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(A)Il quarto anno del re Ezechia, che era il settimo anno di Osea, figlio di Ela, re d’Israele, Salmaneser, re d’Assiria, marciò contro Samaria e l’assediò. 10 Dopo tre anni la conquistò; il sesto anno di Ezechia, che era il nono anno di Osea, re d’Israele, Samaria fu presa. 11 Il re d’Assiria trasportò gli Israeliti in Assiria e li collocò in Ala e sull’Abor, fiume di Gozan, e nelle città dei Medi. 12 Infatti non avevano ubbidito alla voce del Signore, loro Dio, e avevano trasgredito il suo patto, cioè tutto quello che Mosè, servo del Signore, aveva comandato; essi non l’avevano ascoltato, né messo in pratica.

Invasione degli Assiri

13 (B)Il quattordicesimo anno del re Ezechia, Sennacherib, re d’Assiria, marciò contro tutte le città fortificate di Giuda e le conquistò. 14 Ezechia, re di Giuda, mandò a dire al re d’Assiria a Lachis: «Ho sbagliato; ritìrati e io mi sottometterò a tutto quello che m’imporrai». Il re d’Assiria impose a Ezechia, re di Giuda, trecento talenti d’argento e trenta talenti d’oro. 15 Ezechia diede tutto l’argento che si trovava nella casa del Signore e nei tesori del palazzo del re. 16 Fu allora che Ezechia, re di Giuda, staccò dalle porte del tempio del Signore e dagli stipiti le lame d’oro di cui egli stesso li aveva ricoperti, e le diede al re d’Assiria.

17 (C)Il re d’Assiria, da Lachis, mandò a Ezechia, a Gerusalemme, il generale in capo, il capo delle guardie e il gran coppiere con un grande esercito. Essi salirono e giunsero a Gerusalemme. Quando arrivarono, si fermarono presso l’acquedotto dello stagno superiore, che è sulla strada del campo del lavandaio. 18 Chiamarono il re; ed Eliachim, figlio di Chilchia, sovrintendente del palazzo, andò da loro con Sebna, il segretario, e con Ioa, figlio di Asaf, l’archivista.

19 Rabsachè disse loro: «Andate a dire a Ezechia: “Così parla il gran re, il re d’Assiria: Che fiducia è questa che tu hai? 20 Tu dici che, per fare la guerra, consiglio e forza sono soltanto parole; ma in chi metti la tua fiducia per osare ribellarti a me? 21 Ora ecco, tu confidi nell’Egitto, in quel sostegno di canna rotta, che penetra nella mano di chi vi si appoggia e gliela fora; così è il faraone, re d’Egitto, per tutti quelli che confidano in lui. 22 Forse mi direte: ‘Noi confidiamo nel Signore, nel nostro Dio’. Ma non è forse quello stesso di cui Ezechia ha soppresso gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: ‘Voi adorerete davanti a questo altare a Gerusalemme’? 23 Ora, fa’ una scommessa con il mio signore, il re d’Assiria: io ti darò duemila cavalli, se tu puoi fornire altrettanti cavalieri da cavalcarli. 24 Come potresti tu far voltare le spalle a un solo ufficiale, uno dei minimi servitori del mio signore? Ma tu confidi nell’Egitto per avere carri e cavalieri. 25 Adesso sono forse salito senza il volere del Signore contro questo luogo per distruggerlo? Il Signore mi ha detto: ‘Sali contro questo paese e distruggilo’”».

26 Allora Eliachim, figlio di Chilchia, Sebna e Ioa dissero a Rabsachè: «Ti prego, parla ai tuoi servi in aramaico, perché noi lo capiamo; non parlarci in lingua giudaica poiché il popolo che sta sulle mura ascolta». 27 Ma Rabsachè rispose loro: «Il mio signore mi ha forse mandato a dire queste parole al tuo signore e a te solamente? Non mi ha forse mandato a dirle a questi uomini che stanno sulle mura e che presto saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?»

28 Allora Rabsachè, stando in piedi, gridò ad alta voce e disse in lingua giudaica: «Udite la parola del gran re, del re d’Assiria! 29 Così parla il re: “Non v’inganni Ezechia; poiché egli non potrà liberarvi dalle mie mani; 30 né vi faccia Ezechia riporre la vostra fiducia nel Signore, dicendo: ‘Il Signore ci libererà di certo, questa città non sarà data nelle mani del re d’Assiria’”. 31 Non date retta a Ezechia, perché così dice il re d’Assiria: “Fate la pace con me e arrendetevi a me, e ognuno di voi mangerà il frutto della sua vite e del suo fico e berrà l’acqua della sua cisterna, 32 finché io venga e vi conduca in un paese simile al vostro: paese ricco di grano e di vino, paese di pane e di vigne, d’ulivi e di miele; e voi vivrete, e non morrete”. Non date dunque ascolto a Ezechia, quando cerca d’ingannarvi dicendo: “Il Signore ci libererà”. 33 Qualcuno degli dèi delle nazioni ha forse liberato il suo paese dalle mani del re d’Assiria? 34 Dove sono gli dèi di Camat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvaim, di Ena e d’Ivva? Hanno forse liberato Samaria dalla mia mano? 35 Fra tutti gli dèi di quei paesi quali sono quelli che hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Il Signore potrà forse liberare Gerusalemme dalla mia mano?»

36 Il popolo tacque e non gli rispose nulla; poiché il re aveva dato quest’ordine: «Non gli rispondete!» 37 Allora Eliachim, figlio di Chilchia, sovrintendente del palazzo, Sebna, il segretario, e Ioa, figlio di Asaf, l’archivista, andarono da Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole di Rabsachè.

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19 Rabsachè disse loro: «Andate a dire a Ezechia: “Così parla il gran re, il re d’Assiria: Che fiducia è questa che tu hai?

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Profezia contro l’Assiria

24 (A)Il Signore degli eserciti l’ha giurato, dicendo: «In verità, come io penso, così sarà; come ho deciso, così avverrà.

25 Frantumerò l’Assiro nel mio paese, lo calpesterò sui miei monti; allora il suo giogo sarà tolto da essi e il suo carico sarà tolto dalle loro spalle».

26 Questo è il piano deciso contro tutta la terra; questa è la mano stesa contro tutte le nazioni.

27 Il Signore degli eserciti ha fatto questo piano; chi potrà frustrarlo? La sua mano è stesa; chi gliela farà ritirare?

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Ecco, io metterò in lui uno spirito tale che, all’udire una certa notizia, egli tornerà nel suo paese; e io lo farò morire di spada nel suo paese’”».

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35 “Io proteggerò questa città per salvarla, per amore di me stesso e per amore di Davide, mio servo”».

36 L’angelo del Signore uscì e colpì, nel campo degli Assiri, centottantacinquemila uomini; e quando la gente si alzò la mattina, eccovi tanti cadaveri.

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Carattere e potenza di Dio(A)

(B)Oracolo su Ninive; libro della visione di Naum l’Elcosita.

Il Signore è un Dio geloso e vendicatore; il Signore è vendicatore e pieno di furore. Il Signore si vendica dei suoi avversari e serba rancore verso i suoi nemici.

Il Signore è lento all’ira ed è molto potente, ma non lascia il colpevole impunito. Il Signore cammina nell’uragano e nella tempesta, e le nuvole sono la polvere dei suoi piedi.

Egli sgrida il mare e lo prosciuga, dissecca tutti i fiumi. Basan langue, langue il Carmelo e appassisce il fiore del Libano.

I monti tremano davanti a lui, si sciolgono i colli; alla sua presenza si solleva la terra e il mondo con tutti i suoi abitanti.

Chi può resistere davanti alla sua indignazione? Chi può sopportare l’ardore della sua ira? Il suo furore si spande come fuoco e le rocce si schiantano davanti a lui.

Il Signore è buono; è un rifugio nel giorno dell’angoscia e conosce quelli che confidano in lui.

Ma con una irrompente inondazione egli distruggerà completamente chi lo attacca e inseguirà i suoi nemici fin nelle tenebre.

Annuncio della distruzione di Ninive

(C)Che cosa premeditate voi contro il Signore? Egli farà una distruzione totale; la sventura non si abbatterà due volte.

10 Poiché, anche se fossero intrecciati come rovi e fradici di bevande, saranno interamente consumati come stoppia secca.

11 Da te è uscito colui che ha tramato il male contro il Signore, che ha premeditato scelleratezze.

12 Così dice il Signore: «Anche se forti e numerosi, saranno falciati e scompariranno; e se io ti ho afflitta, non ti affliggerò più.

13 Ora spezzerò il suo giogo di dosso a te e romperò le tue catene».

14 Quanto a te, il Signore ha dato quest’ordine: «Che non ci sia più discendenza con il tuo nome. Io eliminerò dalla casa delle tue divinità le immagini scolpite e le immagini fuse; io ti preparerò la tomba, perché sei diventato spregevole».

15 (D)Ecco, sui monti, i piedi di un messaggero che porta buone notizie, che annuncia la pace! Celebra le tue feste, o Giuda, adempi i tuoi voti, perché il malvagio non passerà più in mezzo a te; egli è completamente distrutto.

Un distruttore marcia contro di te; custodisci bene la fortezza, sorveglia le strade, rafforza le tue reni, raccogli tutte le tue forze!

Poiché il Signore ristabilisce la gloria di Giacobbe e la gloria d’Israele; perché i saccheggiatori li hanno saccheggiati e hanno distrutto i loro tralci.

Lo scudo dei suoi prodi è tinto di rosso, i suoi guerrieri vestono di porpora; nel giorno in cui egli si prepara, l’acciaio dei carri scintilla e si brandiscono le lance di cipresso.

I carri si lanciano furiosamente per le strade, si precipitano per le piazze; il loro aspetto è come di fiaccole, guizzano come fulmini.

Il re di Ninive[a] si ricorda dei suoi prodi ufficiali; essi inciampano nella loro marcia, si precipitano verso le mura e la difesa è preparata.

Le porte dei fiumi si aprono e il palazzo crolla.

È fatto! Ninive[b] è spogliata e portata via; le sue ancelle gemono come colombe e si battono il petto.

Ninive era come un serbatoio pieno d’acqua, e ora l’acqua fugge! Fermatevi! fermatevi! Ma nessuno si volta.

Saccheggiate l’argento, saccheggiate l’oro! Ci sono tesori senza fine, montagne d’oggetti preziosi di ogni specie.

10 Essa è vuotata, spogliata, devastata; i cuori vengono meno, le ginocchia tremano, tutti i fianchi sono dolenti, tutti i volti impallidiscono.

11 Dov’è questo covo di leoni, questo luogo dove facevano il pasto i leoncelli, dove il leone, la leonessa e i leoncelli passeggiavano, senza che nessuno li spaventasse?

12 Là il leone sbranava per i suoi piccoli, strangolava per le sue leonesse e riempiva i suoi covi di preda, le sue tane di rapina.

13 «Eccomi a te», dice il Signore degli eserciti; «io brucerò i tuoi carri che andranno in fumo, la spada divorerà i tuoi leoncelli; io strapperò dal paese la tua preda e non si udrà più la voce dei tuoi messaggeri».

Causa della distruzione di Ninive

(E)Guai alla città sanguinaria, piena di menzogna e di violenza, che non cessa di depredare!

Si ode rumore di fruste, frastuono di ruote, galoppo di cavalli, sobbalzare di carri.

I cavalieri danno la carica, fiammeggiano le spade, sfolgorano le lance, abbondano i feriti, si ammucchiano i cadaveri, sono infiniti i morti, si inciampa nei cadaveri.

Questo a causa delle tante fornicazioni dell’avvenente prostituta, dell’abile incantatrice, che vendeva le nazioni con le sue fornicazioni e i popoli con i suoi incantesimi.

«Eccomi a te», dice il Signore degli eserciti; «io alzerò i lembi della tua veste fin sulla tua faccia e mostrerò alle nazioni la tua nudità, ai regni la tua vergogna.

Ti getterò addosso delle immondizie, ti umilierò e ti esporrò allo scherno.

Tutti quelli che ti vedranno fuggiranno lontano da te e diranno: “Ninive è distrutta! Chi la compiangerà?” Dove ti cercherò dei consolatori?»

Sei forse migliore di No-Amon[c], che stava seduta tra i fiumi, circondata dalle acque, che aveva il mare per baluardo, il mare per mura?

L’Etiopia e l’Egitto erano la sua forza che non aveva limiti; Put e i Libici erano i suoi alleati.

10 Eppure, anch’essa è stata deportata, è andata in esilio; anche i suoi bambini sono stati sfracellati a ogni angolo di strada. I suoi nobili sono stati estratti a sorte e tutti i suoi grandi sono stati messi in catene.

11 Tu pure sarai ubriacata e andrai a nasconderti; tu pure cercherai un rifugio davanti al nemico.

12 Tutte le tue fortezze saranno come alberi di fico dai frutti primaticci, che, quando sono scossi, cadono in bocca a chi li vuol mangiare.

13 Ecco il tuo popolo: in mezzo a te sono solo donne; le porte del tuo paese sono spalancate davanti ai tuoi nemici, il fuoco ha divorato le tue sbarre.

14 Attingi pure acqua per l’assedio! Rinforza le tue difese! Pesta la malta, impasta l’argilla! Ripara la fornace!

15 Là il fuoco ti divorerà, la spada ti distruggerà; ti divorerà come la cavalletta, fossi tu pur numerosa come le cavallette, fossi tu pur numerosa come le locuste.

16 Tu hai moltiplicato i tuoi mercanti più delle stelle del cielo; sono come le cavallette che spogliano ogni cosa e volano via.

17 I tuoi prìncipi sono come le locuste, i tuoi ufficiali come sciami di giovani locuste, che si accampano lungo le siepi nei giorni freddi e, quando spunta il sole, volano via e non si riconosce più il posto dov’erano.

18 O re d’Assiria, i tuoi pastori si sono addormentati, i tuoi valorosi ufficiali riposano; il tuo popolo è disperso su per i monti e non c’è nessuno che lo riunisca.

19 Non c’è rimedio per la tua ferita, la tua piaga è grave; tutti quelli che udranno parlare di te batteranno le mani per la tua sorte. Su chi infatti non è passata la tua malvagità senza fine?

Footnotes

  1. Nahum 2:5 Il re di Ninive, non compare nel testo ebr.
  2. Nahum 2:7 Ninive, non compare nel testo ebr.
  3. Nahum 3:8 No-Amon, cioè la città di Tebe.