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Il quarto anno del re Ezechia, che era il settimo anno di Hosea, figlio di Elah re d'Israele, Shalmaneser, re di Assiria, salí contro Samaria e la cinse d'assedio.

10 Dopo tre anni, la espugnò; il sesto anno di Ezechia, che era il nono anno di Hosea, re d'Israele, Samaria fu espugnata.

11 Il re di Assiria deportò quindi gl'lsraeliti in Assiria e li stabilí in Halah, e sull'Habor, fiume di Gozan, e nelle città dei Medi,

12 perché non avevano ubbidito alla voce dell'Eterno, il loro DIO, e avevano trasgredito il suo patto; tutto ciò che Mosè, servo dell'Eterno, aveva comandato essi non l'avevano né ascoltato né messo in pratica.

13 Il quattordicesimo anno del re Ezechia, Sennacherib, re di Assiria, salí contro tutte le città fortificate di Giuda e le prese.

14 Allora Ezechia, re di Giuda, mandò a dire al re di Assiria a Lakish: «Ho peccato; ritirati da me, e io accetterò tutto ciò che m'imporrai». Il re di Assiria impose ad Ezechia, re di Giuda, trecento talenti, d'argento e trenta talenti d'oro.

15 Cosí Ezechia diede tutto l'argento che si trovava nella casa dell'Eterno e nei tesori del palazzo del re.

16 In quel tempo Ezechia staccò dalle porte del tempio, dell'Eterno e dagli stipiti l'oro di cui Ezechia, re di Giuda li aveva rivestiti e lo diede al re di Assiria.

17 Allora il re di Assiria mandò ad Ezechia, da Lakish a Gerusalemme, Tartan, Rabsaris e Rabshakeh con un grande esercito. Essi salirono e giunsero a Gerusalemme. Quando giunsero a Gerusalemme, andarono a fermarsi presso l'acquedotto dello stagno superiore, che è sulla strada del campo del lavandaio.

18 Quando chiamarono il re, uscirono loro incontro Eliakim, figlio di Hilkiah, il prefetto del palazzo. Scebna, il segretario e Joah figlio di Asaf, l'archivista

19 Allora Rabshakeh disse loro: «Andate a dire a Ezechia: Cosí dice il gran re, il re di Assiria: Che fiducia è quella a cui ti affidi?

20 Pensi forse che consiglio e forza per far guerra siano soltanto parole vane? In chi confidi per esserti ribellato a me?

21 Ora ecco, tu confidi sul sostegno di questa canna rotta, che è l'Egitto, che penetra nella mano di chi vi si appoggi e la fora. Tale è appunto il Faraone, re d'Egitto, per tutti quelli che confidano in lui.

22 Forse mi direte: "Noi confidiamo nell'Eterno, il nostro DIO". Ma non forse quello stesso di cui Ezechia ha rimosso gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: "Voi adorerete soltanto davanti a questo altare a Gerusalemme"?

23 Ora dunque fa' una scommessa con il mio signore, il re di Assiria! lo ti darò duemila cavalli, se tu sei in grado di procurare i cavalieri che li montino.

24 Come potresti far retrocedere un sol capitano tra i piú piccoli servi del mio signore? Eppure tu confidi nell'Egitto per avere carri e cavalieri.

25 Ora, sono io forse salito senza l'Eterno contro questo luogo per distruggerlo? L'Eterno mi ha detto: "Sali contro questo paese e distruggilo"».

26 Allora Eliakim, figlio di Hilkiah, Scebna e Joah dissero a Rabshakeh: «Ti prego, parla ai tuoi servi in aramaico perché noi lo comprendiamo; ma non parlarci in ebraico, perchè il popolo che è sulle mura ascolta».

27 Ma Rabshakeh rispose loro: «Il mio signore mi ha forse mandato a dire queste cose al tuo signore e a te, e non piuttosto agli uomini seduti sulle mura, condannati a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?».

28 Rabshakeh allora si alzò e gridò a gran voce in ebraico, dicendo: «Udite la parola del gran re, il re di Assiria!

29 Cosí dice il re: "Non v'inganni Ezechia perché egli non potrà liberarvi dalle mie mani;

30 né v'induca Ezechia a confidare nell'Eterno, dicendo: Certamente l'Eterno ci libererà e questa città non sarà data nelle mani del re di Assiria".

31 Non date ascolto ad Ezechia, poiché cosí dice il re di Assiria: "Fate pace con me e arrendetevi a me, e ciascuno di voi mangerà i frutti della sua vigna e del suo fico e berrà l'acqua della sua cisterna,

32 finché io non venga per condurvi in un paese simile al vostro, paese di grano e di vino, paese di pane e di vigne, paese di ulivi, di olio e di miele; e voi vivrete e non morirete". Non date dunque ascolto ad Ezechia che cerca d'ingannarvi, dicendo: "L'Eterno ci libererà.".

33 Ha qualcuno degli dèi delle genti liberato il proprio paese dalle mani del re di Assiria?

34 Dove sono gli dèi di Hamath e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvaim, di Hena e d'Ivvah? Hanno essi forse liberato Samaria dalle mie mani?

35 Chi fra tutti gli dèi di quei paesi ha liberato il proprio paese dalle mie mani, perché l'Eterno possa liberare Gerusalemme dalle mie mani?».

36 Ma il popolo tacque e non gli rispose neppure una parola, perché l'ordine del re era: «Non rispondetegli».

37 Allora Eliakim figlio di Hilkiah, prefetto del palazzo, Scebna il segretario, e Joah figlio di Asaf, l'archivista, andarono da Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole di Rabshakeh.

19 Quando il re Ezechia udí queste cose, si stracciò le vesti, si coprí di sacco ed entrò nella casa dell'Eterno.

Quindi mandò Eliakim, prefetto del palazzo, Scebna il segretario e gli anziani dei sacerdoti, coperti di sacco, dal profeta Isaia, figlio di Amots.

Essi gli dissero: «Cosí dice Ezechia: "Questo giorno è un giorno di angoscia di castigo e di vergogna, perché i figli stanno per nascere, ma non c'è forza per partorirli.

Forse l'Eterno, il tuo DIO, ha udito tutte le parole di Rabshakeh, che il re di Assiria, suo signore, ha mandato a insultare il DIO vivente, e lo castigherà a motivo delle parole che l'Eterno, il tuo DIO ha udito Innalza dunque una preghiera per il residuo che ancora rimane"»

Cosí i servi del re Ezechia si recarono da Isaia.

E Isaia disse loro: «Questo direte al vostro signore: Cosí dice l'Eterno: "Non aver paura a motivo delle parole che hai udito, con le quali i servi del re di Assiria mi hanno insultato.

Ecco, io manderò su di lui uno spirito e, appena avrà udito una certa notizia, ritornerà al suo paese, e nel suo paese io lo farò cadere di spada"».

Cosí Rabshakeh ritornò e trovò il re di Assiria che assediava Libnah, perché aveva saputo che egli era partito da Lakish.

Or egli ricevette notizie di Tirhakah, re d'Etiopia, che dicevano: «Ecco, si è mosso per combattere contro di te». Allora egli mandò di nuovo messaggeri a Ezechia, dicendo:

10 «Parlerete cosí a Ezechia, re di Giuda, dicendo: "Non lasciare che il tuo DIO, nel quale confidi, t'inganni dicendo: Gerusalemme non sarà data nelle mani del re di Assiria.

11 Ecco, tu hai udito ciò che i re di Assiria hanno fatto a tutti i paesi, votandoli alla distruzione. Scamperesti tu soltanto?

12 Hanno forse gli dèi delle nazioni liberato quelli che i miei padri hanno distrutto: Gozan, Haran, Retsef e i figli di Eden che erano a Telassar?

13 Dov'è il re di Hamath, il re di Arpad e il re della città di Sefarvaim, di Hena d'Ivvah?"».

14 Ezechia prese la lettera dalle man dei messaggeri e la lesse; poi salí alla casa dell'Eterno e la distese davanti all 'Eterno.

15 Poi Ezechia pregò davanti all'Eterno, dicendo: «O Eterno, DIO d'Israele, che siedi sopra i cherubini, tu sei DIO, tu solo, di tutti i regni della terra. Tu hai fatto i cieli e la terra.

16 Porgi il tuo orecchio, o Eterno, e ascolta; apri i tuoi occhi, o Eterno, e guarda! Ascolta le parole di Sennacherib, che ha mandato quest'uomo per insultare il DIO vivente!

17 E' vero, o Eterno, che i re di Assiria hanno devastato le nazioni e i loro paesi,

18 e hanno gettato nel fuoco i loro dèi, perché quelli non erano dèi, ma opera delle mani d'uomo, legno e pietra; per questo li hanno distrutti.

19 Ma ora, o Eterno, DIO nostro, salvaci, ti prego, dalle sue mani, affinché tutti i regni della terra sappiano che tu solo, o Eterno, sei DIO».

20 Allora Isaia, figlio di Amots, mandò a dire a Ezechia: «Cosí parla l'Eterno, il DIO d'Israele: "Ho udito la preghiera che tu mi hai rivolto riguardo a Sennacherib, re di Assiria.

21 Questa è la parola che l'Eterno ha pronunciato contro di lui: La vergine figlia di Sion ti disprezza e si fa beffe di te la figlia di Gerusalemme scuote il capo dietro a te.

22 Chi hai insultato e oltraggiato? Contro chi hai alzato la voce e arrogantemente levato i tuoi occhi? Contro il Santo d'Israele!

23 Per mezzo dei tuoi messaggeri hai insultato il Signore e hai detto: "Con la moltitudine dei miei carri sono salito in cima ai monti, nei recessi del Libano. Abbatterò i suoi cedri piú alti e i suoi cipressi piú belli; giungerò al suo rifugio piú remoto nella parte piú lussureggiante della foresta.

24 Io ho scavato e ho bevuto acque straniere; con la pianta dei miei piedi ho disseccato tutti i fiumi d'Egitto".

25 Non hai forse udito che da lungo tempo ho preparato questo e dai tempi antichi ne ho formato il disegno? E ora ho fatto accadere questo: che tu riducessi in cumuli di rovine città fortificate.

26 Perciò i loro abitanti, privi di forza, erano spaventati e confusi; erano come l'erba dei campi, come l'erbetta verde come l'erba sui tetti, che è bruciata prima che cresca.

27 Ma io conosco il tuo sederti, il tuo uscire e il tuo entrare e anche il tuo infuriarti contro di me.

28 Poiché questo tuo infuriarti contro di me e la tua arroganza sono giunti alle mie orecchie, ti metterò il mio anello alle narici, il mio morso in bocca, e ti farò ritornare per la strada per la quale sei venuto".

29 Questo sarà il segno per te: Quest'anno mangerete ciò che cresce spontaneamente, il secondo anno ciò che nasce dallo stesso, ma il terzo anno seminerete e mieterete, pianterete vigne e ne mangerete il frutto.

30 Il residuo della casa di Giuda che scamperà, continuerà a mettere radici in basso e a fare frutto in alto.

31 Poiché da Gerusalemme, uscirà un residuo e dal monte Sion quelli che sono scampati. Lo zelo dell'Eterno degli eserciti farà questo.

32 Perciò cosí dice l'Eterno riguardo al re di Assiria: "Egli non entrerà in questa città né vi lancerà freccia, non le verrà davanti con scudi né costruirà contro di essa alcun terrapieno.

33 Egli ritornerà per la stessa strada da cui è venuto, e non entrerà in questa città, dice l'Eterno.

34 Io proteggerò questa città per salvarla, per amore di me stesso e per amore di Davide mio servo"».

35 Quella notte avvenne che l'angelo dell'Eterno uscí e uccise nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini; quando la gente si alzò al mattino, ecco, erano tutti cadaveri.

36 Allora Sennacherib re di Assiria levò le tende, partí e fece ritorno a casa e rimase a Ninive.

37 E avvenne che, mentre egli stava adorando nella casa del suo dio Nisrok, i suoi figli Adrammelek e Sharetser lo uccisero a colpi di spada; poi si rifugiarono nel paese di Ararat. Al suo posto regnò suo figlio Esarhaddon.

46 «Al maestro del coro. Dei figli di Kore, per voce di soprano. Canto.» DIO è per noi un rifugio ed una forza, un aiuto sempre pronto nelle avversità.

Perciò noi non temeremo, anche se la terra si dovesse spostare e se i monti fossero gettati nel mezzo del mare,

e le sue acque infuriassero e schiumassero, e i monti tremassero al suo gonfiarsi. (Sela)

C'è un fiume i cui rivi rallegrano la città di DIO, il luogo santo dove dimora l'Altissimo.

DIO è nel mezzo di lei, essa non sarà smossa, DIO la soccorrerà alle prime luci del mattino.

Le nazioni tumultuarono i regni vacillarono; egli mandò fuori la sua voce, la terra si sciolse.

L'Eterno degli eserciti è con noi; il DIO di Giacobbe è il nostro rifugio. (Sela)

Venite e ammirate le opere dell'Eterno, che ha operato meraviglie sulla terra.

Egli fa cessare le guerre fino all'estremità della terra; egli rompe gli archi e spezza le lance, e brucia i carri col fuoco.

10 Fermatevi e riconoscete che io sono DIO; io sarò esaltato fra le nazioni, sarò esaltato sulla terra.

11 L'Eterno degli eserciti è con noi; il DIO di Giacobbe è il nostro rifugio. (Sela)

80 «Al maestro del coro. Sul motivo: "I gigli della testimonianza". Salmo di Asaf.» Ascolta, o pastore d'Israele, che guidi Giuseppe come un gregge, tu che siedi sopra i Cherubini, risplendi nella tua gloria.

Risveglia la tua potenza davanti a Efraim, a Beniamino e a Manasse, e vieni a liberarci.

O DIO ristoraci, fa' risplendere il tuo volto e saremo salvati.

O Eterno, DIO degli eserciti, fino a quando sarai adirato contro la preghiera del tuo popolo?

Tu li hai cibati con pane intriso di pianto, e hai dato loro da bere lacrime in abbondanza.

Tu ci hai fatti un oggetto di contesa per i nostri vicini, e i nostri nemici ridono tra di loro.

O DIO degli eserciti, ristoraci fa' risplendere il tuo volto e saremo salvati.

Tu portasti fuori dall'Egitto una vite scacciasti le nazioni e la piantasti.

Tu sgombrasti il terreno davanti a lei, ed essa mise radici e riempí la terra.

10 I monti furono coperti con la sua ombra e i cedri di DIO con i suoi tralci.

11 Allungò i suoi rami fino al mare e i suoi germogli fino al fiume.

12 Perché hai rotto i suoi recinti e cosí tutti i passanti ne raccolgono i frutti?

13 Il cinghiale del bosco la devasta e le fiere della campagna vi pascolano.

14 O DIO degli eserciti, ti preghiamo, ritorna; guarda dal cielo e vedi, e visita questa vigna,

15 e le piante che la tua destra ha piantato, e il germoglio che tu hai reso forte per te.

16 Essa è arsa dal fuoco ed è recisa; essi periscono alla minaccia del tuo volto.

17 Sia la tua mano sull'uomo della tua destra, sul figlio dell'uomo che hai reso forte per te.

18 Cosí non ci allontaneremo piú da te. Facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.

19 O Eterno, DIO degli eserciti, ristoraci; fa' risplendere il tuo volto e saremo salvati.

135 Alleluia. Lodate il nome dell'Eterno, lodatelo, o servi dell'Eterno,

che state nella casa dell'Eterno, nei cortili della casa del nostro DIO.

Lodate l'Eterno, perché l'Eterno è buono; cantate lodi al suo nome, perché è amabile.

Poiché l'Eterno ha scelto per sé Giacobbe, e Israele per suo particolare tesoro.

Sì io riconosco che l'Eterno è grande e che il nostro Signore è al di sopra di tutti gli dèi.

L'Eterno fa tutto ciò che gli piace, in cielo e in terra, nei mari e in tutti gli abissi.

Egli fa salire i vapori dall'estremità della terra, produce i lampi per la pioggia, fa uscire il vento dai suoi depositi.

Egli percosse i primogeniti d'Egitto, tanto degli uomini come degli animali;

mandò segni e prodigi in mezzo a te, o Egitto, sul Faraone e su tutti i suoi servi

10 Egli percosse grandi nazioni e uccise re potenti:

11 Sihon, re degli Amorei, Og, re di Bashan, e tutti i regni di Canaan.

12 E diede i loro paesi in eredità, in eredità a Israele, suo popolo.

13 O Eterno, il tuo nome dura per sempre; il tuo ricordo, o Eterno, d'età in età.

14 Poiché l'Eterno farà giustizia al suo popolo e avrà compassione dei suoi servi.

15 Gli idoli delle nazioni, sono argento e oro, opera di mano d'uomo:

16 hanno bocca ma non parlano, hanno occhi ma non vedono,

17 hanno orecchi ma non odono; non hanno fiato nella loro bocca.

18 Simili ad essi sono quelli che li fanno, chiunque in essi confida.

19 Casa d'Israele, benedici l'Eterno; casa di Aaronne, benedici l'Eterno.

20 Casa di Levi, benedici l'Eterno; voi che temete l'Eterno, benedite l'Eterno.

21 Da Sion sia benedetto l'Eterno, che abita in Gerusalemme. Alleluia.