutte queste cose avvengano ma non sarà ancora la fine.

Infatti si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi

Ma tutte queste cose saranno soltanto l'inizio delle doglie di parto,

Allora vi sottoporranno a supplizi e vi uccideranno; e sarete odiati da tutte le genti a causa del mio nome.

10 Allora molti si scandalizzeranno, si tradiranno e si odieranno l'un l'altro.

11 E sorgeranno molti falsi profeti, e ne sedurranno molti.

12 E perché l'iniquità sarà moltiplicata, l'amore di molti si raffredderà;

13 ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato,

14 E questo evangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo in testimonianza a tutte le genti, e allora verrà la fine».

15 «Quando dunque avrete visto l'abominazione della desolazione predetta dal profeta Daniele, posta nel luogo santo (chi legge intenda),

16 allora coloro che sono nella Giudea fuggano ai monti.

17 Chi si trova sulla terrazza della casa, non scenda a prendere qualcosa di casa sua;

18 e chi è nei campi, non torni indietro a prendere il suo mantello.

19 Ma guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni!

20 E pregate che la vostra fuga non accada d'inverno, né di sabato

21 perché allora vi sarà una tribolazione cosí grande, quale non vi fu mai dal principio del mondo fino ad ora né mai più vi sarà.

22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne si salverebbe; ma a motivo degli eletti quei giorni saranno abbreviati.

23 Allora se qualcuno vi dice: "Ecco, il Cristo è qui" oppure "è là" non gli credete.

24 Perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e miracoli tanto da sedurre, se fosse possibile anche gli eletti.

25 Ecco, io ve l'ho predetto.

26 Se dunque vi dicono: "Ecco è nel deserto" non vi andate: "Ecco è nelle stanze segrete" non ci credete.

27 Infatti, come il lampo esce da levante e sfolgora fino a ponente cosí sarà la venuta del Figlio dell'uomo.

28 Poiché dovunque sarà il carname, li si aduneranno le aquile».

29 «Ora, subito dopo l'afflizione di quei giorni, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo chiarore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate.

30 E allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; e tutte le nazioni della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole del cielo con potenza e grande gloria.

31 Ed egli manderà i suoi angeli con un potente suono di tromba, ed essi raccoglieranno i suoi eletti dai quattro venti, da una estremità dei cieli all'altra.

32 Ora imparate dal fico questa similitudine: quando ormai i suoi rami s'inteneriscono e le fronde germogliano, sapete che l'estate è vicina.

33 Cosí anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, anzi alle porte.

34 In verità vi dico che questa generazione non passerà, finché tutte queste cose non siano avvenute.

35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

36 «Quanto poi a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, neppure gli angeli dei cieli, ma soltanto il Padre mio.

37 Ma come fu ai giorni di Noè, cosí sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo.

38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio, le persone mangiavano, bevevano, si sposavano ed erano date in moglie, fino a quando Noè entrò nell'arca;

39 e non si avvidero di nulla, finché venne il diluvio e li portò via tutti; cosí sarà pure alla venuta del Figlio dell'uomo.

40 Allora due saranno nel campo; uno sarà preso e l'altro lasciato.

41 Due donne macineranno al mulino, una sarà presa e l'altra lasciata.

42 Vegliate dunque, perché non sapete a che ora il vostro Signore verrà.

43 Ma sappiate questo che, se il padrone di casa sapesse a che ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe forzare la casa.

44 Perciò anche voi siate pronti, perché nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verrà».

45 «Qual è dunque quel servo fedele e avveduto, che il suo padrone ha preposto ai suoi domestici, per dar loro il cibo a suo tempo?

46 Beato quel servo che il suo padrone, quando egli tornerà, troverà facendo così.

47 In verità vi dico che gli affiderà l'amministrazione di tutti i suoi beni.

48 Ma, se quel malvagio servo dice in cuor suo: "il mio padrone tarda a venire"

49 e comincia a battere i suoi conservi, e a mangiare e a bere con gli ubriaconi;

50 il padrone di quel servo verrà nel giorno in cui meno se l'aspetta e nell'ora che egli non sa;

51 lo punirà duramente e gli riserverà la sorte degli ipocriti. Lí sarà il pianto e lo stridor di denti».

25 «Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono fuori incontro allo sposo.

Or cinque di loro erano avvedute e cinque stolte.

Le stolte, nel prendere le loro lampade, non presero con sé l'olio;

le avvedute, invece, insieme alle lampade, presero anche l'olio nei loro vasi.

Ora, siccome lo sposo tardava si assopirono tutte e si addormentarono.

E sulla mezzanotte si levò un grido: "Ecco, arriva lo sposo, uscitegli incontro!"

Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade.

E le stolte dissero alle avvedute: "Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade stanno per spegnersi".

Ma le avvedute, rispondendo. dissero: "No, perché non basterebbe né a noi né a voi; andate piuttosto dai venditori e compratene".

10 Ora, mentre quelle andavano a comprarne, arrivò lo sposo; le vergini che erano pronte entrarono con lui per le nozze; e la porta fu chiusa.

11 Piú tardi giunsero anche le altre vergini, dicendo: "Signore, signore, aprici".

12 Ma egli, rispondendo, disse: "in verità vi dico che non vi conosco"

13 Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno, né l'ora in cui il Figlio dell'uomo verrà».

14 «Inoltre il regno dei cieli è simile a un uomo che, partendo per un viaggio chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni.

15 A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e subito partí.

16 Ora colui che aveva ricevuto i cinque talenti, andò e trafficò con essi e ne guadagnò altri cinque.

17 Similmente anche quello dei due ne guadagnò altri due.

18 Ma colui che ne aveva ricevuto uno andò, fece una buca in terra e nascose il denaro del suo signore.

19 Ora, dopo molto tempo, ritornò il signore di quei servi e fece i conti con loro.

20 E colui che aveva ricevuto i cinque talenti si fece avanti e ne presentò altri cinque, dicendo: "Signore, tu mi affidasti cinque talenti, ecco, con quelli ne ho guadagnati altri cinque

21 E il suo signore gli disse: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa, io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore".

22 Poi venne anche colui che aveva ricevuto i due talenti e disse: "Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, con quelli ne ho guadagnati altri due".

23 Il suo signore gli disse: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa, io ti costituirò sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore".

24 Infine venne anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: "Signore, io sapevo bene che tu sei un uomo aspro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso;

25 perciò ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; ecco te lo restituisco"

26 E il suo signore rispondendo, gli disse: "Malvagio e indolente servo, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso;

27 tu avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e cosí, al mio ritorno, l'avrei riscosso con l'interesse.

28 Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti.

29 Poiché a chiunque ha, sarà dato e sovrabbonderà, ma a chi non ha gli sarà tolto anche quello che ha.

30 E gettate questo servo inutile nelle tenebre di fuori. Lí sarà il pianto e lo stridor di denti».

31 «Ora, quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i santi angeli, allora si siederà sul trono della sua gloria.

32 E tutte le genti saranno radunate davanti a lui; ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri.

33 E metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.

34 Allora il Re dirà a coloro che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio; ricevete in eredità il regno che vi è stato preparato sin dalla fondazione del mondo.

35 Poiché ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere; fui forestiero e mi accoglieste,

36 fui ignudo e mi rivestiste, fui infermo e mi visitaste, fui in prigione e veniste a trovarmi".

37 Allora i giusti gli risponderanno, dicendo: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere?

38 E quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato? O ignudo e ti abbiamo rivestito?

39 E quando ti abbiamo visto infermo, o in prigione e siamo venuti a visitarti?"

40 E il Re, rispondendo, dirà loro: "in verità vi dico: tutte le volte che l'avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me".

41 Allora egli dirà ancora a coloro che saranno a sinistra: "Andate via da me maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli.

42 Poiché ebbi fame e non mi deste da mangiare, ebbi sete e non mi deste da bere

43 fui forestiero e non mi accoglieste, ignudo e non mi rivestiste, infermo e in prigione e non mi visitaste".

44 Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato, o assetato, o forestiero, o ignudo, o infermo, o in prigione e non ti abbiamo soccorso?".

45 Allora egli risponderà loro dicendo: "in verità vi dico: tutte le volte che non l'avete fatto a uno di questi minimi, non l'avete fatto neppure a me

46 E questi andranno nelle pene eterne e i giusti nella vita eterna»,

26 E avvenne che, quando Gesú ebbe finito tutti questi discorsi, disse ai suoi discepoli:

«Voi sapete che fra due giorni è la Pasqua, e il Figlio dell'uomo sarà consegnato per esser crocifisso».

Allora i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani del popolo si riunirono nella corte del sommo sacerdote di nome Caiafa.

E tennero consiglio per prendere Gesú con inganno e farlo morire;

ma dicevano: «Non durante la festa, perché non nasca tumulto fra il popolo».

Ora, essendo Gesú in Betania, in casa di Simone il lebbroso

gli si avvicinò una donna con un alabastro di olio profumato di gran prezzo, e lo versò sul suo capo, mentre egli era a tavola.

Visto ciò, i Suoi discepoli s'indignarono e dissero: «Perché mai questo spreco?

Quest'olio, infatti, si poteva vendere a gran prezzo e darne il ricavato ai poveri».

10 Ma Gesú, conosciuto ciò, disse loro: «Perché mai infastidite questa donna? Ella infatti ha compiuto una buona azione verso di me.

11 Perché avrete sempre i poveri con voi, ma non avrete sempre me.

12 Poiché, versando questo olio profumato sul mio corpo, ella lo ha fatto per preparare il mio corpo per la sepoltura.

13 Io Vi dico in verità, che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo evangelo, si racconterà anche ciò che costei ha fatto, in memoria di lei».

14 Allora uno dei dodici, di nome Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti,

15 e disse loro: «Quanto mi volete dare, perché io ve lo consegni?». Ed essi gli contarono trenta sicli d'argento.

16 E da quell'ora egli cercava l'opportunità di tradirlo.

17 Or il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si accostarono a Gesú e gli dissero: «Dove vuoi che ti apparecchiamo per mangiare la Pasqua?».

18 Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: "il Maestro dice: Il mio tempo è vicino, farò la Pasqua in casa tua con i miei discepoli"».

19 Allora i discepoli fecero come Gesú aveva loro ordinato e apparecchiarono la Pasqua.

20 E quando fu sera, egli si mise a tavola con i dodici;

21 e, mentre mangiavano, disse: «In verità vi dico che uno di voi mi tradirà».

22 Ed essi si rattristarono grandemente, e ciascuno di loro prese a dirgli: «Sono io quello, Signore?».

23 Ed egli, rispondendo, disse: «Colui che ha intinto con me la mano nel piatto mi tradirà.

24 Il Figlio dell'uomo certo se ne va secondo che è scritto di lui; ma guai a quell'uomo per mezzo del quale il Figlio dell'uomo è tradito! Sarebbe stato meglio per lui di non essere mai nato».

25 E Giuda, colui che lo avrebbe tradito, prese a dire: «Maestro, sono io quello?». Egli gli disse: «Tu l'hai detto!».

26 Ora, mentre mangiavano, Gesú prese il pane e lo benedisse, lo ruppe e lo diede ai discepoli e disse: «Prendete, mangiate; questo è il mio corpo».

27 Poi prese il calice e rese grazie, e lo diede loro dicendo: «Bevetene tutti,

28 perché questo è il mio sangue, il sangue del nuovo patto che è sparso per molti per il perdono dei peccati.

29 Ed io vi dico, che da ora in poi io non berrò piú di questo frutto della vigna fino a quel giorno in cui io lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».

30 E, dopo aver cantato l'inno, se ne uscirono verso il monte degli Ulivi.

31 Allora Gesú disse loro: «Voi tutti questa notte sarete scandalizzati per causa mia, perché sta scritto: "Percuoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse".

32 Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea»,

33 Allora Pietro, rispondendo, gli disse: «Quand'anche tutti si scandalizzassero per causa tua, io non mi scandalizzerò mai!».

34 Gesú gli disse: «In verità ti dico che questa stessa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte».

35 Pietro gli disse: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò in alcun modo». Lo stesso dissero anche tutti i discepoli.

36 Allora Gesú andò con loro in un luogo, chiamato Getsemani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare».

37 E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e grande angoscia.

38 Allora egli disse loro: «L'anima mia è profondamente triste, fino alla morte; restate qui e vegliate con me».

39 E andato un poco in avanti, si gettò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice; tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi tu».

40 Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: «Cosí non avete potuto vegliare neppure un'ora con me?

41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione, poiché lo spirito è pronto ma la carne è debole».

42 Si allontanò di nuovo per la seconda volta e pregò, dicendo: «Padre mio, se non è possibile che questo calice si allontani da me senza che io lo beva sia fatta la tua volontà!».

43 Poi, tornato di nuovo, li trovò che dormivano, perché i loro occhi erano appesantiti.

44 E, lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, dicendo le medesime parole.

45 Ritornò poi dai suoi discepoli e disse loro: «Da ora in poi dormite pure e riposatevi; ecco l'ora è giunta e il Figlio dell'uomo è dato nelle mani dei peccatori.

46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino».

47 E mentre egli parlava ancora, ecco Giuda, uno dei dodici, arrivò, e con lui una grande turba con spade e bastoni, mandati dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo.

48 Or colui che lo tradiva aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che io bacerò, è lui; prendetelo».

49 E in quell'istante, accostatosi a Gesú, gli disse: «Salve, Maestro!». E lo baciò caldamente.

50 E Gesú, gli disse: «Amico, cosa sei venuto a fare?». Allora essi, accostatisi a Gesú, gli posero le mani addosso e lo presero.

51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesú, stesa la mano, trasse fuori la sua spada e percosse il servo del sommo sacerdote, recidendogli un orecchio.

52 Allora Gesú gli disse: «Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che mettono mano alla spada, periranno di spada.

53 Pensi forse che io non potrei adesso pregare il Padre mio, perché mi mandi piú di dodici legioni di angeli?

54 Come dunque si adempirebbero le Scritture, le quali dicono che deve avvenire cosi?».

55 In quello stesso momento Gesú disse alle turbe: «Voi siete usciti a prendermi con spade e bastoni, come contro un brigante; eppure ogni giorno ero seduto in mezzo a voi nel tempio ad insegnare, e non mi avete preso.

56 Ma tutto questo è avvenuto affinché si adempissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli, lasciatolo, se ne fuggirono.

57 Or quelli che avevano arrestato Gesú lo condussero da Caiafa, sommo sacerdote, presso il quale già si erano riuniti gli scribi e gli anziani.

58 E Pietro lo seguí da lontano fino al cortile del sommo sacerdote, e, entrato dentro, si pose a sedere con le guardie per vedere la fine.

59 Ora i capi dei sacerdoti, gli anziani e tutto il sinedrio, cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesú, per farlo morire,

60 ma non ne trovavano alcuna; sebbene si fossero fatti avanti molti falsi testimoni, non ne trovarono. Ma alla fine vennero avanti due falsi testimoni

61 i quali dissero: «Costui ha detto: "Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni»,

62 Allora il sommo sacerdote, alzatosi, gli disse: «Non rispondi nulla a ciò che costoro testimoniano contro di te?».

63 Ma Gesú taceva. E il sommo sacerdote replicò dicendo: «Io ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se sei il Cristo, il Figlio di Dio».

64 Gesú gli disse: «Tu l'hai detto! Anzi io vi dico che in avvenire voi vedrete il Figlio dell'uomo sedere alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo».

65 Allora il sommo sacerdote stracciò le sue vesti, dicendo: «Egli ha bestemmiato; quale bisogno abbiamo piú di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia.

66 Che ve ne pare?». Ed essi, rispondendo, dissero: «Egli è reo di morte!».

67 Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; ed altri lo percossero con pugni,

68 dicendo: «O Cristo. indovina! Chi ti ha percosso?».

69 Ora Pietro sedeva fuori nel cortile e una serva si accostò a lui, dicendo: «Anche tu eri con Gesú il Galileo».

70 Ma egli lo negò davanti a tutti, dicendo: «Non so di che stai parlando».

71 Come egli uscí nell'atrio, un'altra lo vide e disse a quelli che erano là: «Anche costui era con Gesú il Nazareno!».

72 Ma egli di nuovo lo negò con giuramento, dicendo: «Io non conosco quell'uomo».

73 Poco dopo anche gli astanti, accostatisi, dissero a Pietro: «Certo, anche tu sei uno di loro, perché il tuo parlare ti tradisce».

74 Allora egli cominciò a maledire e a giurare, dicendo: «Io non conosco quell'uomo». E in quell'istante il gallo cantò.

75 Allora Pietro si ricordò di quello che Gesú gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte», Ed egli uscí, e pianse amaramente.

27 Venuto il mattino, tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo, tennero consiglio contro Gesú, per farlo morire.

E, legatolo, lo condussero via e lo consegnarono nelle mani del governatore Ponzio Pilato.

Allora Giuda, che lo aveva tradito, vedendo che Gesú era stato condannato si pentí e riportò i trenta sicli d'argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani,

dicendo: «Ho peccato, tradendo il sangue innocente». Ma essi dissero: «Che c'importa? Pensaci tu!».

Ed egli, gettati i sicli d'argento nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi.

Ma i capi dei sacerdoti presero quei denari e dissero: «Non è lecito metterli nel tesoro del tempio, perché è prezzo di sangue».

E tenuto consiglio, comprarono con quel denaro il campo del vasaio, come luogo di sepoltura per i forestieri.

Perciò quel campo è stato chiamato sino ad oggi: "Campo di sangue"

Allora si adempí quanto era stato detto dal profeta Geremia che disse: «E presero i trenta pezzi d'argento, il prezzo di colui che fu valutato, come è stato valutato dai figli d'Israele;

10 e li versarono per il campo del vasaio, come mi ordinò il Signore».

11 Ora Gesú comparve davanti al governatore; e il governatore lo interrogò dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». E Gesú gli disse: «Tu lo dici!».

12 Accusato poi dai capi dei sacerdoti e dagli anziani, non rispose nulla.

13 Allora Pilato gli disse: «Non odi quante cose testimoniano contro di te?».

14 Ma egli non gli rispose neppure una parola, tanto che il governatore ne fu grandemente meravigliato.

15 Ora il governatore, in occasione di ogni festività, aveva l'usanza di rilasciare alla folla un prigioniero, come essi volevano.

16 Avevano in quel tempo un ben noto prigioniero, di nome Barabba.

17 Quando si furono radunati, Pilato chiese loro: «Chi volete che vi liberi, Barabba o Gesú, detto Cristo?».

18 Perché egli sapeva bene che glielo avevano consegnato per invidia.

19 Ora, mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non avere nulla a che fare con quel giusto, perché oggi ho molto sofferto in sogno, per causa sua».

20 Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero le folle a chiedere Barabba, e a far morire Gesú.

21 E il governatore, replicando, disse loro: «Quale dei due volete che vi liberi?». Essi dissero: «Barabba!».

22 Pilato disse loro: «Che farò dunque di Gesú, detto Cristo?». Tutti gli dissero: «Sia crocifisso!».

23 Ma il governatore disse: «Eppure, che male ha fatto?». Ma essi gridavano ancora piú forte: «Sia crocifisso!».

24 Allora Pilato, vedendo che non otteneva nulla, ma che anzi il tumulto cresceva sempre piú, prese dell'acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi».

25 E tutto il popolo rispondendo disse: «Sia il suo sangue sopra di noi e sopra i nostri figli!».

26 Allora egli liberò loro Barabba; e dopo aver fatto flagellare Gesú, lo diede loro, perché fosse crocifisso.

27 Allora i soldati del governatore, avendo condotto Gesú nel pretorio, radunarono attorno a lui tutta la coorte.

28 E, spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto.

29 E, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra; e, inginocchiandosi davanti a lui, lo schernivano dicendo: «Salve, o re dei Giudei!».

30 Poi, sputandogli a addosso, presero la canna e con quella lo percotevano sul capo.

31 E dopo averlo schernito, lo spogliarono di quel manto e lo rivestirono delle sue vesti; poi lo condussero via per crocifiggerlo.

32 Ora, uscendo, incontrarono un uomo di Cirene, di nome Simone, che costrinsero a portare la croce di Gesú.

33 E, giunti sul luogo detto Golgota, che vuol dire: il luogo del teschio

34 gli diedero da bere dell'aceto mescolato con fiele; ma egli, avendolo assaggiato non volle berne.

35 Dopo averlo crocifisso, si spartirono le sue vesti tirando a sorte, affinché si adempisse ciò che fu detto dal profeta: «Hanno diviso tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno tirato a sorte».

36 Postisi quindi a sedere, gli facevano la guardia.

37 Al di sopra del suo capo, posero anche la motivazione scritta della sua condanna: «COSTUI E' GESU

38 Allora furono crocifissi con lui due ladroni: uno a destra e l'altro a sinistra.

39 E coloro che passavano di là lo ingiuriavano scuotendo il capo,

40 e dicendo: «Tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se sei il Figlio di Dio, scendi giú dalla croce!».

41 Similmente, anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani facendosi beffe, dicevano:

42 «Egli ha salvato gli altri e non può salvare se stesso, se è il re d'Israele, scenda ora giú dalla croce e noi crederemo in lui;

43 egli si è confidato in Dio; lo liberi ora, se veramente lo gradisce, poiché ha detto: io sono il Figlio di Dio.

44 Anche i ladroni crocifissi con lui lo ingiuriavano allo stesso modo.

45 Dall'ora sesta fino all'ora nona si fecero tenebre su tutto il paese.

46 Verso l'ora nona, Gesú gridò con gran voce dicendo: «Elì, Elì, lammà sabactanì?». Cioè: «Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?».

47 E alcuni fra i presenti, udito questo, dicevano: «Costui chiama Elia».

48 E in quell'istante uno di loro corse, prese una spugna, l'inzuppò d'aceto e, infilatala in cima ad una canna, gli diede da bere.

49 Ma gli altri dicevano: «Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo».

50 E Gesú, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito.

51 Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo; la terra tremò e le rocce si spaccarono;

52 i sepolcri si aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono;

53 e, usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di Gesú, entrarono nella santa città e apparvero a molti.

54 Ora il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesú, veduto il terremoto e le cose accadute, temettero grandemente e dissero: «Veramente costui era il Figlio di Dio!».

55 Erano là presenti anche molte donne che osservavano da lontano, esse avevano seguito Gesú dalla Galilea per servirlo;

56 fra di loro c'era Maria Maddalena. Maria madre di Giacomo e di Iose; e la madre dei figli di Zebedeo.

57 Poi verso sera giunse un uomo ricco di Arimatea, di nome Giuseppe, il quale era pure discepolo di Gesú.

58 Costui si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesú. Allora Pilato comandò che il corpo gli fosse consegnato.

59 E Giuseppe, preso il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito;

60 e lo mise nel suo sepolcro nuovo, che egli si era fatto scavare nella roccia; poi, dopo aver rotolato una grande pietra all'ingresso del sepolcro, se ne andò.

61 Or Maria Maddalena e l'altra Maria stavano là, sedute di fronte al sepolcro.

62 E il giorno seguente, che era quello successivo alla Preparazione, i capi dei sacerdoti e i farisei si riunirono presso Pilato,

63 dicendo: «Signore, ci siamo ricordati che quel seduttore, quando era ancora in vita, disse: "Dopo tre giorni io risusciterò".

64 Ordina dunque che il sepolcro sia ben custodito fino al terzo giorno, che talora non vengano i suoi discepoli di notte a rubare il corpo e poi dicano al popolo: "egli è risuscitato dai morti" cosí l'ultimo inganno sarebbe peggiore del primo».

65 Ma Pilato disse loro: «Voi avete un corpo di guardia; andate, e assicurate il sepolcro, come vi sembra meglio».

66 Essi dunque andarono e assicurarono il sepolcro e, oltre a mettere la guardia, sigillarono la pietra.

28 Ora, alla fine dei sabati, all'alba del primo giorno dopo i sabati, Maria Maddalena e l'altra Maria, andarono a vedere il sepolcro.

Ed ecco, si fece un gran terremoto, perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, venne e rotolò la pietra dall'apertura del sepolcro e si pose a sedere su di essa.

E il suo aspetto era come di folgore e il suo vestito bianco come la neve.

E, per lo spavento che ebbero di lui, le guardie tremarono e rimasero come morte;

ma l'angelo, rivolgendosi alle donne, disse loro: «Non temete, perché io so che cercate Gesú, che è stato crocifisso.

Egli non è qui, perché è risorto, come aveva detto; venite, vedete il luogo dove giaceva il Signore.

Presto, andate a dire ai suoi discepoli che egli è risorto dai morti; ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete; ecco, io ve l'ho detto».

Esse dunque si allontanarono in fretta dal sepolcro con spavento e con grande gioia; e corsero a darne la notizia ai suoi discepoli.

E mentre andavano per dirlo ai discepoli, ecco Gesú venne loro incontro e disse: «Salve!». Allora esse, accostatesi, gli strinsero i piedi e lo adorarono.

10 Quindi Gesú disse loro: «Non temete, andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e che là mi vedranno».

11 Mentre esse andavano, ecco alcuni della guardia giunsero in città e riferirono ai capi dei sacerdoti quanto era accaduto.

12 Questi allora, radunatisi con gli anziani, deliberarono di dare una cospicua somma di denaro ai soldati,

13 e dissero loro: «Dite: I suoi discepoli sono venuti di notte, e l'hanno rubato mentre noi dormivamo.

14 E se poi la cosa verrà agli orecchi del governatore, lo placheremo noi e faremo in modo che voi non siate puniti».

15 Ed essi, preso il denaro, fecero come erano stati istruiti, e questo detto si è divulgato fra i Giudei, fino ad oggi.

16 Ora gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesú aveva loro indicato

17 e, vedutolo, lo adorarono, alcuni però dubitarono.

18 Poi Gesú si avvicinò e parlò loro dicendo: «Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra.

19 Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,

20 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente. Amen».