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M’Cheyne Bible Reading Plan

The classic M'Cheyne plan--read the Old Testament, New Testament, and Psalms or Gospels every day.
Duration: 365 days
La Bibbia della Gioia (BDG)
Version
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Luca 15

Perduto e… ritrovato

15 Ad ascoltare Gesù venivano anche certi esattori delle tasse disonesti ed altri noti peccatori. La loro presenza suscitava molte critiche da parte dei capi religiosi e dei dottori della legge ebraica, perché Gesù si univa a quella gente poco raccomandabile; non solo, mangiava perfino con loro! 3-4 Gesù allora raccontò questa parabola: «Fate conto di avere cento pecore e ne perdete una nel deserto. Che cosa farete? Non lascerete forse le altre novantanove per andare a cercare quella che si è perduta, finché non lʼavete trovata? E poi, felici, ve la riporterete a casa sulle spalle! Arrivati, riunirete gli amici e i vicini, per festeggiare la pecora ritrovata.

Allo stesso modo si fa più festa in cielo per un solo peccatore che torna a Dio, che per novantanove altri che non si sono smarriti!

Prendete un altro esempio: una donna ha dieci monete dʼargento di un certo valore e ne perde una. Bene, che cosa farà? Accenderà una lampada e spazzerà in ogni angolo della casa, cercando dappertutto, finché non lʼavrà ritrovata. Poi chiamerà amiche e vicine, perché si rallegrino con lei. 10 Allo stesso modo cʼè gioia alla presenza degli angeli di Dio, quando un peccatore si pente!»

Poi Gesù raccontò questʼaltra parabola: 11 «Un uomo aveva due figli. 12 Un giorno il minore disse al padre: “Voglio subito la mia parte dʼeredità”. E il padre acconsentì di dividere la sua ricchezza fra i due figli.

13 Alcuni giorni dopo, il figlio minore, fatti i bagagli, partì per un paese lontano, dove sperperò tutto il suo denaro con una vita dissoluta. 14 Proprio quando era rimasto senza il becco di un quattrino, scoppiò una grande carestia in tutto il paese ed egli si trovò in gravi difficoltà economiche. 15 Si mise allora al servizio di un contadino, che lo mandò a pascolare i porci. 16 La fame però aumentava, tanto che perfino ciò che mangiavano i maiali gli sembrava buono, ma nessuno gliene dava.

17 Quando finalmente si rese conto della sua situazione, disse tra di sé: “A casa mia perfino i servi hanno cibo che basta e avanza, mentre io me ne sto qui a morire di fame! 18 Ritornerò a casa da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro Dio e contro di te; 19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Ti prego, prendimi come tuo servo!”

20 Così il giovane tornò a casa sua. Era ancora lontano che suo padre lo vide arrivare; pieno dʼamore e compassione gli corse incontro, lo abbracciò e lo baciò.

21 Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te, non sono più degno di essere chiamato tuo figlio!”

22 Ma il padre disse ai servi: “Svelti, portate i vestiti più belli che abbiamo in casa e fateglieli indossare! Portate anche un anello con una pietra preziosa, e non dimenticate i sandali! 23 Poi ammazzate il vitello che teniamo allʼingrasso. Dobbiamo festeggiare con un gran pranzo, 24 perché questo figlio mio era per me come morto, ed ora è ritornato in vita. Era perduto, ed ora lʼho ritrovato!”

Così ebbe inizio la festa.

25 Nel frattempo il figlio maggiore stava lavorando nei campi. Quando tornò a casa, sentì la musica provenire dalla sala del banchetto 26 e chiese ad uno dei servi che cosa stesse accadendo.

27 “È tornato tuo fratello!” gli rispose il servo, “e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello che era allʼingrasso ed ha preparato un grande banchetto per festeggiare il suo ritorno a casa, sano e salvo!”

28 Il fratello maggiore sʼadirò e non voleva neppure entrare in casa. Il padre, allora, uscì e cercò di convincerlo ad entrare, 29 ma egli disse: “Tutti questi anni ho lavorato sodo per te e non mi sono mai rifiutato di fare una sola cosa che tu avessi ordinato. Ebbene, in tutto questo tempo tu non mi hai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici. 30 Invece, quando questo tuo figlio è ritornato, dopo aver sperperato tutti i tuoi soldi con le prostitute, lʼhai festeggiato facendo ammazzare il più bel vitello che avevamo!”

31 “Vedi, figlio mio”, gli spiegò il padre, “tu ed io siamo molto uniti, e tutto ciò che è mio è anche tuo. 32 Ma è giusto festeggiare, perché questo tuo fratello era per me come morto ed è tornato in vita! Era perduto ed ora lʼho ritrovato!”»

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1 Corinzi 16

Ultime disposizioni

16 Eccovi le mie istruzioni per quanto riguarda la colletta che state facendo per i cristiani di Gerusalemme; sono le stesse istruzioni che ho dato alle chiese della Galazia. Ogni domenica, ciascuno di voi metta da parte qualcosa di ciò che ha guadagnato durante la settimana, e se ne serva per questa offerta. La somma dipenderà da quanto il Signore vi ha fatto guadagnare. Non aspettate il mio arrivo per raccogliere i soldi. Quando sarò arrivato, manderò il vostro dono con delle lettere di presentazione a Gerusalemme, tramite quelle persone, degne della vostra fiducia, che voi stessi avrete scelto. Se mi sembrerà il caso di andare, andrò io stesso, e i vostri inviati verranno con me.

Verrò da voi dopo che sarò stato in Macedonia, ed è probabile che mi fermi per un bel poʼ di tempo, forse anche tutto lʼinverno. Così potrete aiutarmi a proseguire il mio viaggio verso la prossima destinazione. Questa volta non voglio farvi una visita veloce e continuare per la mia strada. Spero, invece, di fermarmi da voi per un poʼ di tempo, se lo permette il Signore. Mi tratterrò qui ad Efeso fino alla Pentecoste, perché qui mi si è presentata lʼopportunità di predicare e di insegnare, anche se ci sono molti nemici.

10 Se viene Timòteo, fate in modo che si senta a casa sua, perché, come me, anche lui sta lavorando per il Signore. 11 Che nessuno lo disprezzi. Anzi, aiutatelo a continuare il suo viaggio per venire da me, soddisfatto del periodo passato fra voi; io lʼaspetto insieme con gli altri fratelli.

12 Più di una volta ho insistito perché Apollo venisse da voi con i fratelli, ma assolutamente non è voluto venire adesso. Verrà a trovarvi più avanti, quando ne avrà lʼoccasione.

13 Tenete gli occhi aperti, siate costanti nella fede, agite da uomini, siate forti. 14 E tutto ciò che fate, fatelo con amore.

15 Vi ricordate di Stefana e della sua famiglia? Furono i primi in Grecia a convertirsi, e adesso passano la loro vita ad aiutare e a servire i cristiani dappertutto. 16 Ebbene, io vi prego di lasciarvi guidare anche voi da loro, e di fare tutto ciò che potete per aiutarli e per aiutare chiunque lavora e fatica con tanta e sincera devozione. 17 Sono così contento che Stefana, Fortunato e Acaico siano venuti qui a trovarmi: hanno riempito il vuoto che sentivo per la vostra assenza. 18 Essi mi sono stati di grande incoraggiamento e di aiuto spirituale, come lo sono stati per voi. Sappiate, quindi, apprezzare le persone di questo stampo.

19 Le chiese dellʼAsia vi mandano i loro saluti. Aquila e Priscilla, insieme con tutta la chiesa che si riunisce in casa loro, vi salutano con affetto. 20 Tutti i fratelli mʼincaricano di salutarvi. Salutatevi fra di voi con un fraterno bacio. 21 Voglio scrivere di mio pugno le ultime parole di questa lettera: 22 se qualcuno non ama il Signore, sia maledetto. Vieni, Signore Gesù! 23 Che lʼamore e la grazia del Signore Gesù siano con voi. 24 Il mio affetto è con tutti voi, che appartenete a Gesù Cristo. Paolo.

La Bibbia della Gioia (BDG)

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